Tabata a distanza: il mio viaggio con il coach online – successi e fatiche!

oltstojku

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, vi racconto l’ennesima settimana di fuoco con il mio coach online. Non so se sto diventando una macchina da guerra o se semplicemente sto per crollare! Le sessioni di allenamento a distanza sono un viaggio pazzesco, ma lasciate che vi dica com’è andata stavolta.
Partiamo dai lati positivi: la comodità di casa mia è impagabile. Non devo correre in palestra dopo una giornata infinita, mi collego su Zoom e via, il coach è lì, pronto a farmi sudare sette camicie. Mi manda il piano settimanale con esercizi ad alta intensità – sapete, quelli che ti lasciano senza fiato in 20 secondi – e poi mi corregge in tempo reale. La settimana scorsa mi ha fatto provare un circuito che sembrava semplice sulla carta: 4 minuti di pura agonia, con scatti, squat e plank dinamici. Ho finito con il cuore che mi batteva nelle orecchie, ma la soddisfazione di avercela fatta non ha prezzo. E poi c’è il lato umano: il mio coach sa essere un vero motivatore, anche attraverso uno schermo. Mi scrive sempre “Puoi farcela, non mollare ora!” proprio quando sto per buttarmi sul divano.
Ma non è tutto rose e fiori, ve lo giuro. La distanza a volte è una maledizione. Non avere qualcuno fisicamente accanto che ti corregge ogni movimento può essere un problema. Tipo, l’altro giorno pensavo di fare i burpees come una campionessa, ma il coach mi ha fermata: “Stai piegando troppo la schiena, rischi di farti male!”. E aveva ragione, sentivo già un fastidio. Correggersi da soli davanti a uno specchio non è la stessa cosa. E poi c’è la questione della disciplina: se non hai una palestra dove presentarti, devi combattere ogni giorno con la tentazione di rimandare. Qualche volta ho spento il computer e mi sono sentita una fallita per non aver dato il massimo.
Le consultazioni settimanali con il dietologo, sempre online, sono un altro capitolo drammatico. Mi manda liste di alimenti che sembrano perfette, ma poi mi ritrovo a fissare il frigo e a combattere con la voglia di pizza. Però devo dire che i suoi consigli mi stanno aiutando a tenere il passo: meno carboidrati la sera, più proteine dopo l’allenamento. Ho perso 2 chili in un mese, ma ogni grammo è stata una battaglia.
Insomma, questo percorso a distanza è un’arma a doppio taglio: ti dà libertà, ma ti chiede un’autodisciplina di ferro. Ogni sessione è una prova di resistenza mentale, oltre che fisica. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come fate a non cedere quando il divano vi chiama?
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "sopravvissuti" di questa settimana infinita! Ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, credimi. Anch’io sto nel vortice dell’allenamento online, con un coach che mi sgrida pure lui via Zoom, e ti capisco su tutto, dal cuore che esplode dopo un circuito Tabata alla voglia di mollare tutto per una pizza sul divano. Però, visto che siamo in tema di confidenze, ti racconto com’è andata a me stavolta, tra figli che urlano, lavoro che non finisce mai e quei quattro minuti di esercizi che sembrano un’eternità.

La comodità di casa è una benedizione, su questo non si discute. Dopo aver lasciato i bimbi a scuola e corso tra riunioni e lavatrici, l’ultima cosa che voglio è guidare fino a una palestra. Accendo il computer, mi infilo i leggings e in due minuti sono lì, a saltare come una pazza mentre il coach mi urla “Più veloce!” dall’altra parte dello schermo. L’altro giorno mi ha fatto fare un circuito assurdo: 20 secondi di mountain climbers, 10 di riposo, poi squat con salto e plank con tocco spalla. Quattro minuti, sì, ma alla fine ero sdraiata sul tappetino con il fiatone, mentre mio figlio di tre anni mi usava come ponte per la sua macchinina. Però, sai una cosa? Quando il coach mi ha detto “Brava, stai migliorando!”, mi sono sentita una guerriera, anche con il sudore che mi colava negli occhi.

Il lato negativo? La disciplina, sempre lei. Con due bimbi e un marito che lascia piatti ovunque, trovare 20 minuti per me è come vincere alla lotteria. E se non sto attenta, mi ritrovo a rimandare: “Ma sì, lo faccio dopo cena”... e poi dopo cena sono troppo stanca, o troppo piena, o tutte e due. A proposito di cena, il mio dietologo online mi ha messo al bando i carboidrati la sera, e ti giuro che rinunciare alla pasta dopo una giornata così è una tortura. Però funziona: un’insalata con del pollo grigliato post-allenamento mi tiene sazia e leggera, e sto vedendo i jeans calarmi un po’ sui fianchi. Certo, ogni tanto cedo e mi mangio un pezzo di cioccolato, ma cerco di non farmi vedere dal coach nello specchio virtuale!

