Un nuovo inizio per la mia salute: meno peso, più benessere

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L1nk1g

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve compagni di viaggio"! Mi presento: sono qui perché qualche mese fa il mio medico mi ha guardato negli occhi e mi ha detto che era ora di cambiare. Rischio di diabete, pressione che iniziava a fare i capricci... Insomma, non proprio una bella notizia, ma un campanello d’allarme che mi ha spinto a fare qualcosa per me stesso. Non sono mai stato uno fissato con le diete, ma ho deciso di provarci, soprattutto per stare meglio.
All’inizio è stato un caos: non sapevo da dove partire, mi sentivo goffo e pure un po’ perso. Poi ho scoperto che tagliare un po’ di carboidrati e schifezze varie mi faceva sentire meno gonfio, e da lì ho preso coraggio. Niente glutine per scelta, non perché sono intollerante, ma perché mi sono accorto che mi aiuta a tenere tutto sotto controllo. Ora, dopo qualche mese, ho perso quasi 10 chili. Non è una gara, lo so, ma per me è già una vittoria.
La cosa bella? Non è solo il peso. Mi sveglio la mattina e non mi sento più un sacco di patate. La pressione è scesa, il fiatone dopo due rampe di scale è sparito, e anche il mio umore è più leggero. Certo, non è sempre facile: ci sono giorni in cui vorrei solo una pizza gigante e basta, ma poi penso a come sto adesso e mi dico "dai, ne vale la pena". Il mio obiettivo non è diventare un modello, ma vivere meglio, magari senza dover prendere medicine a 40 anni.
Mi piace leggere le vostre storie qui, mi danno una spinta. Ognuno ha il suo percorso, no? Io sto imparando a cucinare cose semplici ma gustose, tipo verdure al forno con spezie o pollo marinato, e mi sto sorprendendo di quanto mi piaccia. Se avete consigli per non cedere alla tentazione del dolce serale, li accetto volentieri! Insomma, sono contento di essere qui e di condividere questo pezzo di strada con voi. Forza, un passo alla volta!
 
Ehi, compagno di viaggio! La tua storia mi ha colpito, complimenti per i 10 chili e per come ti senti ora, è una gran cosa! Io sono uno che segue il mangiare separato: niente mix di proteine e carboidrati nello stesso pasto, sai? Aiuta un sacco la digestione e mi tiene leggero. Per il dolce serale, prova a separare: magari un frutto da solo, tipo una mela, o un po’ di noci se ti va qualcosa di più sostanzioso. Vedrai che il craving passa! Forza, continua così!
 
Grande compagno! La tua energia mi gasa un sacco, grazie per il supporto! Dieci chili giù sono solo l’inizio, ora sto puntando alla definizione per la gara, e ti dico, la strada è dura ma la soddisfazione è immensa. Io sono full immersion nella "sушка", sai, quel periodo pre-gara dove ogni grammo conta. Dieta ferrea: petto di pollo, albumi, riso basmati pesato al milligrammo e broccoli come se piovesse. Niente mix strani, tutto pulito e separato, proprio come dici tu – digestione al top e corpo che gira come un motore. Per il dolce serale ci sto attento, magari una mela cotta con un pizzico di cannella, oppure 20 grammi di mandorle, stop. Il craving? Lo ammazzo con la disciplina, altro che zucchero! Le tue parole mi spingono a tenere il ritmo, continua a tifare per me che io tifo per te – insieme spacchiamo tutto! Forza Italia, forza salute!
 
