Un altro giorno di stress e cibo... come fate a non crollare?

ryongsong

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare oggi. È stata un’altra giornata di quelle che ti schiacciano, sapete? Lavoro, pensieri, e quel nodo in gola che non se ne va. E indovinate un po’? Ho aperto il frigo, di nuovo. Non so nemmeno perché lo faccio, è come se il mio cervello dicesse “mangia e starai meglio”, ma poi sto solo peggio. Oggi è stato un pacco di biscotti, ieri una ciotola di pasta avanzata. Mi guardo allo specchio e mi dico che voglio cambiare, che voglio dimagrire, ma poi arriva lo stress e crollo.
Voi come fate? Davvero, me lo chiedo ogni volta che leggo i vostri post. C’è chi parla di palestra, chi di diete ferree, ma io mi perdo prima ancora di cominciare. Quando sono nervosa, il cibo è l’unica cosa che mi calma, anche se solo per cinque minuti. Poi mi sento in colpa, e il ciclo ricomincia. Vorrei imparare a gestire queste emozioni, a non buttarmi sul mangiare ogni volta che qualcosa va storto. Avete dei trucchi? Qualcosa che vi aiuta a non cedere? Io ci provo, giuro, ma è come se fossi bloccata.
Il mio “progresso” è un disastro, se così si può chiamare. Ho iniziato a camminare un po’ la mattina, niente di che, giusto per muovermi. Qualche giorno fa sono riuscita a non mangiare schifezze dopo una discussione con mia sorella, e mi sono sentita quasi fiera. Ma oggi? Puff, tutto svanito. Forse devo trovare un modo per distrarmi, tipo un hobby, o forse devo capire perché mi sento sempre così fragile. Non lo so. Voi cosa fate quando il mondo vi crolla addosso e il frigo vi chiama? Scrivetemi qualcosa, per favore, ho bisogno di idee… o almeno di sentirmi meno sola in questo casino.
 
Ehi, capisco quel nodo in gola, quel frigo che sembra chiamarti per nome… è una lotta vera, no? Ti leggo e mi sembra di rivedere me stessa qualche tempo fa, quando lo stress mi schiacciava e l’unica risposta che trovavo era un cucchiaio in mano. Però sai una cosa? Ho scoperto che il detox può essere un’ancora, qualcosa che ti tira fuori da quel ciclo infinito di cibo e sensi di colpa. Non parlo di privazioni assurde, eh, perché anch’io crollo se mi sento in gabbia.

Quando il mondo mi crolla addosso, io mi butto sui miei “salvavita liquidi”. Tipo, prendi un frullato semplice: una manciata di spinaci, una banana, un po’ di mela e acqua. Lo butti nel frullatore e via, in cinque minuti hai qualcosa che ti riempie senza appesantirti. Non è la soluzione magica, ma ti dà quel momento di pausa, sai? Ti distrae dal pacco di biscotti e ti fa sentire che stai facendo qualcosa per te. Oppure, se vuoi provare un succo, vai con carota, zenzero e un tocco di limone: ti sveglia, ti dà una botta di energia e, fidati, dopo non hai voglia di buttarti sulla pasta avanzata.

Il trucco, per me, è prepararmi prima. Quando so che la giornata sarà un casino – tipo oggi, che sembri avere il mondo sulle spalle – mi faccio qualcosa da bere la mattina e lo tengo lì. È come un promemoria: “Ehi, puoi farcela senza aprire quel frigo”. Certo, non è facile all’inizio, soprattutto se sei nervosa. Io a volte mi metto a pulire casa come una pazza mentre il frullatore va, giusto per non pensare. Oppure esco a fare due passi, anche solo intorno all’isolato, con la mia bottiglia di detox in mano. Non è palestra, non è una dieta ferrea, è solo un modo per muovermi e schiarirmi la testa.

Occhio, però: il detox non è una bacchetta magica. Se esageri con i succhi e basta, rischi di sentirti debole e poi cedi ancora di più. Io ci sono passata: una volta ho fatto tre giorni solo a liquidi, convinta di “purificarmi”, e alla fine mi sono mangiata mezzo pacco di cioccolatini per disperazione. Quindi, equilibrio. Magari prova a sostituire uno sfogo col cibo con un frullato, e vedi come va. E se crolli? Pazienza, succede. Non sei sola, credimi. Quel tuo camminare la mattina è già un passo, e quel giorno che hai resistito dopo la discussione con tua sorella? È oro, tienitelo stretto.

