Sprint sulle scale: gambe e glutei d’acciaio, ma la bilancia non si muove

bloniaq_s8

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve a chi ancora ci crede". Sono qui a raccontare la mia storia, ma non aspettatevi fuochi d’artificio. Da mesi ormai ho abbandonato il jogging sul tapis roulant e mi sono buttata sugli sprint sulle scale. Sapete, quelle belle scalinate infinite che trovi nei parchi o nei palazzi vecchi. L’idea era semplice: alterno scatti veloci a una camminata lenta per riprendere fiato. E vi giuro, le prime volte pensavo di non arrivare viva in cima. Le gambe tremavano, i glutei urlavano, e il cuore sembrava voler uscire dal petto.
Devo ammetterlo, all’inizio mi sentivo una guerriera. Mi dicevo: "Ecco, questo sì che è un allenamento serio, altro che passeggiate al tramonto!". E in effetti, fisicamente qualcosa è cambiato: le cosce sono più toniche, i glutei più sodi, e salire le scale normali ora mi sembra una barzelletta. Mi guardo allo specchio e vedo muscoli dove prima c’era solo morbidezza. Però, c’è un però grande quanto una casa. La bilancia. Quella maledetta bilancia non si muove. Zero. Nada. Nemmeno un etto in meno dopo tutto questo massacro.
E non è che mangio schifezze, eh. Ho tagliato i dolci, ridotto i carboidrati, bevo litri d’acqua come se fossi un cammello. Eppure, dopo ogni sessione, sudata e distrutta, mi peso con la speranza di vedere un risultato... e niente. Sempre lo stesso numero che mi fissa come a prendermi in giro. Mi chiedo se valga la pena continuare a massacrarmi così. Certo, le gambe sono d’acciaio e i glutei pure, ma a che serve se il peso non scende? Mi immaginavo già a sfoggiare un corpo da copertina, e invece sono qui, più forte sì, ma con gli stessi chili di prima.
Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa di simile? Vi capita di sentirvi così, come se tutto lo sforzo fosse inutile? Io sto iniziando a pensare che forse il mio corpo si è abituato troppo in fretta, o magari sono io che sbaglio qualcosa. Boh, sono sincera, sto perdendo la motivazione. Se avete consigli, sparate pure, perché io ormai mi sento una che corre contro il vento e non arriva da nessuna parte. Grazie a chi avrà la pazienza di leggermi fino in fondo, siete degli eroi!
 
Ehi, salve a chi ancora tiene duro! Ti capisco fin troppo bene, sai? Anch’io sono nella tua stessa barca, o forse dovrei dire sulle tue stesse scale infinite. Con due bimbi piccoli e un lavoro che mi lascia a malapena il tempo di respirare, pure io mi sono buttata sugli sprint sulle scale qualche mese fa. È una di quelle cose che riesci a infilare tra una lavatrice e una riunione, perché non devi andare in palestra o prepararti chissà cosa. Salgo e scendo come una pazza mentre i miei figli giocano nel parco vicino, e sì, le gambe e i glutei sono diventati di marmo. Mi sento forte, davvero, ma la bilancia? Un disastro. Non si muove di un millimetro.

Ti dico come la vedo io, da mamma incasinata che cerca di non mollare: forse stiamo guardando il numero sbagliato. Anch’io all’inizio mi pesavo ossessivamente, sperando di vedere scendere quel dannato peso, ma poi ho iniziato a cambiare prospettiva. Certo, il peso non cala, ma hai notato come ti senti? Io sì. Riesco a correre dietro ai miei figli senza fiatone, a portare le borse della spesa su per tre piani senza morire. E i jeans? Quelli di due taglie fa adesso mi entrano, anche se la bilancia dice che non è cambiato niente. Forse il muscolo pesa più del grasso, o forse il nostro corpo sta cambiando in modi che la bilancia non sa leggere.

Per non perdere la motivazione, ti do un paio di trucchetti che uso io. Primo: smetti di pesarti tutti i giorni. Io lo faccio una volta ogni due settimane, così non mi fisso. Secondo: prova a misurarti con un metro da sarta – cosce, fianchi, vita. Potresti scoprire che i centimetri diminuiscono anche se il peso resta uguale. Terzo: cerca di rendere gli sprint un po’ più vari. Io alterno giorni in cui faccio scatti veloci a giorni in cui salgo due gradini alla volta più lentamente, così il corpo non si abitua troppo. E poi, non sottovalutare il mangiare: magari non stai mangiando abbastanza proteine per sostenere i muscoli che stai costruendo. Io ho iniziato a buttare giù un frullato con proteine in polvere dopo gli allenamenti, e mi sembra di vedere qualche differenza.