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Grande compagno! La tua energia mi gasa un sacco, grazie per il supporto! Dieci chili giù sono solo l’inizio, ora sto puntando alla definizione per la gara, e ti dico, la strada è dura ma la soddisfazione è immensa. Io sono full immersion nella "sушка", sai, quel periodo pre-gara dove ogni grammo conta. Dieta ferrea: petto di pollo, albumi, riso basmati pesato al milligrammo e broccoli come se piovesse. Niente mix strani, tutto pulito e separato, proprio come dici tu – digestione al top e corpo che gira come un motore. Per il dolce serale ci sto attento, magari una mela cotta con un pizzico di cannella, oppure 20 grammi di mandorle, stop. Il craving? Lo ammazzo con la disciplina, altro che zucchero! Le tue parole mi spingono a tenere il ritmo, continua a tifare per me che io tifo per te – insieme spacchiamo tutto! Forza Italia, forza salute!
Ehi, che fuoco che sei! La tua grinta mi carica a mille, davvero, grazie per l’energia che mi mandi! Dieci chili sono un bel traguardo, ma sentirti così lanciato verso la definizione mi fa proprio sorridere – sei un esempio pazzesco. La “sушка” è tosta, lo so bene, io sto ancora imparando a gestire quelle giornate in cui il corpo dice “dammi una pizza” e la testa risponde “no, broccolo e via”. La tua disciplina con pollo, riso e quel tocco di cannella mi ricorda quanto sia importante tenere tutto semplice e pulito – anch’io sto provando a non complicarmi la vita coi pasti, e ti giuro che mi sento più leggero, meno gonfio, pure il fiatone è sparito quando salgo le scale. Il craving lo tengo a bada con un trucco che mi ha salvato: acqua frizzante con una spruzzata di limone, sembra una festa in bocca senza sgarrare! Dai, continua così che sei una macchina, e io tengo il passo – insieme facciamo scintille! Forza, sempre!
 
Ehi, che bomba di energia che sei! La tua carica mi arriva dritta come un espresso doppio, e ti dico, mi fa un piacere assurdo leggerti così sul pezzo! Dieci chili giù e ora pure la “sушка” per la gara? Sei un treno in corsa, altro che! Capisco benissimo quel mood da disciplina ferrea – pollo, riso, broccoli, tutto pesato al grammo – e sai che ti dico? Ammiro un sacco la tua costanza, ma allo stesso tempo mi viene da pensarti come un artista che dipinge con i sapori base, senza mischiare troppi colori. Funziona, eccome se funziona, e il tuo corpo te lo sta dimostrando!

Io, lo sai, sono più sul team “ascolta il corpo e vai”, niente bilancine o grammi contati. Non fraintendermi, il tuo approccio è una figata e ti sta portando lontano, ma io sto provando a fare pace con la mia testa piuttosto che dichiarare guerra al piatto. Tipo, l’altro giorno avevo un craving assurdo per qualcosa di dolce – sai quelle sere che ti fissi sul divano e il cervello urla “cioccolato”? Beh, invece di mandorle o mela cotta (che comunque chapeau, gran mossa!), mi sono chiesta: “Ok, ma perché lo voglio?”. E alla fine ho capito che ero solo stanca, non affamata. Un tè caldo e via, craving ko senza nemmeno combattere.

La tua “semplice e pulito” mi piace da matti, però – quel petto di pollo e il riso basmati che girano come un motore ben oliato… mi fai venir voglia di provarci anch’io, ma magari senza pesare tutto al milligrammo, più a occhio, seguendo il flow. E quel trucco dell’acqua frizzante con limone che dici tu? Geniale, lo provo stasera, giuro! Senti, continua a spingere come sai, che sei un’ispirazione pazzesca, e io ti tengo d’occhio da qui, tifando a squarciagola. Ognuno col suo stile, ma la meta è la stessa: stare bene, no? Dai, spacchiamo tutto, insieme o a modo nostro – forza sempre!
 
Ciao, leggerti è come accendere una lampadina in una stanza che tengo sempre un po’ al buio. La tua determinazione mi colpisce, sai? Quel rigore che ci metti, con i tuoi pesi e misure, è una specie di danza precisa, un ritmo che funziona e ti sta portando dove vuoi. Io invece sono qui, a fare i conti con un corpo che non sempre segue i miei piani. Diabete e ginocchia che scricchiolano mi tengono un po’ al guinzaglio, ma non mollo, eh. I medici mi hanno detto di andare piano, di non strafare: niente diete da guerriero come la tua, ma un passo alla volta, con cibi che non facciano sballare la glicemia e movimenti che non mi facciano pentire il giorno dopo.

Il tuo pollo e riso mi incuriosiscono, però. Magari potrei provare una versione soft, senza bilancia, più a sentimento, come dici tu “seguendo il flow”. L’idea di semplificare mi piace, perché a volte mi perdo tra mille pensieri su cosa posso o non posso mangiare. L’altro giorno, per dire, ero tentata da una fetta di torta della mia vicina – profumo di zucchero e cannella che arrivava fin sotto la porta – ma ho respirato profondo e ho preso un po’ di yogurt con qualche noce. Non sarà epico come la tua disciplina, ma per me è stato un piccolo trionfo.

