Digiuno intermittente con ipotiroidismo: funzionerà anche per me?

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "ehilà, compagni di viaggio"? Non sono proprio un guru, ma ho qualcosa da raccontare. Ho perso 12 chili con il digiuno intermittente, il famoso 16/8, e visto che qui si parla di ipotiroidismo, mi sento un po’ chiamato in causa. Anche io ho la tiroide che fa i capricci, quindi capisco i dubbi. Funzionerà? Non funzionerà? Ti senti stanco morto e hai paura di peggiorare tutto? Vi racconto com’è andata per me, magari vi aiuta a farvi un’idea.
All’inizio ero scettico. Con l’ipotiroidismo mi sentivo sempre gonfio, lento, come se il mio corpo fosse in letargo. Mi dicevo: "Ma se già fatico a perdere peso, figuriamoci a stare senza mangiare per 16 ore!". Però ho provato, più per curiosità che per altro. Ho scelto il 16/8 perché sembrava fattibile: mangiavo dalle 12 alle 20, poi stop fino al giorno dopo. Le prime due settimane? Un disastro. Fame, mal di testa, e quella sensazione di "non ce la farò mai". Ma poi ho capito che stavo sbagliando approccio.
Il trucco, almeno per me, è stato non buttarmi a capofitto senza preparazione. Prima di tutto, ho cercato di ascoltare il mio corpo: con la tiroide ballerina, se esageri con le restrizioni, ti si ritorce contro. Ho tenuto d’occhio le calorie, sì, ma senza diventare matto. Durante la finestra di 8 ore, mangiavo cose nutrienti: proteine magre, verdure, grassi buoni tipo avocado o noci. Niente schifezze, perché altrimenti il digiuno non serve a nulla, no? E poi, fondamentale, ho bevuto acqua come se fossi un cammello nel deserto. La tiroide può renderti più incline alla ritenzione idrica, quindi idratarsi è d’obbligo.
Gli errori da evitare? Ne ho fatti a bizzeffe. Tipo saltare i pasti nella finestra pensando "meno mangio, meglio è". Sbagliato. Finivo per abbuffarmi dopo, e con il metabolismo lento dell’ipotiroidismo è un attimo mandare tutto all’aria. Oppure non dormire abbastanza: se non riposi, il corpo va in tilt e il digiuno diventa un peso insostenibile. Un’altra cosa: non fate come me all’inizio, che mi sono dimenticato di controllare i farmaci per la tiroide. Li prendevo a stomaco vuoto, ma durante il digiuno dovevo essere sicuro di incastrarli bene con l’orario, altrimenti rischiavo di sballare tutto.
Ora, funziona per tutti? Boh, non lo so. Io ho visto i risultati dopo un mese circa, ma è vero che ognuno è diverso. L’ipotiroidismo può rallentare le cose, quindi magari ci vuole più pazienza. Non vi mentirò: ci sono giorni in cui mi chiedo se ne valga la pena, soprattutto quando la stanchezza ti prende a schiaffi. Però, se vi organizzate e non vi fate prendere dal panico, potrebbe sorprendervi. Qualcuno di voi ha provato? Come v
 