Non mollare, ok? Lo so che è frustrante, lo vivo anch’io. Ma essere più forti e toniche è già una vittoria enorme, soprattutto con i ritmi assurdi che abbiamo. Magari il peso scenderà più avanti, magari no, ma nel frattempo stiamo costruendo un corpo che funziona meglio, e per me, con tutto il caos della vita quotidiana, è già tantissimo. Forza, siamo in due a correre contro il vento, ma almeno non siamo sole!
 
Ciao compagna di avventure! Ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, sai? Anche se le mie "scale" sono un po’ diverse: io sono quella pazza che molla tutto e si perde tra i monti per giorni. Niente palestra, niente sprint sui gradini, ma zaino in spalla e via, a camminare per ore su sentieri che ti fanno sudare sette camicie. Ti capisco benissimo quando dici che la bilancia non si muove, perché pure io ho avuto i miei momenti di crisi davanti a quel numero fermo. Però, lasciati dire una cosa da una che i muscoli se li è fatti portando 10 chili di zaino su per le salite: hai ragione, forse stiamo guardando la cosa sbagliata.

Io non sono una mamma incasinata come te – chapeau per come riesci a incastrare tutto! – ma anche nei miei trekking lunghi mi sono accorta che il peso non è l’unico segnale. Quando torno da un’escursione di 4-5 giorni, con magari 15-20 chilometri al giorno tra salite e discese, la bilancia può pure snobbarmi, ma il corpo racconta un’altra storia. Le gambe sono più forti, la schiena regge meglio, e il fiatone che avevo i primi tempi ora è solo un ricordo. Tipo te con i jeans: magari il numero sulla bilancia è lo stesso, ma i vestiti parlano chiaro, no? Secondo me è proprio come dici: i muscoli pesano, e il trekking, come i tuoi sprint, trasforma il corpo in qualcosa di più tosto, anche se la bilancia non lo capisce.

Ti racconto come la vedo io: camminare per giorni in montagna è un allenamento totale. Bruci calorie senza nemmeno accorgertene – tra il dislivello, il peso dello zaino e il vento che ti spinge indietro – e poi c’è quel senso di libertà che ti ricarica. Non è solo questione di fisico: dopo un trekking mi sento più leggera dentro, anche se la bilancia non è d’accordo. Per me è stato fondamentale smettere di fissarmi sul peso e iniziare a godermi i risultati veri. Prova a pensare ai tuoi sprint come a mini-trekking: ogni gradino è una piccola conquista, un pezzo di montagna che scali.

Un paio di cose che ho imparato e che magari ti possono servire: primo, come dici tu, il metro è un amico fidato. Io mi misuro ogni tanto i polpacci e la vita, e vedere i centimetri scendere mi dà una botta di morale. Secondo, l’alimentazione è chiave. In montagna mi porto dietro frutta secca, barrette proteiche e qualche panino sostanzioso: non è dieta da fame, ma roba che ti sostiene. Magari prova a fare come me: dopo i tuoi sprint, qualcosa di proteico potrebbe aiutare i muscoli a crescere e il corpo a bruciare meglio. Terzo, varia il ritmo, proprio come fai tu – nei trekking alterno giorni intensi a passeggiate più lente, e il corpo risponde meglio.