Per le emozioni… non ho la ricetta perfetta. A me aiuta avere qualcosa di pronto, tipo una brocca di acqua con cetriolo e menta in frigo: è fresca, mi calma i nervi e mi tiene le mani occupate. Oppure scrivo, butto giù tutto quello che mi passa per la testa, anche solo su un tovagliolo. Tu che dici, hai qualcosa che ti piace fare e che potresti riprendere? Tipo disegnare, ascoltare musica a tutto volume, qualsiasi cosa che ti tenga lontana da quel “cinque minuti di calma” che poi ti fa stare peggio.

Forza, non sei bloccata, stai solo cercando la tua strada. Io ci sono, se vuoi qualche ricetta o solo sfogarti. Oggi è andata storta, ok, ma domani puoi provarci di nuovo. Che ne pensi di un frullato per ripartire?
 
Ehi, ti leggo e sembra quasi di guardarmi allo specchio… quel frigo che ti sussurra all’orecchio è un nemico subdolo, vero? Anche per me lo stress è sempre stato una scusa per cedere, ma da quando ho abbracciato la strada veggie ho trovato qualche trucchetto che mi salva senza farmi sentire in castigo. Tipo, capisco quel bisogno di “riempire” il vuoto, ma se ti dicessi che si può fare senza sensi di colpa e senza carne o latticini?

Io pure ho i miei giorni no, eh, mica sono una santa. Però ho imparato a puntare su cose semplici che mi tengono in pista. Il tuo frullato di spinaci e banana? Lo adoro, è un classico che funziona! Io ci aggiungo a volte un cucchiaino di semi di chia, così mi sazia di più e mi dà quella sensazione di “ok, sto mangiando qualcosa di buono per me”. Oppure, se ho bisogno di qualcosa di caldo – perché sì, lo stress mi fa venir voglia di coccolarmi – mi faccio una zuppa velocissima: zucchine, un po’ di cipolla, una patata piccola e un filo di olio d’oliva. La frullo e in 20 minuti ho un piatto che mi scalda l’anima senza pesarmi sullo stomaco. Niente panna, niente burro, solo roba che cresce dalla terra.

Il tuo “prepararmi prima” è un consiglio d’oro, lo faccio anch’io! La mattina, se so che sarà una giornata pesante, mi taglio un po’ di verdura – tipo cetriolo, sedano, carote – e la metto in un contenitore con dell’hummus fatto in casa. È il mio salvagente quando torno stanca e il cervello mi dice “mangia qualsiasi cosa, subito”. Non è perfetto, ma mi evita di buttarmi su patatine o robe che poi mi fanno pentire. E se proprio voglio qualcosa di dolce, mi salvo con una manciata di datteri o una mela cotta con cannella – sa di dessert, ma non mi manda in tilt la glicemia.

Per le emozioni… uff, quelle sono toste. A me aiuta avere un piano B. Tipo, tengo in frigo una jar di ceci speziati già pronti: li scolo, li passo in padella con paprika e cumino, e in 10 minuti ho uno snack croccante che mi distrae dal nervoso. Oppure mi faccio un infuso – camomilla o finocchio – e lo sorseggio piano, così mi calmo senza nemmeno accorgermene. Tu che dici, c’è qualcosa che ti piace e che potresti trasformare in un antistress? Magari una passeggiata con un podcast o scarabocchiare su un quaderno mentre bolle l’acqua per un tè?

