Ritrovare la forma dopo un infortunio: allenamenti adattati a casa, ce la sto facendo!

vichus

Membro
6 Marzo 2025
88
14
8
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare insieme"? 😅
Sono qui a condividere un po’ del mio percorso, magari può essere utile a qualcuno che sta passando per qualcosa di simile. Dopo un infortunio alla schiena un paio di anni fa, ho preso un bel po’ di chili – immobile sul divano, con il morale sotto i piedi e il frigo che sembrava chiamarmi ogni ora. Non proprio il momento d’oro della mia vita, diciamo!
Ora però sto tornando in carreggiata, e lo sto facendo da casa, con allenamenti adattati che mi stanno salvando. All’inizio ero scettica sull’allenarmi senza palestra – pensavo servissero attrezzi super tecnologici o chissà cosa. Invece, ho scoperto che con un tappetino, un po’ di spazio e tanta pazienza si può fare tantissimo! Faccio esercizi mirati per rinforzare la schiena, tipo movimenti lenti e controllati (ispirati un po’ al pilates, ma senza chiamarlo proprio così 😊), stretching e qualche sessione leggera di cardio quando me la sento. Il fisioterapista mi ha dato il via libera, ma sempre con l’idea di ascoltare il corpo e non strafare.
Il bello di casa? Zero pressione! Niente occhi indiscreti, niente “devo essere perfetta”. Posso sudare in pigiama e fermarmi se sento un dolorino, senza sentirmi giudicata. Certo, la palestra ha i suoi vantaggi – l’atmosfera, gli attrezzi, il personal trainer che ti segue – ma per me ora è una questione di comodità e sicurezza. E poi, diciamolo, risparmiare sull’abbonamento non guasta mai! 💸
Lato cibo, sto cercando di tenere tutto semplice: più verdure, proteine magre, meno schifezze (anche se ogni tanto un quadratino di cioccolato ci scappa, sono umana!). Non seguo diete assurde, solo buon senso e porzioni che non mi facciano sentire un’ameba dopo mangiato.
La cosa più bella? Vedere i progressi, piano piano. Non parlo solo di chili – quelli scendono lenti, ma scendono – parlo di sentirmi più forte, più mobile, più me stessa. Certo, c’è ancora strada da fare, ma sapere che posso farcela da casa, con i miei tempi, mi dà una carica pazzesca.
Voi che ne pensate? Casa o palestra per rimettersi in forma dopo un infortunio? Qualche trucco che vi ha aiutato? Dai, raccontatemi, che ogni storia è una spinta in più! 💪 Forza a tutti, ce la possiamo fare! 🌟
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare insieme"? 😅
Sono qui a condividere un po’ del mio percorso, magari può essere utile a qualcuno che sta passando per qualcosa di simile. Dopo un infortunio alla schiena un paio di anni fa, ho preso un bel po’ di chili – immobile sul divano, con il morale sotto i piedi e il frigo che sembrava chiamarmi ogni ora. Non proprio il momento d’oro della mia vita, diciamo!
Ora però sto tornando in carreggiata, e lo sto facendo da casa, con allenamenti adattati che mi stanno salvando. All’inizio ero scettica sull’allenarmi senza palestra – pensavo servissero attrezzi super tecnologici o chissà cosa. Invece, ho scoperto che con un tappetino, un po’ di spazio e tanta pazienza si può fare tantissimo! Faccio esercizi mirati per rinforzare la schiena, tipo movimenti lenti e controllati (ispirati un po’ al pilates, ma senza chiamarlo proprio così 😊), stretching e qualche sessione leggera di cardio quando me la sento. Il fisioterapista mi ha dato il via libera, ma sempre con l’idea di ascoltare il corpo e non strafare.
Il bello di casa? Zero pressione! Niente occhi indiscreti, niente “devo essere perfetta”. Posso sudare in pigiama e fermarmi se sento un dolorino, senza sentirmi giudicata. Certo, la palestra ha i suoi vantaggi – l’atmosfera, gli attrezzi, il personal trainer che ti segue – ma per me ora è una questione di comodità e sicurezza. E poi, diciamolo, risparmiare sull’abbonamento non guasta mai! 💸
Lato cibo, sto cercando di tenere tutto semplice: più verdure, proteine magre, meno schifezze (anche se ogni tanto un quadratino di cioccolato ci scappa, sono umana!). Non seguo diete assurde, solo buon senso e porzioni che non mi facciano sentire un’ameba dopo mangiato.
La cosa più bella? Vedere i progressi, piano piano. Non parlo solo di chili – quelli scendono lenti, ma scendono – parlo di sentirmi più forte, più mobile, più me stessa. Certo, c’è ancora strada da fare, ma sapere che posso farcela da casa, con i miei tempi, mi dà una carica pazzesca.
Voi che ne pensate? Casa o palestra per rimettersi in forma dopo un infortunio? Qualche trucco che vi ha aiutato? Dai, raccontatemi, che ogni storia è una spinta in più! 💪 Forza a tutti, ce la possiamo fare! 🌟
Ehi, “sudare insieme” mi piace come motto! Il tuo percorso mi ispira un sacco, specie perché anch’io sto rimettendo in sesto il corpo dopo un infortunio, ma con un coach online. La comodità di casa è imbattibile, vero? Seguo un programma fatto su misura dal mio trainer remoto e dal dietologo: esercizi soft per la mobilità e un’alimentazione semplice, tanta verdura e proteine, roba che mi tiene sazia senza appesantirmi. I pro? Flessibilità totale e zero stress da palestra. I contro? A volte mi manca un po’ il contatto umano, quel “dai, ce la fai” detto di persona. Però i progressi ci sono, lenti ma reali, e sentirmi più energica è la mia vittoria. Tu hai ragione, ascoltiamo il corpo e i risultati arrivano! Casa o palestra, l’importante è crederci. Qualche consiglio per non mollare? Io punto tutto sulla costanza!
 
