Un mese, un piatto, meno chili: la mia avventura con la pianificazione!

6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di piatti leggeri"!
Sono qui a chiacchierare un po’ della mia storia con la pianificazione dei pasti, che ormai è diventata il mio superpotere segreto per tenere a bada i chili di troppo. Vi ricordate quando pesavo tipo un elefantino? Beh, non proprio, ma quasi: -25 kg dopo, eccomi qua, e tutto è partito da un’idea semplice: un mese, un piatto, meno chili.
All’inizio pensavo fosse una follia. Io, quello che ordinava pizza anche quando il frigo era pieno, mi sono detto: “Proviamo a fare sul serio per 30 giorni”. Ho scelto un piatto base, una roba facile tipo pollo alla griglia con verdure al vapore e un po’ di riso integrale. Niente di che, ma l’ho reso il mio “cavallo di battaglia”. La chiave? Prepararlo in anticipo. Non vi dico le domeniche passate a tagliare zucchine come se fossi un ninja delle verdure, ma dopo un po’ ci ho preso gusto.
Le prime settimane sono state un caos totale. Mi mancava il sapore del burro, sognavo croissant la notte, e una volta ho quasi ceduto a un tiramisù che mi guardava dal banco della pasticceria. Però, sapete cosa mi ha salvato? Avere tutto pronto. Quando tornavo a casa stanco morto, non dovevo pensare: il mio piatto era lì, già porzionato, che mi aspettava come un amico fedele. Niente scuse, niente “vabbè, ordino qualcosa”.
Dopo un mese, boom: -4 kg. Non un miracolo, ma abbastanza per farmi dire “ehi, funziona!”. Da lì ho iniziato a variare: una settimana facevo salmone con quinoa, quella dopo tacchino con patate dolci. Sempre un piatto principale, sempre preparato prima. La bilancia continuava a scendere, e io a sentirmi meno un disastro ambulante.
Non vi mentirò, ci sono stati momenti duri. Tipo quando i colleghi portavano ciambelle in ufficio e io tiravo fuori il mio contenitore con broccoli. Ma poi vedevo i jeans calzarmi meglio e mi dicevo: “Altro che ciambella, questa è la vera vittoria”. La pianificazione mi ha dato controll
 
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Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di piatti leggeri"!
Sono qui a chiacchierare un po’ della mia storia con la pianificazione dei pasti, che ormai è diventata il mio superpotere segreto per tenere a bada i chili di troppo. Vi ricordate quando pesavo tipo un elefantino? Beh, non proprio, ma quasi: -25 kg dopo, eccomi qua, e tutto è partito da un’idea semplice: un mese, un piatto, meno chili.
All’inizio pensavo fosse una follia. Io, quello che ordinava pizza anche quando il frigo era pieno, mi sono detto: “Proviamo a fare sul serio per 30 giorni”. Ho scelto un piatto base, una roba facile tipo pollo alla griglia con verdure al vapore e un po’ di riso integrale. Niente di che, ma l’ho reso il mio “cavallo di battaglia”. La chiave? Prepararlo in anticipo. Non vi dico le domeniche passate a tagliare zucchine come se fossi un ninja delle verdure, ma dopo un po’ ci ho preso gusto.
Le prime settimane sono state un caos totale. Mi mancava il sapore del burro, sognavo croissant la notte, e una volta ho quasi ceduto a un tiramisù che mi guardava dal banco della pasticceria. Però, sapete cosa mi ha salvato? Avere tutto pronto. Quando tornavo a casa stanco morto, non dovevo pensare: il mio piatto era lì, già porzionato, che mi aspettava come un amico fedele. Niente scuse, niente “vabbè, ordino qualcosa”.
Dopo un mese, boom: -4 kg. Non un miracolo, ma abbastanza per farmi dire “ehi, funziona!”. Da lì ho iniziato a variare: una settimana facevo salmone con quinoa, quella dopo tacchino con patate dolci. Sempre un piatto principale, sempre preparato prima. La bilancia continuava a scendere, e io a sentirmi meno un disastro ambulante.
Non vi mentirò, ci sono stati momenti duri. Tipo quando i colleghi portavano ciambelle in ufficio e io tiravo fuori il mio contenitore con broccoli. Ma poi vedevo i jeans calzarmi meglio e mi dicevo: “Altro che ciambella, questa è la vera vittoria”. La pianificazione mi ha dato controll
Ehi, salve a voi, guerrieri della bilancia!