Non ti dico che è facile, perché non lo è. Anch’io crollo, tipo ieri che ho fissato un pacco di cracker per mezz’ora prima di decidermi a chiudere l’anta. Ma sai che c’è? Ogni volta che scelgo un’alternativa verde, mi sento un po’ più forte. Il tuo camminare è già un superpotere, e quel frullato che hai nominato potrebbe essere il prossimo passo. Se ti va, prova una delle mie idee e fammi sapere – o scrivimi se ti serve una ricetta veloce per non cedere alla tentazione. Domani è un altro giorno, e un’insalata di quinoa non ha mai fatto male a nessuno, no? Forza, siamo sulla stessa barca!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare oggi. È stata un’altra giornata di quelle che ti schiacciano, sapete? Lavoro, pensieri, e quel nodo in gola che non se ne va. E indovinate un po’? Ho aperto il frigo, di nuovo. Non so nemmeno perché lo faccio, è come se il mio cervello dicesse “mangia e starai meglio”, ma poi sto solo peggio. Oggi è stato un pacco di biscotti, ieri una ciotola di pasta avanzata. Mi guardo allo specchio e mi dico che voglio cambiare, che voglio dimagrire, ma poi arriva lo stress e crollo.
Voi come fate? Davvero, me lo chiedo ogni volta che leggo i vostri post. C’è chi parla di palestra, chi di diete ferree, ma io mi perdo prima ancora di cominciare. Quando sono nervosa, il cibo è l’unica cosa che mi calma, anche se solo per cinque minuti. Poi mi sento in colpa, e il ciclo ricomincia. Vorrei imparare a gestire queste emozioni, a non buttarmi sul mangiare ogni volta che qualcosa va storto. Avete dei trucchi? Qualcosa che vi aiuta a non cedere? Io ci provo, giuro, ma è come se fossi bloccata.
Il mio “progresso” è un disastro, se così si può chiamare. Ho iniziato a camminare un po’ la mattina, niente di che, giusto per muovermi. Qualche giorno fa sono riuscita a non mangiare schifezze dopo una discussione con mia sorella, e mi sono sentita quasi fiera. Ma oggi? Puff, tutto svanito. Forse devo trovare un modo per distrarmi, tipo un hobby, o forse devo capire perché mi sento sempre così fragile. Non lo so. Voi cosa fate quando il mondo vi crolla addosso e il frigo vi chiama? Scrivetemi qualcosa, per favore, ho bisogno di idee… o almeno di sentirmi meno sola in questo casino.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare oggi. È stata un’altra giornata di quelle che ti schiacciano, sapete? Lavoro, pensieri, e quel nodo in gola che non se ne va. E indovinate un po’? Ho aperto il frigo, di nuovo. Non so nemmeno perché lo faccio, è come se il mio cervello dicesse “mangia e starai meglio”, ma poi sto solo peggio. Oggi è stato un pacco di biscotti, ieri una ciotola di pasta avanzata. Mi guardo allo specchio e mi dico che voglio cambiare, che voglio dimagrire, ma poi arriva lo stress e crollo.
Voi come fate? Davvero, me lo chiedo ogni volta che leggo i vostri post. C’è chi parla di palestra, chi di diete ferree, ma io mi perdo prima ancora di cominciare. Quando sono nervosa, il cibo è l’unica cosa che mi calma, anche se solo per cinque minuti. Poi mi sento in colpa, e il ciclo ricomincia. Vorrei imparare a gestire queste emozioni, a non buttarmi sul mangiare ogni volta che qualcosa va storto. Avete dei trucchi? Qualcosa che vi aiuta a non cedere? Io ci provo, giuro, ma è come se fossi bloccata.
Il mio “progresso” è un disastro, se così si può chiamare. Ho iniziato a camminare un po’ la mattina, niente di che, giusto per muovermi. Qualche giorno fa sono riuscita a non mangiare schifezze dopo una discussione con mia sorella, e mi sono sentita quasi fiera. Ma oggi? Puff, tutto svanito. Forse devo trovare un modo per distrarmi, tipo un hobby, o forse devo capire perché mi sento sempre così fragile. Non lo so. Voi cosa fate quando il mondo vi crolla addosso e il frigo vi chiama? Scrivetemi qualcosa, per favore, ho bisogno di idee… o almeno di sentirmi meno sola in questo casino.
Ehi, capisco perfettamente quel nodo in gola, quel frigo che sembra urlare il tuo nome ogni volta che il mondo ti sbatte in faccia un altro giorno schifoso. Oggi ti guardo da qui, con il mio tè in mano (sì, sto cercando di non crollare anch’io), e ti dico: non sei sola, proprio per niente. Io pure ho i miei momenti, quelli in cui lo stress mi mangia viva e il cioccolato sembra l’unica via d’uscita. Tipo ieri, dopo una chiamata infinita col capo, ho disintegrato mezzo pacco di taralli. E sì, dopo mi sono sentita uno schifo.