Ehilà, “pronti a sudare insieme” mi ha fatto sorridere, ma io ormai sudo solo in piscina, altro che tappetino a casa! 😅 Complimenti per il tuo percorso, vichus, mi ci ritrovo un sacco: anch’io dopo un infortunio – caviglia ko, un disastro – ho messo su chili che non voglio nemmeno contare. Il divano era il mio regno, ma il frigo? Un sirenetto che cantava il mio nome! Ora però sono un’altra persona, e tutto grazie al nuoto. Altro che pigiama e stretching, io mi butto in acqua e via, è la mia terapia!

Devo essere sincera, casa per me non funziona: troppi alibi per rimandare, tipo “oggi sono stanca” o “c’è da stirare”. In piscina invece non scappi, l’acqua ti chiama e ti muovi per forza! Dopo l’infortunio, il fisioterapista mi ha detto che il nuoto era perfetto: zero impatto sulle articolazioni, specie sulla mia caviglia malconcia, e un allenamento completo che ti rimette in forma senza accorgertene. All’inizio facevo due vasche e mi sentivo morire, ora sono a 40 minuti di crawl e dorso senza fermarmi. Non è solo questione di chili – che comunque piano piano se ne vanno – ma di sentirmi leggera, forte, con le giunture che non scricchiolano più. 😎

Il mio piano? Tre volte a settimana, tecnica mista: crawl per il fiato, dorso per la schiena, qualche gambata leggera per non forzare la caviglia. Niente di assurdo, ma costante. E poi, vuoi mettere il relax di galleggiare dopo? È il mio momento zen! L’acqua mi sostiene, zero pressione, e se ho un dolorino mollo un attimo e nessuno mi guarda storto. Altro che casa, lì mi sentirei un pesce fuor d’acqua (battutona, eh?). 😂

Cibo? Mangio sano, roba semplice: pesce, verdure grigliate, un filo d’olio, magari un po’ di pasta integrale se ho nuotato tanto. Niente diete da fame, ma sto attenta: il cioccolato lo lascio agli altri, io mi premio con un bel tuffo in più! La palestra sarà pure bella per qualcuno, ma per me è nuoto tutta la vita: casa non regge il confronto, troppo ferma per i miei gusti. Tu che dici, hai mai provato a buttarti in piscina? Potrebbe essere la tua svolta! 💦 Dai, racconta, che io sono curiosa: come tieni alta la motivazione quando sei solo tu e il tappetino? Io senza cloro non vivo più! Forza, continua così, sei una grande! 🌟
 
