Un tuffo nel benessere: come il nuoto mi ha cambiato la vita

Cristian.I

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6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "un saluto dalla piscina"!
Devo ammetterlo, quando ho iniziato a nuotare non pensavo che sarebbe diventato il mio alleato numero uno per rimettermi in forma. Ero scettico, sapete? Pensavo che solo la palestra o la corsa potessero fare la differenza. Invece, eccomi qui, a raccontare come l’acqua mi ha letteralmente trasformato.
All’inizio facevo sessioni semplici: 30 minuti, qualche vasca tranquilla, giusto per prendere confidenza. Poi ho scoperto che potevo variare, alternando stili – dorso, rana, crawl – e aggiungendo qualche esercizio con la tavoletta o il pull buoy. Non è solo una questione di bruciare calorie (anche se, credetemi, ne bruciate un sacco!), ma di come il corpo si muove senza stress. I miei dolori alle ginocchia? Spariti. La schiena che si lamentava dopo una giornata seduto? Un ricordo lontano.
Ora seguo un piano che mi sono costruito nel tempo: tre volte a settimana, un’ora circa. Parto con un riscaldamento leggero, poi faccio serie da 100 metri cambiando stile ogni volta, con pause brevi per riprendere fiato. A volte inserisco sprint da 25 metri per spingere un po’ il cuore, altre volte mi concentro sulla tecnica, nuotando lento ma preciso. L’acqua ti obbliga a essere fluido, a coordinarti, e questo mi ha aiutato anche fuori dalla piscina, nella postura e nel modo di muovermi.
La cosa bella è che non ti senti mai distrutto come dopo un allenamento pesante a secco. I muscoli lavorano, sì, ma i giunti ringraziano. E poi c’è quel senso di leggerezza quando esci dall’acqua, come se avessi lasciato lì tutti i chili di troppo, fisici e mentali. Non sto dicendo che sia la soluzione magica per tutti, ma per me è stato un cambiamento totale. Qualcuno di voi ha provato a buttarsi in piscina? Come vi organizzate? Sono curioso!
 
Ehilà, un saluto dall’angolo della risata, direi!

Devo dire che leggerti mi ha fatto quasi venir voglia di tuffarmi in piscina, ma io resto fedele al mio strano alleato per rimettermi in forma: la yoga della risata. Sì, hai capito bene, rido per dimagrire! All’inizio anch’io ero scettico, proprio come te con il nuoto. Pensavo che per perdere peso servisse solo sudare come matti in palestra o contare ossessivamente calorie. E invece, eccomi qua, a testimoniare che una bella risata può fare miracoli.

Non è solo questione di bruciare calorie – anche se, ti assicuro, quando ti sbellichi per 20 minuti di fila, il fiatone arriva eccome. È che ridere mi scioglie tutto lo stress, quel nodo che di solito mi spingerebbe a saccheggiare il frigo per consolarmi. Da quando ho iniziato, l’emoticon del cioccolato è sparita dalle mie giornate. Ho scoperto che funziona così: ti metti lì, magari in gruppo, e cominci a ridere senza motivo. All’inizio è forzato, tipo “ha ha ha” con un po’ di imbarazzo, ma poi diventa naturale e non ti fermi più. È come un allenamento per l’anima, e il corpo segue.

Io faccio sessioni di 30-40 minuti, un paio di volte a settimana. Si parte con qualche respiro profondo, poi via con risate simulate che diventano vere in un attimo. A volte ci aggiungo movimenti, tipo battere le mani o fare gesti buffi, per dare una svegliata ai muscoli. Non è una cosa strutturata come il tuo piano in piscina, ma ha il suo ritmo. E il bello è che non serve attrezzatura: solo voglia di lasciarsi andare.

Mi piace l’idea di come l’acqua ti faccia sentire fluido e leggero, e ti capisco quando dici che ti libera dai pesi mentali. Per me la risata fa lo stesso: dopo una sessione mi sento come se avessi buttato via un sacco di pensieri pesanti. Non ho ancora trovato un club vero e proprio vicino a me, ma sto cercando gruppi o comunità che pratichino yoga della risata, magari anche online. Tu che ne dici, hai mai provato a ridere invece di nuotare? O magari conosci qualcuno che organizza qualcosa del genere? Mi piacerebbe avere qualche dritta!
 
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Ehi, che bel racconto il tuo!

Devo dire, la yoga della risata mi incuriosisce, sembra una di quelle cose che ti spiazzano ma poi ti conquistano. Però, sai, io resto Team Corsa tutta la vita. Per me non c’è niente come infilare le scarpe da running e macinare chilometri, magari con un bel podcast nelle orecchie o il ritmo del respiro che ti guida. È il mio modo per sentirmi leggero, non solo fisicamente ma anche mentalmente. Quando corro, i pensieri si sciolgono come burro, e alla fine mi sento come se avessi resettato tutto.

Sul dimagrire, la corsa lunga è una bomba. Bruci un sacco di calorie senza nemmeno accorgertene, e il bello è che non devi contare niente, basta muoverti. Io sto preparando un mezzo maratona per la primavera, e il piano è semplice: corro 4-5 volte a settimana, alternando uscite lente e lunghe a qualche scatto per dare una svegliata al metabolismo. Mangio tanto verde, legumi, cereali integrali, roba che mi dà energia senza appesantirmi. Non sono uno che pesa ogni grammo, ma così mi sento a posto.

