Ciao a tutti, entro in questo thread perché il tema mi tocca da vicino. Spesso, quando si parla di dieta, ci si concentra solo sui chili da perdere, come se fosse una gara contro il nostro stesso corpo. Ma ho imparato a mie spese che non è così semplice. Qualche mese fa ho iniziato un regime molto rigido: niente carboidrati, poche calorie, tutto calcolato al milligrammo. All’inizio sembrava funzionare, vedevo i numeri scendere sulla bilancia e mi sentivo soddisfatta. Però, col passare delle settimane, qualcosa è cambiato. Non era solo stanchezza fisica, ma un peso mentale che non mi aspettavo.
Mi sono accorta che ascoltare il corpo è più difficile di quanto pensassi. Avevo fame, ma non solo di cibo: mi mancava l’energia per affrontare la giornata, ero irritabile, e ogni pasto diventava una specie di battaglia interiore. La mente iniziava a giocarmi brutti scherzi, con pensieri ossessivi su cosa potevo o non potevo mangiare. È stato lì che ho capito che la dieta, se portata all’estremo, può fare più male che bene. Non parlo solo di salute fisica, tipo capogiri o capelli che cadono, ma di un equilibrio mentale che si sbriciola piano piano.
Non sto dicendo che le diete siano sbagliate in assoluto, ma credo che ognuno di noi abbia dei limiti da rispettare. Il corpo ci manda segnali, come la fame o la spossatezza, e la mente pure, con l’ansia o la tristezza che a volte arrivano senza motivo apparente. Ignorarli per inseguire un obiettivo estetico non è sempre la scelta giusta. Ora sto cercando un approccio più morbido, qualcosa che mi faccia stare bene dentro e fuori, senza sentirmi in colpa se sgarro ogni tanto. Qualcuno di voi ha vissuto qualcosa di simile? Come avete trovato il modo di bilanciare tutto senza impazzire?
Mi sono accorta che ascoltare il corpo è più difficile di quanto pensassi. Avevo fame, ma non solo di cibo: mi mancava l’energia per affrontare la giornata, ero irritabile, e ogni pasto diventava una specie di battaglia interiore. La mente iniziava a giocarmi brutti scherzi, con pensieri ossessivi su cosa potevo o non potevo mangiare. È stato lì che ho capito che la dieta, se portata all’estremo, può fare più male che bene. Non parlo solo di salute fisica, tipo capogiri o capelli che cadono, ma di un equilibrio mentale che si sbriciola piano piano.
Non sto dicendo che le diete siano sbagliate in assoluto, ma credo che ognuno di noi abbia dei limiti da rispettare. Il corpo ci manda segnali, come la fame o la spossatezza, e la mente pure, con l’ansia o la tristezza che a volte arrivano senza motivo apparente. Ignorarli per inseguire un obiettivo estetico non è sempre la scelta giusta. Ora sto cercando un approccio più morbido, qualcosa che mi faccia stare bene dentro e fuori, senza sentirmi in colpa se sgarro ogni tanto. Qualcuno di voi ha vissuto qualcosa di simile? Come avete trovato il modo di bilanciare tutto senza impazzire?