Via i chili con l'acquafitness: la mia storia tra spruzzi e calorie bruciate!

Isabel10

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, sapete quella sensazione di quando ti guardi allo specchio e finalmente ti piace quello che vedi? Ecco, io ci sono arrivata grazie all'acquafitness! Non sto scherzando, buttarmi in piscina e muovermi a ritmo di musica mi ha cambiato la vita. Pesavo 85 chili, mi sentivo sempre stanca, pesante, e ora? Dopo un anno di acquagym e qualche allenamento di nuoto mirato, sono scesa a 65! Non è solo una questione di chili, è che mi sento viva, energica! L'acqua ti sostiene, non stressa le articolazioni, e ti fa sudare senza nemmeno accorgertene. E poi, diciamocelo, è divertente! Altro che tapis roulant che ti fissano con quel ronzio noioso. In piscina ogni lezione è una festa, tra spruzzi e risate. Certo, non è magia, ci vuole costanza, ma vi giuro che ne vale la pena. Qualcuno di voi l'ha provato? Dai, buttatevi, non ve ne pentirete!
 
Ragazzi, sapete quella sensazione di quando ti guardi allo specchio e finalmente ti piace quello che vedi? Ecco, io ci sono arrivata grazie all'acquafitness! Non sto scherzando, buttarmi in piscina e muovermi a ritmo di musica mi ha cambiato la vita. Pesavo 85 chili, mi sentivo sempre stanca, pesante, e ora? Dopo un anno di acquagym e qualche allenamento di nuoto mirato, sono scesa a 65! Non è solo una questione di chili, è che mi sento viva, energica! L'acqua ti sostiene, non stressa le articolazioni, e ti fa sudare senza nemmeno accorgertene. E poi, diciamocelo, è divertente! Altro che tapis roulant che ti fissano con quel ronzio noioso. In piscina ogni lezione è una festa, tra spruzzi e risate. Certo, non è magia, ci vuole costanza, ma vi giuro che ne vale la pena. Qualcuno di voi l'ha provato? Dai, buttatevi, non ve ne pentirete!
Ehi, che bella storia! Ti capisco perfettamente quando dici che ti senti viva ed energica, è una sensazione che cambia tutto. Io sono una di quelle che non riesce a dire di no a un dolcetto, ma sto cercando di trovare un equilibrio per perdere qualche chilo senza rinunciare del tutto ai piaceri della vita. L'acquafitness mi sembra una gran bella idea, soprattutto perché dici che è divertente e non stressa il corpo. Io di solito mi butto su alternative più leggere per soddisfare la mia voglia di dolce, tipo uno yogurt greco con un po’ di miele e qualche mandorla, oppure un quadratino di cioccolato fondente con una tazza di tisana quando la voglia mi assale la sera. Però ammetto che l’idea di muovermi in acqua a ritmo di musica mi attira un sacco, potrebbe essere un modo per bruciare calorie senza sentirlo come un sacrificio. Tu hai qualche trucco per gestire la fame di dolci mentre facevi questo percorso? Io sto provando a integrare più frutta fresca, tipo i fichi o l’uva che sono naturally dolci, ma a volte la tentazione di una fetta di torta è forte! Fammi sapere, magari mi convinco a provare una lezione di acquagym!
 
Ehi, Isabel, devo dire che la tua storia è proprio un colpaccio, complimenti! Sentirsi vivi è un lusso che non tutti si possono permettere, no? Io, beh, sono ancora qui a combattere con questi chili che sembrano adorarmi troppo per andarsene. L'acquafitness che descrivi sembra quasi troppo bello per essere vero: musica, spruzzi e calorie che se ne vanno senza nemmeno un lamento. Quasi quasi mi fai venir voglia di buttarmi in piscina, anche se, diciamocelo, l’idea di muovermi in acqua mi sembra più un capriccio che una soluzione seria. Sul fronte dolci, io sono una causa persa: lo yogurt con miele e mandorle? Carino, ma non regge il confronto con una bella crostata calda. La frutta fresca ci provo, sì, ma quando lo stress bussa alla porta, altro che fichi, qui si apre il barattolo della Nutella! Tu come hai fatto a non cedere? Perché io, se non vedo un dolce, sto bene, ma se me lo mettono sotto il naso, è finita. Fammi sapere i tuoi segreti, magari mi ispiero e provo ‘sta benedetta acquagym, anche solo per dire che ci ho provato!
 
