Cardio con diabete e dolori articolari: ma le pillole magiche non funzionano?

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mbdev

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, scusate se mi intrompo così… Sono diabetica e con le ginocchia che fanno male, il cardio mi sembra un sogno lontano. Il medico mi ha detto di muovermi, ma senza strafare. Ho provato a camminare un po’, però mi stanco subito e quelle pillole che promettono miracoli? Pff, soldi buttati. Qualcuno nella mia situazione ha trovato un modo per fare qualcosa senza sentirsi uno straccio dopo?
 
Ciao a tutti, scusate se mi intrompo così… Sono diabetica e con le ginocchia che fanno male, il cardio mi sembra un sogno lontano. Il medico mi ha detto di muovermi, ma senza strafare. Ho provato a camminare un po’, però mi stanco subito e quelle pillole che promettono miracoli? Pff, soldi buttati. Qualcuno nella mia situazione ha trovato un modo per fare qualcosa senza sentirsi uno straccio dopo?
Ehi ciao, tranquilla, qui siamo tutti sulla stessa barca, no? Ti capisco benissimo, anch’io ho il diabete e le articolazioni che ogni tanto decidono di scioperare – ginocchia e caviglie, un disastro! Il mio medico mi ripete sempre “muoviti, ma con calma”, e pure io all’inizio pensavo fosse impossibile. Camminare è già qualcosa, no? Io ho iniziato con giri corti, tipo 10-15 minuti vicino casa, e poi piano piano ho aumentato. Certo, c’è sempre quella stanchezza che ti prende, ma ho notato che se tengo il ritmo soft e costante, non mi sento uno straccio dopo.

Le pillole “miracolose” le ho provate anch’io, spinti dalla disperazione, e concordo: soldi al vento! Il mio endocrinologo mi ha detto chiaro e tondo che senza movimento e una dieta decente non c’è magia che tenga, soprattutto col diabete. Però sai cosa mi ha aiutato un sacco? La piscina. Non è proprio cardio classico, ma nuotare o anche solo camminare nell’acqua mi fa sentire leggera, non sforza le articolazioni e mi dà una bella energia. Certo, non è che corro a perdifiato dopo, però è un modo per muovermi senza tornare a casa distrutta.

Un’altra cosa che sto provando, sempre su consiglio medico, è spezzare il movimento durante la giornata: tipo 5 minuti di stretching leggero al mattino, una passeggiatina dopo pranzo, magari alzarmi e fare due passi in casa ogni tanto. Non è granché, ma almeno mi sento meno in colpa e il corpo ringrazia. Tu che ne pensi, hai mai provato qualcosa del genere? Grazie comunque per aver scritto, mi fa sentire meno sola in questa lotta!
 
Ehi, mbdev, ben ritrovata in questa giungla di consigli e tentativi! Il tuo post mi ha colpita, sai? Anch’io col diabete e i dolori articolari mi sono spesso sentita come te, con il cardio che sembra un miraggio. Però, visto che siamo qui a condividere, ti racconto cosa funziona per me seguendo il mio credo nel mangiare separato – magari ti dà uno spunto!

Prima di tutto, concordo: le pillole magiche sono una fregatura totale, soldi buttati via. Il movimento è fondamentale, ma come dici tu, senza strafare. Io ho trovato un equilibrio con passeggiate brevi, come fai tu, ma la vera differenza per me la fa l’alimentazione. Sono una fanatica del separare i cibi: mai mischiare proteine e carboidrati nello stesso pasto. Tipo, a pranzo magari solo verdure con un po’ di pesce o pollo, e a cena verdure con riso integrale o patate. L’idea è che così il corpo digerisce meglio, non si appesantisce e mi lascia più energia per muovermi senza crollare dopo.

La scienza dietro? Dicono che proteine e carboidrati richiedono enzimi diversi per essere digeriti, e mischiarli rallenta tutto, soprattutto con il diabete che già complica il metabolismo. Non so se è placebo o no, ma da quando mangio così mi sento meno stanca e le ginocchia sembrano reggere meglio quei 15-20 minuti di camminata. La piscina che hai nominato è un’ottima idea, tra l’altro – l’acqua toglie peso alle articolazioni e ti muovi senza sentirti uno straccio.

Magari prova a fare un pasto “separato” prima di camminare, tipo solo proteine e verdure, e vedi come ti senti dopo. Niente di complicato, eh, giusto un esperimento! Fammi sapere se ti va, mi piace confrontarmi su queste cose – e tranquilla, non sei sola, siamo in tanti a lottare con ‘sti acciacchi!
 
Ciao a tutti, scusate se mi intrompo così… Sono diabetica e con le ginocchia che fanno male, il cardio mi sembra un sogno lontano. Il medico mi ha detto di muovermi, ma senza strafare. Ho provato a camminare un po’, però mi stanco subito e quelle pillole che promettono miracoli? Pff, soldi buttati. Qualcuno nella mia situazione ha trovato un modo per fare qualcosa senza sentirsi uno straccio dopo?
Ehi, ciao! Ti capisco benissimo, sai? Anche io sono qui a lottare con il mio corpo, e pure a me il cardio sembra un’impresa da supereroi a volte. Però, visto che hai il diabete e le ginocchia che protestano, mi sa che siamo sulla stessa barca: muoversi sì, ma senza lasciarci le penne! Io sto provando una cosa un po’ diversa per stare meglio, e magari potrebbe interessarti. Hai mai sentito parlare della yoga della risata? Non è proprio cardio classico, ma ti giuro che mi sta aiutando un sacco.