Ehi, ciao a tutti, o magari "salve, anime in lotta col metabolismo"! Ti leggo e mi ritrovo un sacco, soprattutto sul sentirsi un bradipo per colpa della tiroide. Io col digiuno 16/8 ci ho dato dentro, ma sai qual è il mio vero alleato per perdere peso? I trekking lunghi. Esco, macino chilometri in montagna per giorni, e il corpo si trasforma. Non è solo questione di bruciare calorie, ma di resettare tutto: testa, muscoli, energia. Con l’ipotiroidismo serve pazienza, sì, ma tra un pasto ben fatto nella finestra e scarponi ai piedi, la bilancia scende e la resistenza sale. Altro che palestra! Tu che ne pensi, hai mai provato a mollare il divano per un sentiero?
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "ehilà, compagni di viaggio"? Non sono proprio un guru, ma ho qualcosa da raccontare. Ho perso 12 chili con il digiuno intermittente, il famoso 16/8, e visto che qui si parla di ipotiroidismo, mi sento un po’ chiamato in causa. Anche io ho la tiroide che fa i capricci, quindi capisco i dubbi. Funzionerà? Non funzionerà? Ti senti stanco morto e hai paura di peggiorare tutto? Vi racconto com’è andata per me, magari vi aiuta a farvi un’idea.
All’inizio ero scettico. Con l’ipotiroidismo mi sentivo sempre gonfio, lento, come se il mio corpo fosse in letargo. Mi dicevo: "Ma se già fatico a perdere peso, figuriamoci a stare senza mangiare per 16 ore!". Però ho provato, più per curiosità che per altro. Ho scelto il 16/8 perché sembrava fattibile: mangiavo dalle 12 alle 20, poi stop fino al giorno dopo. Le prime due settimane? Un disastro. Fame, mal di testa, e quella sensazione di "non ce la farò mai". Ma poi ho capito che stavo sbagliando approccio.
Il trucco, almeno per me, è stato non buttarmi a capofitto senza preparazione. Prima di tutto, ho cercato di ascoltare il mio corpo: con la tiroide ballerina, se esageri con le restrizioni, ti si ritorce contro. Ho tenuto d’occhio le calorie, sì, ma senza diventare matto. Durante la finestra di 8 ore, mangiavo cose nutrienti: proteine magre, verdure, grassi buoni tipo avocado o noci. Niente schifezze, perché altrimenti il digiuno non serve a nulla, no? E poi, fondamentale, ho bevuto acqua come se fossi un cammello nel deserto. La tiroide può renderti più incline alla ritenzione idrica, quindi idratarsi è d’obbligo.
Gli errori da evitare? Ne ho fatti a bizzeffe. Tipo saltare i pasti nella finestra pensando "meno mangio, meglio è". Sbagliato. Finivo per abbuffarmi dopo, e con il metabolismo lento dell’ipotiroidismo è un attimo mandare tutto all’aria. Oppure non dormire abbastanza: se non riposi, il corpo va in tilt e il digiuno diventa un peso insostenibile. Un’altra cosa: non fate come me all’inizio, che mi sono dimenticato di controllare i farmaci per la tiroide. Li prendevo a stomaco vuoto, ma durante il digiuno dovevo essere sicuro di incastrarli bene con l’orario, altrimenti rischiavo di sballare tutto.
Ora, funziona per tutti? Boh, non lo so. Io ho visto i risultati dopo un mese circa, ma è vero che ognuno è diverso. L’ipotiroidismo può rallentare le cose, quindi magari ci vuole più pazienza. Non vi mentirò: ci sono giorni in cui mi chiedo se ne valga la pena, soprattutto quando la stanchezza ti prende a schiaffi. Però, se vi organizzate e non vi fate prendere dal panico, potrebbe sorprendervi. Qualcuno di voi ha provato? Come v
Ehi, ciao a tutti, o forse "salve, anime in lotta col metabolismo"! Ti capisco benissimo, l’ipotiroidismo è una bella rogna, e il digiuno intermittente può sembrare un salto nel buio. Io sono un fan sfegatato della dieta mediterranea, e ti dico: con il 16/8 ci ho perso 8 chili, ma il segreto è stato non farmi mancare pesce e verdure. Tipo, ieri? Filetto di salmone grigliato con un filo d’olio d’oliva e una montagna di zucchine saltate. Roba semplice, che ti sazia e non ti fa sentire in punizione. Tu che combini nella tua finestra? Magari prova a buttare dentro un po’ di sapore mediterraneo, potrebbe aiutarti a non crollare!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "ehilà, compagni di viaggio"? Non sono proprio un guru, ma ho qualcosa da raccontare. Ho perso 12 chili con il digiuno intermittente, il famoso 16/8, e visto che qui si parla di ipotiroidismo, mi sento un po’ chiamato in causa. Anche io ho la tiroide che fa i capricci, quindi capisco i dubbi. Funzionerà? Non funzionerà? Ti senti stanco morto e hai paura di peggiorare tutto? Vi racconto com’è andata per me, magari vi aiuta a farvi un’idea.
All’inizio ero scettico. Con l’ipotiroidismo mi sentivo sempre gonfio, lento, come se il mio corpo fosse in letargo. Mi dicevo: "Ma se già fatico a perdere peso, figuriamoci a stare senza mangiare per 16 ore!". Però ho provato, più per curiosità che per altro. Ho scelto il 16/8 perché sembrava fattibile: mangiavo dalle 12 alle 20, poi stop fino al giorno dopo. Le prime due settimane? Un disastro. Fame, mal di testa, e quella sensazione di "non ce la farò mai". Ma poi ho capito che stavo sbagliando approccio.
Il trucco, almeno per me, è stato non buttarmi a capofitto senza preparazione. Prima di tutto, ho cercato di ascoltare il mio corpo: con la tiroide ballerina, se esageri con le restrizioni, ti si ritorce contro. Ho tenuto d’occhio le calorie, sì, ma senza diventare matto. Durante la finestra di 8 ore, mangiavo cose nutrienti: proteine magre, verdure, grassi buoni tipo avocado o noci. Niente schifezze, perché altrimenti il digiuno non serve a nulla, no? E poi, fondamentale, ho bevuto acqua come se fossi un cammello nel deserto. La tiroide può renderti più incline alla ritenzione idrica, quindi idratarsi è d’obbligo.
Gli errori da evitare? Ne ho fatti a bizzeffe. Tipo saltare i pasti nella finestra pensando "meno mangio, meglio è". Sbagliato. Finivo per abbuffarmi dopo, e con il metabolismo lento dell’ipotiroidismo è un attimo mandare tutto all’aria. Oppure non dormire abbastanza: se non riposi, il corpo va in tilt e il digiuno diventa un peso insostenibile. Un’altra cosa: non fate come me all’inizio, che mi sono dimenticato di controllare i farmaci per la tiroide. Li prendevo a stomaco vuoto, ma durante il digiuno dovevo essere sicuro di incastrarli bene con l’orario, altrimenti rischiavo di sballare tutto.
Ora, funziona per tutti? Boh, non lo so. Io ho visto i risultati dopo un mese circa, ma è vero che ognuno è diverso. L’ipotiroidismo può rallentare le cose, quindi magari ci vuole più pazienza. Non vi mentirò: ci sono giorni in cui mi chiedo se ne valga la pena, soprattutto quando la stanchezza ti prende a schiaffi. Però, se vi organizzate e non vi fate prendere dal panico, potrebbe sorprendervi. Qualcuno di voi ha provato? Come v
Ehi, compagno di viaggio con la tiroide birichina! La tua storia mi ha fatto proprio sorridere, sai? Anche io con l’ipotiroidismo spesso mi sento come un bradipo in letargo, quindi capisco bene le tue paure e i tuoi "esperimenti". Il 16/8 l’ho provato pure io, e devo dire che hai ragione: l’inizio è una giungla! Però hai fatto bene a non mollare e a trovare il tuo equilibrio. Io invece ti butto lì un’altra idea che mi sta aiutando a non sclerare troppo con le restrizioni: una volta a settimana mi concedo un bel "pasto libero", quello che in gergo chiamano "cheat meal", ma fatto con criterio, eh! Tipo una pizza con gli amici o un piatto di pasta come si deve. Non solo mi ricarica il morale (perché diciamocelo, la dieta a volte è una botta psicologica), ma ho notato che il mio metabolismo non si impigrisce troppo. Tu che ne pensi? Hai mai provato a inserire un pasto così nella tua routine col digiuno? Magari con la tiroide che ci rallenta potrebbe essere un trucco per non sentirsi sempre "a stecchetto". Fammi sapere!
 