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Ciao, che piacere leggerti! La tua energia mi arriva dritta dallo schermo, e ti capisco benissimo quando dici che i chili sembrano affezionati a te: a volte penso che i miei abbiano proprio messo su casa! L’acquafitness di Isabel è una bomba, vero? Quel mix di musica e acqua che ti fa muovere quasi senza accorgertene è proprio quello che ci vuole per dare una svegliata al corpo. Io, da fanatica del detox, ti dico: buttati, provalo, anche solo per sentire quel brivido di novità. Non è solo un capriccio, credimi, l’acqua ti sostiene e ti alleggerisce, e intanto le calorie se ne vanno senza che tu debba fare la guerra a te stessa.

Sul fronte dolci, ti sento eccome. La Nutella che chiama dallo scaffale è una tentazione che conosco fin troppo bene. Isabel avrà i suoi trucchi, ma io ti racconto cosa faccio quando lo stress mi spinge verso il barattolo: mi preparo un bel frullato detox. Non sto scherzando! Prendi una manciata di spinaci freschi, una mela verde, mezzo limone spremuto e un pezzetto di zenzero. Frulli tutto con un po’ d’acqua e via, hai qualcosa che ti riempie e ti dà una botta di energia. Non è una crostata calda, lo so, ma ti giuro che dopo un bicchiere di questo il desiderio di dolce si placa un po’. È come dire al tuo corpo: “Ok, ti coccolo, ma in modo furbo”. E poi, se proprio vuoi un tocco goloso, aggiungi un cucchiaino di miele, ma non di più, eh!

Il segreto per non cedere? Per me è avere sempre un piano B pronto. Tipo, tieni in frigo una caraffa di acqua detox: cetriolo, limone e qualche foglia di menta. La bevi fredda e ti rinfresca la testa, oltre che il palato. Ti distrae da quel barattolo che ti fa l’occhiolino. E poi, sai, il detox non è solo cibo: l’acquafitness potrebbe essere il tuo alleato per scaricare lo stress, così la Nutella perde un po’ del suo potere. Io faccio spesso anche dei succhi semplici, tipo carota e mela con un pizzico di curcuma: ti puliscono dentro e ti danno quella sensazione di “sto facendo qualcosa di buono per me”. Attenta però, non esagerare con i succhi, che troppo zucchero naturale può comunque appesantirti. E se ti va, prova a scrivermi com’è andata in piscina: magari ti scappa pure un sorriso mentre schizzi via i pensieri!
 
Ciao! La tua passione per l’acquafitness mi ha proprio colpita, si sente che ti sta dando una marcia in più. Quel mix di acqua e movimento deve essere una vera liberazione, soprattutto quando i chili sembrano non voler mollare la presa. Io invece sono quella che macina chilometri a piedi, e ti dico, anche solo una lunga camminata può fare miracoli per il corpo e la testa. Ultimamente ho provato un percorso nuovo vicino casa, un sentiero tra i campi con un po’ di salite che mi hanno fatto sudare per bene. Alla fine ero stanca morta, ma soddisfatta, come se avessi lasciato qualche grammo lungo la strada.

Sui dolci ti capisco al volo. La Nutella è una sirena che canta, e resistere è una lotta quotidiana. Il tuo frullato detox mi ispira, lo proverò di sicuro, magari con quel tocco di miele che dici tu. Io, quando mi prende la voglia di dolce durante una passeggiata, mi porto dietro una mela o qualche mandorla. Non sarà una torta, ma mi riempie quel buco nello stomaco e mi fa sentire meno in colpa. E poi, camminare con qualcosa di sano in mano mi dà l’idea di essere in controllo, anche se il barattolo continua a guardarmi dallo scaffale quando torno a casa.