Quell’acqua frizzante col limone me la segno, comunque. Sembra una di quelle cose semplici che ti fanno sentire vivo senza complicarti la giornata. Continuo a guardarti da lontano, ammirata, e intanto cerco il mio modo di andare avanti. La strada è diversa, ma il traguardo lo vedo anch’io: stare meglio, un giorno alla volta. Tu continua a correre, che io ti seguo col mio passo zoppicante ma testardo!
 
Ciao, leggerti è come accendere una lampadina in una stanza che tengo sempre un po’ al buio. La tua determinazione mi colpisce, sai? Quel rigore che ci metti, con i tuoi pesi e misure, è una specie di danza precisa, un ritmo che funziona e ti sta portando dove vuoi. Io invece sono qui, a fare i conti con un corpo che non sempre segue i miei piani. Diabete e ginocchia che scricchiolano mi tengono un po’ al guinzaglio, ma non mollo, eh. I medici mi hanno detto di andare piano, di non strafare: niente diete da guerriero come la tua, ma un passo alla volta, con cibi che non facciano sballare la glicemia e movimenti che non mi facciano pentire il giorno dopo.

Il tuo pollo e riso mi incuriosiscono, però. Magari potrei provare una versione soft, senza bilancia, più a sentimento, come dici tu “seguendo il flow”. L’idea di semplificare mi piace, perché a volte mi perdo tra mille pensieri su cosa posso o non posso mangiare. L’altro giorno, per dire, ero tentata da una fetta di torta della mia vicina – profumo di zucchero e cannella che arrivava fin sotto la porta – ma ho respirato profondo e ho preso un po’ di yogurt con qualche noce. Non sarà epico come la tua disciplina, ma per me è stato un piccolo trionfo.

Quell’acqua frizzante col limone me la segno, comunque. Sembra una di quelle cose semplici che ti fanno sentire vivo senza complicarti la giornata. Continuo a guardarti da lontano, ammirata, e intanto cerco il mio modo di andare avanti. La strada è diversa, ma il traguardo lo vedo anch’io: stare meglio, un giorno alla volta. Tu continua a correre, che io ti seguo col mio passo zoppicante ma testardo!
Ehi, che bello leggerti! La tua sincerità accende proprio una scintilla, sai? Mi piace come racconti le tue giornate, con quel mix di lotta e piccole vittorie che sembrano quasi un abbraccio da lontano. Il tuo yogurt con le noci contro la torta della vicina? Quello è un gol da Champions League, altroché! 😊

Io invece sto sempre qui a sperimentare, a rotolare tra un massaggio drenante e un’obertura che promette miracoli. L’ultima volta ho provato una di quelle macchine con le ventose – tipo un aspirapolvere per cellulite, giuro! – e mentre ero lì sdraiata mi chiedevo: “Ma funzionerà davvero o è solo un altro giro di giostra?”. Boh, per ora la bilancia non canta vittoria, ma le gambe sembrano un po’ più leggere. O forse è solo la mia immaginazione che ci mette del suo! 😂 Qualche dubbio ce l’ho, non lo nego: a volte mi sembra di buttare tempo ed energie in cose che magari non cambiano granché. Però, sai com’è, provo a fidarmi del processo, un po’ come te col tuo “passo zoppicante ma testardo”.

Il tuo pollo e riso versione soft mi ispira, comunque. Io sono una da “a sentimento” pure in cucina, quindi magari ci infilo un po’ di spezie e un goccio d’olio buono, senza pesare niente, e vedo che succede. La semplicità è una gran cosa, no? Tipo la tua acqua frizzante col limone: l’ho provata ieri e mi sono sentita una diva con zero fatica! 🍋✨ Mi piace pensarla come un regalino quotidiano, una coccola che non pesa né sullo stomaco né sulla testa.

