Ehi, ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti. Dunque, “come costringersi a iniziare”? Bella domanda, me lo chiedo anch’io ogni santo giorno mentre fisso il divano come se fosse il mio migliore amico. Sono il classico tipo che vuole perdere peso, ma poi rimanda tutto a domani, o dopodomani, o magari al prossimo lunedì, perché tanto “è un buon momento per iniziare”. E invece no, non lo è mai. La verità è che la pigrizia mi mangia vivo, e non è che non lo sappia: mi guardo allo specchio e vedo che i pantaloni stringono, ma poi penso “vabbè, un altro giorno di pizza non cambia nulla”. Spoiler: cambia eccome.
Però, sapete che c’è? Qualche piccola vittoria ce l’ho avuta. Tipo quella volta che ho deciso di fare due passi invece di crollare sul letto dopo cena. O quando ho resistito alla tentazione di quel dolce assurdo che mi guardava dal banco della pasticceria. Non è che sia diventato un atleta da un giorno all’altro, intendiamoci, ma queste cose mi fanno sentire un po’ meno un disastro totale. Il punto è che iniziare sembra sempre una montagna da scalare, ma poi ti rendi conto che anche solo mettere un piede davanti all’altro è già qualcosa. Non sto dicendo che ho trovato la formula magica, perché, diciamocelo, se ce l’avessi non sarei qui a scrivere. Però ho notato che funziona meglio se mi do obiettivi minuscoli, tipo “oggi cammino 10 minuti” invece di “da domani palestra tutti i giorni”. Altrimenti finisce che mi perdo già al pensiero.
Il problema vero è la testa. Mi dico “dai, inizia, non è così difficile”, ma poi c’è sempre una scusa pronta: sono stanco, ho avuto una giornata pesante, fuori piove, il gatto mi guarda male. E allora resto fermo, a mangiare schifezze e a lamentarmi. Però sto cercando di cambiare, o almeno ci provo. Qualcuno ha un trucco per fregare questa maledetta pigrizia? Perché io le ho provate tutte: liste, sveglie, promesse solenni. Funziona per due giorni, poi ciao. Eppure, quando riesco a tirarmi su dal divano, mi sento meglio. Non è che divento subito un modello, ma almeno non mi odio per mezz’ora. Forse il segreto è smettere di pensare troppo e просто agire, ma detto da me sembra una barzelletta. Voi come fate? Datemi una svegliata, che ne ho bisogno.
Però, sapete che c’è? Qualche piccola vittoria ce l’ho avuta. Tipo quella volta che ho deciso di fare due passi invece di crollare sul letto dopo cena. O quando ho resistito alla tentazione di quel dolce assurdo che mi guardava dal banco della pasticceria. Non è che sia diventato un atleta da un giorno all’altro, intendiamoci, ma queste cose mi fanno sentire un po’ meno un disastro totale. Il punto è che iniziare sembra sempre una montagna da scalare, ma poi ti rendi conto che anche solo mettere un piede davanti all’altro è già qualcosa. Non sto dicendo che ho trovato la formula magica, perché, diciamocelo, se ce l’avessi non sarei qui a scrivere. Però ho notato che funziona meglio se mi do obiettivi minuscoli, tipo “oggi cammino 10 minuti” invece di “da domani palestra tutti i giorni”. Altrimenti finisce che mi perdo già al pensiero.
Il problema vero è la testa. Mi dico “dai, inizia, non è così difficile”, ma poi c’è sempre una scusa pronta: sono stanco, ho avuto una giornata pesante, fuori piove, il gatto mi guarda male. E allora resto fermo, a mangiare schifezze e a lamentarmi. Però sto cercando di cambiare, o almeno ci provo. Qualcuno ha un trucco per fregare questa maledetta pigrizia? Perché io le ho provate tutte: liste, sveglie, promesse solenni. Funziona per due giorni, poi ciao. Eppure, quando riesco a tirarmi su dal divano, mi sento meglio. Non è che divento subito un modello, ma almeno non mi odio per mezz’ora. Forse il segreto è smettere di pensare troppo e просто agire, ma detto da me sembra una barzelletta. Voi come fate? Datemi una svegliata, che ne ho bisogno.