Scusate, ma i superfood aiutano davvero la mente e il corpo a dimagrire?

murtison

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, scusate se mi intrometto nella discussione, ma volevo condividere un po’ della mia esperienza, visto che il tema dei superfood mi ha fatto riflettere. Non sono un esperto di nutrizione, ma dopo anni di alti e bassi con il peso, ho trovato un equilibrio che mi ha aiutato non solo a dimagrire, ma anche a sentirmi meglio mentalmente, e credo che questo possa essere utile a qualcuno.
Quando ho iniziato a fare sul serio con l’allenamento in palestra, pensavo che bastasse sollevare pesi e mangiare meno per vedere risultati. Però mi sono accorto presto che la testa gioca un ruolo enorme. Se non stai bene con te stesso, è facile mollare tutto o cadere in abitudini sbagliate. Per me, il punto di svolta è stato costruire una routine che includesse allenamenti pesanti ma anche attenzione a quello che mangiavo, senza ossessionarmi con cibi particolari o mode del momento.
Riguardo ai cibi che fanno bene al corpo e alla mente, non credo ci sia bisogno di andare a caccia di bacche esotiche o polverine costose. Ho notato che mangiare cose semplici, come avena al mattino con un po’ di frutta, oppure del pesce con verdure la sera, mi dà energia per allenarmi e mi tiene lucido durante la giornata. Per esempio, una colazione con fiocchi d’avena, una banana e un cucchiaio di burro di arachidi mi fa sentire sazio e pronto per affrontare la palestra senza crollare mentalmente a metà giornata. Dopo l’allenamento, invece, punto su proteine magre, come pollo o uova, con una porzione di riso o patate dolci. Non è niente di rivoluzionario, ma mi aiuta a recuperare e a non sentirmi appesantito.
Per la palestra, se posso permettermi, vi consiglio di provare un programma semplice di forza, tipo 3-4 allenamenti a settimana con esercizi base come squat, stacchi e panca. Non serve strafare: 3 serie da 8-12 ripetizioni, aumentando il peso piano piano, fanno miracoli per il corpo e anche per la testa, perché ti senti più forte e sicuro. Io ho iniziato così e, credetemi, vedere i progressi mi ha dato una spinta mentale incredibile, molto più di qualsiasi cibo “magico”.
Scusate se sono andato lungo, ma volevo dirvi che, almeno per me, il benessere mentale è arrivato trovando un ritmo tra allenamenti e pasti che mi facessero stare bene senza complicarmi la vita. Non so se i superfood siano la risposta, ma credo che la chiave sia la costanza e ascoltare il proprio corpo. Se qualcuno vuole, posso condividere il mio piano di allenamento o qualche ricetta facile che uso. Grazie per aver letto fin qui!
 