Il tuo trucco dell’acqua detox con cetriolo e menta lo trovo geniale. Io di solito bevo litri d’acqua mentre cammino, ma magari provo a darle un twist così, potrebbe rendere le mie uscite ancora più piacevoli. E sai una cosa? Camminare in coppia potrebbe essere il prossimo passo per me. Ho un’amica che ogni tanto mi accompagna, e quando siamo insieme il tempo vola. Parliamo, ridiamo, e alla fine ci rendiamo conto di aver fatto un sacco di strada senza quasi accorgercene. È un po’ come il tuo acquafitness: ti muovi, ti diverti e i chili se ne vanno quasi per caso.

Se provi ancora in piscina, fammi sapere com’è andata. Io nel frattempo sto pensando a un nuovo itinerario, magari vicino a un lago, così unisco il piacere dell’acqua alla mia passione per i passi. E chissà, potremmo scambiarci qualche idea: tu mi convinci a buttarmi in piscina, e io ti porto a fare un giro tra i sentieri. Alla fine, l’importante è trovare quello che ci fa stare bene, no? Intanto, continuo a contare i chilometri e a tenere d’occhio quel barattolo di Nutella!
 
Ehi, che bello leggerti! La tua energia mentre parli di camminate mi ha proprio contagiata, si sente che ogni passo per te è una piccola vittoria. Quel sentiero tra i campi con le salite deve essere una sfida niente male, e la soddisfazione di arrivare in fondo stanca ma felice è qualcosa che capisco benissimo. Io invece sono quella fissata con l’acquafitness, ma ti giuro che le tue passeggiate mi stanno facendo venire voglia di infilarmi le scarpe e provare.

Sulla Nutella siamo sulla stessa barca, una tentazione che non molla mai! La mela o le mandorle che ti porti dietro sono un’ottima idea, semplici ma efficaci per tenere a bada la voglia di dolce. Io invece ho questa strategia del “cheat meal” che mi salva la vita: una volta a settimana mi concedo un pasto
 
Ragazzi, sapete quella sensazione di quando ti guardi allo specchio e finalmente ti piace quello che vedi? Ecco, io ci sono arrivata grazie all'acquafitness! Non sto scherzando, buttarmi in piscina e muovermi a ritmo di musica mi ha cambiato la vita. Pesavo 85 chili, mi sentivo sempre stanca, pesante, e ora? Dopo un anno di acquagym e qualche allenamento di nuoto mirato, sono scesa a 65! Non è solo una questione di chili, è che mi sento viva, energica! L'acqua ti sostiene, non stressa le articolazioni, e ti fa sudare senza nemmeno accorgertene. E poi, diciamocelo, è divertente! Altro che tapis roulant che ti fissano con quel ronzio noioso. In piscina ogni lezione è una festa, tra spruzzi e risate. Certo, non è magia, ci vuole costanza, ma vi giuro che ne vale la pena. Qualcuno di voi l'ha provato? Dai, buttatevi, non ve ne pentirete!
Grande! Capisco perfettamente quella sensazione allo specchio, per me è arrivata pedalando. L'acquafitness sembra una bomba, ma io ho trovato la mia strada con la bici. Da 90 a 70 chili, e ora ogni salita è una conquista, non un peso. Muoversi in acqua o sui pedali, l’importante è sentirsi vivi, no? Hai ragione, la costanza è tutto. Qualcuno ha mai mixato bici e piscina?
 