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare insieme"? 😅
Sono qui a condividere un po’ del mio percorso, magari può essere utile a qualcuno che sta passando per qualcosa di simile. Dopo un infortunio alla schiena un paio di anni fa, ho preso un bel po’ di chili – immobile sul divano, con il morale sotto i piedi e il frigo che sembrava chiamarmi ogni ora. Non proprio il momento d’oro della mia vita, diciamo!
Ora però sto tornando in carreggiata, e lo sto facendo da casa, con allenamenti adattati che mi stanno salvando. All’inizio ero scettica sull’allenarmi senza palestra – pensavo servissero attrezzi super tecnologici o chissà cosa. Invece, ho scoperto che con un tappetino, un po’ di spazio e tanta pazienza si può fare tantissimo! Faccio esercizi mirati per rinforzare la schiena, tipo movimenti lenti e controllati (ispirati un po’ al pilates, ma senza chiamarlo proprio così 😊), stretching e qualche sessione leggera di cardio quando me la sento. Il fisioterapista mi ha dato il via libera, ma sempre con l’idea di ascoltare il corpo e non strafare.
Il bello di casa? Zero pressione! Niente occhi indiscreti, niente “devo essere perfetta”. Posso sudare in pigiama e fermarmi se sento un dolorino, senza sentirmi giudicata. Certo, la palestra ha i suoi vantaggi – l’atmosfera, gli attrezzi, il personal trainer che ti segue – ma per me ora è una questione di comodità e sicurezza. E poi, diciamolo, risparmiare sull’abbonamento non guasta mai! 💸
Lato cibo, sto cercando di tenere tutto semplice: più verdure, proteine magre, meno schifezze (anche se ogni tanto un quadratino di cioccolato ci scappa, sono umana!). Non seguo diete assurde, solo buon senso e porzioni che non mi facciano sentire un’ameba dopo mangiato.
La cosa più bella? Vedere i progressi, piano piano. Non parlo solo di chili – quelli scendono lenti, ma scendono – parlo di sentirmi più forte, più mobile, più me stessa. Certo, c’è ancora strada da fare, ma sapere che posso farcela da casa, con i miei tempi, mi dà una carica pazzesca.
Voi che ne pensate? Casa o palestra per rimettersi in forma dopo un infortunio? Qualche trucco che vi ha aiutato? Dai, raccontatemi, che ogni storia è una spinta in più! 💪 Forza a tutti, ce la possiamo fare! 🌟
Ehi, che bella energia in questo post! Mi ci ritrovo un sacco, sai? Anche io dopo un infortunio ho dovuto ripartire da zero, e casa è diventata il mio angolo per rimettermi in sesto. Sul cibo, ti capisco alla grande: anch’io punto su semplicità. Ultimamente sto sperimentando con le verdure al forno, tipo zucchine e melanzane, condite solo con un filo d’olio e spezie. Saziano un casino e non mi fanno rimpiangere le schifezze. Un trucco? Sostituisco la panna nelle ricette con yogurt greco: stesso effetto cremoso, ma molto più leggero. Tu che combini in cucina per non sgarrare? Dai, che siamo sulla strada giusta!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare insieme"? 😅
Sono qui a condividere un po’ del mio percorso, magari può essere utile a qualcuno che sta passando per qualcosa di simile. Dopo un infortunio alla schiena un paio di anni fa, ho preso un bel po’ di chili – immobile sul divano, con il morale sotto i piedi e il frigo che sembrava chiamarmi ogni ora. Non proprio il momento d’oro della mia vita, diciamo!
Ora però sto tornando in carreggiata, e lo sto facendo da casa, con allenamenti adattati che mi stanno salvando. All’inizio ero scettica sull’allenarmi senza palestra – pensavo servissero attrezzi super tecnologici o chissà cosa. Invece, ho scoperto che con un tappetino, un po’ di spazio e tanta pazienza si può fare tantissimo! Faccio esercizi mirati per rinforzare la schiena, tipo movimenti lenti e controllati (ispirati un po’ al pilates, ma senza chiamarlo proprio così 😊), stretching e qualche sessione leggera di cardio quando me la sento. Il fisioterapista mi ha dato il via libera, ma sempre con l’idea di ascoltare il corpo e non strafare.
