Ehi, mentre voi state lì a pesare ogni grammo di insalata o a sudare in una palestra che puzza di gomma bruciata, io me la rido galleggiando in piscina. Seriamente, chi ha tempo di contare ogni caloria come se fosse un’equazione di fisica quantistica? Io nuoto, punto. E vi dico una cosa: l’acqua non solo ti fa dimagrire, ma ti tratta pure bene. Niente pesi che ti massacrano le ginocchia, niente tapis roulant che sembra progettato per farti odiare la vita.
Il mio piano? Tre o quattro volte a settimana, un’oretta in piscina. Non serve essere Phelps, eh. Alterno crawl, dorso, un po’ di rana se mi sento elegante. Magari butto dentro qualche sprint per far battere il cuore, ma senza stress. L’importante è muoversi, lasciare che l’acqua ti sostenga e ti spinga. Non c’è bisogno di app per calcolare quante bracciate equivalgono a una fetta di pizza. Il corpo lo capisce da solo, fidatevi.
E poi, parliamoci chiaro: casa o palestra, il problema è sempre lo stesso. A casa ti distrai, c’è il divano che ti chiama, il frigo che sussurra. In palestra? Troppa gente che si pavoneggia allo specchio o che occupa l’attrezzo che ti serve. La piscina è un altro mondo. Entri, nuoti, esci. Zero drammi, zero scuse. E i benefici? Non solo il girovita ringrazia, ma le articolazioni fanno la ola. Ho detto addio ai dolorini alle ginocchia e alla schiena che mi tormentavano quando correvo sull’asfalto.
Se proprio volete un consiglio da uno che ha perso 15 chili senza mai aprire un’app di fitness: buttatevi in acqua. Non serve contare niente, lasciate che sia l’acqua a fare i conti per voi. E no, non mi venite a dire che la piscina è lontana o che non avete tempo. Se ce l’ho fatta io, che una volta ansimavo solo a salire due rampe di scale, potete farcela anche voi.
Il mio piano? Tre o quattro volte a settimana, un’oretta in piscina. Non serve essere Phelps, eh. Alterno crawl, dorso, un po’ di rana se mi sento elegante. Magari butto dentro qualche sprint per far battere il cuore, ma senza stress. L’importante è muoversi, lasciare che l’acqua ti sostenga e ti spinga. Non c’è bisogno di app per calcolare quante bracciate equivalgono a una fetta di pizza. Il corpo lo capisce da solo, fidatevi.
E poi, parliamoci chiaro: casa o palestra, il problema è sempre lo stesso. A casa ti distrai, c’è il divano che ti chiama, il frigo che sussurra. In palestra? Troppa gente che si pavoneggia allo specchio o che occupa l’attrezzo che ti serve. La piscina è un altro mondo. Entri, nuoti, esci. Zero drammi, zero scuse. E i benefici? Non solo il girovita ringrazia, ma le articolazioni fanno la ola. Ho detto addio ai dolorini alle ginocchia e alla schiena che mi tormentavano quando correvo sull’asfalto.
Se proprio volete un consiglio da uno che ha perso 15 chili senza mai aprire un’app di fitness: buttatevi in acqua. Non serve contare niente, lasciate che sia l’acqua a fare i conti per voi. E no, non mi venite a dire che la piscina è lontana o che non avete tempo. Se ce l’ho fatta io, che una volta ansimavo solo a salire due rampe di scale, potete farcela anche voi.