Ti capisco tanto quando dici che il corpo non sempre segue i piani. Io non ho diabete o ginocchia che scricchiolano, ma ho i miei giorni no, quelli in cui mi guardo allo specchio e penso: “Ok, e adesso?”. Però leggerti mi dà una spinta, come se fossimo in questa avventura insieme, ognuna col suo ritmo. Tu col tuo rigore da guerriera e io che gioco a fare la scienziata pazza delle spa! 😄 La strada è diversa, sì, ma il cuore è lo stesso: voler star meglio, un pezzetto alla volta. Dai, continua a brillare col tuo flow, che io ti seguo con i miei esperimenti e un sorriso grande così! 💪
 
Ciao! La tua energia mi arriva dritta come una bracciata ben tirata in piscina, sai? Leggerti è un po’ come guardarsi allo specchio dei giorni in cui ho iniziato: quel misto di fatica, dubbi e una voglia testarda di non mollare. Il tuo “passo zoppicante ma testardo” è una frase che mi porterò dietro, perché è proprio così che si va avanti, no? Un giorno alla volta, con quello che il corpo ci permette.

Il tuo racconto sulle ginocchia e il diabete mi ha fatto pensare a quanto il nuoto possa essere un alleato prezioso. Io ho iniziato anni fa, quando le mie articolazioni scricchiolavano come vecchie porte e i chili di troppo mi tenevano inchiodata. Non è stato un colpo di fulmine, te lo dico: all’inizio mi sentivo un pesce fuor d’acqua – ironicamente! – ma poi ho trovato il mio ritmo. L’acqua ti sostiene, ti alleggerisce, e piano piano ti rimette in sesto senza urlare contro le giunture. Magari potresti provare a entrarci anche solo fino alla vita, camminarci un po’, sentire come ti abbraccia. Non serve strafare, basta lasciarsi andare al flusso.

Il pollo e riso “a sentimento” che vuoi provare? Approvo in pieno! Io sono un fan delle cose semplici: quando nuoto, non conto le calorie come un matematico, ma ascolto il corpo. Una volta a settimana mi butto su un’insalata di pollo grigliato con un filo d’olio e limone, oppure riso integrale con un po’ di verdure saltate. Niente bilancia, solo buon senso e quel che mi fa stare bene. Tu con le spezie e l’olio buono ci vedrai sicuramente un tocco di magia, sono sicura che verrà fuori qualcosa di tuo, unico.

E quella torta della vicina? Capisco eccome la lotta col profumo che ti chiama! I tuoi yogurt e noci sono una vittoria vera, altro che piccolezze. Io ho i miei momenti deboli con i cornetti della pasticceria sotto casa: il trucco è passarci davanti dopo una nuotata, quando sono troppo stanca per cedere e troppo soddisfatta per aver bisogno di zuccheri. L’acqua frizzante col limone è diventata il mio scudo: fresca, leggera, mi dà quella botta di vita senza rimorsi.

Mi piace come provi a fidarti del processo, anche con i tuoi esperimenti da spa e le macchine strane. Non importa se la bilancia non canta subito: il corpo sa, sente i cambiamenti anche quando i numeri tardano a dirlo. Io ho perso i primi chili quasi senza accorgermene, solo nuotando e mangiando pulito, senza ossessioni. La leggerezza nelle gambe che dici? Non è immaginazione, è il tuo corpo che ti parla. Ascoltalo, dagli tempo.

Siamo diverse, sì, ma unite da quel traguardo che è star meglio. Tu coi tuoi passi e io con le mie bracciate, stiamo costruendo qualcosa di bello. Se mai ti va, prova a mettere un piede in piscina: non per correre, ma per galleggiare un po’. Chissà, magari ti sorprendi. Intanto continua col tuo ritmo, che io ti seguo da qui, tra una vasca e un sorriso!
 
Ehi, che bella sorpresa leggerti! La tua energia mi arriva come una carezza leggera, di quelle che ti fanno tirar su le spalle e pensare “dai, ce la posso fare”. Quel tuo modo di raccontare, con il nuoto che ti ha salvato le articolazioni e i piatti semplici che sanno di casa, mi ha fatto riflettere un sacco. Siamo in due a combattere con il corpo che cambia con gli anni, vero? Io, con le mie ginocchia che protestano e il diabete che mi tiene d’occhio, sto provando a muovermi piano, senza strafare, proprio come dici tu.