Il bello di casa? Zero pressione! Niente occhi indiscreti, niente “devo essere perfetta”. Posso sudare in pigiama e fermarmi se sento un dolorino, senza sentirmi giudicata. Certo, la palestra ha i suoi vantaggi – l’atmosfera, gli attrezzi, il personal trainer che ti segue – ma per me ora è una questione di comodità e sicurezza. E poi, diciamolo, risparmiare sull’abbonamento non guasta mai! 💸
Lato cibo, sto cercando di tenere tutto semplice: più verdure, proteine magre, meno schifezze (anche se ogni tanto un quadratino di cioccolato ci scappa, sono umana!). Non seguo diete assurde, solo buon senso e porzioni che non mi facciano sentire un’ameba dopo mangiato.
La cosa più bella? Vedere i progressi, piano piano. Non parlo solo di chili – quelli scendono lenti, ma scendono – parlo di sentirmi più forte, più mobile, più me stessa. Certo, c’è ancora strada da fare, ma sapere che posso farcela da casa, con i miei tempi, mi dà una carica pazzesca.
Voi che ne pensate? Casa o palestra per rimettersi in forma dopo un infortunio? Qualche trucco che vi ha aiutato? Dai, raccontatemi, che ogni storia è una spinta in più! 💪 Forza a tutti, ce la possiamo fare! 🌟
Ehi, che bella carica il tuo post! Ti capisco benissimo, il ritorno in pista dopo un infortunio è una conquista vera. Io sono un fan sfegatato delle lezioni di gruppo, ma ammetto che il tuo allenarti a casa mi ha fatto riflettere. Quella libertà di muoverti senza pressioni è oro, soprattutto quando il corpo ha bisogno di ritmi suoi. Ti consiglio di provare qualche video di zumba o pilates online, se ti va di spezzare la routine: anche solo 20 minuti con un gruppo virtuale ti danno una spinta pazzesca, come se fossi in sala con altri. Il trucco per me è sempre stato scegliere classi dove l’istruttore ha un’energia contagiosa, ti fa dimenticare la fatica. Continua così, stai spaccando! Tu che video o esercizi trovi più utili a casa?
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare insieme"? 😅
Sono qui a condividere un po’ del mio percorso, magari può essere utile a qualcuno che sta passando per qualcosa di simile. Dopo un infortunio alla schiena un paio di anni fa, ho preso un bel po’ di chili – immobile sul divano, con il morale sotto i piedi e il frigo che sembrava chiamarmi ogni ora. Non proprio il momento d’oro della mia vita, diciamo!
Ora però sto tornando in carreggiata, e lo sto facendo da casa, con allenamenti adattati che mi stanno salvando. All’inizio ero scettica sull’allenarmi senza palestra – pensavo servissero attrezzi super tecnologici o chissà cosa. Invece, ho scoperto che con un tappetino, un po’ di spazio e tanta pazienza si può fare tantissimo! Faccio esercizi mirati per rinforzare la schiena, tipo movimenti lenti e controllati (ispirati un po’ al pilates, ma senza chiamarlo proprio così 😊), stretching e qualche sessione leggera di cardio quando me la sento. Il fisioterapista mi ha dato il via libera, ma sempre con l’idea di ascoltare il corpo e non strafare.
Il bello di casa? Zero pressione! Niente occhi indiscreti, niente “devo essere perfetta”. Posso sudare in pigiama e fermarmi se sento un dolorino, senza sentirmi giudicata. Certo, la palestra ha i suoi vantaggi – l’atmosfera, gli attrezzi, il personal trainer che ti segue – ma per me ora è una questione di comodità e sicurezza. E poi, diciamolo, risparmiare sull’abbonamento non guasta mai! 💸
Lato cibo, sto cercando di tenere tutto semplice: più verdure, proteine magre, meno schifezze (anche se ogni tanto un quadratino di cioccolato ci scappa, sono umana!). Non seguo diete assurde, solo buon senso e porzioni che non mi facciano sentire un’ameba dopo mangiato.
La cosa più bella? Vedere i progressi, piano piano. Non parlo solo di chili – quelli scendono lenti, ma scendono – parlo di sentirmi più forte, più mobile, più me stessa. Certo, c’è ancora strada da fare, ma sapere che posso farcela da casa, con i miei tempi, mi dà una carica pazzesca.
Voi che ne pensate? Casa o palestra per rimettersi in forma dopo un infortunio? Qualche trucco che vi ha aiutato? Dai, raccontatemi, che ogni storia è una spinta in più! 💪 Forza a tutti, ce la possiamo fare! 🌟
Ehi, che bella ventata di energia il tuo post, anche se si sente che stai portando un peso!

