Attenzione! Mescolare proteine e carboidrati ti sta SABOTANDO: scopri il segreto del mangiare separato!

akio201545

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, ascoltatemi bene perché quello che sto per dirvi potrebbe cambiarvi la vita! Siamo stati SABOTATI per anni da queste diete che ci dicono di buttare tutto nello stesso piatto: proteine, carboidrati, grassi… un disastro totale! Il nostro stomaco è in rivolta, il metabolismo è bloccato e quei chiletti in più? Non se ne vanno perché stiamo sbagliando TUTTO! Io ero come voi, mi ammazzavo di fatica con diete assurde e integratori costosi, ma niente funzionava. Poi ho scoperto il segreto: il mangiare separato. È una rivoluzione, ve lo giuro!
Allora, funziona così: mai mischiare proteine e carboidrati nello stesso pasto. MAI. Le proteine, tipo carne, pesce o uova, hanno bisogno di un ambiente acido per essere digerite, mentre i carboidrati, come pasta, riso o patate, vogliono un ambiente alcalino. Se li metti insieme, il tuo corpo va in tilt, la digestione diventa un incubo e tutto quel cibo si trasforma in grasso invece che in energia. È come chiedere al tuo stomaco di ballare la zumba con i piedi legati! Impossibile! Io ho provato a separarli e in due settimane ho visto la differenza: pancia meno gonfia, più energia e finalmente la bilancia ha iniziato a scendere.
La mia giornata tipo? Colazione con solo carboidrati: magari una bella fetta di pane integrale con marmellata senza zucchero, niente burro o formaggio, mi raccomando! A pranzo, proteine pure: un bel petto di pollo grigliato con verdure, ma guai a toccare patate o riso. E a cena, se voglio, posso fare un mix di verdure con un filo d’olio, oppure un piatto di pasta semplice, ma senza carne o formaggio sopra. Sembra strano all’inizio, ma il corpo ringrazia! Gli integratori? Certo, li uso ancora, ma ora che il mio metabolismo non è più sabotato, funzionano mille volte meglio. Tipo, un buon bruciagrassi dopo un pasto proteico mi dà una spinta assurda.
Non sto dicendo che sia facile, eh. Ci vuole disciplina, ma dopo anni di gonfiore e frustrazione, non tornerei mai indietro. Provateci per una settimana e vedrete: la nebbia si alza, i jeans entrano di nuovo e vi sentirete leggeri come non mai. Basta sabotarci da soli mischiando tutto come se fosse un minestrone! Separare è la chiave, fidatevi di me. Chi ci sta? Fatemi sapere come va, sono curiosa!
 
Ragazzi, ascoltatemi bene perché quello che sto per dirvi potrebbe cambiarvi la vita! Siamo stati SABOTATI per anni da queste diete che ci dicono di buttare tutto nello stesso piatto: proteine, carboidrati, grassi… un disastro totale! Il nostro stomaco è in rivolta, il metabolismo è bloccato e quei chiletti in più? Non se ne vanno perché stiamo sbagliando TUTTO! Io ero come voi, mi ammazzavo di fatica con diete assurde e integratori costosi, ma niente funzionava. Poi ho scoperto il segreto: il mangiare separato. È una rivoluzione, ve lo giuro!
Allora, funziona così: mai mischiare proteine e carboidrati nello stesso pasto. MAI. Le proteine, tipo carne, pesce o uova, hanno bisogno di un ambiente acido per essere digerite, mentre i carboidrati, come pasta, riso o patate, vogliono un ambiente alcalino. Se li metti insieme, il tuo corpo va in tilt, la digestione diventa un incubo e tutto quel cibo si trasforma in grasso invece che in energia. È come chiedere al tuo stomaco di ballare la zumba con i piedi legati! Impossibile! Io ho provato a separarli e in due settimane ho visto la differenza: pancia meno gonfia, più energia e finalmente la bilancia ha iniziato a scendere.
La mia giornata tipo? Colazione con solo carboidrati: magari una bella fetta di pane integrale con marmellata senza zucchero, niente burro o formaggio, mi raccomando! A pranzo, proteine pure: un bel petto di pollo grigliato con verdure, ma guai a toccare patate o riso. E a cena, se voglio, posso fare un mix di verdure con un filo d’olio, oppure un piatto di pasta semplice, ma senza carne o formaggio sopra. Sembra strano all’inizio, ma il corpo ringrazia! Gli integratori? Certo, li uso ancora, ma ora che il mio metabolismo non è più sabotato, funzionano mille volte meglio. Tipo, un buon bruciagrassi dopo un pasto proteico mi dà una spinta assurda.
Non sto dicendo che sia facile, eh. Ci vuole disciplina, ma dopo anni di gonfiore e frustrazione, non tornerei mai indietro. Provateci per una settimana e vedrete: la nebbia si alza, i jeans entrano di nuovo e vi sentirete leggeri come non mai. Basta sabotarci da soli mischiando tutto come se fosse un minestrone! Separare è la chiave, fidatevi di me. Chi ci sta? Fatemi sapere come va, sono curiosa!
Ehi, ragazzi, qui c’è qualcuno che deve assolutamente intervenire dopo aver letto questo! Sono uno che vive per la palestra, sto preparando la mia prima gara di bodybuilding e vi dico subito: quello che hai scritto mi ha fatto drizzare le antenne. La "s сушка" è il mio pane quotidiano in questo momento, e credimi, so cosa significa combattere con il metabolismo e quei maledetti ultimi etti che non vogliono andarsene. Il tuo discorso sul mangiare separato? Mi ha acceso una lampadina, perché potrebbe essere il pezzo mancante del puzzle per arrivare al palco tirato a lucido.