Ragazzi, sapete quella sensazione di quando ti guardi allo specchio e finalmente ti piace quello che vedi? Ecco, io ci sono arrivata grazie all'acquafitness! Non sto scherzando, buttarmi in piscina e muovermi a ritmo di musica mi ha cambiato la vita. Pesavo 85 chili, mi sentivo sempre stanca, pesante, e ora? Dopo un anno di acquagym e qualche allenamento di nuoto mirato, sono scesa a 65! Non è solo una questione di chili, è che mi sento viva, energica! L'acqua ti sostiene, non stressa le articolazioni, e ti fa sudare senza nemmeno accorgertene. E poi, diciamocelo, è divertente! Altro che tapis roulant che ti fissano con quel ronzio noioso. In piscina ogni lezione è una festa, tra spruzzi e risate. Certo, non è magia, ci vuole costanza, ma vi giuro che ne vale la pena. Qualcuno di voi l'ha provato? Dai, buttatevi, non ve ne pentirete!
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Ragazzi, sapete quella sensazione di quando ti guardi allo specchio e finalmente ti piace quello che vedi? Ecco, io ci sono arrivata grazie all'acquafitness! Non sto scherzando, buttarmi in piscina e muovermi a ritmo di musica mi ha cambiato la vita. Pesavo 85 chili, mi sentivo sempre stanca, pesante, e ora? Dopo un anno di acquagym e qualche allenamento di nuoto mirato, sono scesa a 65! Non è solo una questione di chili, è che mi sento viva, energica! L'acqua ti sostiene, non stressa le articolazioni, e ti fa sudare senza nemmeno accorgertene. E poi, diciamocelo, è divertente! Altro che tapis roulant che ti fissano con quel ronzio noioso. In piscina ogni lezione è una festa, tra spruzzi e risate. Certo, non è magia, ci vuole costanza, ma vi giuro che ne vale la pena. Qualcuno di voi l'ha provato? Dai, buttatevi, non ve ne pentirete!
Ehi, complimenti per il tuo percorso, si sente l’entusiasmo fin da qui! Quella sensazione di guardarsi allo specchio e sentirsi finalmente bene la conosco eccome, ma io ci sono arrivata in un modo un po’ diverso: la keto. Pesavo 90 chili, sempre gonfia, stanca, con quella nebbia mentale che non mi mollava mai. Poi ho scoperto la ketogenica e in un anno sono scesa a 68, senza nemmeno bisogno di una piscina o di un tapis roulant. Non fraintendermi, l’acquafitness sembra fantastico, soprattutto per chi ama muoversi nell’acqua e divertirsi così, ma io sono una che preferisce il burro al cloro! La keto mi ha cambiato tutto: niente più fame isterica, energia stabile tutto il giorno e un corpo che finalmente risponde. All’inizio è stato un po’ un casino, tipo capire come passare dai carboidrati a zero zuccheri senza impazzire, ma una volta che entri in ketosi è come accendere un interruttore. Ti senti leggera, lucida, e i chili se ne vanno quasi senza accorgertene.

Per me il trucco è stato organizzarmi con ricette semplici: uova strapazzate col burro la mattina, avocado con salmone a pranzo, magari una bistecca con verdure grigliate la sera. E sì, pure il caffè con la panna, che sembra un lusso ma è keto al 100%. La transizione non è uno scherzo, i primi giorni ti senti strano, magari un po’ stanco o con mal di testa, ma poi passa e ti ritrovi un altro motore. Se qualcuno vuole provarci, consiglio di iniziare con calma: taglia i carboidrati poco alla volta, bevi tanto e non lesinare sul sale, che con la keto serve.

Il bello è che non devi per forza sudare per vedere i risultati, anche se il tuo acquafitness mi fa venir voglia di provare qualcosa di nuovo. Magari un giorno mi butto in piscina, ma per ora resto fedele al mio bacon e alla mia bilancia che scende. Tu continua così, l’importante è trovare quello che funziona per ognuno di noi! Hai mai pensato di mischiare un po’ di keto con i tuoi allenamenti in acqua? Potrebbe essere una combo micidiale!
 