Ehi, tu, con la tiroide che fa le bizze, benvenuto nel club dei lenti ma testardi! 😜 La tua storia del 16/8 con l’ipotiroidismo mi ha fatto quasi cadere dalla sedia dal ridere, perché, diciamocelo, all’inizio sembra proprio una missione impossibile, no? Tipo, "Ma chi me lo fa fare di stare 16 ore senza mangiare se già mi trascino come uno zombie?". Eppure, eccoti lì, 12 chili dopo, a fare il fenomeno! 👏 Respect, davvero.

Io sono uno che c’è passato, perso 15 chili (sì, lo so, faccio il gradasso), e ti dico la mia: il digiuno intermittente con la tiroide capricciosa può funzionare, ma ci vuole il cervello acceso, non solo la forza di volontà. All’inizio anch’io facevo il tuo stesso casino: fame da lupi, mal di testa da spaccarmi il cranio e quella vocina che diceva "molla tutto e vai di Nutella". Poi però ho capito che serviva strategia, mica solo digiunare a caso. Tipo, prima di buttarmi nel 16/8, ho fatto un salto dal medico e mi sono assicurato che i livelli della tiroide fossero a posto con i farmaci – perché se no, puoi digiunare quanto vuoi, ma il corpo ti ride in faccia. Tu li hai fatti, i controlli, prima di partire? Spero di sì, sennò ti tocca correre ai ripari! 😉

