Ehi, mbdev, ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, sai? Anche io sto combattendo con il mio rapporto complicato col cibo – nel mio caso è più un tira e molla con la bulimia – e capisco quel senso di stanchezza e frustrazione che provi tu con il diabete e le ginocchia doloranti. Il cardio può sembrare una montagna da scalare quando il corpo non collabora, vero? Eppure, leggendo quello che scrivi, mi viene da dirti: non mollare, perché anche con i nostri limiti qualcosa si può fare, e magari insieme troviamo qualche spunto.
Io pure ho passato periodi in cui pensavo che le “soluzioni rapide” – tipo pillole o diete da pubblicità – mi avrebbero salvata, ma alla fine mi lasciavano solo più vuota, e con meno soldi in tasca. Poi, un giorno, quasi per caso, ho scoperto una cosa che mi sta aiutando a rimettere insieme i pezzi: la meditazione guidata. Non è la classica roba da palestra che ti sfianca, e non serve essere in forma per iniziare. È più una questione di respirare, ascoltare il tuo corpo e dargli un po’ di pace, cosa che con il diabete e lo stress delle articolazioni potrebbe essere un toccasana.
Ti racconto com’è andata con me: all’inizio ero scettica, pensavo “ma figurati se stare seduta a respirare mi cambia qualcosa”. Invece, piano piano, mi sono accorta che mi calmava quella fame nervosa che mi portava a strafogarmi senza motivo. Non è che perdi chili da un giorno all’altro, chiaro, ma ti aiuta a non vedere il cibo come un nemico o una coperta di Linus. Io uso delle meditazioni che trovo online, tipo su YouTube, e ce ne sono alcune corte, anche di 10 minuti, che puoi fare seduta senza forzare le ginocchia. Con il diabete, poi, mi sa che tenere la testa più leggera ti potrebbe dare una mano a non lasciarti sopraffare da tutto.
Sto provando a farla diventare una routine, magari la mattina o la sera quando sono più tranquilla, e ogni tanto mi unisco a un gruppo locale dove ci si ritrova per meditare insieme – niente di troppo serio, solo persone normali che vogliono stare meglio. Non dico che sia la cura per tutto, ma per me è un modo per sentirmi meno “uno straccio”, come dici tu, e più in controllo. Tu che ne pensi, ti ispira provarci? O magari hai già qualcosa che ti sta dando una spinta? Dai, condividi se ti va, perché passo dopo passo, con i nostri casini, possiamo comunque trovare una strada che funziona!