Ehi, complimenti per il tuo percorso, si sente l’entusiasmo fin da qui! Quella sensazione di guardarsi allo specchio e sentirsi finalmente bene la conosco eccome, ma io ci sono arrivata in un modo un po’ diverso: la keto. Pesavo 90 chili, sempre gonfia, stanca, con quella nebbia mentale che non mi mollava mai. Poi ho scoperto la ketogenica e in un anno sono scesa a 68, senza nemmeno bisogno di una piscina o di un tapis roulant. Non fraintendermi, l’acquafitness sembra fantastico, soprattutto per chi ama muoversi nell’acqua e divertirsi così, ma io sono una che preferisce il burro al cloro! La keto mi ha cambiato tutto: niente più fame isterica, energia stabile tutto il giorno e un corpo che finalmente risponde. All’inizio è stato un po’ un casino, tipo capire come passare dai carboidrati a zero zuccheri senza impazzire, ma una volta che entri in ketosi è come accendere un interruttore. Ti senti leggera, lucida, e i chili se ne vanno quasi senza accorgertene.

Per me il trucco è stato organizzarmi con ricette semplici: uova strapazzate col burro la mattina, avocado con salmone a pranzo, magari una bistecca con verdure grigliate la sera. E sì, pure il caffè con la panna, che sembra un lusso ma è keto al 100%. La transizione non è uno scherzo, i primi giorni ti senti strano, magari un po’ stanco o con mal di testa, ma poi passa e ti ritrovi un altro motore. Se qualcuno vuole provarci, consiglio di iniziare con calma: taglia i carboidrati poco alla volta, bevi tanto e non lesinare sul sale, che con la keto serve.

Il bello è che non devi per forza sudare per vedere i risultati, anche se il tuo acquafitness mi fa venir voglia di provare qualcosa di nuovo. Magari un giorno mi butto in piscina, ma per ora resto fedele al mio bacon e alla mia bilancia che scende. Tu continua così, l’importante è trovare quello che funziona per ognuno di noi! Hai mai pensato di mischiare un po’ di keto con i tuoi allenamenti in acqua? Potrebbe essere una combo micidiale!
Ehi Isabel, leggere il tuo entusiasmo mi ha fatto quasi venir voglia di tuffarmi in piscina con te, ma devo ammetterlo, la mia storia è un po’ diversa e, beh, non proprio allegra come la tua. Sono uno studente, vivo in un dormitorio e tra libri, esami e un budget che a malapena copre la spesa, trovare il modo di rimettersi in forma è una lotta quotidiana. Pesavo 92 chili l’anno scorso, mi sentivo sempre un macigno, con il fiatone dopo due rampe di scale e una stanchezza che non spiegavo. Guardarmi allo specchio era più un pugno nello stomaco che un momento di gioia, e ancora oggi, anche se ho perso un po’ di peso, quella sensazione di “ci sono quasi” mi sembra lontana.

L’acquafitness sembra fantastico, davvero, e il modo in cui lo racconti fa venir voglia di provare, ma per me la piscina è un lusso che non mi posso permettere. La palestra del campus è sempre piena, e poi c’è quella vocina che mi dice “ma chi te lo fa fare, sei stanco, vai a studiare”. Così ho iniziato a muovermi come posso, qui, nella mia stanzetta di 12 metri quadri o nei corridoi del dormitorio. Faccio esercizi a corpo libero: squat, flessioni, plank, quelle cose che trovi su YouTube e che non richiedono niente se non la voglia di non mollare. All’inizio era terribile, facevo tre squat e mi sembrava di morire, ma piano piano sono arrivato a fare serie decenti. Non è una festa come le tue lezioni in piscina, è più una battaglia silenziosa con me stesso.

Per mangiare, cerco di arrangiarmi con poco. Non ho i soldi per salmone o avocado come chi fa keto, quindi punto su cose semplici: riso integrale, lenticchie, uova quando sono in offerta, verdure surgelate che costano niente. Mi porto il pranzo da casa, così evito la mensa che è un disastro per la linea. Non seguo diete particolari, cerco solo di non esagerare e di bilanciare, ma ammetto che a volte cedo a una pizza con i ragazzi del dormitorio. È dura, sai? Vorresti fare tutto giusto, ma poi la vita ti mette i bastoni tra le ruote: un esame da preparare, una bolletta da pagare, e la forza di volontà che vacilla.