Come faccio a non crollare sempre? Beh, non è che ci riesco ogni volta, te lo dico subito. Però ho trovato un paio di cosine che mi tengono a galla. Prima di tutto, quando sento quella voglia assurda di buttarmi sul cibo, provo a prendermi cinque minuti. Respiro, mi metto sul divano, chiudo gli occhi. A volte funziona, a volte no, ma almeno ci provo. Poi, una cosa che mi sta salvando ultimamente è l’acqua. Sembra stupido, lo so, ma tengo una bottiglia gigante vicino e quando mi parte l’ansia bevo tipo un cammello. Riempie lo stomaco, mi distrae, e non mi lascia con i sensi di colpa.

La palestra? Non fa per me, troppo stress pure lì. Ma cammino, come te. Non deve essere chissà che, basta uscire, mettere un passo dietro l’altro. Se ce l’hai fatta dopo la discussione con tua sorella, ce la puoi fare ancora, fidati. Quei momenti in cui resisti sono oro, tieniteli stretti. Io, per esempio, quando il mondo mi crolla addosso, mi butto sulla musica. Metto le cuffie, qualcosa di forte, e canto come una pazza. Oppure, se sono proprio a terra, mi guardo una serie scema, di quelle che ti spengono il cervello. Il frigo può aspettare.

Un hobby potrebbe aiutarti, sì. Qualcosa di semplice, che ti tenga le mani occupate. Io ho provato a disegnare, niente di serio, scarabocchi per lo più, ma mi distrae. O magari prova a scrivere, tipo quello che senti, come stai facendo qui. Scarichi un po’ di peso, no? E poi, senti, non sei fragile, sei umana. Lo stress ci frega tutti, ma ogni passo che fai – pure piccolo, pure storto – è un calcio in faccia al caos.

Oggi hai ceduto, ok, capita. Ma domani? Domani puoi provare a dire al pacco di biscotti “non oggi, amico”. E se cedi di nuovo, pazienza, ci rialziamo. Io sono qui, con le mie tazze di tè e i miei taralli nascosti, a fare il tifo per te. Scrivi ancora, eh, che insieme magari troviamo la quadra. Forza!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare oggi. È stata un’altra giornata di quelle che ti schiacciano, sapete? Lavoro, pensieri, e quel nodo in gola che non se ne va. E indovinate un po’? Ho aperto il frigo, di nuovo. Non so nemmeno perché lo faccio, è come se il mio cervello dicesse “mangia e starai meglio”, ma poi sto solo peggio. Oggi è stato un pacco di biscotti, ieri una ciotola di pasta avanzata. Mi guardo allo specchio e mi dico che voglio cambiare, che voglio dimagrire, ma poi arriva lo stress e crollo.
Voi come fate? Davvero, me lo chiedo ogni volta che leggo i vostri post. C’è chi parla di palestra, chi di diete ferree, ma io mi perdo prima ancora di cominciare. Quando sono nervosa, il cibo è l’unica cosa che mi calma, anche se solo per cinque minuti. Poi mi sento in colpa, e il ciclo ricomincia. Vorrei imparare a gestire queste emozioni, a non buttarmi sul mangiare ogni volta che qualcosa va storto. Avete dei trucchi? Qualcosa che vi aiuta a non cedere? Io ci provo, giuro, ma è come se fossi bloccata.
Il mio “progresso” è un disastro, se così si può chiamare. Ho iniziato a camminare un po’ la mattina, niente di che, giusto per muovermi. Qualche giorno fa sono riuscita a non mangiare schifezze dopo una discussione con mia sorella, e mi sono sentita quasi fiera. Ma oggi? Puff, tutto svanito. Forse devo trovare un modo per distrarmi, tipo un hobby, o forse devo capire perché mi sento sempre così fragile. Non lo so. Voi cosa fate quando il mondo vi crolla addosso e il frigo vi chiama? Scrivetemi qualcosa, per favore, ho bisogno di idee… o almeno di sentirmi meno sola in questo casino.
Ehi, ti capisco, sai? Quel nodo in gola, il frigo che diventa il tuo migliore amico… ci sono passata anch’io. Giornate così ti fanno sentire come se fossi in trappola, ma ascolta: non sei sola, e non è tutto perso. Io ho perso peso senza palestra, senza diete assurde, solo muovendomi in casa, e ti giuro che si può fare, pure con lo stress che ti morde.

