Io e l'acqua: come ho perso peso con l'aquafitness, altro che diete!

UltimaRatio

Membro
6 Marzo 2025
87
12
8
Ragazzi, ve lo dico subito: le diete, soprattutto quelle tipo keto che ti fanno contare ogni briciola, non fanno per me. Ci ho provato, eh, non pensate che sia una che parla a vanvera. Ho passato settimane a pesare zucchine e a sognare un piatto di pasta, ma alla fine mi sentivo solo uno straccio. Poi un giorno, quasi per caso, mi sono buttata in piscina. Non per nuotare come un’atleta, sia chiaro, ma per provare questa cosa dell’aquafitness che mi aveva consigliato un’amica. E lì è cambiata la musica.
Non sto qui a dirvi che è stato amore a prima vista, perché all’inizio mi sentivo pure un po’ ridicola a saltellare in acqua con altra gente. Però, sapete che c’è? Funziona. Io che odiavo sudare in palestra, che mi annoiavo a morte sul tapis roulain, in acqua ho trovato il mio ritmo. Le lezioni di acquagym sono toste, non fraintendetemi: ti muovi, ti spingi, senti i muscoli che lavorano, ma non ti sembra di morire come con certi allenamenti a secco. L’acqua ti sostiene, ti dà quella sensazione di leggerezza, e intanto stai bruciando calorie senza nemmeno accorgertene.
In sei mesi ho perso 12 chili. Non sto scherzando. E non ho dovuto rinunciare a un bel niente, né al mio bicchiere di vino la sera né a un pezzo di pizza ogni tanto. Certo, non mi abbuffo, ma non è quello il punto. Il punto è che l’aquafitness mi ha fatto muovere il corpo senza farmi sentire in gabbia come con quelle diete assurde. Ogni volta che entro in piscina, so che sto facendo qualcosa di buono per me, e non mi serve una bilancia per confermarlo: lo vedo nei vestiti, lo sento nelle gambe che non si stancano più dopo due passi.
E poi, parliamoci chiaro, l’acqua è una benedizione per chi come me aveva qualche chilo di troppo e le articolazioni che si lamentavano. Niente ginocchia distrutte, niente mal di schiena. Solo movimento, resistenza e un po’ di fiato corto che poi diventa soddisfazione. Non vi sto dicendo di mollare tutto e correre in piscina, ma se siete stufi di contare calorie e di sentirvi in colpa per ogni boccone, provateci. Io non torno indietro, questo è poco ma sicuro. Altro che diete, l’acqua è la mia rivoluzione!
 
  • Mi piace
Reazioni: Sedan
Ragazzi, ve lo dico subito: le diete, soprattutto quelle tipo keto che ti fanno contare ogni briciola, non fanno per me. Ci ho provato, eh, non pensate che sia una che parla a vanvera. Ho passato settimane a pesare zucchine e a sognare un piatto di pasta, ma alla fine mi sentivo solo uno straccio. Poi un giorno, quasi per caso, mi sono buttata in piscina. Non per nuotare come un’atleta, sia chiaro, ma per provare questa cosa dell’aquafitness che mi aveva consigliato un’amica. E lì è cambiata la musica.
Non sto qui a dirvi che è stato amore a prima vista, perché all’inizio mi sentivo pure un po’ ridicola a saltellare in acqua con altra gente. Però, sapete che c’è? Funziona. Io che odiavo sudare in palestra, che mi annoiavo a morte sul tapis roulain, in acqua ho trovato il mio ritmo. Le lezioni di acquagym sono toste, non fraintendetemi: ti muovi, ti spingi, senti i muscoli che lavorano, ma non ti sembra di morire come con certi allenamenti a secco. L’acqua ti sostiene, ti dà quella sensazione di leggerezza, e intanto stai bruciando calorie senza nemmeno accorgertene.
In sei mesi ho perso 12 chili. Non sto scherzando. E non ho dovuto rinunciare a un bel niente, né al mio bicchiere di vino la sera né a un pezzo di pizza ogni tanto. Certo, non mi abbuffo, ma non è quello il punto. Il punto è che l’aquafitness mi ha fatto muovere il corpo senza farmi sentire in gabbia come con quelle diete assurde. Ogni volta che entro in piscina, so che sto facendo qualcosa di buono per me, e non mi serve una bilancia per confermarlo: lo vedo nei vestiti, lo sento nelle gambe che non si stancano più dopo due passi.
E poi, parliamoci chiaro, l’acqua è una benedizione per chi come me aveva qualche chilo di troppo e le articolazioni che si lamentavano. Niente ginocchia distrutte, niente mal di schiena. Solo movimento, resistenza e un po’ di fiato corto che poi diventa soddisfazione. Non vi sto dicendo di mollare tutto e correre in piscina, ma se siete stufi di contare calorie e di sentirvi in colpa per ogni boccone, provateci. Io non torno indietro, questo è poco ma sicuro. Altro che diete, l’acqua è la mia rivoluzione!
Ehi, che bella la tua storia! Mi ha fatto sorridere leggere di come hai trovato la tua strada con l’aquafitness, e ti capisco quando dici che le diete super rigide ti fanno sentire in gabbia. Anch’io ho avuto la mia dose di bilance e zucchine pesate, ma ora ho trovato un equilibrio che mi fa stare bene, e voglio condividere un pezzetto della mia esperienza.