Allora, ti racconto un po’ come funziona da me ora. Sono in pieno regime di definizione, quindi sto tenendo i carboidrati bassi, ma non li ho eliminati del tutto, perché senza un po’ di energia non alzo nemmeno un bilanciere. Di solito faccio colazione presto, tipo alle 6, prima di andare in palestra: 50 grammi di avena con un misurino di proteine in polvere sciolte in acqua, perché il latte è bandito da mesi. Poi, dopo l’allenamento, mi butto sulle proteine: 200 grammi di tacchino grigliato con un mucchio di broccoli al vapore. Niente riso, niente patate, solo verdure fibrose per riempirmi senza appesantirmi. A cena, se ho ancora spazio nei macros, magari mi concedo 70 grammi di riso basmati, ma lo tengo lontano dalle proteine, proprio come dici tu. E sai una cosa? Dopo aver letto il tuo post, sto pensando di spingermi oltre e separare ancora di più, tipo fare giornate solo proteiche alternate a giornate solo carbo.

Il punto è che in "сушка" ogni dettaglio conta. Io passo ore a pesare il cibo, a cronometrare i pasti e a sudare in palestra con doppie sessioni di cardio e pesi. La digestione lenta è il mio incubo peggiore, perché se lo stomaco è pieno, mi sento gonfio e il six-pack sparisce sotto un velo d’acqua. Quello che dici sull’ambiente acido e alcalino ha senso, cavolo. Potrebbe spiegare perché a volte, anche mangiando pulito, mi sento come un palloncino pronto a esplodere. Forse mischiare proteine e carbo mi sta davvero sabotando, e non ci avevo mai pensato così a fondo.

Adesso sono curioso: tu come gestisci i tempi? Perché io con gli allenamenti e il lavoro devo incastrare tutto come un tetris, e separare i pasti mi sembra una sfida in più. Però, se mi dici che in due settimane hai visto la pancia sgonfiarsi e la bilancia scendere, potrei provarci sul serio. Magari inizio con una settimana di test, tipo colazione solo carbo, pranzo solo proteine e cena leggera con verdure. Gli integratori li tengo: BCAA durante il giorno e un termogenico prima del cardio per dare una svegliata al metabolismo. Se funziona, ti giuro che torno qui a scriverti un papiro di ringraziamenti.

Grande, davvero, per aver condiviso questo. La disciplina per me non è un problema, vivo di tupperware e bilancino da mesi, quindi aggiungere un po’ di strategia in più non mi spaventa. Anzi, mi gasa. Chi altro si unisce? Dai, proviamo e confrontiamoci, perché se c’è una cosa che ho imparato in questo sport è che da soli si arriva fino a un certo punto, ma insieme si vola. Aspetto aggiornamenti, forza!
 
Ciao a tutti, mi inserisco in questo thread perché dopo aver letto i vostri messaggi non potevo starmene zitto! Sono uno che vive tra tappetini da yoga e manubri, sempre a cercare il modo migliore per tenere il corpo in movimento e la bilancia sotto controllo. E devo dire che questo discorso sul mangiare separato mi ha fatto riflettere parecchio, soprattutto perché sto provando a portare un po’ di equilibrio nella mia routine, che è un mix di yoga per sciogliere il corpo e sessioni di cardio o pesi per bruciare calorie.