Quando il mondo mi crollava addosso, ho iniziato con poco: mettevo una canzone che mi piaceva e facevo saltelli sul posto, tipo una scema, ma funzionava. Non servivano attrezzi, solo un angolo della stanza. Oppure, se ero proprio nervosa, prendevo una bottiglia d’acqua in mano e facevo piegamenti sulle braccia, giusto per scaricare. Non è tanto il “cosa” fai, ma il fatto che ti muovi invece di aprire quel maledetto frigo. All’inizio è dura, lo so, il cervello urla “biscotti!”, ma poi quei cinque minuti di movimento ti danno una botta di energia che il cibo non ti dà mai.

Il tuo camminare la mattina? È già un inizio, non buttarlo via! Aggiungi qualcosa di semplice: tipo, dopo la camminata, fai 10 squat davanti alla tv. Niente di complicato, solo per dire al tuo corpo “ehi, ci sono”. E se crolli, come oggi, non ti massacrare. Io ho avuto giorni in cui divoravo tutto, ma poi mi dicevo: “Ok, domani riparto”. Un hobby potrebbe aiutarti, sì, ma se ora ti senti fragile, prova a ballare in cucina o a fare stretching sul tappeto. È roba che ti distrae e ti fa sentire meno “bloccata”.

Tieni duro, eh? Scrivici quando vuoi, siamo qui. Un passo alla volta, ce la fai.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare oggi. È stata un’altra giornata di quelle che ti schiacciano, sapete? Lavoro, pensieri, e quel nodo in gola che non se ne va. E indovinate un po’? Ho aperto il frigo, di nuovo. Non so nemmeno perché lo faccio, è come se il mio cervello dicesse “mangia e starai meglio”, ma poi sto solo peggio. Oggi è stato un pacco di biscotti, ieri una ciotola di pasta avanzata. Mi guardo allo specchio e mi dico che voglio cambiare, che voglio dimagrire, ma poi arriva lo stress e crollo.
Voi come fate? Davvero, me lo chiedo ogni volta che leggo i vostri post. C’è chi parla di palestra, chi di diete ferree, ma io mi perdo prima ancora di cominciare. Quando sono nervosa, il cibo è l’unica cosa che mi calma, anche se solo per cinque minuti. Poi mi sento in colpa, e il ciclo ricomincia. Vorrei imparare a gestire queste emozioni, a non buttarmi sul mangiare ogni volta che qualcosa va storto. Avete dei trucchi? Qualcosa che vi aiuta a non cedere? Io ci provo, giuro, ma è come se fossi bloccata.
Il mio “progresso” è un disastro, se così si può chiamare. Ho iniziato a camminare un po’ la mattina, niente di che, giusto per muovermi. Qualche giorno fa sono riuscita a non mangiare schifezze dopo una discussione con mia sorella, e mi sono sentita quasi fiera. Ma oggi? Puff, tutto svanito. Forse devo trovare un modo per distrarmi, tipo un hobby, o forse devo capire perché mi sento sempre così fragile. Non lo so. Voi cosa fate quando il mondo vi crolla addosso e il frigo vi chiama? Scrivetemi qualcosa, per favore, ho bisogno di idee… o almeno di sentirmi meno sola in questo casino.
Ehi, un saluto volante a te che stai lottando con quel frigo che sembra avere una voce tutta sua! Ti capisco, sai? Quelle giornate in cui lo stress ti pesta come un martello e il cibo diventa il tuo migliore amico… o forse il peggior nemico travestito da consolazione. Io sono quella fissata con il pole dance, sì, proprio quella che si arrampica sul palo come se fosse la soluzione a tutti i mali del mondo. E, guarda, un po’ lo è!

Non ti sto dicendo di mollare tutto e correre a comprare un palo domani (anche se, perché no?), ma ti racconto come funziona per me. Quando il mondo mi crolla addosso – e credimi, tra lavoro e casini vari capita spesso – infilarmi le cuffie, mettere su una playlist che spacca e iniziare a muovermi sul palo è la mia ancora di salvezza. Non è solo questione di bruciare calorie (anche se, santo cielo, ne bruci un sacco!), ma di sentire il corpo che risponde, i muscoli che tirano, il respiro che si fa profondo. È come dire allo stress: “Ok, ci sei, ma non mi comandi tu”. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di riuscire a fare una figura nuova? Altro che biscotti, quella sì che ti fa sentire bene sul serio.