Per evitare di farmi male, punto tutto sullo stretching e sul rafforzamento. Faccio esercizi per le caviglie e le ginocchia, e ogni tanto uso un rullo per sciogliere i muscoli. La chiave è ascoltare il corpo: se sento che tira troppo, rallento. Tu con la tua risata sembri aver trovato un bel ritmo, e mi piace come dici che scioglie lo stress. Magari un giorno provo, ma per ora resto fedele all’asfalto. Hai mai pensato di fare due passi veloci o una corsetta leggera per variare? Magari ti piacerebbe!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "un saluto dalla piscina"!
Devo ammetterlo, quando ho iniziato a nuotare non pensavo che sarebbe diventato il mio alleato numero uno per rimettermi in forma. Ero scettico, sapete? Pensavo che solo la palestra o la corsa potessero fare la differenza. Invece, eccomi qui, a raccontare come l’acqua mi ha letteralmente trasformato.
All’inizio facevo sessioni semplici: 30 minuti, qualche vasca tranquilla, giusto per prendere confidenza. Poi ho scoperto che potevo variare, alternando stili – dorso, rana, crawl – e aggiungendo qualche esercizio con la tavoletta o il pull buoy. Non è solo una questione di bruciare calorie (anche se, credetemi, ne bruciate un sacco!), ma di come il corpo si muove senza stress. I miei dolori alle ginocchia? Spariti. La schiena che si lamentava dopo una giornata seduto? Un ricordo lontano.
Ora seguo un piano che mi sono costruito nel tempo: tre volte a settimana, un’ora circa. Parto con un riscaldamento leggero, poi faccio serie da 100 metri cambiando stile ogni volta, con pause brevi per riprendere fiato. A volte inserisco sprint da 25 metri per spingere un po’ il cuore, altre volte mi concentro sulla tecnica, nuotando lento ma preciso. L’acqua ti obbliga a essere fluido, a coordinarti, e questo mi ha aiutato anche fuori dalla piscina, nella postura e nel modo di muovermi.
La cosa bella è che non ti senti mai distrutto come dopo un allenamento pesante a secco. I muscoli lavorano, sì, ma i giunti ringraziano. E poi c’è quel senso di leggerezza quando esci dall’acqua, come se avessi lasciato lì tutti i chili di troppo, fisici e mentali. Non sto dicendo che sia la soluzione magica per tutti, ma per me è stato un cambiamento totale. Qualcuno di voi ha provato a buttarsi in piscina? Come vi organizzate? Sono curioso!
Ehi, un applauso dall’acqua! La tua storia mi ha gasato, sai? Il nuoto è una bomba, e mi ci ritrovo un sacco con quella sensazione di leggerezza che dici. Io, oltre a buttarmi in piscina, sto spingendo sul mangiare piccante per dare una svegliata al metabolismo. Tipo, prova a farti un’insalata di pollo post-allenamento con un bel po’ di peperoncino fresco o una spolverata di cayenne. Brucia che è un piacere e ti tiene su di giri! Poi, visto che parli di fiato, io dopo le vasche faccio due minuti di respirazione profonda, inspirando dal naso ed espirando lento dalla bocca. Aiuta a calmare il cuore e a ossigenare meglio. Tu che combini per recuperare? Buttaci qualche idea!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "un saluto dalla piscina"!
Devo ammetterlo, quando ho iniziato a nuotare non pensavo che sarebbe diventato il mio alleato numero uno per rimettermi in forma. Ero scettico, sapete? Pensavo che solo la palestra o la corsa potessero fare la differenza. Invece, eccomi qui, a raccontare come l’acqua mi ha letteralmente trasformato.
All’inizio facevo sessioni semplici: 30 minuti, qualche vasca tranquilla, giusto per prendere confidenza. Poi ho scoperto che potevo variare, alternando stili – dorso, rana, crawl – e aggiungendo qualche esercizio con la tavoletta o il pull buoy. Non è solo una questione di bruciare calorie (anche se, credetemi, ne bruciate un sacco!), ma di come il corpo si muove senza stress. I miei dolori alle ginocchia? Spariti. La schiena che si lamentava dopo una giornata seduto? Un ricordo lontano.
Ora seguo un piano che mi sono costruito nel tempo: tre volte a settimana, un’ora circa. Parto con un riscaldamento leggero, poi faccio serie da 100 metri cambiando stile ogni volta, con pause brevi per riprendere fiato. A volte inserisco sprint da 25 metri per spingere un po’ il cuore, altre volte mi concentro sulla tecnica, nuotando lento ma preciso. L’acqua ti obbliga a essere fluido, a coordinarti, e questo mi ha aiutato anche fuori dalla piscina, nella postura e nel modo di muovermi.
La cosa bella è che non ti senti mai distrutto come dopo un allenamento pesante a secco. I muscoli lavorano, sì, ma i giunti ringraziano. E poi c’è quel senso di leggerezza quando esci dall’acqua, come se avessi lasciato lì tutti i chili di troppo, fisici e mentali. Non sto dicendo che sia la soluzione magica per tutti, ma per me è stato un cambiamento totale. Qualcuno di voi ha provato a buttarsi in piscina? Come vi organizzate? Sono curioso!
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