La tua idea di mangiare robe sane nelle 8 ore è sacrosanta: proteine, verdure, un po’ di grassi buoni… io ci aggiungo anche un bel cucchiaio di burro di arachidi ogni tanto, che con la tiroide lenta mi serve quel boost di energia. Però, senti qua, hai mai provato a non essere troppo talebano col digiuno? Io, per non sclerare, ogni tanto mi sparo una giornata “libera” – non proprio un’abbuffata selvaggia, ma magari un bel piatto di lasagne della nonna o una carbonara come Dio comanda. Non tutti i giorni, eh, ma una volta ogni 10-15 giorni, giusto per dire al metabolismo: "Ehi, svegliati, non stiamo morendo di fame!". Con l’ipotiroidismo che ci rallenta, secondo me aiuta a non far spegnere del tutto la macchina. Che ne dici, ti stuzzica l’idea o sei uno di quelli che “no, devo essere rigido sennò fallisco”? 😏

Errori ne ho fatti pure io, tranquillo. Tipo una volta ho pensato: "Vabbè, salto un pasto nella finestra, tanto digiuno già". Risultato? Mi sono ritrovato a mezzanotte con la testa nel frigo a divorare tutto quello che trovavo. Oppure non bere abbastanza – con la ritenzione idrica che ci regala la tiroide, se non fai il pieno d’acqua sei fregato. Ora giro sempre con una borraccia come se fossi un esploratore nel Sahara. Tu come te la cavi con l’idratazione? Scommetto che ogni tanto te ne dimentichi pure tu! 😂