Il tuo camminare la mattina? È già un inizio, non buttarlo via! Io direi di costruirci sopra. Magari prova a ballare un po’, anche solo in casa, senza palo, senza niente, giusto per scaricare la tensione. Oppure vieni a una lezione di pole con me, se ti va di provare qualcosa di diverso! Non serve essere perfetti, io al
 
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare oggi. È stata un’altra giornata di quelle che ti schiacciano, sapete? Lavoro, pensieri, e quel nodo in gola che non se ne va. E indovinate un po’? Ho aperto il frigo, di nuovo. Non so nemmeno perché lo faccio, è come se il mio cervello dicesse “mangia e starai meglio”, ma poi sto solo peggio. Oggi è stato un pacco di biscotti, ieri una ciotola di pasta avanzata. Mi guardo allo specchio e mi dico che voglio cambiare, che voglio dimagrire, ma poi arriva lo stress e crollo.
Voi come fate? Davvero, me lo chiedo ogni volta che leggo i vostri post. C’è chi parla di palestra, chi di diete ferree, ma io mi perdo prima ancora di cominciare. Quando sono nervosa, il cibo è l’unica cosa che mi calma, anche se solo per cinque minuti. Poi mi sento in colpa, e il ciclo ricomincia. Vorrei imparare a gestire queste emozioni, a non buttarmi sul mangiare ogni volta che qualcosa va storto. Avete dei trucchi? Qualcosa che vi aiuta a non cedere? Io ci provo, giuro, ma è come se fossi bloccata.
Il mio “progresso” è un disastro, se così si può chiamare. Ho iniziato a camminare un po’ la mattina, niente di che, giusto per muovermi. Qualche giorno fa sono riuscita a non mangiare schifezze dopo una discussione con mia sorella, e mi sono sentita quasi fiera. Ma oggi? Puff, tutto svanito. Forse devo trovare un modo per distrarmi, tipo un hobby, o forse devo capire perché mi sento sempre così fragile. Non lo so. Voi cosa fate quando il mondo vi crolla addosso e il frigo vi chiama? Scrivetemi qualcosa, per favore, ho bisogno di idee… o almeno di sentirmi meno sola in questo casino.
Ehi, capisco benissimo quel nodo in gola e il frigo che sembra l’unica via d’uscita, anche solo per un attimo. Lo stress è una bestia schifosa, e il cervello fa brutti scherzi quando siamo sotto pressione. Ti racconto una cosa che ho trovato leggendo un po’ di studi: non è solo questione di forza di volontà, sai? Quando sei nervosa, il cortisolo, quell’ormone dello stress, sale a mille e ti spinge a cercare conforto, spesso nel cibo. È una reazione chimica, non sei tu che "cedi". Magari sapere questo ti fa sentire un po’ meno in colpa.

Per non crollare, qualcosa che funziona secondo la scienza è spezzare quel ciclo prima che parta. Tipo, se senti arrivare l’ansia, prova a fare respiri lenti per un minuto o due: abbassa il cortisolo e dà al cervello una pausa. Non è una magia, ma aiuta. Camminare come fai tu è già un ottimo passo, non sottovalutarlo: il movimento scarica tensione e a lungo andare regola pure l’appetito. Se riesci, prova a tenere qualcosa da sgranocchiare che non ti saboti, tipo una carota o una mela, così il gesto c’è ma il danno no.

Sul distrarsi, sì, un hobby potrebbe essere una chiave. Non serve niente di complicato: anche solo scarabocchiare su un foglio o ascoltare un podcast mentre cammini può tenere la mente lontana dal frigo. E se il mondo ti crolla addosso, prova a darti un piccolo obiettivo, tipo “oggi resisto 10 minuti prima di aprire quella porta”. Poi diventano 15, e via così. Non è una gara, è solo un modo per riprenderti un pezzetto di controllo.