Ragazzi, scusate se mi intrometto nella discussione, ma volevo condividere un po’ della mia esperienza, visto che il tema dei superfood mi ha fatto riflettere. Non sono un esperto di nutrizione, ma dopo anni di alti e bassi con il peso, ho trovato un equilibrio che mi ha aiutato non solo a dimagrire, ma anche a sentirmi meglio mentalmente, e credo che questo possa essere utile a qualcuno.
Quando ho iniziato a fare sul serio con l’allenamento in palestra, pensavo che bastasse sollevare pesi e mangiare meno per vedere risultati. Però mi sono accorto presto che la testa gioca un ruolo enorme. Se non stai bene con te stesso, è facile mollare tutto o cadere in abitudini sbagliate. Per me, il punto di svolta è stato costruire una routine che includesse allenamenti pesanti ma anche attenzione a quello che mangiavo, senza ossessionarmi con cibi particolari o mode del momento.
Riguardo ai cibi che fanno bene al corpo e alla mente, non credo ci sia bisogno di andare a caccia di bacche esotiche o polverine costose. Ho notato che mangiare cose semplici, come avena al mattino con un po’ di frutta, oppure del pesce con verdure la sera, mi dà energia per allenarmi e mi tiene lucido durante la giornata. Per esempio, una colazione con fiocchi d’avena, una banana e un cucchiaio di burro di arachidi mi fa sentire sazio e pronto per affrontare la palestra senza crollare mentalmente a metà giornata. Dopo l’allenamento, invece, punto su proteine magre, come pollo o uova, con una porzione di riso o patate dolci. Non è niente di rivoluzionario, ma mi aiuta a recuperare e a non sentirmi appesantito.
Per la palestra, se posso permettermi, vi consiglio di provare un programma semplice di forza, tipo 3-4 allenamenti a settimana con esercizi base come squat, stacchi e panca. Non serve strafare: 3 serie da 8-12 ripetizioni, aumentando il peso piano piano, fanno miracoli per il corpo e anche per la testa, perché ti senti più forte e sicuro. Io ho iniziato così e, credetemi, vedere i progressi mi ha dato una spinta mentale incredibile, molto più di qualsiasi cibo “magico”.
Scusate se sono andato lungo, ma volevo dirvi che, almeno per me, il benessere mentale è arrivato trovando un ritmo tra allenamenti e pasti che mi facessero stare bene senza complicarmi la vita. Non so se i superfood siano la risposta, ma credo che la chiave sia la costanza e ascoltare il proprio corpo. Se qualcuno vuole, posso condividere il mio piano di allenamento o qualche ricetta facile che uso. Grazie per aver letto fin qui!
Scusate, ma secondo me questa storia dei superfood è un po’ una montatura. Non dico che non servano a niente, ma a una certa età, come la mia, ti rendi conto che non c’è bisogno di spendere una fortuna per sentirsi meglio o perdere qualche chilo. Io sono in pensione, non proprio un giovanotto, e da quando ho iniziato a prendermi cura di me per la salute, ho capito che la differenza la fanno le cose semplici, non le mode.

Sul discorso della mente e del corpo, quello che mangio ha un impatto, certo, ma non perché metto nel piatto chissà quali polveri miracolose. Prendi le verdure, per esempio. Non parlo di roba esotica, ma di quello che trovi al mercato: spinaci, broccoli, zucchine. Li cucino al vapore o li salto con un filo d’olio, e mi riempiono senza appesantirmi. Non è che mi fanno dimagrire da soli, ma mi danno energia e mi tengono regolare, che alla mia età non è poco. Poi, chiaro, il corpo cambia: il metabolismo rallenta, i muscoli non rispondono più come a vent’anni. Ma non serve complicarsi la vita con diete strane. Io punto su piatti che mi saziano e mi fanno stare bene, tipo una minestra di verdure con un po’ di legumi o un’insalata bella ricca con del pollo. Non c’è bisogno di bacche di goji per sentirsi a posto.

Sul discorso mentale, sono d’accordo che la testa conta. Se sei stressato o ti senti giù, è più facile sgarrare. Io ho notato che mangiare verdure crude, come carote o finocchi, mi dà una specie di soddisfazione, come se stessi facendo qualcosa di buono per me stesso. Non so se è la croccantezza o cosa, ma mi tiene la mente occupata e mi evita di buttarmi su schifezze. Però, parliamoci chiaro: i superfood non ti risolvono la vita. Se vuoi dimagrire e stare bene, ci vuole disciplina. Io cammino ogni giorno, faccio qualche esercizio leggero per la schiena e cerco di non esagerare a tavola. Non è che mi peso ogni mattina, ma i pantaloni che mi vanno larghi ora parlano da soli.

Il tuo discorso sull’avena e le proteine lo capisco, ma non credo serva fissarsi troppo su cibi specifici. Ognuno deve trovare quello che funziona per sé. Io, per dire, non amo il pesce, quindi punto più su uova o carne bianca. L’importante è non strafare con porzioni enormi e non cadere nella trappola di pensare che un cibo “magico” ti cambia tutto. La verità è che a una certa età il corpo ti chiede di rallentare, di ascoltarlo. Le verdure, quelle sì, le metto ovunque: zuppe, contorni, anche nei sughi. Non perché sono un fanatico, ma perché mi fanno stare leggero e mi aiutano a non sentirmi gonfio.