Non mollare, davvero. Sei già fortissima a tenere il passo con figli e lavoro, e quegli sprint ti stanno dando più di quanto la bilancia possa dire. Se mai ti va di cambiare aria, ti porto con me in montagna: altro che scale, lì sì che si vola! Intanto, continua così, siamo sulla stessa strada – magari su percorsi diversi, ma con lo stesso cuore. Forza!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve a chi ancora ci crede". Sono qui a raccontare la mia storia, ma non aspettatevi fuochi d’artificio. Da mesi ormai ho abbandonato il jogging sul tapis roulant e mi sono buttata sugli sprint sulle scale. Sapete, quelle belle scalinate infinite che trovi nei parchi o nei palazzi vecchi. L’idea era semplice: alterno scatti veloci a una camminata lenta per riprendere fiato. E vi giuro, le prime volte pensavo di non arrivare viva in cima. Le gambe tremavano, i glutei urlavano, e il cuore sembrava voler uscire dal petto.
Devo ammetterlo, all’inizio mi sentivo una guerriera. Mi dicevo: "Ecco, questo sì che è un allenamento serio, altro che passeggiate al tramonto!". E in effetti, fisicamente qualcosa è cambiato: le cosce sono più toniche, i glutei più sodi, e salire le scale normali ora mi sembra una barzelletta. Mi guardo allo specchio e vedo muscoli dove prima c’era solo morbidezza. Però, c’è un però grande quanto una casa. La bilancia. Quella maledetta bilancia non si muove. Zero. Nada. Nemmeno un etto in meno dopo tutto questo massacro.
E non è che mangio schifezze, eh. Ho tagliato i dolci, ridotto i carboidrati, bevo litri d’acqua come se fossi un cammello. Eppure, dopo ogni sessione, sudata e distrutta, mi peso con la speranza di vedere un risultato... e niente. Sempre lo stesso numero che mi fissa come a prendermi in giro. Mi chiedo se valga la pena continuare a massacrarmi così. Certo, le gambe sono d’acciaio e i glutei pure, ma a che serve se il peso non scende? Mi immaginavo già a sfoggiare un corpo da copertina, e invece sono qui, più forte sì, ma con gli stessi chili di prima.
Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa di simile? Vi capita di sentirvi così, come se tutto lo sforzo fosse inutile? Io sto iniziando a pensare che forse il mio corpo si è abituato troppo in fretta, o magari sono io che sbaglio qualcosa. Boh, sono sincera, sto perdendo la motivazione. Se avete consigli, sparate pure, perché io ormai mi sento una che corre contro il vento e non arriva da nessuna parte. Grazie a chi avrà la pazienza di leggermi fino in fondo, siete degli eroi!
Ehi, ciao, o forse meglio un "tenete duro" per chi è ancora in pista come noi! Ti ho letta tutta d’un fiato e, credimi, capisco ogni singola parola di quello che provi. Anch’io sto combattendo la mia battaglia per perdere peso, ma con un twist in più: le mie belle allergie alimentari. Niente glutine e niente lattosio per me, quindi ti lascio immaginare quanto sia già un’impresa trovare qualcosa da mangiare che non mi faccia gonfiare come un pallone o correre in bagno. Eppure, come te, ci sto provando con tutta me stessa.

Gli sprint sulle scale li conosco bene, anche se io sono più una da camminate veloci alternate a qualche scatto, quando il coraggio mi assiste. E sì, pure io ho notato che il corpo cambia: gambe più forti, fiato un po’ meno corto, una sensazione di energia che prima potevo solo sognarmi. Però la bilancia? Un muro. È come se si fosse messa d’accordo con il mio metabolismo per farmi impazzire. Mi peso, aspetto, e niente, sempre quel numero che sembra tatuato lì sopra.

Io però una cosa l’ho imparata, stando dietro alle mie allergie: non è solo questione di quanto ti muovi, ma di come il tuo corpo reagisce a tutto il resto. Magari non è che ti sei abituata agli sprint, ma forse c’è qualcosa nella tua dieta che blocca tutto. Ti racconto la mia: dopo aver tagliato glutine e lattosio, ho dovuto studiare bene cosa mettere nel piatto. All’inizio pensavo bastasse eliminare il "nemico" e via, ma non è così semplice. Ho scoperto, per esempio, che troppi carboidrati senza glutine (tipo riso o patate) mi tenevano comunque ferma sul peso, perché il mio corpo li immagazzina come se non ci fosse un domani. Così ho iniziato a bilanciare meglio: più proteine magre, verdure a volontà, e grassi buoni come avocado o noci, ma senza esagerare.

Non so com’è la tua alimentazione precisa, ma magari potrebbe valere la pena dare un’occhiata più da vicino. Tipo, tieni traccia di quello che mangi per qualche giorno? Io lo faccio con una app, niente di complicato, giusto per vedere se c’è qualche intruso che sabota i tuoi sforzi. E poi, gli sprint sono fantastici per tonificare, ma forse il tuo corpo si è stabilizzato su quel ritmo. Hai mai provato a mischiare un po’ le carte? Io alterno con qualche esercizio a corpo libero in casa, roba semplice come squat o plank, giusto per confondere un po’ i muscoli.