Devo dire, leggere la tua storia mi ha fatto proprio sorridere, perché mi ci rivedo un sacco. Anche io sono uno che ama sperimentare, e la tua avventura con la pianificazione dei pasti mi ha ricordato una delle mie "fasi". Tipo quando ho deciso di provare il pollo e verdure come te – all’inizio sembrava una missione impossibile, soprattutto per uno come me che considerava il divano e un pacco di patatine una serata perfetta. Però, hai ragione: avere tutto pronto è un salvavita. Io facevo scorta la domenica, e pure se tagliavo carote con l’entusiasmo di un bradipo, dopo un po’ ci ho preso la mano.

Il mio esperimento era partito più o meno come il tuo: un mese, un piatto fisso, e via. Ho puntato su tacchino grigliato con broccoli e un po’ di couscous – niente di gourmet, ma funzionava. Le prime volte mi sembrava di mangiare cartone, sognavo pizze fumanti e gelati giganti, però dopo una decina di giorni ho notato che non solo pesavo meno (-3 kg in un mese, non un record, ma meglio di niente!), ma avevo anche più energia. La chiave per me è stata non sgarrare troppo: se proprio morivo dalla voglia di qualcosa di “proibito”, mi concedevo un quadratino di cioccolato fondente e finiva lì.

Poi, come te, ho iniziato a cambiare piatto ogni tanto: una settimana salmone e zucchine, un’altra cosce di pollo al forno con spezie per non morire di noia. La bilancia scendeva piano piano, e pure se ogni tanto invidiavo i colleghi con i loro panini strafatti, vedere i risultati mi dava quella spinta per andare avanti. Ora sto provando a mixare un po’ di più, tipo aggiungere qualche zuppa calda visto che l’inverno si avvicina – perfetta per scaldarsi senza esagerare con le calorie.

Insomma, la tua storia mi ha ispirato: la pianificazione è una figata, e forse per arrivare in forma al periodo delle feste potrei rilanciarmi con un mese “monopiatto” pure io. Tu che dici, qualche idea per un piatto semplice ma sfizioso da provare? Magari ci scambiamo qualche trucco!
 
Ciao, compagni di avventure culinarie!

La tua storia, Riccardo, è proprio una di quelle che ti fanno venir voglia di alzarti e metterti ai fornelli, altro che pizza da asporto! Mi ha colpito un sacco il tuo approccio “un mese, un piatto” – geniale nella sua semplicità. Anche io sono partita con qualcosa di simile, ma nel mio caso la mia ossessione è la dieta mediterranea, che per me è tipo il Santo Graal del mangiar bene e perdere chili senza sentirmi in punizione.

All’inizio, pure io ero nel team “burro e croissant nei sogni”, ma poi ho scoperto che con un po’ di pesce, verdure e un filo d’olio d’oliva si può sopravvivere – e pure godersela! Il mio “piatto fisso” del primo mese è stato un classicone: filetti di merluzzo al forno con pomodorini e olive nere, accompagnati da un’insalatona di rucola e finocchi. Lo preparavo in anticipo, tipo la domenica, e via, pronto per la settimana. Ti giuro, tornare a casa dopo una giornata infinita e trovare quel profumo mediterraneo che usciva dal frigo era una salvezza. Niente scuse per cedere a un tramezzino al volo!

Le prime volte è stata dura, eh. Mi mancava quel gusto “ricco” dei piatti pesanti, e una sera ho fissato una burrata al supermercato per tipo 10 minuti prima di girarmi e scappare. Però, come dici tu, avere tutto pronto è il trucco. Dopo un mese, -3,5 kg sul groppone in meno e una soddisfazione che non ti dico. Da lì ho iniziato a variare: una settimana sgombro grigliato con peperoni arrosto, un’altra orata al cartoccio con zucchine e un pizzico di origano. Sempre con quel tocco di olio extravergine che per me è come una coccola permessa.

Ora che arriva il freddo, sto pensando di puntare su qualcosa di caldo ma leggero, tipo una zuppetta di pesce con crostini integrali o una vellutata di ceci e spinaci con un goccio d’olio a crudo. È mediterraneo al 100% e ti scalda l’anima senza appesantirti. Tu che ne pensi, Riccardo? Magari potresti provare un piatto così per il tuo prossimo “monopiatto” – facile, saporito e perfetto per non cedere alle ciambelle dei colleghi! Io ti butto lì una ricetta veloce: prendi dei filetti di sogliola, li fai al forno con limone, prezzemolo e un po’ di pangrattato integrale, poi li abbini a una padellata di broccoli saltati con aglio e olio. Roba da 20 minuti, ma sembra di essere in vacanza al mare.