Insomma, il digiuno col nostro “amico” ipotiroidismo è un po’ come ballare con un partner che pesta i piedi, ma se impari i passi giusti, alla fine ti muovi bene. Non sarà una passeggiata per tutti, e ci vuole pazienza (tanta, troppa a volte), ma se ti organizzi e non ti fai prendere dalla frenesia, i risultati arrivano. Tu che combini ora, sei ancora sul 16/8 o hai cambiato qualcosa? Dai, racconta, che qui siamo tutti curiosi! 😉
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "ehilà, compagni di viaggio"? Non sono proprio un guru, ma ho qualcosa da raccontare. Ho perso 12 chili con il digiuno intermittente, il famoso 16/8, e visto che qui si parla di ipotiroidismo, mi sento un po’ chiamato in causa. Anche io ho la tiroide che fa i capricci, quindi capisco i dubbi. Funzionerà? Non funzionerà? Ti senti stanco morto e hai paura di peggiorare tutto? Vi racconto com’è andata per me, magari vi aiuta a farvi un’idea.
All’inizio ero scettico. Con l’ipotiroidismo mi sentivo sempre gonfio, lento, come se il mio corpo fosse in letargo. Mi dicevo: "Ma se già fatico a perdere peso, figuriamoci a stare senza mangiare per 16 ore!". Però ho provato, più per curiosità che per altro. Ho scelto il 16/8 perché sembrava fattibile: mangiavo dalle 12 alle 20, poi stop fino al giorno dopo. Le prime due settimane? Un disastro. Fame, mal di testa, e quella sensazione di "non ce la farò mai". Ma poi ho capito che stavo sbagliando approccio.
Il trucco, almeno per me, è stato non buttarmi a capofitto senza preparazione. Prima di tutto, ho cercato di ascoltare il mio corpo: con la tiroide ballerina, se esageri con le restrizioni, ti si ritorce contro. Ho tenuto d’occhio le calorie, sì, ma senza diventare matto. Durante la finestra di 8 ore, mangiavo cose nutrienti: proteine magre, verdure, grassi buoni tipo avocado o noci. Niente schifezze, perché altrimenti il digiuno non serve a nulla, no? E poi, fondamentale, ho bevuto acqua come se fossi un cammello nel deserto. La tiroide può renderti più incline alla ritenzione idrica, quindi idratarsi è d’obbligo.
Gli errori da evitare? Ne ho fatti a bizzeffe. Tipo saltare i pasti nella finestra pensando "meno mangio, meglio è". Sbagliato. Finivo per abbuffarmi dopo, e con il metabolismo lento dell’ipotiroidismo è un attimo mandare tutto all’aria. Oppure non dormire abbastanza: se non riposi, il corpo va in tilt e il digiuno diventa un peso insostenibile. Un’altra cosa: non fate come me all’inizio, che mi sono dimenticato di controllare i farmaci per la tiroide. Li prendevo a stomaco vuoto, ma durante il digiuno dovevo essere sicuro di incastrarli bene con l’orario, altrimenti rischiavo di sballare tutto.
Ora, funziona per tutti? Boh, non lo so. Io ho visto i risultati dopo un mese circa, ma è vero che ognuno è diverso. L’ipotiroidismo può rallentare le cose, quindi magari ci vuole più pazienza. Non vi mentirò: ci sono giorni in cui mi chiedo se ne valga la pena, soprattutto quando la stanchezza ti prende a schiaffi. Però, se vi organizzate e non vi fate prendere dal panico, potrebbe sorprendervi. Qualcuno di voi ha provato? Come v
Ehi, ciao a chi ci sta provando! La tua storia mi ha fatto ripensare ai miei inizi col digiuno intermittente e l’ipotiroidismo. Anch’io ero scettico, sempre stanco e gonfio, ma il detox mi ha salvato. Non parlo solo di 16/8, ma di aiutarti con succhi verdi o smoothie leggeri nella finestra di cibo. Tipo spinaci, mela e zenzero: disintossicano e non pesano. Occhio però, non esagerare coi liquidi freddi, che con la tiroide lenta puoi sentirti peggio. Io ci ho messo pazienza, ma ha funzionato. Tu hai provato qualcosa del genere o vai dritto col digiuno secco?
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "ehilà, compagni di viaggio"? Non sono proprio un guru, ma ho qualcosa da raccontare. Ho perso 12 chili con il digiuno intermittente, il famoso 16/8, e visto che qui si parla di ipotiroidismo, mi sento un po’ chiamato in causa. Anche io ho la tiroide che fa i capricci, quindi capisco i dubbi. Funzionerà? Non funzionerà? Ti senti stanco morto e hai paura di peggiorare tutto? Vi racconto com’è andata per me, magari vi aiuta a farvi un’idea.
All’inizio ero scettico. Con l’ipotiroidismo mi sentivo sempre gonfio, lento, come se il mio corpo fosse in letargo. Mi dicevo: "Ma se già fatico a perdere peso, figuriamoci a stare senza mangiare per 16 ore!". Però ho provato, più per curiosità che per altro. Ho scelto il 16/8 perché sembrava fattibile: mangiavo dalle 12 alle 20, poi stop fino al giorno dopo. Le prime due settimane? Un disastro. Fame, mal di testa, e quella sensazione di "non ce la farò mai". Ma poi ho capito che stavo sbagliando approccio.
Il trucco, almeno per me, è stato non buttarmi a capofitto senza preparazione. Prima di tutto, ho cercato di ascoltare il mio corpo: con la tiroide ballerina, se esageri con le restrizioni, ti si ritorce contro. Ho tenuto d’occhio le calorie, sì, ma senza diventare matto. Durante la finestra di 8 ore, mangiavo cose nutrienti: proteine magre, verdure, grassi buoni tipo avocado o noci. Niente schifezze, perché altrimenti il digiuno non serve a nulla, no? E poi, fondamentale, ho bevuto acqua come se fossi un cammello nel deserto. La tiroide può renderti più incline alla ritenzione idrica, quindi idratarsi è d’obbligo.
Gli errori da evitare? Ne ho fatti a bizzeffe. Tipo saltare i pasti nella finestra pensando "meno mangio, meglio è". Sbagliato. Finivo per abbuffarmi dopo, e con il metabolismo lento dell’ipotiroidismo è un attimo mandare tutto all’aria. Oppure non dormire abbastanza: se non riposi, il corpo va in tilt e il digiuno diventa un peso insostenibile. Un’altra cosa: non fate come me all’inizio, che mi sono dimenticato di controllare i farmaci per la tiroide. Li prendevo a stomaco vuoto, ma durante il digiuno dovevo essere sicuro di incastrarli bene con l’orario, altrimenti rischiavo di sballare tutto.
Ora, funziona per tutti? Boh, non lo so. Io ho visto i risultati dopo un mese circa, ma è vero che ognuno è diverso. L’ipotiroidismo può rallentare le cose, quindi magari ci vuole più pazienza. Non vi mentirò: ci sono giorni in cui mi chiedo se ne valga la pena, soprattutto quando la stanchezza ti prende a schiaffi. Però, se vi organizzate e non vi fate prendere dal panico, potrebbe sorprendervi. Qualcuno di voi ha provato? Come v
Ehi, viaggiatori della bilancia! O magari un bel "forza, compagni di lotta contro i chili"? Mi butto nel discorso perché il digiuno intermittente con l’ipotiroidismo è un tema che mi ha fatto sudare, letteralmente e non. Anche io sono uno con la tiroide che va a rilento, quindi ti capisco quando dici di sentirti stanco e gonfio. La tua storia mi ha colpito, e visto che sono un fan sfegatato delle diete low-carb, provo a darti il mio punto di vista, magari ti torna utile.