Leggerti mi ha fatto ripensare a quanto sia dura quella fase in cui vuoi muoverti, ma la testa ti rema contro. Io sono proprio in quel mood da un po’: dopo un infortunio al ginocchio (niente di grave, ma abbastanza da tenermi fermo), ho messo su chili e, peggio ancora, una pigrizia che non mi riconosco. Tipo, so che dovrei iniziare, ma c’è sempre un “domani” che spunta fuori. Il tuo racconto di come ti stai rimettendo in carreggiata da casa, però, mi ha dato una scossa.

Il mio problema è proprio la partenza. Guardo i video di esercizi su YouTube, mi segno pure i piani di allenamento, ma poi… puff, mi ritrovo sul divano a scrollare il telefono. Però, a volte, riesco a vincere la pigrizia, e quelle piccole vittorie mi fanno sentire un leone. Tipo, l’altro giorno ho fatto 10 minuti di stretching – roba базовая, niente di che – ma dopo mi sembrava di aver scalato una montagna. Oppure, quando riesco a scegliere un’insalata invece di una pizza, mi sento come se avessi preso a pugni la mia versione pigra.

Casa per me è una benedizione e una maledizione. Come dici tu, zero pressione, posso muovermi in mutande e nessuno mi guarda storto. Però, senza l’atmosfera della palestra, mi manca quella spinta esterna, quel “tutti sudano, tocca anche a me”. Tu come fai a restare costante? Hai qualche trucco per non mollare quando la voglia è sotto zero? Io sto provando a mettere la musica, tipo playlist super cariche, e a volte funziona. Altre volte, però, mi serve qualcosa di più… magari un mindset, non so.

Sul cibo, sto cercando di copiarti: semplicità, verdure, meno schifezze. Ma ammetto che il frigo mi chiama pure a me, specialmente la sera. Il tuo quadratino di cioccolato mi ha fatto sorridere, perché è esattamente il mio punto debole! Come fai a non mangiarti tutta la tavoletta?

Il tuo modo di vedere i progressi mi ha colpito. Non solo i chili, ma il sentirti più forte, più te stessa. Io vorrei arrivare lì, a sentirmi di nuovo “in pista”, come quando correvo senza pensare al dolore o al fiato corto. La leggera atletico mi manca, quel senso di libertà nel muovermi. PerSy, magari qualche consiglio per non strafare? La tua storia mi sta dando speranza, ma la pigrizia è una bestia dura da battere. Qualche idea per darmi una spinta e iniziare davvero?

Forza, continua così, sei un’ispirazione! E grazie per aver condiviso, mi hai fatto venire voglia di provarci, almeno un pochino.
 
Ehi, che bella ventata di energia il tuo post, anche se si sente che stai portando un peso!

Leggerti mi ha fatto ripensare a quanto sia dura quella fase in cui vuoi muoverti, ma la testa ti rema contro. Io sono proprio in quel mood da un po’: dopo un infortunio al ginocchio (niente di grave, ma abbastanza da tenermi fermo), ho messo su chili e, peggio ancora, una pigrizia che non mi riconosco. Tipo, so che dovrei iniziare, ma c’è sempre un “domani” che spunta fuori. Il tuo racconto di come ti stai rimettendo in carreggiata da casa, però, mi ha dato una scossa.

Il mio problema è proprio la partenza. Guardo i video di esercizi su YouTube, mi segno pure i piani di allenamento, ma poi… puff, mi ritrovo sul divano a scrollare il telefono. Però, a volte, riesco a vincere la pigrizia, e quelle piccole vittorie mi fanno sentire un leone. Tipo, l’altro giorno ho fatto 10 minuti di stretching – roba базовая, niente di che – ma dopo mi sembrava di aver scalato una montagna. Oppure, quando riesco a scegliere un’insalata invece di una pizza, mi sento come se avessi preso a pugni la mia versione pigra.

Casa per me è una benedizione e una maledizione. Come dici tu, zero pressione, posso muovermi in mutande e nessuno mi guarda storto. Però, senza l’atmosfera della palestra, mi manca quella spinta esterna, quel “tutti sudano, tocca anche a me”. Tu come fai a restare costante? Hai qualche trucco per non mollare quando la voglia è sotto zero? Io sto provando a mettere la musica, tipo playlist super cariche, e a volte funziona. Altre volte, però, mi serve qualcosa di più… magari un mindset, non so.

Sul cibo, sto cercando di copiarti: semplicità, verdure, meno schifezze. Ma ammetto che il frigo mi chiama pure a me, specialmente la sera. Il tuo quadratino di cioccolato mi ha fatto sorridere, perché è esattamente il mio punto debole! Come fai a non mangiarti tutta la tavoletta?

Il tuo modo di vedere i progressi mi ha colpito. Non solo i chili, ma il sentirti più forte, più te stessa. Io vorrei arrivare lì, a sentirmi di nuovo “in pista”, come quando correvo senza pensare al dolore o al fiato corto. La leggera atletico mi manca, quel senso di libertà nel muovermi. PerSy, magari qualche consiglio per non strafare? La tua storia mi sta dando speranza, ma la pigrizia è una bestia dura da battere. Qualche idea per darmi una spinta e iniziare davvero?

Forza, continua così, sei un’ispirazione! E grazie per aver condiviso, mi hai fatto venire voglia di provarci, almeno un pochino.
Grande vichus, il tuo racconto è una vera iniezione di motivazione! E ciao anche a chi legge, pronti a darci dentro insieme?