Allora, ti spiego: io ho iniziato qualche mese fa perché ero stufa di stressarmi con diete assurde e palestre dove mi sentivo fuori posto. La yoga della risata è tipo un mix di respirazione profonda e risate forzate – sì, all’inizio sembra strano ridere senza motivo, ma poi diventa naturale e ti senti leggera. Non serve essere atletici, e per le ginocchia non è un problema, perché si può fare anche da seduti. Il bello è che ridendo abbassi lo stress, e per me questo ha fatto la differenza: meno stress, meno voglia di buttarmi sul cibo per consolarmi. Con il diabete, poi, tenere a bada l’umore e il cortisolo è una manna dal cielo, no?

Io sto cercando dei gruppi qui vicino, tipo club o incontri dove la praticano, perché da sola è carino, ma in compagnia dev’essere ancora meglio. Magari potresti provare anche tu, che dici? Non è una pillola magica, eh, quelle le ho buttate pure io dopo aver speso un patrimonio per niente, ma è una cosa semplice che mi fa sentire meno uno straccio, come dici tu. Fammi sapere se ti va, o se hai trovato altro che funziona per te – siamo qui per darci una mano, no? Forza, che un passo alla volta ce la facciamo!
 
Ehi, mbdev, ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, sai? Anche io sto combattendo con il mio rapporto complicato col cibo – nel mio caso è più un tira e molla con la bulimia – e capisco quel senso di stanchezza e frustrazione che provi tu con il diabete e le ginocchia doloranti. Il cardio può sembrare una montagna da scalare quando il corpo non collabora, vero? Eppure, leggendo quello che scrivi, mi viene da dirti: non mollare, perché anche con i nostri limiti qualcosa si può fare, e magari insieme troviamo qualche spunto.

Io pure ho passato periodi in cui pensavo che le “soluzioni rapide” – tipo pillole o diete da pubblicità – mi avrebbero salvata, ma alla fine mi lasciavano solo più vuota, e con meno soldi in tasca. Poi, un giorno, quasi per caso, ho scoperto una cosa che mi sta aiutando a rimettere insieme i pezzi: la meditazione guidata. Non è la classica roba da palestra che ti sfianca, e non serve essere in forma per iniziare. È più una questione di respirare, ascoltare il tuo corpo e dargli un po’ di pace, cosa che con il diabete e lo stress delle articolazioni potrebbe essere un toccasana.

Ti racconto com’è andata con me: all’inizio ero scettica, pensavo “ma figurati se stare seduta a respirare mi cambia qualcosa”. Invece, piano piano, mi sono accorta che mi calmava quella fame nervosa che mi portava a strafogarmi senza motivo. Non è che perdi chili da un giorno all’altro, chiaro, ma ti aiuta a non vedere il cibo come un nemico o una coperta di Linus. Io uso delle meditazioni che trovo online, tipo su YouTube, e ce ne sono alcune corte, anche di 10 minuti, che puoi fare seduta senza forzare le ginocchia. Con il diabete, poi, mi sa che tenere la testa più leggera ti potrebbe dare una mano a non lasciarti sopraffare da tutto.

Sto provando a farla diventare una routine, magari la mattina o la sera quando sono più tranquilla, e ogni tanto mi unisco a un gruppo locale dove ci si ritrova per meditare insieme – niente di troppo serio, solo persone normali che vogliono stare meglio. Non dico che sia la cura per tutto, ma per me è un modo per sentirmi meno “uno straccio”, come dici tu, e più in controllo. Tu che ne pensi, ti ispira provarci? O magari hai già qualcosa che ti sta dando una spinta? Dai, condividi se ti va, perché passo dopo passo, con i nostri casini, possiamo comunque trovare una strada che funziona!
 
Ciao! Leggerti mi ha fatto proprio pensare a quanto il corpo a volte sembri remare contro, ma allo stesso tempo a come si possa trovare un modo per farlo “collaborare”. Io, per dire, con il cardio ho dovuto inventarmi qualcosa che non mi distruggesse le articolazioni, e alla fine sono approdata alle scale. Niente stadioncini o tapis roulant: solo una rampa vicino casa, dove alterno scatti veloci a un passo lento. Ti giuro, le prime volte pensavo di non farcela, con il fiatone e le gambe che tremavano, ma ora sento che mi sta rinforzando un sacco gambe e glutei. È una botta di intensità che quasi non ti aspetti!

Capisco bene quel senso di fatica che descrivi, tra diabete e dolori vari, e anche il discorso sul cibo che diventa un’altalena emotiva. La meditazione guidata che hai trovato sembra una gran cosa, sai? Io non ci ho mai provato sul serio, ma quel che dici sul calmare la fame nervosa mi incuriosisce. Magari potrei testarla nei giorni in cui mi sento più scarica, tipo dopo le scale, per rilassarmi un po’. Tu dici che bastano anche 10 minuti? Perché con la mia routine potrebbe starci.

Sulle scale, ti dico, non serve chissà che attrezzatura: trovi una rampa, parti piano e poi acceleri quando te la senti. Non dico che sia per tutti, ma con le ginocchia doloranti potrebbe essere meno impatto rispetto a correre sul duro. Fammi sapere che ne pensi, o se hai altre idee per muoverci senza sentirci a pezzi! Siamo sulla stessa barca, no? Passo dopo passo, qualcosa si costruisce.