Non voglio fare il predicone, ma secondo me il segreto è non correre dietro alle mode. Mangia cose normali, muoviti quanto puoi, e la testa seguirà. I superfood? Boh, magari per qualcuno funzionano, ma io sto bene con un piatto di broccoli e una passeggiata al parco. Se vuoi, ti dico come faccio la mia zuppa di verdure, niente di che, ma scalda il cuore.
 
Scusate se mi scaldo un po’, ma leggere di superfood e cibi miracolosi mi fa venire i nervi, soprattutto quando si parla di dimagrire per sport come faccio io. Non fraintendetemi, capisco che ognuno cerca la sua strada, ma a volte sembra che ci complichiamo la vita per niente, quando la chiave è solo una: disciplina e ascoltare il proprio corpo. Murtison, il tuo discorso sulla routine e sull’equilibrio mentale mi ha colpito, ma sul tema dei superfood proprio non ci sto. E anche tu, con la tua zuppa di verdure, hai ragione: le cose semplici funzionano, non serve cercare chissà cosa.

Io corro, punto a migliorare i miei tempi per una mezza maratona, e vi dico come la vedo: il peso è una questione di energia, non di bacche di goji o semi di chia. Se vuoi correre più veloce o più a lungo, devi essere leggero, ma anche forte. E non è che un frullato di spirulina ti fa volare. Per me, il controllo del peso è una battaglia quotidiana, e non perché sono fissato con la bilancia, ma perché ogni chilo in meno significa secondi guadagnati in gara. Però non mi perdo in mode alimentari. Mangio per sostenere le mie corse, non per seguire l’ultima tendenza.

La mia giornata tipo? Colazione con fiocchi d’avena, una mela e un po’ di yogurt greco. Non perché è “super”, ma perché mi dà carboidrati lenti e proteine senza pesarmi sullo stomaco prima di un allenamento. A pranzo, riso integrale, petto di pollo e un mucchio di verdure grigliate. La sera, magari del pesce o un uovo con patate e ancora verdure. Le verdure, come dici tu, sono fondamentali: broccoli, spinaci, zucchine, non importa quali, ma riempiono e non ti fanno sentire gonfio. Non c’è niente di esotico, è roba che trovi ovunque. E no, non spendo 20 euro per un barattolo di polvere verde.

Sul discorso mentale, sono d’accordo che la testa fa tanto. Quando corro, se sono nervoso o deconcentrato, i tempi peggiorano. Mangiare bene mi aiuta a stare lucido, ma non perché metto nel piatto un superfood. È più che altro la routine: sapere che sto dando al mio corpo quello che serve mi fa sentire in controllo. Però, parliamoci chiaro, i superfood non c’entrano niente. È la costanza nel mangiare pulito e allenarsi che ti cambia. Io faccio 4-5 uscite di corsa a settimana: un paio di lunghi lenti, un fartlek per la velocità e una seduta di ripetute. Non sono un professionista, ma così ho tagliato 5 minuti al mio personale in un anno. E il peso? Scende, ma solo perché sto attento a non esagerare con le porzioni e a non buttarmi su schifezze.

Murtison, il tuo piano di forza in palestra è interessante, ma per chi come me punta sull’endurance, il focus è diverso. Non mi serve essere muscoloso, mi serve essere efficiente. Però ti do ragione su una cosa: vedere i progressi ti dà una spinta mentale pazzesca. Perdere un chilo e sentire le gambe più leggere in salita è meglio di qualsiasi integratore. E tu, con le tue passeggiate e le zuppe, hai capito che non serve complicarsi la vita. Ma i superfood? Per carità, lasciamoli a chi ha soldi da buttare.

Se qualcuno vuole, posso condividere il mio piano di allenamento per la corsa o qualche idea per pasti veloci che non ti fanno sentire a dieta. Ma vi avverto: niente di magico, solo roba che funziona se ti impegni. E scusate se sono stato un po’ diretto, ma ste storie di cibi prodigiosi proprio non le reggo.