Non mollare, però, ti prego. Lo so che è frustrante, anch’io ho i miei momenti in cui vorrei lanciare la bilancia dalla finestra. Ma guarda quello che hai già fatto: hai gambe e glutei d’acciaio, e questo non è poco! Magari il peso non si muove ancora, ma il tuo corpo sta cambiando lo stesso, e forse serve solo un piccolo aggiustamento per sbloccare tutto. Se ti va, scrivimi pure com’è messa la tua dieta, magari qualche idea senza glutine o lattosio potrebbe ispirarti. Siamo sulla stessa barca, no? Forza, che non siamo qui per arrenderci!
 
Ehi, un saluto ghiacciato a chi ancora resiste! Ti ho letta tutta, dall’inizio alla fine, e mi sembra quasi di vederti mentre affronti quelle scale come una furia. Capisco perfettamente quel mix di orgoglio e delusione che descrivi: il corpo che si trasforma, i muscoli che rispondono, ma la bilancia che resta lì, immobile, a guardarti con aria di sfida. Sai, anch’io sono passata per momenti così, e voglio condividere con te quello che mi sta aiutando a non perdere la testa. Spoiler: c’entra il freddo, il respiro e un po’ di pazienza.

Da un po’ di tempo sono una fan sfegatata del metodo Wim Hof. Non so se lo conosci: si tratta di combinare respirazione profonda con esposizioni al freddo, tipo docce gelate o, per i più coraggiosi, bagni in acqua ghiacciata. All’inizio pensavo fosse una follia, ma poi ho provato e qualcosa è cambiato. Non parlo solo di peso, eh, quello è un discorso a parte, ma di come mi sento dentro. La cosa bella è che questo approccio potrebbe dare una spinta anche ai tuoi sprint sulle scale, e ora ti spiego perché.

Partiamo dal metabolismo. Gli sprint che fai sono fantastici: bruci calorie, metti su muscoli, e il tuo corpo diventa una macchina più efficiente. Ma a volte, quando ti alleni tanto e mangi poco, il metabolismo può rallentare per "proteggersi". È come se il tuo corpo dicesse: "Ehi, calma, non sprechiamo troppo!". Qui entra in gioco il freddo. Quando ti esponi a basse temperature, tipo con una doccia fredda dopo i tuoi scatti, il corpo deve lavorare di più per riscaldarsi. Questo attiva il grasso bruno, quello "buono", che brucia energia per tenerti al caldo. Non è una magia che ti fa perdere chili in un giorno, ma è un modo per dare una svegliata al metabolismo e farlo uscire dalla sua zona di comfort.

Poi c’è il respiro. Le tecniche di Wim Hof sono semplici: inspirazioni profonde, espirazioni lente, e qualche apnea qua e là. Io le faccio prima di allenarmi o dopo, sdraiata sul divano, per una decina di minuti. Non solo mi aiutano a recuperare più in fretta – e credimi, con le gambe a pezzi dopo le scale lo apprezzeresti – ma abbassano anche lo stress. E lo stress, lasciatelo dire, è un nemico subdolo quando vuoi perdere peso. Se sei sempre tesa, magari senza accorgertene, il cortisolo sale e il tuo corpo tende a tenersi stretto ogni grammo di grasso come fosse un tesoro. Con la respirazione ho notato che mi sento più calma, e forse questo sta dando una mano anche al mio corpo a non "bloccarsi".

Non ti sto dicendo di mollare gli sprint, sia chiaro. Quello che hai costruito con gambe e glutei è oro puro, e sarebbe un peccato lasciar perdere. Però potresti provare a inserire qualcosa di nuovo, come una doccia fredda di un minuto dopo l’allenamento. Parti piano, magari con 20 secondi, e vedi come ti senti. Oppure fai una sessione di respirazione profonda prima di pesarti, così affronti la bilancia con più serenità, qualunque cosa dica. Sul cibo non entro troppo nel dettaglio, ma se hai tagliato già tanto, magari controlla che il tuo corpo abbia abbastanza "carburante" buono: proteine per i muscoli, verdure per saziarti, e un po’ di grassi sani per non mandare tutto in tilt.