Io col digiuno 16/8 ci ho dato dentro, ma non da solo: l’ho sempre abbinato a un approccio basso negli zuccheri, tipo Atkins o una versione leggera di paleo. Perché? Con l’ipotiroidismo il metabolismo è un bradipo, e i carboidrati, soprattutto quelli raffinati, per me erano come benzina sul fuoco della ritenzione idrica e della stanchezza. Nella mia finestra di 8 ore, mi sono concentrato su proteine come pollo o uova, verdure a foglia verde e grassi sani, tipo olio d’oliva o un bel cucchiaio di burro di mandorle. Niente pane, pasta o dolci, che per me erano il nemico numero uno. Risultato? Dopo un mese, meno 8 chili e una lucidità mentale che non avevo da anni.

Le prime settimane sono state dure, te lo dico senza girarci intorno. Fame nervosa, giramenti di testa, e la tentazione di mollare ogni due giorni. Però ho imparato un paio di trucchi che mi hanno salvato. Primo: prepararmi i pasti in anticipo. Se sai già cosa mangerai nella finestra, eviti di buttarti sulla prima schifezza che trovi. Secondo: integrare bene i farmaci della tiroide. Io li prendo al mattino a stomaco vuoto, quindi durante il digiuno, e ho dovuto aggiustare gli orari per non incasinare tutto. Terzo: bere, bere, bere. Acqua, tisane senza zucchero, qualsiasi cosa pur di tenere il corpo idratato e aiutare la tiroide a non impazzire.

Errori? Ne ho fatti eccome. Tipo pensare che il digiuno bastasse da solo senza curare la qualità del cibo. Sbagliato. Se ti riempi di junk food nelle 8 ore, è come scavarti la fossa con l’ipotiroidismo. Oppure esagerare con le restrizioni: una volta ho provato a saltare un pasto nella finestra per “accelerare”, e sono finito col mangiare il doppio dopo, col metabolismo che mi rideva in faccia. Altro consiglio: non sottovalutare il sonno. Se dormi poco, il corpo va in modalità sopravvivenza e addio risultati.

Per me il mix digiuno e low-carb ha funzionato perché tiene a bada gli sbalzi di zucchero nel sangue, che con la tiroide pigra sono un disastro. Non dico che sia la formula magica per tutti, ognuno ha il suo percorso. Tu hai provato a cambiare qualcosa nella tua dieta oltre al digiuno? Io ho notato che tagliare i carboidrati mi ha dato una marcia in più, ma magari per te è diverso. Fammi sapere come sta andando, sono curioso! E comunque, complimenti per i 12 chili, è una gran vittoria, soprattutto con la tiroide che rema contro.
 
Ehilà, guerrieri del peso! O forse un "ciao, compagni di remi contro la corrente"? Mi tuffo nella tua storia perché l’ipotiroidismo è un avversario che conosco bene, e il tuo racconto sul digiuno intermittente mi ha fatto venire voglia di condividere la mia esperienza. Io sto provando a scendere di peso puntando tutto sui супы, o meglio, zuppe leggere di verdure, per tenere le calorie sotto controllo senza morire di fame. E visto che tu hai tirato fuori il 16/8, provo a dirti com’è andata per me, magari ti dà qualche spunto.

Anch’io all’inizio ero scettico. Con la tiroide che va al rallentatore, mi sentivo sempre appesantito, come se il mio corpo dicesse "no, grazie" a qualsiasi dieta. Però ho deciso di provarci, non con il digiuno, ma con una base di zuppe vegetali. Le faccio con zucchine, spinaci, carote, un filo d’olio e magari un po’ di spezie per non annoiarmi. L’idea è semplice: poche calorie, tanta acqua e fibre per riempirmi lo stomaco senza appesantirmi. Nella mia giornata tipo, la zuppa è il piatto forte, poi aggiungo qualcosa di leggero come del pesce o un uovo sodo per le proteine. Funziona? Più o meno. Non ho perso 12 chili come te, ma in due mesi sono sceso di 5, che per me è già un miracolo.

Le difficoltà ci sono state, non lo nego. All’inizio mi mancava quel senso di sazietà che ti danno pane o pasta, e a volte mi sentivo debole, soprattutto nei giorni in cui la tiroide decideva di fare i capricci. Poi ho capito che dovevo bilanciare meglio: se esageravo con le restrizioni, finivo per cedere e mangiarmi mezzo frigorifero dopo. Il trucco per me è stato non lesinare sui nutrienti. Metto un po’ di legumi nelle zuppe, tipo lenticchie, per avere energia senza strafare con le calorie. E bevo acqua a litri, come dici tu, perché con l’ipotiroidismo se non ti idrati è la fine.