Da un po’ di tempo seguo la strategia del “cheat meal”, un pasto libero una volta a settimana dove mi concedo quello che mi va, senza sensi di colpa. All’inizio pensavo fosse solo un modo per premiarmi, ma poi ho scoperto che ha un senso anche per il corpo e la testa. Quel pasto mi dà una spinta: il metabolismo sembra risvegliarsi, come se gli dessi un segnale che non c’è carestia in vista. Non è solo una mia impressione, eh, c’è della scienza dietro! Questo piccolo “strappo” aiuta a non far rallentare troppo il metabolismo, che a volte con le diete troppo strette si impigrisce.

Ma la cosa più bella è l’effetto sulla testa. Sapere che ogni settimana posso godermi una pizza o un bel piatto di pasta al pomodoro fresco (magari con ingredienti genuini, che fanno la differenza) mi toglie quella sensazione di privazione. Non vivo più il cibo come un nemico, e questo mi fa affrontare il resto della settimana con più serenità. Certo, il resto del tempo cerco di mangiare in modo equilibrato, con tanta verdura e frutta di stagione, che mi fanno sentire leggera e piena di energia, proprio come dici tu con l’acqua che ti sostiene.

Il tuo racconto mi ha fatto pensare a quanto sia importante trovare un modo per muoversi e mangiare che ci faccia stare bene, senza sentirci incastrati. L’aquafitness sembra perfetto per te, e il mio cheat meal è il mio piccolo trucco per non perdere la gioia di mangiare. Continuiamo così, no? Ognuno con la sua rivoluzione!
 
Ciao, wow, la tua passione per l’aquafitness mi ha davvero colpita! Devo ammettere che leggendo il tuo post mi sono sentita un po’ in imbarazzo, perché io sono ancora in quella fase in cui cerco di capire cosa funziona per me. Le diete rigide? Un disastro, come dici tu. Pesare ogni cosa mi fa impazzire, e in più devo stare attenta a cosa mangio per via di alcune intolleranze che mi complicano la vita.

Da un po’ sto provando a seguire un’alimentazione più semplice, basata su cibi che non mi creano problemi e che mi fanno sentire bene. Non è una vera dieta, più un modo di ascoltare il mio corpo. Per esempio, ho scoperto che se evito certi alimenti che mi gonfiano o mi fanno sentire stanca, la mia testa è più leggera, meno ansiosa. Non so se è solo una mia impressione, ma quando mangio in modo più pulito, senza cibi che mi “appesantiscono”, mi sento meno stressata, come se il corpo e la mente andassero d’accordo.

Il movimento è ancora un tasto dolente, però il tuo racconto sull’aquafitness mi ha incuriosita. Non sono una gran sportiva, e l’idea di muovermi in acqua mi sembra meno… spaventosa, ecco. Magari ci provo, chissà! Per ora, il mio piccolo passo è stato trovare un equilibrio con il cibo che non mi faccia sentire in colpa o in lotta con me stessa. Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha dato una spinta a non mollare!