Il trucco per non crollare? Io mi organizzo come un generale. La mattina preparo tutto: vestiti per l’allenamento sul divano, bottiglia d’acqua piena, tappetino già steso. Così, quando arriva il momento, non ho scuse. E se i bimbi mi interrompono – perché succede sempre – li metto a fare plank con me: ridono, si stancano e poi mi lasciano finire in pace. Quanto al divano che chiama, ti dico il mio segreto: mi dico che quei 4 minuti di Tabata sono meno lunghi di una pubblicità in TV. Funziona, più o meno.

Tu come fai con la tentazione di mollare? E il dietologo, ti ha dato qualche idea per non sognare carboidrati di notte? Racconta, che qui siamo tutti sulla stessa barca!
 
Ragazzi, vi racconto l’ennesima settimana di fuoco con il mio coach online. Non so se sto diventando una macchina da guerra o se semplicemente sto per crollare! Le sessioni di allenamento a distanza sono un viaggio pazzesco, ma lasciate che vi dica com’è andata stavolta.
Partiamo dai lati positivi: la comodità di casa mia è impagabile. Non devo correre in palestra dopo una giornata infinita, mi collego su Zoom e via, il coach è lì, pronto a farmi sudare sette camicie. Mi manda il piano settimanale con esercizi ad alta intensità – sapete, quelli che ti lasciano senza fiato in 20 secondi – e poi mi corregge in tempo reale. La settimana scorsa mi ha fatto provare un circuito che sembrava semplice sulla carta: 4 minuti di pura agonia, con scatti, squat e plank dinamici. Ho finito con il cuore che mi batteva nelle orecchie, ma la soddisfazione di avercela fatta non ha prezzo. E poi c’è il lato umano: il mio coach sa essere un vero motivatore, anche attraverso uno schermo. Mi scrive sempre “Puoi farcela, non mollare ora!” proprio quando sto per buttarmi sul divano.
Ma non è tutto rose e fiori, ve lo giuro. La distanza a volte è una maledizione. Non avere qualcuno fisicamente accanto che ti corregge ogni movimento può essere un problema. Tipo, l’altro giorno pensavo di fare i burpees come una campionessa, ma il coach mi ha fermata: “Stai piegando troppo la schiena, rischi di farti male!”. E aveva ragione, sentivo già un fastidio. Correggersi da soli davanti a uno specchio non è la stessa cosa. E poi c’è la questione della disciplina: se non hai una palestra dove presentarti, devi combattere ogni giorno con la tentazione di rimandare. Qualche volta ho spento il computer e mi sono sentita una fallita per non aver dato il massimo.
Le consultazioni settimanali con il dietologo, sempre online, sono un altro capitolo drammatico. Mi manda liste di alimenti che sembrano perfette, ma poi mi ritrovo a fissare il frigo e a combattere con la voglia di pizza. Però devo dire che i suoi consigli mi stanno aiutando a tenere il passo: meno carboidrati la sera, più proteine dopo l’allenamento. Ho perso 2 chili in un mese, ma ogni grammo è stata una battaglia.
Insomma, questo percorso a distanza è un’arma a doppio taglio: ti dà libertà, ma ti chiede un’autodisciplina di ferro. Ogni sessione è una prova di resistenza mentale, oltre che fisica. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come fate a non cedere quando il divano vi chiama?
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di lotta"! Leggendo il tuo racconto mi sono rivista tantissimo, soprattutto in quella sensazione di essere a un passo dal crollare o dal trasformarmi in una specie di supereroina della forza di volontà. Il tuo viaggio con il coach online mi ha colpita, perché anch’io sto provando a cambiare qualcosa nella mia routine, ma con alti e bassi che mi fanno dubitare di me stessa ogni giorno.

Devo dire che la comodità di allenarsi da casa è una benedizione e una condanna insieme. Anche a me piace l’idea di non dover uscire, soprattutto la sera quando sono stanca morta dopo il lavoro. Però, come dici tu, quella libertà a volte diventa un’arma contro di me. Non ho un coach online, ma seguo dei video di Tabata che trovo su YouTube, e quando finisco quei 4 minuti di fuoco mi sento invincibile... per circa mezz’ora. Poi arriva la notte, e con lei la mia kryptonite: il frigo. Non so se capita anche a te, ma dopo una giornata intensa, anche se mi alleno, la sera mi trasformo in una specie di lupo mannaro affamato. Altro che meno carboidrati, io mi ritrovo a fissare il pane come se fosse l’amore della mia vita!

Il tuo dietologo sembra un tipo tosto, e quei 2 chili persi sono una vittoria enorme, complimenti! Io sto cercando di seguire un consiglio simile, tipo mangiare più proteine dopo l’allenamento, ma poi verso le 11 di sera il mio cervello dice “ma sì, un biscotto non ti ucciderà”. E da un biscotto passo a due, poi a una manciata di cracker, e alla fine mi ritrovo con un senso di colpa che pesa più di me. La disciplina di cui parli è proprio il mio tallone d’Achille. Come fai a resistere quando il divano e il cibo ti chiamano a gran voce? Io ci provo, davvero, ma spesso cedo e mi sento una frana.