Non sei sola, guarda, questo casino lo viviamo in tanti. Quei giorni in cui resisti, come dopo la discussione con tua sorella, sono oro: tienili stretti, perché dimostrano che ce la puoi fare. Un passo alla volta, ok? Fammi sapere come va.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare oggi. È stata un’altra giornata di quelle che ti schiacciano, sapete? Lavoro, pensieri, e quel nodo in gola che non se ne va. E indovinate un po’? Ho aperto il frigo, di nuovo. Non so nemmeno perché lo faccio, è come se il mio cervello dicesse “mangia e starai meglio”, ma poi sto solo peggio. Oggi è stato un pacco di biscotti, ieri una ciotola di pasta avanzata. Mi guardo allo specchio e mi dico che voglio cambiare, che voglio dimagrire, ma poi arriva lo stress e crollo.
Voi come fate? Davvero, me lo chiedo ogni volta che leggo i vostri post. C’è chi parla di palestra, chi di diete ferree, ma io mi perdo prima ancora di cominciare. Quando sono nervosa, il cibo è l’unica cosa che mi calma, anche se solo per cinque minuti. Poi mi sento in colpa, e il ciclo ricomincia. Vorrei imparare a gestire queste emozioni, a non buttarmi sul mangiare ogni volta che qualcosa va storto. Avete dei trucchi? Qualcosa che vi aiuta a non cedere? Io ci provo, giuro, ma è come se fossi bloccata.
Il mio “progresso” è un disastro, se così si può chiamare. Ho iniziato a camminare un po’ la mattina, niente di che, giusto per muovermi. Qualche giorno fa sono riuscita a non mangiare schifezze dopo una discussione con mia sorella, e mi sono sentita quasi fiera. Ma oggi? Puff, tutto svanito. Forse devo trovare un modo per distrarmi, tipo un hobby, o forse devo capire perché mi sento sempre così fragile. Non lo so. Voi cosa fate quando il mondo vi crolla addosso e il frigo vi chiama? Scrivetemi qualcosa, per favore, ho bisogno di idee… o almeno di sentirmi meno sola in questo casino.
Ehi, ti capisco fin troppo bene, quel nodo in gola lo conosco anch’io. Io sono qui perché dopo un infortunio ho preso un sacco di chili, immobile sul divano a consolarmi col cibo. Ora sto provando a risalire, con camminate lente e pasti più leggeri, ma quando lo stress colpisce è un disastro. Oggi ti direi che quei cinque minuti di calma col cibo non valgono il dopo, il senso di colpa. Io sto cercando di distrarmi con la musica, cuffie e via, almeno non penso al frigo. Tu prova qualcosa di tuo, magari disegnare o guardare un film, giusto per spezzare quel ciclo. Non sei sola, credimi, siamo in tanti a combattere queste giornate schiaccianti. Forza, un passo alla volta.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare oggi. È stata un’altra giornata di quelle che ti schiacciano, sapete? Lavoro, pensieri, e quel nodo in gola che non se ne va. E indovinate un po’? Ho aperto il frigo, di nuovo. Non so nemmeno perché lo faccio, è come se il mio cervello dicesse “mangia e starai meglio”, ma poi sto solo peggio. Oggi è stato un pacco di biscotti, ieri una ciotola di pasta avanzata. Mi guardo allo specchio e mi dico che voglio cambiare, che voglio dimagrire, ma poi arriva lo stress e crollo.
Voi come fate? Davvero, me lo chiedo ogni volta che leggo i vostri post. C’è chi parla di palestra, chi di diete ferree, ma io mi perdo prima ancora di cominciare. Quando sono nervosa, il cibo è l’unica cosa che mi calma, anche se solo per cinque minuti. Poi mi sento in colpa, e il ciclo ricomincia. Vorrei imparare a gestire queste emozioni, a non buttarmi sul mangiare ogni volta che qualcosa va storto. Avete dei trucchi? Qualcosa che vi aiuta a non cedere? Io ci provo, giuro, ma è come se fossi bloccata.
Il mio “progresso” è un disastro, se così si può chiamare. Ho iniziato a camminare un po’ la mattina, niente di che, giusto per muovermi. Qualche giorno fa sono riuscita a non mangiare schifezze dopo una discussione con mia sorella, e mi sono sentita quasi fiera. Ma oggi? Puff, tutto svanito. Forse devo trovare un modo per distrarmi, tipo un hobby, o forse devo capire perché mi sento sempre così fragile. Non lo so. Voi cosa fate quando il mondo vi crolla addosso e il frigo vi chiama? Scrivetemi qualcosa, per favore, ho bisogno di idee… o almeno di sentirmi meno sola in questo casino.
Ehi, capisco quel nodo in gola, quel frigo che sembra chiamarti per nome. Oggi ti scrivo mentre sorseggio un bicchiere d’acqua fresca, una cosa che sto provando a fare più spesso ultimamente. Non è che risolva tutto, ma mi dà un attimo di pausa, come se dicessi al mio cervello: “Aspetta, non correre subito a cercare conforto nel cibo”. Leggendo il tuo post, mi sono rivista in tanti momenti. Anche io crollo, sai? Però sto provando a cambiare le cose un passo alla volta, senza strafare, perché se mi metto troppa pressione finisco per mollare tutto.