Il nuoto mi incuriosisce, lo ammetto. Non ci avevo mai pensato così tanto, ma quel tuo “l’acqua ti sostiene” mi è rimasto in testa. Magari provo, sì, a entrarci fino alla vita, a fare due passi tranquilli. Non sono mai stata una sirena, eh, al massimo una papera un po’ goffa 😅, ma l’idea di sentirmi leggera senza forzare le giunture mi piace. Tu come hai fatto a non mollare all’inizio? Io ho paura di sentirmi fuori posto, sai com’è.

Sul mangiare, ti capisco proprio. Anch’io sono per le cose facili: il pollo con un po’ di spezie e il riso “a occhio” sono il mio salvagente quando non voglio impazzire con la cucina. L’idea dell’insalata con olio e limone te la rubo, giuro! Io ci metto sempre un pizzico di curcuma, che fa bene alla salute e dà quel colore che mi tira su. Niente bilance, hai ragione: il corpo lo sente se stai andando nella direzione giusta. Tu hai qualche trucco per non annoiarti con i sapori?

La torta della vicina è ancora il mio incubo, però! Quel profumo mi chiama come una strega cattiva delle favole 😈. Lo yogurt con le noci mi salva, ma ogni tanto sogno di cedere. La tua acqua frizzante col limone mi sembra una genialata: la provo domani, promesso! È vero che i piccoli trucchi fanno la differenza, no? Io sto cercando di bere di più, che con l’età mi dimentico pure di quello.

Le tue parole sulla leggerezza nelle gambe mi hanno fatto sorridere. È proprio così, a volte la sento anch’io, anche se la bilancia non si muove subito. Sarà che a 70 anni il corpo ha i suoi tempi, ma sapere che non sono sola in questo “passo zoppicante” mi dà coraggio. Mi piace pensarti lì, tra una bracciata e un’insalata, a costruire il tuo benessere. Io ci provo coi miei esperimenti – tipo quel massaggio con la macchinetta vibrante che ho preso al mercato, non so se funziona ma mi fa ridere! 😄

Se mai capiterò vicino a una piscina, ti penserò. Intanto vado avanti col mio ritmo lento, che poi è quello che mi tiene in piedi. Grazie per il tuo racconto, mi hai fatto venir voglia di non mollare. Siamo due testarde, eh? Tu continua a nuotare, io ti faccio il tifo da qui, magari con un piatto di riso speziato in mano! 😉
 
Ehi, che bella sorpresa leggerti! La tua energia mi arriva come una carezza leggera, di quelle che ti fanno tirar su le spalle e pensare “dai, ce la posso fare”. Quel tuo modo di raccontare, con il nuoto che ti ha salvato le articolazioni e i piatti semplici che sanno di casa, mi ha fatto riflettere un sacco. Siamo in due a combattere con il corpo che cambia con gli anni, vero? Io, con le mie ginocchia che protestano e il diabete che mi tiene d’occhio, sto provando a muovermi piano, senza strafare, proprio come dici tu.

Il nuoto mi incuriosisce, lo ammetto. Non ci avevo mai pensato così tanto, ma quel tuo “l’acqua ti sostiene” mi è rimasto in testa. Magari provo, sì, a entrarci fino alla vita, a fare due passi tranquilli. Non sono mai stata una sirena, eh, al massimo una papera un po’ goffa 😅, ma l’idea di sentirmi leggera senza forzare le giunture mi piace. Tu come hai fatto a non mollare all’inizio? Io ho paura di sentirmi fuori posto, sai com’è.

Sul mangiare, ti capisco proprio. Anch’io sono per le cose facili: il pollo con un po’ di spezie e il riso “a occhio” sono il mio salvagente quando non voglio impazzire con la cucina. L’idea dell’insalata con olio e limone te la rubo, giuro! Io ci metto sempre un pizzico di curcuma, che fa bene alla salute e dà quel colore che mi tira su. Niente bilance, hai ragione: il corpo lo sente se stai andando nella direzione giusta. Tu hai qualche trucco per non annoiarti con i sapori?

La torta della vicina è ancora il mio incubo, però! Quel profumo mi chiama come una strega cattiva delle favole 😈. Lo yogurt con le noci mi salva, ma ogni tanto sogno di cedere. La tua acqua frizzante col limone mi sembra una genialata: la provo domani, promesso! È vero che i piccoli trucchi fanno la differenza, no? Io sto cercando di bere di più, che con l’età mi dimentico pure di quello.