La tua storia mi ha colpito un sacco, soprattutto quella voglia di ripartire nonostante l’infortunio e il divano che, diciamocelo, sa essere un nemico subdolo. Anche io sono un fan del “carico” settimanale, o come lo chiamo io, il mio cheat meal, e visto che sei in pista con il tuo percorso, volevo buttare lì un po’ di riflessioni su come questo approccio può dare una mano, sia al corpo che alla testa. Magari ti torna utile, o anche a chi sta leggendo e si sente un po’ bloccato come Persy.

Parto col dire che il tuo modo di allenarti da casa, con calma e ascoltando il corpo, è proprio il mindset giusto. Io, dopo un problema alla spalla che mi ha tenuto fermo per mesi, ho imparato che la pazienza è tutto. E il cheat meal settimanale mi ha salvato non solo dal sentirmi in gabbia con la dieta, ma anche dal mollare tutto. Ti spiego come lo gestisco, perché magari può essere uno spunto. Una volta a settimana, di solito la domenica, mi concedo un pasto “libero”: niente conteggi di calorie, niente sensi di colpa. Può essere una pizza con gli amici, un piatto di lasagne della mamma o, sì, anche un bel pezzo di torta. L’importante è che sia uno, non un cheat day che poi diventa una cheat week! Questo momento mi aiuta a ricaricare le pile mentali: sapere che c’è un premio in arrivo mi fa tenere duro durante la settimana, quando magari sogno patatine ma mangio broccoli.

Sul metabolismo, il cheat meal ha un effetto interessante. Quando sei in restrizione calorica per perdere peso, il tuo corpo può rallentare un po’ il metabolismo per “risparmiare energia” – una specie di modalità sopravvivenza. Un pasto più abbondante, con magari più carboidrati e calorie, può dare una piccola “scossa” al sistema, come a dire: “Tranquillo, non stai morendo di fame!”. Non è una bacchetta magica, eh, e non fa dimagrire di per sé, ma può aiutare a non stagnare, soprattutto se sei costante con allenamenti e alimentazione sana. Io ho notato che dopo il mio cheat meal mi sento più energico per un paio di giorni, e gli allenamenti rendono di più. Tu hai mai provato qualcosa del genere? Magari quel quadratino di cioccolato potrebbe diventare un cheat meal più strutturato, se ti va di sperimentare.

Per Persy, che sta lottando con la pigrizia (e ti capisco, amico, il divano è un magnete!), il cheat meal può essere un trucco per darsi una spinta. Tipo, io mi dico: “Se questa settimana mi alleno 4 volte e mangio bene, domenica mi premio”. È come un patto con me stesso, e funziona perché mi dà un obiettivo concreto. Persy, magari prova a fissarti un piccolo premio alimentare per ogni settimana che riesci a fare qualcosa, anche solo 10 minuti di stretching come hai detto. Quelle piccole vittorie si sommano, e il cheat meal diventa la ciliegina sulla torta.

Tornando a te, vichus, il fatto che ti alleni in pigiama senza pressione è oro. Casa è il mio regno per lo stesso motivo: zero giudizi, totale libertà. Però, come Persy, anche io a volte fatico a trovare la costanza. Un trucco che uso è legare l’allenamento a qualcosa di piacevole, tipo guardarmi una serie mentre faccio stretching o ascoltare un podcast durante il cardio leggero. Tu hai qualche rituale che ti aiuta a non mollare? E sul cibo, come gestisci le voglie? Io, oltre al cheat meal, tengo sempre in frigo delle alternative sane ma gustose, tipo hummus con carote, per quando il frigo mi chiama. La sera è il mio momento debole, proprio come per Persy – qualche idea per resistere?

Chiudo con un applauso al tuo modo di vedere i progressi: non solo i chili, ma il sentirti più forte e te stessa. È la chiave, davvero. Il cheat meal per me è anche questo: un modo per ricordarmi che sto lavorando sodo, ma senza dimenticare di godermi la vita. Spero che il tuo percorso continui a darti soddisfazioni, e magari prova a inserire un cheat meal consapevole, se ti va. Raccontaci come va, e forza, che stai spaccando! Persy, dai, un passo alla volta, ce la fai anche tu!
 
Grande vichus, il tuo racconto è una vera iniezione di motivazione! E ciao anche a chi legge, pronti a darci dentro insieme?