Quando il mondo mi crolla addosso, come dici tu, sto imparando a non buttarmi subito su qualcosa da mangiare. Non è facile, te lo giuro. Tipo, ieri ero nervosa per una cosa al lavoro, e la vecchia me avrebbe aperto un pacco di patatine senza pensarci. Invece ho preso una bottiglia d’acqua, ci ho spremuto dentro mezzo limone – non so, mi dà una sensazione di fresco, di pulito – e ho fatto due passi in casa, giusto per muovermi. Non è che sia diventata Wonder Woman, eh, ma quei cinque minuti senza cibo mi hanno fatto sentire un po’ più in controllo.

Il mio trucco, se così si può chiamare, è aggiungere una piccola abitudine ogni giorno. Non mi metto a fare diete impossibili o a correre un’ora, perché so che non reggerei. Oggi bevo più acqua, domani magari faccio cinque minuti di stretching al mattino. La settimana scorsa ho provato a mangiare una mela invece di uno snack dolce quando avevo voglia di qualcosa, e mi sono detta: “Ok, non è male, ce la posso fare”. È un progresso lento, ma almeno non mi sembra di combattere una guerra persa in partenza.

Per lo stress, sto cercando di trovare altre vie. Tipo, ascoltare una canzone che mi piace o scrivere due righe su quello che mi passa per la testa. Non sempre funziona, ma almeno a volte mi distrae dal frigo. Tu dici di camminare un po’ la mattina, e guarda, quello è già un passo enorme. Magari prova a portarti dietro una bottiglietta d’acqua mentre cammini, ti tiene le mani occupate e ti ricordi di bere. Non so, a me aiuta a sentirmi meno “persa”.

Non sei sola in questo casino, davvero. Ogni tanto cadiamo tutte, ma l’importante è rialzarsi, anche se è solo per bere un sorso d’acqua e dire: “Ok, riparto da qui”. Scrivici ancora, che ci facciamo forza insieme.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare oggi. È stata un’altra giornata di quelle che ti schiacciano, sapete? Lavoro, pensieri, e quel nodo in gola che non se ne va. E indovinate un po’? Ho aperto il frigo, di nuovo. Non so nemmeno perché lo faccio, è come se il mio cervello dicesse “mangia e starai meglio”, ma poi sto solo peggio. Oggi è stato un pacco di biscotti, ieri una ciotola di pasta avanzata. Mi guardo allo specchio e mi dico che voglio cambiare, che voglio dimagrire, ma poi arriva lo stress e crollo.
Voi come fate? Davvero, me lo chiedo ogni volta che leggo i vostri post. C’è chi parla di palestra, chi di diete ferree, ma io mi perdo prima ancora di cominciare. Quando sono nervosa, il cibo è l’unica cosa che mi calma, anche se solo per cinque minuti. Poi mi sento in colpa, e il ciclo ricomincia. Vorrei imparare a gestire queste emozioni, a non buttarmi sul mangiare ogni volta che qualcosa va storto. Avete dei trucchi? Qualcosa che vi aiuta a non cedere? Io ci provo, giuro, ma è come se fossi bloccata.
Il mio “progresso” è un disastro, se così si può chiamare. Ho iniziato a camminare un po’ la mattina, niente di che, giusto per muovermi. Qualche giorno fa sono riuscita a non mangiare schifezze dopo una discussione con mia sorella, e mi sono sentita quasi fiera. Ma oggi? Puff, tutto svanito. Forse devo trovare un modo per distrarmi, tipo un hobby, o forse devo capire perché mi sento sempre così fragile. Non lo so. Voi cosa fate quando il mondo vi crolla addosso e il frigo vi chiama? Scrivetemi qualcosa, per favore, ho bisogno di idee… o almeno di sentirmi meno sola in questo casino.