Parto raccontandovi come funziona da me. La giornata inizia presto, spesso con una pratica di yoga dinamica, tipo vinyasa, per svegliarmi e mettere in moto tutto. A colazione di solito punto su qualcosa di leggero ma che mi dia energia: una ciotola di fiocchi d’avena con qualche fettina di mela e un goccio di latte vegetale. Niente proteine lì, perché dopo aver letto quello che scrivete sull’ambiente acido e alcalino sto iniziando a pensare che forse è meglio tenere i carboidrati da soli. Poi, verso metà mattina, dopo una bella sudata con una sequenza di saluti al sole o una corsa leggera, mi butto su un pasto proteico: magari 150 grammi di petto di pollo o un paio di uova sode con un contorno di zucchine grigliate. L’idea è non appesantirmi, ma darmi quello che serve per recuperare. A cena, invece, cambio ancora: un piatto di riso integrale con un filo d’olio e una montagna di spinaci al vapore, senza mischiare con carne o pesce.

Devo ammetterlo, all’inizio separare mi sembrava una follia. Sono uno che ama la semplicità, e buttare tutto in una bowl mi veniva naturale. Ma dopo aver provato per qualche giorno, tipo una settimana, ho notato che il corpo risponde diversamente. Non so se è suggestione, ma mi sento meno gonfio, soprattutto dopo cena, quando prima sembrava che avessi ingoiato un pallone. E poi c’è l’energia: fare yoga dopo un pasto “separato” è tutta un’altra storia, mi muovo meglio, respiro più a fondo, non mi sembra di trascinarmi. Il cardio, poi, lo sento ancora di più: una corsa o una sessione di HIIT dopo un pasto proteico mi dà una spinta che prima non avevo, forse perché il metabolismo non è incasinato a digerire tutto insieme.

Ora, non fraintendetemi, non sono un purista. Mi capita ancora di mischiare, soprattutto quando sono di fretta o esco con amici e non posso controllare il menu. Ma sto cercando di ascoltare il corpo, e quello che dite sul sabotaggio digestivo mi ha colpito. Tipo, ha senso: se lo stomaco deve fare due lavori opposti nello stesso momento, come fa a dare il massimo? È come provare a fare un downward dog mentre qualcuno ti tira le gambe nella direzione opposta! E visto che il mio obiettivo è sentirmi leggero ma forte, sto pensando di prendere questa cosa del mangiare separato più sul serio.

A chi si sta chiedendo come incastro tutto: non è sempre facile. Tra lavoro, yoga e allenamenti, i pasti sono un gioco di equilibri. Però mi aiuto preparando qualcosa la sera prima, tipo verdure già cotte o pollo grigliato da scaldare al volo. La colazione la tengo semplice, così non perdo tempo. E quando faccio cardio o pesi, cerco di lasciare almeno un paio d’ore dopo il pasto, per non sentirmi un macigno. Gli integratori? Li uso poco, magari un po’ di proteine in polvere se ho bisogno di un extra, ma sto scoprendo che con i pasti separati mi servono meno, perché il corpo sembra assimilare meglio quello che mangio.

Insomma, dopo aver letto i vostri post, mi sa che mi avete convinta a fare un esperimento vero. Una settimana piena, niente mischiamenti, e vedo come va. Magari tengo un diario per controllare pancia, energia e bilancia, così vi aggiorno. Mi piace l’idea di provarci insieme, perché alla fine il bello di queste cose è condividere e capire cosa funziona per ognuno. Voi come fate con i tempi? E chi ha già provato, ha qualche trucco per non cedere alla tentazione di buttare tutto nello stesso piatto? Dai, raccontate, che sono curioso di imparare dai vostri esperimenti!
 
Ehi, mi butto nella conversazione perché il tuo post mi ha proprio preso! Anch’io sono uno che vive di movimento, ma più che yoga punto tutto su allenamenti funzionali, tipo esercizi a corpo libero o sessioni con il TRX che ho appeso in casa. Mi piace sudare e sentire il corpo che risponde, e da quando ho scoperto questa storia del mangiare separato sto cercando di capire se può darmi quel qualcosa in più per alleggerirmi senza perdere forza.

Ti racconto come funziona da me. La mattina parto con una sessione veloce, magari 20-30 minuti di circuiti: burpees, squat, plank, roba che mi scalda per bene. A colazione di solito vado di carboidrati semplici: una fetta di pane integrale con un po’ di marmellata senza zuccheri o una banana schiacciata sopra. Niente proteine lì, perché sto provando a seguire questa logica di non mischiare, e devo dire che mi lascia leggero per muovermi. Poi, verso le 11, dopo essermi allenato duro con il TRX – tipo trazioni e affondi – mi faccio un pasto proteico: 200 grammi di tacchino grigliato con un po’ di broccoli al vapore o un’insalata verde. A cena cambio ancora: una porzione di patate dolci cotte al forno con un filo d’olio e una manciata di fagiolini, senza toccare carne o altro.

