Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare insieme"? Sono qui per raccontarvi un pezzo della mia vita, sperando che possa essere utile a qualcuno. Qualche anno fa ero in un punto in cui guardarmi allo specchio era diventato un peso, non solo fisico ma anche mentale. Pesavo molto più di quanto mi sentissi a mio agio, e ogni giorno sembrava una lotta contro me stesso. Poi ho deciso di provare con la corsa, un po’ per disperazione, un po’ perché era l’unica cosa che non mi richiedeva troppa attrezzatura o spese.
All’inizio è stato un disastro: facevo fatica a fare anche solo 10 minuti senza fermarmi, il fiato corto, le gambe che imploravano pietà. Ma sapete una cosa? Non mi sono arreso. Ho iniziato piano, con piccole distanze, tipo dal lampione all’angolo della strada, poi un giro del parco. La chiave per me è stata non pensare al "devo dimagrire a tutti i costi", ma al "voglio sentirmi bene". Quel cambio di mentalità mi ha salvato.
Le difficoltà? Tante. Le giornate in cui pioveva e dovevo scegliere tra il divano e le scarpe da corsa. O quelle sere d’inverno, col buio pesto, in cui l’idea di uscire sembrava folle. Ma ogni volta che tornavo a casa, anche stanco morto, mi sentivo più forte, non solo nel corpo ma dentro. E poi c’era la tentazione di mangiare tutto quello che mi passava sotto il naso dopo una corsa, perché "me lo meritavo". Ho dovuto imparare a bilanciare, a godermi il cibo senza esagerare, trovando alternative che mi riempissero senza appesantirmi.
Cosa mi ha aiutato davvero? La costanza, prima di tutto. Non ero perfetto, c’erano giorni in cui saltavo, ma non mollavo mai del tutto. E poi la musica: una playlist che mi caricava era come un compagno di corsa invisibile. A volte mi fissavo dei mini-obiettivi, tipo "oggi corro 5 minuti in più", e questo mi dava una spinta. Col tempo, ho visto i chili scendere – alla fine ne ho persi più di 20 – ma soprattutto ho guadagnato energia, fiducia, una versione di me che non conoscevo.
La corsa non è stata solo cardio per bruciare calorie, è stata la mia ancora. Se state iniziando o siete nel mezzo del vostro percorso, vi dico: andate al vostro ritmo, non vi giudicate troppo, e ricordatevi perché lo fate. Non è solo per il peso, è per voi stessi. Qualcuno ha domande o vuole condividere la sua esperienza? Sono tutto orecchie!
All’inizio è stato un disastro: facevo fatica a fare anche solo 10 minuti senza fermarmi, il fiato corto, le gambe che imploravano pietà. Ma sapete una cosa? Non mi sono arreso. Ho iniziato piano, con piccole distanze, tipo dal lampione all’angolo della strada, poi un giro del parco. La chiave per me è stata non pensare al "devo dimagrire a tutti i costi", ma al "voglio sentirmi bene". Quel cambio di mentalità mi ha salvato.
Le difficoltà? Tante. Le giornate in cui pioveva e dovevo scegliere tra il divano e le scarpe da corsa. O quelle sere d’inverno, col buio pesto, in cui l’idea di uscire sembrava folle. Ma ogni volta che tornavo a casa, anche stanco morto, mi sentivo più forte, non solo nel corpo ma dentro. E poi c’era la tentazione di mangiare tutto quello che mi passava sotto il naso dopo una corsa, perché "me lo meritavo". Ho dovuto imparare a bilanciare, a godermi il cibo senza esagerare, trovando alternative che mi riempissero senza appesantirmi.
Cosa mi ha aiutato davvero? La costanza, prima di tutto. Non ero perfetto, c’erano giorni in cui saltavo, ma non mollavo mai del tutto. E poi la musica: una playlist che mi caricava era come un compagno di corsa invisibile. A volte mi fissavo dei mini-obiettivi, tipo "oggi corro 5 minuti in più", e questo mi dava una spinta. Col tempo, ho visto i chili scendere – alla fine ne ho persi più di 20 – ma soprattutto ho guadagnato energia, fiducia, una versione di me che non conoscevo.
La corsa non è stata solo cardio per bruciare calorie, è stata la mia ancora. Se state iniziando o siete nel mezzo del vostro percorso, vi dico: andate al vostro ritmo, non vi giudicate troppo, e ricordatevi perché lo fate. Non è solo per il peso, è per voi stessi. Qualcuno ha domande o vuole condividere la sua esperienza? Sono tutto orecchie!