Un tuffo nella leggerezza: la mia rinascita con l’acquafitness

infinitydev50

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "un saluto fresco come l’acqua"? 😊
È da un po’ che seguo questo thread, e leggendo di yoga e flessibilità mi sono sentita ispirata a condividere la mia storia. Non proprio yoga, ma qualcosa che per me è stato una vera rinascita: l’acquafitness.
Qualche anno fa mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo più. I chili in più mi pesavano, non solo sul corpo, ma anche sull’anima. Provavo di tutto: diete, camminate, persino quel famoso caffè che prometteva miracoli (sì, quello con un pizzico di "energia in più"), ma niente sembrava funzionare davvero. Poi un giorno, quasi per caso, una mia amica mi ha trascinata a una lezione di acquagym. Ero scettica, lo ammetto. Pensavo: "Ma davvero saltellare in piscina può cambiare qualcosa?". Beh, mi sbagliavo.
L’acqua è diventata il mio rifugio. Ogni movimento, ogni esercizio, sembrava più leggero, come se il peso che portavo si dissolvesse un po’ alla volta. Non parlo solo di chili, ma di quella sensazione di essere intrappolata nel mio stesso corpo. Le prime volte tornavo a casa stanca ma felice, con quel sorriso che non riuscivo a spiegarmi. Dopo qualche mese, ho iniziato a vedere i cambiamenti: la bilancia scendeva, i vestiti cominciavano a starmi larghi, ma soprattutto mi sentivo viva.
Ora sono 15 chili in meno, e non è solo una questione di numeri. È il modo in cui mi muovo, in cui respiro. L’acquafitness non è solo allenamento, è una coccola per il corpo e la mente. Non c’è giudizio, non c’è pressione: solo io, l’acqua e quella musica che ti fa venir voglia di non fermarti mai. E sapete una cosa buffa? Anche se non bevo più quel caffè "magico", l’energia me la dà la piscina! 💦
Non voglio dire che sia la soluzione per tutti, ma per me è stato come tuffarmi in una versione più leggera di me stessa. Se qualcuna di voi sta cercando un modo per sentirsi bene, provate a buttare un occhio (e magari un piede) in piscina. Potreste sorprendervi. 🌊
Un abbraccio grande, e fatemi sapere se qualcuna vuole unirsi a una lezione con me! 😊
 
Un saluto che sa di rinascita, come il primo respiro dopo un tuffo!

Leggere la tua storia mi ha fatto venire i brividi, in senso buono. L’acqua come rifugio, come un abbraccio che ti sostiene mentre ritrovi te stessa… è poesia. Mi ha spinto a scriverti, perché anch’io sto camminando su un sentiero simile, anche se il mio viaggio è iniziato in un momento davvero buio.

Tre anni fa una brutta caduta mi ha costretto a fermarmi: una frattura alla gamba, mesi di immobilità e un recupero che sembrava non finire mai. Prima dell’incidente ero una persona attiva, facevo trekking, correvo, mi sentivo invincibile. Ma dopo la травма il mio corpo è cambiato. Non potevo muovermi come prima, e il peso ha iniziato ad accumularsi. Non erano solo i chili: era la frustrazione, la sensazione di aver perso il controllo. Mangiavo per consolarmi, per riempire quel vuoto che la травма aveva lasciato. Una pizza intera, un pacco di biscotti in una sera… non era fame, era un modo per spegnere i pensieri.

All’inizio pensavo che il problema fosse solo il cibo. Ho provato diete, contavo calorie, ma finivo sempre per cedere. Ogni volta che “fallivo” mi sentivo peggio, e tornavo a mangiare per soffocare la delusione. Poi, un giorno, il mio fisioterapista mi ha suggerito di provare esercizi in acqua. Come te, ero scettica. Pensavo che fosse roba da anziani o da chi non voleva “allenarsi sul serio”. Ma ero disperata, quindi ho deciso di provare.

La prima lezione è stata una rivelazione. In acqua non sentivo il dolore alla gamba, non c’era quel peso che mi schiacciava a terra. Potevo muovermi senza paura di farmi male. Ogni passo, ogni esercizio, era un piccolo trionfo. Non era solo il corpo: era la mente. In piscina non pensavo a cosa mangiare o a quanto pesassi. Ero concentrata sul movimento, sulla musica, sul ritmo. Per la prima volta dopo tanto tempo, mi sentivo leggera, non solo fisicamente.

Da lì ho iniziato a cambiare anche il mio rapporto col cibo. Non è stato immediato, e non è stato facile. Ho dovuto imparare a riconoscere quando mangiavo per fame e quando per emozioni. Ho iniziato a cucinare piatti semplici ma colorati, a godermi il cibo invece di usarlo come anestetico. L’acqua mi ha dato la forza di essere paziente con me stessa. Ogni settimana vedevo progressi: un po’ meno fiato corto, un po’ più forza nelle gambe, un po’ meno bisogno di consolarmi col cibo.

Oggi sono 12 chili in meno, ma la vittoria più grande è sentirmi di nuovo me stessa. Non sono ancora al punto in cui ero prima della травма, ma sto costruendo una versione nuova di me, più consapevole. L’acquafitness è stato il mio punto di svolta, come per te. Non è solo esercizio: è un modo per ricordarmi che posso cadere, ma posso anche rialzarmi.

Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha dato il coraggio di raccontare la mia. Se mai organizziamo un incontro in piscina, ci sto! Un abbraccio forte, e continua a brillare in acqua.