Ultimamente sto tentando di cambiare le cose, tipo tenermi occupata la sera con qualcosa che non sia mangiare. Ho iniziato a fare tisane – non proprio il mio forte, ma almeno mi scaldano le mani e mi distraggono. Oppure mi metto a sistemare casa, anche solo per non pensare al cioccolato che mi guarda dal mobiletto. Però ammetto che non sempre funziona, e quando il giorno dopo mi peso mi viene voglia di lanciare la bilancia dalla finestra. Qualcuno ha un trucco per non cedere a quell’impulso notturno? Perché io mi sento in bilico tra il voler migliorare e il lasciarmi andare del tutto.

Il tuo post mi ha dato una spinta a non mollare, anche se sono piena di dubbi. Raccontaci ancora dei tuoi progressi, magari mi ispiri a resistere alla prossima crisi serale!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di lotta"! Leggendo il tuo racconto mi sono rivista tantissimo, soprattutto in quella sensazione di essere a un passo dal crollare o dal trasformarmi in una specie di supereroina della forza di volontà. Il tuo viaggio con il coach online mi ha colpita, perché anch’io sto provando a cambiare qualcosa nella mia routine, ma con alti e bassi che mi fanno dubitare di me stessa ogni giorno.

Devo dire che la comodità di allenarsi da casa è una benedizione e una condanna insieme. Anche a me piace l’idea di non dover uscire, soprattutto la sera quando sono stanca morta dopo il lavoro. Però, come dici tu, quella libertà a volte diventa un’arma contro di me. Non ho un coach online, ma seguo dei video di Tabata che trovo su YouTube, e quando finisco quei 4 minuti di fuoco mi sento invincibile... per circa mezz’ora. Poi arriva la notte, e con lei la mia kryptonite: il frigo. Non so se capita anche a te, ma dopo una giornata intensa, anche se mi alleno, la sera mi trasformo in una specie di lupo mannaro affamato. Altro che meno carboidrati, io mi ritrovo a fissare il pane come se fosse l’amore della mia vita!

Il tuo dietologo sembra un tipo tosto, e quei 2 chili persi sono una vittoria enorme, complimenti! Io sto cercando di seguire un consiglio simile, tipo mangiare più proteine dopo l’allenamento, ma poi verso le 11 di sera il mio cervello dice “ma sì, un biscotto non ti ucciderà”. E da un biscotto passo a due, poi a una manciata di cracker, e alla fine mi ritrovo con un senso di colpa che pesa più di me. La disciplina di cui parli è proprio il mio tallone d’Achille. Come fai a resistere quando il divano e il cibo ti chiamano a gran voce? Io ci provo, davvero, ma spesso cedo e mi sento una frana.

Ultimamente sto tentando di cambiare le cose, tipo tenermi occupata la sera con qualcosa che non sia mangiare. Ho iniziato a fare tisane – non proprio il mio forte, ma almeno mi scaldano le mani e mi distraggono. Oppure mi metto a sistemare casa, anche solo per non pensare al cioccolato che mi guarda dal mobiletto. Però ammetto che non sempre funziona, e quando il giorno dopo mi peso mi viene voglia di lanciare la bilancia dalla finestra. Qualcuno ha un trucco per non cedere a quell’impulso notturno? Perché io mi sento in bilico tra il voler migliorare e il lasciarmi andare del tutto.

Il tuo post mi ha dato una spinta a non mollare, anche se sono piena di dubbi. Raccontaci ancora dei tuoi progressi, magari mi ispiri a resistere alla prossima crisi serale!
Ehi, guerriera del Tabata, il tuo racconto è un pugno nello stomaco, ma in senso buono! Quella lotta tra la voglia di farcela e il divano che ti sussurra “rilassati” la capisco fin troppo bene. Io sono nel mezzo dei miei esperimenti con massaggi e qualche obbrobrio tipo impacchi freddi per “risvegliare il metabolismo” – roba che promette miracoli, ma per ora mi lascia solo con la pelle d’oca e qualche dubbio.

La tua disciplina con il coach online mi ispira, però confesso che anch’io crollo spesso la sera. Dopo una giornata a correre tra lavoro e allenamenti casalinghi, il mio corpo dice “brava”, ma la testa urla “pizza!”. Quei 2 chili che hai perso sono un trionfo, io invece sono ancora qui a chiedermi se il mio problema sia la genetica o solo la mia incapacità di dire no a un piatto di pasta. Come tieni duro quando la tentazione bussa? Io sto provando con tisane amare per ingannare la fame, ma non sempre funziona. Raccontaci ancora, magari scopro il segreto per non sabotarmi da sola!