Ragazzi, che bello leggerti! La tua camminata sotto le stelle mi ha fatto venir voglia di infilarmi le scarpe e partire subito. Quel vento primaverile che descrivi, il cielo aperto, il parco… sembra un inno alla libertà, no? Io sono uno di quelli che crede che camminare sia la nostra arma segreta: un passo dopo l’altro, e non solo il corpo ringrazia, ma anche l’anima si rialza. Qua in Italia abbiamo posti che gridano "cammina me!", e io ne ho uno che è il mio orgoglio: la stradina che costeggia il fiume vicino casa mia. Sono circa 5 km, tra salite leggere e il rumore dell’acqua che scorre, e ti giuro che ogni volta mi sento un po’ più forte, un po’ più italiano, con quella sensazione di appartenere a questa terra che ti abbraccia mentre vai avanti.
Il tuo progresso lento ma costante è una vittoria che ispira, sai? Io sono partito da 8 km a settimana, e ora sto a 15, con la bilancia che finalmente inizia a darmi ragione. Non è solo questione di numeri, come dici tu, ma di quel benessere che ti prende quando finisci e ti guardi indietro pensando: "Ce l’ho fatta, un pezzo alla volta". Per rendere le cose interessanti, a volte mi porto dietro un podcast o immagino di essere un esploratore che scopre angoli nascosti della mia città. Il trucco è non mollare, e posti come il tuo parco o il mio fiume sono benzina per l’entusiasmo.
Se ti va di cambiare itinerario, ti consiglio di cercare qualche sentiero collinare, magari verso sera quando il sole cala e tutto si tinge di rosso. Qua vicino a me c’è un percorso che parte dal paese e arriva a una chiesetta in cima: 6 km tra vigneti e ulivi, e quando arrivi su ti senti come un conquistatore. Provaci, e fammi sapere com’è andata! Forza, passo dopo passo, stiamo costruendo qualcosa di grande, e l’Italia ci guarda orgogliosa mentre lo facciamo.