La tua storia mi ha colpito un sacco, soprattutto quella voglia di ripartire nonostante l’infortunio e il divano che, diciamocelo, sa essere un nemico subdolo. Anche io sono un fan del “carico” settimanale, o come lo chiamo io, il mio cheat meal, e visto che sei in pista con il tuo percorso, volevo buttare lì un po’ di riflessioni su come questo approccio può dare una mano, sia al corpo che alla testa. Magari ti torna utile, o anche a chi sta leggendo e si sente un po’ bloccato come Persy.

Parto col dire che il tuo modo di allenarti da casa, con calma e ascoltando il corpo, è proprio il mindset giusto. Io, dopo un problema alla spalla che mi ha tenuto fermo per mesi, ho imparato che la pazienza è tutto. E il cheat meal settimanale mi ha salvato non solo dal sentirmi in gabbia con la dieta, ma anche dal mollare tutto. Ti spiego come lo gestisco, perché magari può essere uno spunto. Una volta a settimana, di solito la domenica, mi concedo un pasto “libero”: niente conteggi di calorie, niente sensi di colpa. Può essere una pizza con gli amici, un piatto di lasagne della mamma o, sì, anche un bel pezzo di torta. L’importante è che sia uno, non un cheat day che poi diventa una cheat week! Questo momento mi aiuta a ricaricare le pile mentali: sapere che c’è un premio in arrivo mi fa tenere duro durante la settimana, quando magari sogno patatine ma mangio broccoli.

Sul metabolismo, il cheat meal ha un effetto interessante. Quando sei in restrizione calorica per perdere peso, il tuo corpo può rallentare un po’ il metabolismo per “risparmiare energia” – una specie di modalità sopravvivenza. Un pasto più abbondante, con magari più carboidrati e calorie, può dare una piccola “scossa” al sistema, come a dire: “Tranquillo, non stai morendo di fame!”. Non è una bacchetta magica, eh, e non fa dimagrire di per sé, ma può aiutare a non stagnare, soprattutto se sei costante con allenamenti e alimentazione sana. Io ho notato che dopo il mio cheat meal mi sento più energico per un paio di giorni, e gli allenamenti rendono di più. Tu hai mai provato qualcosa del genere? Magari quel quadratino di cioccolato potrebbe diventare un cheat meal più strutturato, se ti va di sperimentare.

Per Persy, che sta lottando con la pigrizia (e ti capisco, amico, il divano è un magnete!), il cheat meal può essere un trucco per darsi una spinta. Tipo, io mi dico: “Se questa settimana mi alleno 4 volte e mangio bene, domenica mi premio”. È come un patto con me stesso, e funziona perché mi dà un obiettivo concreto. Persy, magari prova a fissarti un piccolo premio alimentare per ogni settimana che riesci a fare qualcosa, anche solo 10 minuti di stretching come hai detto. Quelle piccole vittorie si sommano, e il cheat meal diventa la ciliegina sulla torta.

Tornando a te, vichus, il fatto che ti alleni in pigiama senza pressione è oro. Casa è il mio regno per lo stesso motivo: zero giudizi, totale libertà. Però, come Persy, anche io a volte fatico a trovare la costanza. Un trucco che uso è legare l’allenamento a qualcosa di piacevole, tipo guardarmi una serie mentre faccio stretching o ascoltare un podcast durante il cardio leggero. Tu hai qualche rituale che ti aiuta a non mollare? E sul cibo, come gestisci le voglie? Io, oltre al cheat meal, tengo sempre in frigo delle alternative sane ma gustose, tipo hummus con carote, per quando il frigo mi chiama. La sera è il mio momento debole, proprio come per Persy – qualche idea per resistere?

Chiudo con un applauso al tuo modo di vedere i progressi: non solo i chili, ma il sentirti più forte e te stessa. È la chiave, davvero. Il cheat meal per me è anche questo: un modo per ricordarmi che sto lavorando sodo, ma senza dimenticare di godermi la vita. Spero che il tuo percorso continui a darti soddisfazioni, e magari prova a inserire un cheat meal consapevole, se ti va. Raccontaci come va, e forza, che stai spaccando! Persy, dai, un passo alla volta, ce la fai anche tu!
Ehi ChopperSWR, il tuo messaggio è una bomba di energia e mi ha fatto venir voglia di scrivere subito! Grande anche a vichus per la motivazione che sta spargendo, siete un bel fuoco che scalda questo forum!