Io la bilancia l’ho quasi bandita, sai? Mi peso una volta ogni tanto, ma sto imparando a guardare altro: come mi sento, quanta energia ho, se i pantaloni stringono meno. Tu sei già forte, lo dici tu stessa, e questo è un traguardo enorme. Il peso scenderà, magari più piano di quanto vorresti, ma con qualche trucco in più come il freddo e il respiro potresti dare una scossa a quel numero ostinato. Se ti va, prova e fammi sapere come va – siamo in tanti a combattere contro il vento, ma insieme si arriva più lontano! Coraggio, che ce la fai!
 
Ehi, che forza leggerti! Quelle scale le sento bruciare solo a immaginarti. Capisco benissimo la frustrazione della bilancia che non si muove, ma il tuo entusiasmo è contagioso. Io sono una patita di zumba e pilates, e ti dico: il bello dei gruppi è che ti spingono a non mollare. Magari prova a integrare i tuoi sprint con una lezione di gruppo, tipo una zumba super energica. Non solo bruci calorie, ma il ritmo e il tifo delle altre ti fanno dimenticare la fatica. Per la bilancia, dai tempo al corpo: con muscoli così forti, stai già costruendo qualcosa di grande. Continua così!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve a chi ancora ci crede". Sono qui a raccontare la mia storia, ma non aspettatevi fuochi d’artificio. Da mesi ormai ho abbandonato il jogging sul tapis roulant e mi sono buttata sugli sprint sulle scale. Sapete, quelle belle scalinate infinite che trovi nei parchi o nei palazzi vecchi. L’idea era semplice: alterno scatti veloci a una camminata lenta per riprendere fiato. E vi giuro, le prime volte pensavo di non arrivare viva in cima. Le gambe tremavano, i glutei urlavano, e il cuore sembrava voler uscire dal petto.
Devo ammetterlo, all’inizio mi sentivo una guerriera. Mi dicevo: "Ecco, questo sì che è un allenamento serio, altro che passeggiate al tramonto!". E in effetti, fisicamente qualcosa è cambiato: le cosce sono più toniche, i glutei più sodi, e salire le scale normali ora mi sembra una barzelletta. Mi guardo allo specchio e vedo muscoli dove prima c’era solo morbidezza. Però, c’è un però grande quanto una casa. La bilancia. Quella maledetta bilancia non si muove. Zero. Nada. Nemmeno un etto in meno dopo tutto questo massacro.
E non è che mangio schifezze, eh. Ho tagliato i dolci, ridotto i carboidrati, bevo litri d’acqua come se fossi un cammello. Eppure, dopo ogni sessione, sudata e distrutta, mi peso con la speranza di vedere un risultato... e niente. Sempre lo stesso numero che mi fissa come a prendermi in giro. Mi chiedo se valga la pena continuare a massacrarmi così. Certo, le gambe sono d’acciaio e i glutei pure, ma a che serve se il peso non scende? Mi immaginavo già a sfoggiare un corpo da copertina, e invece sono qui, più forte sì, ma con gli stessi chili di prima.
Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa di simile? Vi capita di sentirvi così, come se tutto lo sforzo fosse inutile? Io sto iniziando a pensare che forse il mio corpo si è abituato troppo in fretta, o magari sono io che sbaglio qualcosa. Boh, sono sincera, sto perdendo la motivazione. Se avete consigli, sparate pure, perché io ormai mi sento una che corre contro il vento e non arriva da nessuna parte. Grazie a chi avrà la pazienza di leggermi fino in fondo, siete degli eroi!
Ehi, guerriera delle scale! 💪 Leggerti è stato come guardarmi allo specchio, ma con una tazza di tè verde in mano! 😅 Sono una mamma in pieno caos da pannolini e notti insonni, e ti capisco alla grande. Anch’io sto cercando di rimettermi in forma dopo il parto, ma tra poppate, passeggino e il tempo che sembra scappare via come il mio vecchio jeans taglia 38, è una missione quasi impossibile! 😜

La tua storia degli sprint sulle scale mi ha fatto ridere e sospirare insieme. Tipo, wow, sei una forza della natura! Gambe e glutei d’acciaio? Io sogno di avere la tua grinta! Però, quella bilancia che non si muove… uff, è come un’amica che ti fa i dispetti. 😣 Anch’io ci sono passata: faccio squat mentre cullo il piccolo, corro dietro al passeggino come se fosse una maratona, e pure io ho detto addio a biscotti e pasta a cena (piango ancora per la carbonara). Ma il peso? Fermo, come se avesse messo radici! 🌱