Errori? Tanti. Tipo pensare che bastasse una zuppetta triste per tutto il giorno. Risultato: fame assurda e niente forze. Oppure non pianificare: se non ho la zuppa pronta, finisco per improvvisare con cose meno sane. E i farmaci della tiroide, come dici tu, sono un altro casino. Io li prendo al mattino, e sto attento a non mangiare subito dopo, altrimenti addio effetto.

Non so se il digiuno sia meglio delle mie zuppe, ma ti ammiro per la costanza. Il mio approccio è più soft, forse troppo, ma per ora mi sta aiutando a non sentirmi in guerra col mio corpo. Tu hai mai provato a inserire qualcosa di liquido tipo brodi o zuppe nella tua finestra di 8 ore? Io trovo che mi salvino la vita quando la fame bussa. Complimenti ancora per i tuoi risultati, sei un’ispirazione per chi come me combatte con la tiroide! Fammi sapere cosa ne pensi, sono tutto orecchie.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "ehilà, compagni di viaggio"? Non sono proprio un guru, ma ho qualcosa da raccontare. Ho perso 12 chili con il digiuno intermittente, il famoso 16/8, e visto che qui si parla di ipotiroidismo, mi sento un po’ chiamato in causa. Anche io ho la tiroide che fa i capricci, quindi capisco i dubbi. Funzionerà? Non funzionerà? Ti senti stanco morto e hai paura di peggiorare tutto? Vi racconto com’è andata per me, magari vi aiuta a farvi un’idea.
All’inizio ero scettico. Con l’ipotiroidismo mi sentivo sempre gonfio, lento, come se il mio corpo fosse in letargo. Mi dicevo: "Ma se già fatico a perdere peso, figuriamoci a stare senza mangiare per 16 ore!". Però ho provato, più per curiosità che per altro. Ho scelto il 16/8 perché sembrava fattibile: mangiavo dalle 12 alle 20, poi stop fino al giorno dopo. Le prime due settimane? Un disastro. Fame, mal di testa, e quella sensazione di "non ce la farò mai". Ma poi ho capito che stavo sbagliando approccio.
Il trucco, almeno per me, è stato non buttarmi a capofitto senza preparazione. Prima di tutto, ho cercato di ascoltare il mio corpo: con la tiroide ballerina, se esageri con le restrizioni, ti si ritorce contro. Ho tenuto d’occhio le calorie, sì, ma senza diventare matto. Durante la finestra di 8 ore, mangiavo cose nutrienti: proteine magre, verdure, grassi buoni tipo avocado o noci. Niente schifezze, perché altrimenti il digiuno non serve a nulla, no? E poi, fondamentale, ho bevuto acqua come se fossi un cammello nel deserto. La tiroide può renderti più incline alla ritenzione idrica, quindi idratarsi è d’obbligo.
Gli errori da evitare? Ne ho fatti a bizzeffe. Tipo saltare i pasti nella finestra pensando "meno mangio, meglio è". Sbagliato. Finivo per abbuffarmi dopo, e con il metabolismo lento dell’ipotiroidismo è un attimo mandare tutto all’aria. Oppure non dormire abbastanza: se non riposi, il corpo va in tilt e il digiuno diventa un peso insostenibile. Un’altra cosa: non fate come me all’inizio, che mi sono dimenticato di controllare i farmaci per la tiroide. Li prendevo a stomaco vuoto, ma durante il digiuno dovevo essere sicuro di incastrarli bene con l’orario, altrimenti rischiavo di sballare tutto.
Ora, funziona per tutti? Boh, non lo so. Io ho visto i risultati dopo un mese circa, ma è vero che ognuno è diverso. L’ipotiroidismo può rallentare le cose, quindi magari ci vuole più pazienza. Non vi mentirò: ci sono giorni in cui mi chiedo se ne valga la pena, soprattutto quando la stanchezza ti prende a schiaffi. Però, se vi organizzate e non vi fate prendere dal panico, potrebbe sorprendervi. Qualcuno di voi ha provato? Come v
Ehi, compagni di fatica, che bella storia che hai condiviso! Ti leggo e mi sembra di rivivere un po’ il mio percorso, anche se io arrivo da un angolo diverso: quello di chi corre, nuota e pedala come se non ci fosse un domani. L’ipotiroidismo lo conosco bene anch’io, quel freno a mano tirato che ti fa sentire il corpo pesante, come se fossi sempre un passo indietro. Eppure, il tuo racconto sul digiuno intermittente mi ha acceso una lampadina, perché pure io sto cercando di ottimizzare il peso per rendere meglio nelle mie gare amatoriali.