La pianificazione mi ha cambiato la vita, e leggere di come ha funzionato per te mi dà la carica per non mollare. Dai, scambiamoci idee: tu che piatto sfizioso proporresti per questo inverno? Magari ci ispiriamo a vicenda e arriviamo alle feste leggeri come piume!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di piatti leggeri"!
Sono qui a chiacchierare un po’ della mia storia con la pianificazione dei pasti, che ormai è diventata il mio superpotere segreto per tenere a bada i chili di troppo. Vi ricordate quando pesavo tipo un elefantino? Beh, non proprio, ma quasi: -25 kg dopo, eccomi qua, e tutto è partito da un’idea semplice: un mese, un piatto, meno chili.
All’inizio pensavo fosse una follia. Io, quello che ordinava pizza anche quando il frigo era pieno, mi sono detto: “Proviamo a fare sul serio per 30 giorni”. Ho scelto un piatto base, una roba facile tipo pollo alla griglia con verdure al vapore e un po’ di riso integrale. Niente di che, ma l’ho reso il mio “cavallo di battaglia”. La chiave? Prepararlo in anticipo. Non vi dico le domeniche passate a tagliare zucchine come se fossi un ninja delle verdure, ma dopo un po’ ci ho preso gusto.
Le prime settimane sono state un caos totale. Mi mancava il sapore del burro, sognavo croissant la notte, e una volta ho quasi ceduto a un tiramisù che mi guardava dal banco della pasticceria. Però, sapete cosa mi ha salvato? Avere tutto pronto. Quando tornavo a casa stanco morto, non dovevo pensare: il mio piatto era lì, già porzionato, che mi aspettava come un amico fedele. Niente scuse, niente “vabbè, ordino qualcosa”.
Dopo un mese, boom: -4 kg. Non un miracolo, ma abbastanza per farmi dire “ehi, funziona!”. Da lì ho iniziato a variare: una settimana facevo salmone con quinoa, quella dopo tacchino con patate dolci. Sempre un piatto principale, sempre preparato prima. La bilancia continuava a scendere, e io a sentirmi meno un disastro ambulante.
Non vi mentirò, ci sono stati momenti duri. Tipo quando i colleghi portavano ciambelle in ufficio e io tiravo fuori il mio contenitore con broccoli. Ma poi vedevo i jeans calzarmi meglio e mi dicevo: “Altro che ciambella, questa è la vera vittoria”. La pianificazione mi ha dato controll
Ehi, salve a voi, guerrieri della bilancia! O forse dovrei dire "ciao, amici del pollo alla griglia"! Leggendo la tua storia mi sono rivisto un sacco, anche se il mio viaggio è più tipo una tartaruga che una lepre. Complimenti per quei -25 kg, sei una forza della natura! Io invece sono qui a festeggiare il mio -1 kg di questo mese, un passetto alla volta, ma non mollo, eh!

La tua idea di un piatto fisso mi piace da matti. Anch’io ho iniziato con qualcosa di semplice, tipo filetto di pesce con un po’ di spinaci e una patata lessa. Niente di spettacolare, ma sai che c’è? Funziona. Preparo tutto la domenica, come te con le tue zucchine ninja, e poi durante la settimana è come avere un paracadute: atterro a casa stanco e il piatto è lì, pronto a salvarmi da una pizza d’asporto. Certo, ogni tanto sogno una carbonara che mi chiama dal piatto, ma poi guardo la bilancia e mi dico: “Forza, un altro giorno da eroe!”

Quel tuo -4 kg al primo mese mi ha fatto spalancare gli occhi, io ci ho messo un po’ di più a ingranare. Però hai ragione, la chiave è non pensarci troppo: avere tutto pronto toglie il dramma delle decisioni. Tipo ieri, ero a un passo dal cedere a un gelato, ma il mio contenitore con merluzzo e broccoli mi ha guardato con quell’aria da “non osare tradirmi”. E ho resistito!

Mi piace come vari i piatti, salmone con quinoa sembra una figata, lo provo di sicuro. Io per ora sto ancora sul basic, ma magari è il momento di osare un po’. La cosa bella è che, anche se il mio progresso è lento, lo vedo: i pantaloni non tirano più come prima e mi sento meno un sacco di patate. Certo, quando al bar vedo un cornetto mi parte un film mentale, ma poi penso a quel -1 kg e mi dico: “Piano piano, ci arriviamo”.

Grande ispirazione la tua storia, continua così che sei un mito! E io, beh, tengo il ritmo da bradipo vincente. Alla prossima pesata!
 
Ehi, salve a voi, guerrieri della bilancia! O forse dovrei dire "ciao, amici del pollo alla griglia"! Leggendo la tua storia mi sono rivisto un sacco, anche se il mio viaggio è più tipo una tartaruga che una lepre. Complimenti per quei -25 kg, sei una forza della natura! Io invece sono qui a festeggiare il mio -1 kg di questo mese, un passetto alla volta, ma non mollo, eh!