Leggerti mi ha riportato alla mia fase di “sveglia” dopo un infortunio alla schiena che mi aveva inchiodato per un po’. So bene cosa significa quel loop di “domani inizio” e il divano che sembra incollarti. La tua voglia di ripartire, anche con quei 10 minuti di stretching che ti fanno sentire un leone, è già un passo da campione. E vichus, il tuo modo di allenarti a casa senza pressioni è proprio quello che serve per ricostruire la strada verso la forma fisica. Io sono in piena fase di preparazione per una gara di bodybuilding, quindi sto vivendo la “sушка” – la fase di definizione – e volevo condividere un po’ di come gestisco dieta e allenamenti, sperando possa ispirarti o darti qualche spunto, Chopper, e anche a chi legge.

Parto dalla dieta, che per me è il 70% del gioco quando si tratta di rimettersi in pista o, nel mio caso, prepararmi per il palco. In questo momento sono super rigoroso: ogni pasto è pesato, calcolato, e il mio diario alimentare è il mio migliore amico. Non è solo una questione di contare calorie, ma di capire cosa mi dà energia e cosa mi appesantisce. Per esempio, colazione fissa con albumi, avena e un po’ di burro d’arachidi; a pranzo e cena petto di pollo o pesce bianco, riso basmati e verdure al vapore. Spuntini? Fiocchi di latte magri o mandorle, massimo 15-20 grammi. Sembra monotono, ma la chiave è variare le spezie e i condimenti per non morire di noia. Chopper, tu parli di insalata invece di pizza e quel quadratino di cioccolato: già lì stai costruendo una base solida. Il mio trucco per non sbandare, specie la sera quando il frigo canta come una sirena, è preparare tutto in anticipo. Meal prep domenicale: contenitori pronti per la settimana, così non c’è scusa per aprire quella tavoletta di cioccolato intera. Tu come gestisci le voglie serali? Magari un diario alimentare potrebbe aiutarti a vedere dove scappa la mano.

Sulla costanza, che dici essere il tuo tallone d’Achille, ti capisco. Casa è comoda, ma senza la palestra manca quel “vai, tocca a te!”. Io ho trovato un sistema che mi tiene in riga: fisso micro-obiettivi giornalieri. Tipo, oggi faccio 4 serie di squat a corpo libero, domani aggiungo 10 minuti di corda. Non penso alla gara fra tre mesi, ma al “cosa faccio oggi”. Questo mi aiuta a non sentirmi sopraffatto. Chopper, tu che vinci con lo stretching, prova a scriverti un piano settimanale semplice: 3 allenamenti da 15 minuti, magari con una playlist che ti gasa. Io uso musica techno per le sessioni intense, oppure podcast motivazionali quando faccio cardio. Vichus, tu come ti motivi a casa? Hai un angolo dedicato o qualche rituale?

Per gli allenamenti, essendo in “sушка”, punto su alta intensità e pesi leggeri per mantenere la muscolatura senza stressare il corpo. A casa uso manubri, una panca e il mio peso corporeo. Esempio: circuito di 5 esercizi (squat, push-up, plank, affondi, rematore con manubrio), 3 giri, 45 secondi per esercizio, 15 secondi di pausa. Brucia, ma in 20 minuti sei distrutto e soddisfatto. Chopper, per non strafare, inizia con 2-3 esercizi a giorni alterni, ascoltando il ginocchio. Se fa male, passa a qualcosa di più soft come yoga o mobilità. La chiave è non forzare, ma muoversi. Vichus, tu che sei in fase di ripresa, come bilanci intensità e recupero?

Un ultimo spunto sul mindset, che per me è tutto in questa fase. La “sушка” è mentale tanto quanto fisica. Quando la fame mi attacca o la stanchezza mi dice “molla”, penso al palco, a come voglio sentirmi quando poserò. Chopper, tu parli di quel senso di libertà da atleta: tieni quell’immagine in testa. Scrivi perché vuoi muoverti, anche solo “sentirmi leggero”. Io tengo una foto di una gara passata sul frigo: mi ricorda dove voglio tornare. Per le voglie, oltre al meal prep, mi concedo un piccolo “sfogo” settimanale: 50 grammi di cioccolato fondente o un gelato proteico. Non è un cheat meal vero e proprio, perché sto in deficit calorico stretto, ma mi salva la testa.

Chopper, la pigrizia è una bestia, ma quelle piccole vittorie che descrivi sono il tuo carburante. Prova a usare un diario per segnare allenamenti e pasti, anche solo per una settimana: vedere i progressi nero su bianco dà una spinta pazzesca. Vichus, continua a spaccare, il tuo percorso è un faro per tutti noi. Forza ragazzi, un passo alla volta si arriva lontano! Raccontatemi come procedete, sono curioso!