Devo dirtelo: il tuo entusiasmo è contagioso! Quel passaggio dalle difficoltà iniziali al trovare il ritmo con il 16/8 è proprio quello che mi servirebbe sentire. Anch’io, come te, ho sempre paura di esagerare e mandare il metabolismo in tilt, soprattutto con la tiroide che ogni tanto decide di fare la diva. Però mi piace come hai impostato tutto: proteine, verdure, grassi sani, e quell’immagine del cammello nel deserto mi ha fatto sorridere, ma è verissima! L’acqua è un’alleata che sottovalutiamo troppo spesso, soprattutto quando il corpo tende a trattenere tutto.

Io di mio ci metto un approccio da sportivo: il digiuno lo sto provando da un po’, ma lo alterno con i giorni di allenamento pesante. Tipo, se so che mi aspetta una corsa lunga o una sessione in piscina, sposto la finestra di cibo per avere energia quando serve. Mangio cose come pollo, quinoa, un po’ di olio d’oliva, e magari una manciata di mandorle per tenere il motore acceso. Il trucco per me è stato imparare a non vedere il digiuno come una punizione, ma come un modo per “pulire” il corpo e dargli una spinta. Con l’ipotiroidismo, però, sto attentissimo a non strafare: se mi sento troppo stanco, rallento e ascolto i segnali.

Gli errori di cui parli li capisco eccome. Anch’io all’inizio pensavo che meno mangiassi, meglio fosse, e invece finivo con le gambe molli a metà allenamento. Oppure, dormivo poco per incastrare tutto tra sport e lavoro, e il giorno dopo ero uno straccio. Ora cerco di bilanciare: se digiuno, mi assicuro di dormire almeno 7 ore e di non saltare i farmaci per la tiroide, che nel mio caso prendo presto, prima di qualsiasi cosa.

Mi ha colpito quando dici che ci vuole pazienza. È vero, con questa condizione non siamo dei razzi, ma il tuo mese di risultati mi dà speranza. Io sto cercando di scendere di qualche chilo per migliorare i tempi in bici, e il digiuno potrebbe essere la chiave, ma con il mio ritmo. Magari provo a seguire il tuo esempio e a organizzarmi meglio con i nutrienti nella finestra di 8 ore. Tu come facevi con l’energia per la giornata? E gli altri qui sul forum, avete mai mixato sport e digiuno con l’ipotiroidismo? Sono curioso di sapere se qualcuno ha trovato la quadra! Grazie per aver condiviso, mi hai dato un sacco di spunti da testare sul campo.
 
Ehilà, gente, altro che guru, qui si parla di sopravvivenza! 😅 La tua storia mi ha preso in pieno, anch’io con ‘sta tiroide pigra mi sento un bradipo mezzo gonfio la metà del tempo. Il digiuno 16/8 di cui parli? Ci sto provando, ma ammetto che all’inizio è stato un casino: fame da lupi e un mal di testa che sembrava un martello pneumatico. Però, cavolo, 12 chili sono un bel colpo, mi hai fatto venire voglia di non mollare!

Io sono quello tirchio del gruppo, zero soldi da buttare in palestre o cibi strani. Mi arrangio con quello che ho: mangio roba semplice tipo uova, zucchine grigliate e un filo d’olio, che tanto fa bene e non svuota il portafoglio. Nella finestra di 8 ore cerco di ficcarci dentro proteine e verdure, ma senza fare il fenomeno, eh. E acqua, sì, ne bevo a litri, sennò sembro un palloncino pronto a scoppiare con ‘sta ritenzione schifosa.

Il punto è che non ho tempo né cash per robe complicate, quindi mi alleno a casa: saltelli, flessioni, pure qualche bottiglia d’acqua come pesi improvvisati. Funziona, giuro! 💪 Certo, con l’ipotiroidismo l’energia è quella che è, tipo una pila scarica, ma se mi organizzo bene non crollo. Tu come facevi a non sentirti uno straccio tutto il giorno? Perché io a volte mi trascino e mi viene da mandare tutto a quel paese.

Errori? Ne ho fatti da vendere. Tipo digiunare troppo e poi strafogarmi di pasta come un disperato: risultato, un disastro totale. O non bere abbastanza e sentirmi un catorcio. Ora sto attento, pure coi farmaci della tiroide, che sennò è la fine. Funziona ‘sto digiuno, sì, ma ci vuole una pazienza del diavolo. Voi altri che combinate? Qualcuno si allena in casa come me o sono l’unico squattrinato qui? 😂 Dai, sparate i vostri trucchi, che mi serve ispirazione!