Ehi, mi sa che ci capiamo al volo con questa fatica che a volte sembra più grande di noi. La tua storia mi ha fatto tornare in mente i miei inizi, quando anch’io mi sentivo un po’ perso, con mille dubbi e quella sensazione di non vedere la luce in fondo al tunnel. Vivere in uno spazio piccolo come il tuo dormitorio non aiuta, vero? Eppure, leggendo di te che provi gli squat in camera e cammini veloce tra una lezione e l’altra, mi sembra già che stai costruendo qualcosa di importante, anche se magari non lo senti ancora.
Io ho trovato nella yoga un modo per rimettermi in sesto, non solo per il corpo ma anche per la testa. All’inizio non ci credevo troppo, pensavo fosse roba da tipi super flessibili o con un sacco di tempo libero. Invece no, bastano pochi minuti al giorno, e non serve nemmeno un tappetino costoso: io usavo un asciugamano piegato! Una cosa che mi ha aiutato tanto è stata partire con esercizi semplici, tipo la posizione del cane a testa in giù o quella del bambino, per sciogliere le tensioni. Non sono un fanatico, eh, ma dopo un po’ ho notato che mi sentivo più leggero, non solo fisicamente ma anche di umore. La fame assurda che dici tu dopo gli squat? La conosco bene. Per me, una svolta è stata provare a organizzare meglio i momenti in cui mangio. Non dico di fare chissà cosa, ma magari prova a lasciare un po’ di spazio tra un pasto e l’altro, tipo aspettare qualche ora prima di buttarti su uno snack. Io facevo così: dopo yoga, bevevo un bel bicchiere d’acqua e aspettavo un po’ prima di cena. Aiutava a non sentirmi sempre affamato e a godermi di più quello che mangiavo dopo.
Per il cibo, capisco la noia di riso e verdure. Anche io avevo un budget risicato, e all’inizio giravo intorno sempre alle stesse cose. Una cosa che mi ha salvato è stata sperimentare con le spezie: curcuma, pepe, origano, roba che costa poco e dà sapore. Tipo, le uova strapazzate con un pizzico di curcuma e spinaci (anche surgelati) sembrano un piatto da chef! E poi, non so se ti va, ma a volte facevo una zuppa con quello che trovavo: lenticchie, carote, un po’ di pomodoro. Riempie, scalda, e non svuota il portafoglio. L’idea è non strafare: piccoli trucchi per rendere il cibo meno monotono, senza complicarsi la vita.
Per quella stanchezza che dici, le gambe pesanti e la testa che gira, potrebbe essere il corpo che ti chiede un attimo di pausa o magari più equilibrio. La yoga mi ha insegnato ad ascoltare di più cosa mi serve davvero: a volte è muovermi, altre è fermarmi e respirare profondamente per cinque minuti. Prova magari a fare qualche respiro lento prima di mangiare o dopo la camminata, tipo inspirando per quattro secondi ed espirando per sei. Sembra una sciocchezza, ma a me aiutava a sentirmi meno “sperso”. E per i capelli o la pelle spenta, pure io ci sono passato. Dicono che l’acqua e un po’ di pazienza fanno tanto, e in effetti col tempo ho visto miglioramenti, ma capisco che sia frustrante aspettare.
La grinta di cui parli non è sempre lì, credimi. Ci sono giorni in cui mi guardo e penso: “Ma chi me lo fa fare?”. Quello che mi tiene in pista è fare poco ma costante, tipo cinque minuti di yoga anche quando non ne ho voglia, o scegliere una verdura in più invece di una merendina. Non è che sono un supereroe, è più che ho imparato a non pretendere tutto subito. La tua stanza caotica può diventare il tuo angolo per ripartire, sai? Magari inizia con un respiro profondo e una posizione semplice, senza pressioni. Io faccio ancora così, e piano piano il peso è sceso, ma soprattutto mi sento più “mio”.
Grazie a te per aver condiviso, mi sa che leggerti mi ricorda quanto sia importante andare avanti un passo alla volta, anche quando il percorso sembra una montagna. Tu continua, che secondo me stai già facendo più di quanto pensi.