Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "un saluto dalla piscina"!
Devo ammetterlo, quando ho iniziato a nuotare non pensavo che sarebbe diventato il mio alleato numero uno per rimettermi in forma. Ero scettico, sapete? Pensavo che solo la palestra o la corsa potessero fare la differenza. Invece, eccomi qui, a raccontare come l’acqua mi ha letteralmente trasformato.
All’inizio facevo sessioni semplici: 30 minuti, qualche vasca tranquilla, giusto per prendere confidenza. Poi ho scoperto che potevo variare, alternando stili – dorso, rana, crawl – e aggiungendo qualche esercizio con la tavoletta o il pull buoy. Non è solo una questione di bruciare calorie (anche se, credetemi, ne bruciate un sacco!), ma di come il corpo si muove senza stress. I miei dolori alle ginocchia? Spariti. La schiena che si lamentava dopo una giornata seduto? Un ricordo lontano.
Ora seguo un piano che mi sono costruito nel tempo: tre volte a settimana, un’ora circa. Parto con un riscaldamento leggero, poi faccio serie da 100 metri cambiando stile ogni volta, con pause brevi per riprendere fiato. A volte inserisco sprint da 25 metri per spingere un po’ il cuore, altre volte mi concentro sulla tecnica, nuotando lento ma preciso. L’acqua ti obbliga a essere fluido, a coordinarti, e questo mi ha aiutato anche fuori dalla piscina, nella postura e nel modo di muovermi.
La cosa bella è che non ti senti mai distrutto come dopo un allenamento pesante a secco. I muscoli lavorano, sì, ma i giunti ringraziano. E poi c’è quel senso di leggerezza quando esci dall’acqua, come se avessi lasciato lì tutti i chili di troppo, fisici e mentali. Non sto dicendo che sia la soluzione magica per tutti, ma per me è stato un cambiamento totale. Qualcuno di voi ha provato a buttarsi in piscina? Come vi organizzate? Sono curioso!
Devo ammetterlo, quando ho iniziato a nuotare non pensavo che sarebbe diventato il mio alleato numero uno per rimettermi in forma. Ero scettico, sapete? Pensavo che solo la palestra o la corsa potessero fare la differenza. Invece, eccomi qui, a raccontare come l’acqua mi ha letteralmente trasformato.
All’inizio facevo sessioni semplici: 30 minuti, qualche vasca tranquilla, giusto per prendere confidenza. Poi ho scoperto che potevo variare, alternando stili – dorso, rana, crawl – e aggiungendo qualche esercizio con la tavoletta o il pull buoy. Non è solo una questione di bruciare calorie (anche se, credetemi, ne bruciate un sacco!), ma di come il corpo si muove senza stress. I miei dolori alle ginocchia? Spariti. La schiena che si lamentava dopo una giornata seduto? Un ricordo lontano.
Ora seguo un piano che mi sono costruito nel tempo: tre volte a settimana, un’ora circa. Parto con un riscaldamento leggero, poi faccio serie da 100 metri cambiando stile ogni volta, con pause brevi per riprendere fiato. A volte inserisco sprint da 25 metri per spingere un po’ il cuore, altre volte mi concentro sulla tecnica, nuotando lento ma preciso. L’acqua ti obbliga a essere fluido, a coordinarti, e questo mi ha aiutato anche fuori dalla piscina, nella postura e nel modo di muovermi.
La cosa bella è che non ti senti mai distrutto come dopo un allenamento pesante a secco. I muscoli lavorano, sì, ma i giunti ringraziano. E poi c’è quel senso di leggerezza quando esci dall’acqua, come se avessi lasciato lì tutti i chili di troppo, fisici e mentali. Non sto dicendo che sia la soluzione magica per tutti, ma per me è stato un cambiamento totale. Qualcuno di voi ha provato a buttarsi in piscina? Come vi organizzate? Sono curioso!