Ho perso 10 chili in un anno, ma non è stata una passeggiata. Non c’è stata nessuna magia, solo giorni in cui mi trascinavo a fare quei maledetti plank e altri in cui mi sentivo un fallito perché non riuscivo nemmeno a iniziare. Leggere di come l’acqua ti abbia fatto sentire viva mi fa sperare che un giorno troverò anch’io qualcosa che mi accenda così. Per ora, il mio “allenamento” è più un modo per non crollare del tutto, per ricordarmi che ci sto provando. Magari un giorno avrò i soldi per una lezione di acquagym o almeno per una piscina pubblica, ma fino ad allora continuo con i miei squat in stanza e le mie scatolette di tonno.

Tu continua a splendere in piscina, Isabel, il tuo racconto è una boccata d’aria fresca. E chissà, magari un giorno ci scambieremo consigli su come far pace con lo specchio, ognuno a modo suo.
 
Ehi Isabel, leggere il tuo entusiasmo mi ha fatto quasi venir voglia di tuffarmi in piscina con te, ma devo ammetterlo, la mia storia è un po’ diversa e, beh, non proprio allegra come la tua. Sono uno studente, vivo in un dormitorio e tra libri, esami e un budget che a malapena copre la spesa, trovare il modo di rimettersi in forma è una lotta quotidiana. Pesavo 92 chili l’anno scorso, mi sentivo sempre un macigno, con il fiatone dopo due rampe di scale e una stanchezza che non spiegavo. Guardarmi allo specchio era più un pugno nello stomaco che un momento di gioia, e ancora oggi, anche se ho perso un po’ di peso, quella sensazione di “ci sono quasi” mi sembra lontana.

L’acquafitness sembra fantastico, davvero, e il modo in cui lo racconti fa venir voglia di provare, ma per me la piscina è un lusso che non mi posso permettere. La palestra del campus è sempre piena, e poi c’è quella vocina che mi dice “ma chi te lo fa fare, sei stanco, vai a studiare”. Così ho iniziato a muovermi come posso, qui, nella mia stanzetta di 12 metri quadri o nei corridoi del dormitorio. Faccio esercizi a corpo libero: squat, flessioni, plank, quelle cose che trovi su YouTube e che non richiedono niente se non la voglia di non mollare. All’inizio era terribile, facevo tre squat e mi sembrava di morire, ma piano piano sono arrivato a fare serie decenti. Non è una festa come le tue lezioni in piscina, è più una battaglia silenziosa con me stesso.

Per mangiare, cerco di arrangiarmi con poco. Non ho i soldi per salmone o avocado come chi fa keto, quindi punto su cose semplici: riso integrale, lenticchie, uova quando sono in offerta, verdure surgelate che costano niente. Mi porto il pranzo da casa, così evito la mensa che è un disastro per la linea. Non seguo diete particolari, cerco solo di non esagerare e di bilanciare, ma ammetto che a volte cedo a una pizza con i ragazzi del dormitorio. È dura, sai? Vorresti fare tutto giusto, ma poi la vita ti mette i bastoni tra le ruote: un esame da preparare, una bolletta da pagare, e la forza di volontà che vacilla.

Ho perso 10 chili in un anno, ma non è stata una passeggiata. Non c’è stata nessuna magia, solo giorni in cui mi trascinavo a fare quei maledetti plank e altri in cui mi sentivo un fallito perché non riuscivo nemmeno a iniziare. Leggere di come l’acqua ti abbia fatto sentire viva mi fa sperare che un giorno troverò anch’io qualcosa che mi accenda così. Per ora, il mio “allenamento” è più un modo per non crollare del tutto, per ricordarmi che ci sto provando. Magari un giorno avrò i soldi per una lezione di acquagym o almeno per una piscina pubblica, ma fino ad allora continuo con i miei squat in stanza e le mie scatolette di tonno.

Tu continua a splendere in piscina, Isabel, il tuo racconto è una boccata d’aria fresca. E chissà, magari un giorno ci scambieremo consigli su come far pace con lo specchio, ognuno a modo suo.