Ciao Malachiasz, ti capisco al 100%, quella sensazione di panico davanti al menu è una cosa che ho vissuto anch’io!

Sono un appassionato di bici, e ti dico subito che il ciclismo mi ha salvato: ho perso peso pedalando, ma all’inizio combinavo disastri al ristorante proprio come te. Ora, dopo un po’ di esperienza (e qualche chilo in meno!), ho messo a punto dei trucchetti che magari ti possono servire.
Prima cosa: la preparazione è tutto. Se so dove andrò a mangiare, do sempre un’occhiata al menu online prima di uscire. Così, mentre pedalo verso casa o verso il ristorante, mi faccio un’idea chiara di cosa ordinare e non mi lascio tentare sul momento da una carbonara o da una pizza fritta. Di solito cerco piatti che mi saziano senza appesantirmi troppo, tipo verdure grigliate con un po’ di pesce o carne magra. Non è proprio una “punizione”, e mi lascia l’energia per salire in sella il giorno dopo senza sentirmi un macigno!

Se il menu è un campo minato di fritti e carboidrati, provo a chiedere al cameriere di ridurre la porzione o magari di togliere qualche extra, tipo il pane o le patatine di contorno. Funziona, te lo giuro.
Quando sono con amici che si buttano su tutto, la tentazione è feroce, lo so. Però mi sono abituato a pensare che il mio percorso è diverso: loro possono mangiare quello che vogliono, ma io sto inseguendo un obiettivo. Non è facile, soprattutto se ti guardano come un alieno mentre ordini un’insalata, ma col tempo ci fai il callo. Un trucco che uso è arrivare al ristorante già un po’ pieno: prima di uscire, mi bevo un bel bicchiere d’acqua (anche due!) o mangio qualcosa di leggero, tipo una manciata di mandorle o uno yogurt. Così, quando vedo quel piatto di patatine che mi fissa, riesco a resistere meglio.
Un’altra cosa che ho imparato grazie alla bici è la costanza. Pesarmi all’inizio mi terrorizzava, soprattutto dopo una serata in cui cedevo a una fetta di tiramisù (capita, eh!). Ma ho capito che il peso non è l’unico indicatore: dopo un mese di pedalate, anche se la bilancia non si muoveva tanto, mi sentivo più leggero e i jeans mi stavano meglio. Tu che sei all’inizio, non ti fissare troppo sul numero: prova a misurarti con un metro, magari sulla pancia o sui fianchi, e vedrai che i cambiamenti arrivano. Io tengo un diario delle mie uscite in bici e di quello che mangio, non proprio scientifico, ma mi aiuta a vedere dove sto andando e a non mollare.
E parlando di bici, ti consiglio di provarci se puoi: non serve essere un atleta, basta una pedalata tranquilla per iniziare a bruciare calorie e sentirti bene. Io ho perso i primi chili quasi senza accorgermene, tra giri in campagna e qualche salita che mi faceva sudare sette camicie! È un modo per rendere il percorso più divertente e meno “da dieta”. Se ti va, scrivimi pure come va, che sia un successo o uno sfogo dopo uno sgarro: siamo sulla stessa strada, e pedalando si arriva lontano!

Forza, non mollare!