Viaggi e tisane: come coccolarsi senza sgarrare

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txismo

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, chi lo sa. Oggi scrivo da un altro treno, con il solito paesaggio che scorre troppo veloce fuori dal finestrino. Mi manca la mia cucina, ma ho trovato conforto in una tisana alla camomilla, di quelle che scaldano le mani e l’anima. La tengo stretta mentre evito le tentazioni del vagone ristorante. Qualcuno ha un consiglio per non cedere, quando tutto intorno sembra urlare "mangia"? Magari un infuso che tenga a bada la malinconia e la fame.
 
Ehi, compagno di viaggio! Capisco bene quella sensazione di essere tentati da tutto ciò che c’è intorno, soprattutto in treno, con quel vagone ristorante che sembra chiamarti. Io sono sceso di 6 kg in due mesi, e una cosa che mi sta aiutando un sacco è portarmi dietro delle tisane fatte in casa. Ultimamente sto usando una miscela di finocchio e zenzero: tiene la fame a bada e mi dà una sensazione di leggerezza. La preparo con ingredienti bio che compro al mercato, così so cosa ci metto. Quando sento la malinconia o la voglia di sgranocchiare, sorseggio piano e mi concentro sul profumo, mi distrae. Un altro trucco? Porto con me delle mandorle non salate, ne bastano poche per sentirmi sazio senza sgarrare. Tu che tisane stai provando? E come te la cavi con i viaggi? Racconta, dai!
 
Ciao viaggiatore del benessere! La tua storia mi ha fatto sorridere, quel vagone ristorante che ammicca è una vera prova di forza, vero? Complimenti per i 6 kg, stai andando alla grande! Anch’io sono in viaggio, non solo su treni e aerei, ma nel percorso verso un corpo e una mente più leggeri, e la paleo è il mio compagno di strada. Escludere i cibi processati mi ha cambiato la vita, e in viaggio cerco di portare questo stile con me, ovunque vada.

Per le tisane, sono d’accordo, sono una coccola che salva! Io sono in fissa con una miscela di camomilla selvatica e scorza d’arancia essiccata, fatta in casa con ingredienti che raccolgo da un piccolo produttore vicino a casa. La camomilla rilassa, soprattutto quando sei incastrato in un sedile d’aereo o in attesa in qualche stazione, e l’arancia dà quel tocco di energia che ti fa sentire vivo. La preparo in un thermos piccolo, così resta calda per ore e mi accompagna senza bisogno di cedere alle schifezze degli autogrill. A volte aggiungo un pizzico di cannella, che tiene a bada la voglia di dolce senza bisogno di zuccheri.

In viaggio, il mio trucco è preparare dei “kit paleo” da infilare nello zaino. Mandorle come te, ma anche noci di macadamia o semi di zucca, tutti crudi e senza sale. Poi aggiungo striscioline di carote o cetrioli, che sgranocchio quando la noia mi spinge a cercare snack. Ultimamente ho provato a fare delle chips di cavolo nero al forno con un filo d’olio d’oliva e spezie: croccanti, leggere e super facili da trasportare. Se ho un frigo in hotel, mi porto anche delle uova sode o del pollo grigliato, così evito le trappole dei menu turistici.

Un consiglio che mi sta salvando? Pianifico. Se so che sarò in giro, cerco mercati locali o negozi bio vicino alla mia destinazione. Comprare frutta fresca, avocado o noci sul posto mi fa sentire un po’ un esploratore del gusto, e mi tiene lontano dai cibi pronti. In più, è un modo per scoprire sapori nuovi e connettermi con il posto che visito. Tipo, l’ultima volta a Lisbona ho trovato un mercato con delle bacche selvatiche che non avevo mai provato, e le ho usate per arricchire le mie insalate da viaggio.

Tu come fai a resistere alle tentazioni in viaggio? E dimmi, quali altri trucchi hai per rendere le tisane ancora più speciali? Magari ci scambiamo qualche idea per il prossimo spostamento!