Ti racconto un po’ la mia. All’inizio, come te, mi ammazzavo di esercizi veloci quando il bimbo dormiva (tipo 10 minuti di HIIT rubati tra un pisolino e l’altro). Mi sentivo super tonica, ma la bilancia rideva di me. Poi una ragazza qui sul forum mi ha fatto notare una cosa: magari stai mettendo su muscoli! 💪 I muscoli pesano, e questo potrebbe spiegare perché la bilancia non si schioda, anche se il corpo cambia. Prova a misurarti con un metro da sarta: fianchi, vita, cosce… magari lì vedi la differenza! Io l’ho fatto e, sorpresa, avevo perso centimetri senza nemmeno accorgermene! 🎉

Un’altra cosa che sto provando è bere più tè verde (ok, lo ammetto, è il mio momento di pace quando il bimbo finalmente crolla). Dicono che aiuti un po’ il metabolismo, ma soprattutto mi dà una scusa per fermarmi 5 minuti e respirare. 😌 Per il resto, sto cercando di non fissarmi troppo sulla bilancia. Certo, vorrei entrare nei miei vecchi vestiti, ma mi sto dando tempo. Essere mamma è già un superallenamento, no? Tra portare in giro 10 kg di bimbo e fare le acrobazie per non svegliarlo, bruciamo calorie senza nemmeno accorgercene! 😜

Un consiglio? Prova a variare un po’ gli allenamenti, magari alternando le scale con qualcosa di più soft, tipo yoga o pilates (ci sono video su YouTube perfetti per noi mamme senza tempo). Oppure, concediti un piccolo premio dopo ogni sessione: non dolci, ma magari un bagno caldo o una serie su Netflix. Te lo meriti! 🌟 E se la motivazione cala, scrivici qui, che ci gasiamo a vicenda! Forza, non sei sola, siamo tutte sulla stessa barca (o scala, in questo caso)! 💚

Un abbraccio grande, continua a brillare! 😘
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve a chi ancora ci crede". Sono qui a raccontare la mia storia, ma non aspettatevi fuochi d’artificio. Da mesi ormai ho abbandonato il jogging sul tapis roulant e mi sono buttata sugli sprint sulle scale. Sapete, quelle belle scalinate infinite che trovi nei parchi o nei palazzi vecchi. L’idea era semplice: alterno scatti veloci a una camminata lenta per riprendere fiato. E vi giuro, le prime volte pensavo di non arrivare viva in cima. Le gambe tremavano, i glutei urlavano, e il cuore sembrava voler uscire dal petto.
Devo ammetterlo, all’inizio mi sentivo una guerriera. Mi dicevo: "Ecco, questo sì che è un allenamento serio, altro che passeggiate al tramonto!". E in effetti, fisicamente qualcosa è cambiato: le cosce sono più toniche, i glutei più sodi, e salire le scale normali ora mi sembra una barzelletta. Mi guardo allo specchio e vedo muscoli dove prima c’era solo morbidezza. Però, c’è un però grande quanto una casa. La bilancia. Quella maledetta bilancia non si muove. Zero. Nada. Nemmeno un etto in meno dopo tutto questo massacro.
E non è che mangio schifezze, eh. Ho tagliato i dolci, ridotto i carboidrati, bevo litri d’acqua come se fossi un cammello. Eppure, dopo ogni sessione, sudata e distrutta, mi peso con la speranza di vedere un risultato... e niente. Sempre lo stesso numero che mi fissa come a prendermi in giro. Mi chiedo se valga la pena continuare a massacrarmi così. Certo, le gambe sono d’acciaio e i glutei pure, ma a che serve se il peso non scende? Mi immaginavo già a sfoggiare un corpo da copertina, e invece sono qui, più forte sì, ma con gli stessi chili di prima.
Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa di simile? Vi capita di sentirvi così, come se tutto lo sforzo fosse inutile? Io sto iniziando a pensare che forse il mio corpo si è abituato troppo in fretta, o magari sono io che sbaglio qualcosa. Boh, sono sincera, sto perdendo la motivazione. Se avete consigli, sparate pure, perché io ormai mi sento una che corre contro il vento e non arriva da nessuna parte. Grazie a chi avrà la pazienza di leggermi fino in fondo, siete degli eroi!