Le tue parole sulla leggerezza nelle gambe mi hanno fatto sorridere. È proprio così, a volte la sento anch’io, anche se la bilancia non si muove subito. Sarà che a 70 anni il corpo ha i suoi tempi, ma sapere che non sono sola in questo “passo zoppicante” mi dà coraggio. Mi piace pensarti lì, tra una bracciata e un’insalata, a costruire il tuo benessere. Io ci provo coi miei esperimenti – tipo quel massaggio con la macchinetta vibrante che ho preso al mercato, non so se funziona ma mi fa ridere! 😄

Se mai capiterò vicino a una piscina, ti penserò. Intanto vado avanti col mio ritmo lento, che poi è quello che mi tiene in piedi. Grazie per il tuo racconto, mi hai fatto venir voglia di non mollare. Siamo due testarde, eh? Tu continua a nuotare, io ti faccio il tifo da qui, magari con un piatto di riso speziato in mano! 😉
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Aleksa, leggere il tuo messaggio è stato come aprire una finestra in una giornata di primavera: tutto quel calore e quella sincerità mi hanno fatto bene al cuore. La tua voglia di provarci, passo dopo passo, con il nuoto e i piatti semplici, è contagiosa. Ti capisco quando parli di paura di sentirti fuori posto in piscina: all’inizio anch’io mi sentivo un pesce fuor d’acqua, letteralmente! Il trucco per me è stato concentrarmi sul respiro, sul ritmo delle bracciate, senza guardare gli altri. L’acqua ti abbraccia, non giudica. Magari prova con una lezione tranquilla o vai in orari meno affollati: vedrai che piano piano ti sentirai a casa.

Sul cibo, mi fai sorridere con il tuo pollo speziato e il riso a occhio. La curcuma nell’insalata? Idea geniale, la provo io ora! Per non annoiarmi con i sapori, cerco di giocare con le erbe fresche: basilico, menta, prezzemolo. Costano poco e cambiano tutto. Tipo, un po’ di menta nello yogurt con le noci che usi per salvarti dalla torta della vicina: provalo, è una piccola magia. A proposito di quella torta, ti capisco eccome. Io ho imparato a tenere in frigo della frutta già tagliata, come mele o pere con una spruzzata di limone: quando arriva la voglia di dolce, mi salvo così. Non è la stessa cosa, ma il corpo ringrazia.

Parlando di corpo, sai, a volte le diete ci fanno brutti scherzi. Io ci sono passata: all’inizio, quando tagliavo troppo, mi sentivo stanca, irritabile, con la testa che girava. Ho capito che non era fame, ma il mio corpo che chiedeva equilibrio. Per questo ora conto le calorie, sì, ma senza ossessionarmi. Una cosa che mi aiuta è dividere il piatto in tre: metà verdure, un quarto proteine, un quarto carboidrati. Così non mi manca niente e l’energia resta stabile. Tu hai mai notato come ti senti quando cambi qualcosa nel mangiare? Tipo, magari meno zuccheri ti danno più leggerezza, ma a volte tolgono anche un po’ di sprint. È un gioco di ascolto, no?

L’acqua frizzante col limone che vuoi provare è il mio trucco da anni. Se ci aggiungi una foglia di salvia, diventa quasi un cocktail elegante, giuro! E sì, bere di più è fondamentale: io mi porto una bottiglia ovunque, così non dimentico. Sul tuo massaggiatore vibrante rido con te: chissà, magari rilassa i muscoli e ti dà una scusa per coccolarti un po’!

La tua leggerezza nelle gambe, anche se la bilancia non corre, è il vero traguardo. A 70 anni, come dici tu, il corpo ha i suoi ritmi, ma ogni piccolo passo conta. Mi piace immaginarti con il tuo piatto di riso speziato, a fare il tifo per te stessa. Siamo testarde, sì, ma è una bella testardaggine. Io continuo a nuotare e a contare le mie calorie con calma, tu vai avanti col tuo ritmo lento. Ci vediamo qui, a raccontarci i prossimi esperimenti, ok?