Ragazzi, la tecnologia per me è una specie di ancora di salvezza, ma allo stesso tempo un promemoria costante di quanto sia fragile il mio equilibrio. Anche io ho il mio fitness tracker che conta ogni passo, la bilancia smart che mi fissa con quei numeri implacabili e l’app che mi manda notifiche come un coach severo. È tutto fantastico, davvero, perché mi dà una struttura, qualcosa a cui aggrapparmi quando la giornata va storta. Ma il problema vero non sono i gadget, è la testa. Quando lo stress mi travolge, non è il tracker a fermarmi dal aprire il frigo e buttarmi su una vaschetta di gelato. Certo, vedere i dati mi motiva, mi fa pensare “dai, non buttare via tutto”, ma poi arriva quel momento in cui le emozioni urlano più forte dei numeri.
Tu come fai? Anche a me piacerebbe dire che la tecnologia mi tiene in pista, ma a volte mi sembra di usarla più per guardarmi allo specchio che per cambiare davvero. Mi racconti cosa ti aiuta a non cedere quando la voglia di mangiare per sfogarti ti prende alla gola? Io sto provando a tenere un diario sull’app, non solo calorie, ma anche quello che sento prima di sgarrare. Tipo ieri: discussione al lavoro, silenzio tombale a casa, e boom, crackers come se non ci fosse un domani. Scriverlo mi ha fatto riflettere, ma non so ancora come fermarmi. Hai qualche trucco per domare queste montagne russe emotive? La bilancia può dirmi quanto peso, ma non come smettere di pesare sul cuore.