La tua idea di un piatto fisso mi piace da matti. Anch’io ho iniziato con qualcosa di semplice, tipo filetto di pesce con un po’ di spinaci e una patata lessa. Niente di spettacolare, ma sai che c’è? Funziona. Preparo tutto la domenica, come te con le tue zucchine ninja, e poi durante la settimana è come avere un paracadute: atterro a casa stanco e il piatto è lì, pronto a salvarmi da una pizza d’asporto. Certo, ogni tanto sogno una carbonara che mi chiama dal piatto, ma poi guardo la bilancia e mi dico: “Forza, un altro giorno da eroe!”

Quel tuo -4 kg al primo mese mi ha fatto spalancare gli occhi, io ci ho messo un po’ di più a ingranare. Però hai ragione, la chiave è non pensarci troppo: avere tutto pronto toglie il dramma delle decisioni. Tipo ieri, ero a un passo dal cedere a un gelato, ma il mio contenitore con merluzzo e broccoli mi ha guardato con quell’aria da “non osare tradirmi”. E ho resistito!

Mi piace come vari i piatti, salmone con quinoa sembra una figata, lo provo di sicuro. Io per ora sto ancora sul basic, ma magari è il momento di osare un po’. La cosa bella è che, anche se il mio progresso è lento, lo vedo: i pantaloni non tirano più come prima e mi sento meno un sacco di patate. Certo, quando al bar vedo un cornetto mi parte un film mentale, ma poi penso a quel -1 kg e mi dico: “Piano piano, ci arriviamo”.

Grande ispirazione la tua storia, continua così che sei un mito! E io, beh, tengo il ritmo da bradipo vincente. Alla prossima pesata!
Ehi, ciao, eroe dei piatti pronti! La tua storia è un colpo di energia pazzesco, -25 kg sono una conquista da standing ovation! Io sono più sul lento ma costante, tipo -2 kg in due mesi, però mi gasa vedere che la tua tattica del “piatto fisso” funziona alla grande. Anch’io ho il mio kit di sopravvivenza: tacchino, riso e cavolo al vapore, tutto pronto da domenica. Torno a casa distrutto e zac, eccolo lì, il mio alleato contro la tentazione di una margherita. Quel salmone con quinoa me lo segno, mi sa che è ora di dare una svolta al mio menu da guerriero della bilancia. Grande, continua a splendere!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di piatti leggeri"!
Sono qui a chiacchierare un po’ della mia storia con la pianificazione dei pasti, che ormai è diventata il mio superpotere segreto per tenere a bada i chili di troppo. Vi ricordate quando pesavo tipo un elefantino? Beh, non proprio, ma quasi: -25 kg dopo, eccomi qua, e tutto è partito da un’idea semplice: un mese, un piatto, meno chili.
All’inizio pensavo fosse una follia. Io, quello che ordinava pizza anche quando il frigo era pieno, mi sono detto: “Proviamo a fare sul serio per 30 giorni”. Ho scelto un piatto base, una roba facile tipo pollo alla griglia con verdure al vapore e un po’ di riso integrale. Niente di che, ma l’ho reso il mio “cavallo di battaglia”. La chiave? Prepararlo in anticipo. Non vi dico le domeniche passate a tagliare zucchine come se fossi un ninja delle verdure, ma dopo un po’ ci ho preso gusto.
Le prime settimane sono state un caos totale. Mi mancava il sapore del burro, sognavo croissant la notte, e una volta ho quasi ceduto a un tiramisù che mi guardava dal banco della pasticceria. Però, sapete cosa mi ha salvato? Avere tutto pronto. Quando tornavo a casa stanco morto, non dovevo pensare: il mio piatto era lì, già porzionato, che mi aspettava come un amico fedele. Niente scuse, niente “vabbè, ordino qualcosa”.
Dopo un mese, boom: -4 kg. Non un miracolo, ma abbastanza per farmi dire “ehi, funziona!”. Da lì ho iniziato a variare: una settimana facevo salmone con quinoa, quella dopo tacchino con patate dolci. Sempre un piatto principale, sempre preparato prima. La bilancia continuava a scendere, e io a sentirmi meno un disastro ambulante.
Non vi mentirò, ci sono stati momenti duri. Tipo quando i colleghi portavano ciambelle in ufficio e io tiravo fuori il mio contenitore con broccoli. Ma poi vedevo i jeans calzarmi meglio e mi dicevo: “Altro che ciambella, questa è la vera vittoria”. La pianificazione mi ha dato controll