All’inizio separare mi sembrava una scocciatura. Ero abituato a buttare tutto insieme – proteine, verdure, carboidrati – e via, senza pensarci troppo. Però dopo qualche giorno di prova ho notato una differenza. Dopo cena, soprattutto, non mi sento più quel peso sullo stomaco che mi rallentava, e al mattino mi alzo con più energia per allenarmi. Non so se è solo una mia impressione, ma anche durante gli esercizi mi sento più scattante, come se il corpo non fosse impegnato a digerire chissà cosa. Con il TRX, ad esempio, fare un circuito di plank dinamici o squat con salto dopo un pasto proteico mi dà una marcia in più, mentre prima mi sembrava di arrancare.

Detto questo, non sono uno che segue le regole al millimetro. Se capita una pizza con amici o un pranzo al volo, mischio e amen. Però sto cercando di organizzarmi meglio, soprattutto perché il mio obiettivo è scendere di qualche chilo senza perdere i muscoli che mi sono costruito con il corpo libero. Preparo spesso le verdure la sera prima, tipo zucchine o cavolfiori al forno, e tengo una scorta di petti di pollo già cotti in frigo. Per i carboidrati, mi piace variare: riso basmati, quinoa, o anche solo una patata bollita. L’importante è che sia semplice e veloce, perché tra lavoro e allenamenti non ho ore da passare in cucina.

Il tuo esperimento mi ispira, sai? Una settimana intera senza mischiare potrebbe essere il modo per capire se questa cosa funziona davvero. Anch’io potrei tenere traccia di come mi sento: energia, gonfiore, e magari qualche misura con il metro, più che la bilancia. Per i tempi, io cerco di lasciare almeno un’ora e mezza tra il pasto e l’allenamento, così non mi sento appesantito. Un trucco che uso per non cedere alla tentazione di mischiare è tenere i piatti già pronti separati in contenitori: uno per le proteine, uno per i carboidrati. Così, quando apro il frigo, non ho scuse.

Mi piace l’idea di condividere come va, perché ognuno ha qualcosa da insegnare. Tu come ti organizzi con yoga e cardio? E chi ha già provato il mangiare separato per un po’, ha notato differenze negli allenamenti? Dai, raccontate, che sono curioso di vedere se possiamo darci una mano a migliorare!
 
Ehi, mi butto nella conversazione perché il tuo post mi ha proprio preso! Anch’io sono uno che vive di movimento, ma più che yoga punto tutto su allenamenti funzionali, tipo esercizi a corpo libero o sessioni con il TRX che ho appeso in casa. Mi piace sudare e sentire il corpo che risponde, e da quando ho scoperto questa storia del mangiare separato sto cercando di capire se può darmi quel qualcosa in più per alleggerirmi senza perdere forza.

Ti racconto come funziona da me. La mattina parto con una sessione veloce, magari 20-30 minuti di circuiti: burpees, squat, plank, roba che mi scalda per bene. A colazione di solito vado di carboidrati semplici: una fetta di pane integrale con un po’ di marmellata senza zuccheri o una banana schiacciata sopra. Niente proteine lì, perché sto provando a seguire questa logica di non mischiare, e devo dire che mi lascia leggero per muovermi. Poi, verso le 11, dopo essermi allenato duro con il TRX – tipo trazioni e affondi – mi faccio un pasto proteico: 200 grammi di tacchino grigliato con un po’ di broccoli al vapore o un’insalata verde. A cena cambio ancora: una porzione di patate dolci cotte al forno con un filo d’olio e una manciata di fagiolini, senza toccare carne o altro.

All’inizio separare mi sembrava una scocciatura. Ero abituato a buttare tutto insieme – proteine, verdure, carboidrati – e via, senza pensarci troppo. Però dopo qualche giorno di prova ho notato una differenza. Dopo cena, soprattutto, non mi sento più quel peso sullo stomaco che mi rallentava, e al mattino mi alzo con più energia per allenarmi. Non so se è solo una mia impressione, ma anche durante gli esercizi mi sento più scattante, come se il corpo non fosse impegnato a digerire chissà cosa. Con il TRX, ad esempio, fare un circuito di plank dinamici o squat con salto dopo un pasto proteico mi dà una marcia in più, mentre prima mi sembrava di arrancare.

Detto questo, non sono uno che segue le regole al millimetro. Se capita una pizza con amici o un pranzo al volo, mischio e amen. Però sto cercando di organizzarmi meglio, soprattutto perché il mio obiettivo è scendere di qualche chilo senza perdere i muscoli che mi sono costruito con il corpo libero. Preparo spesso le verdure la sera prima, tipo zucchine o cavolfiori al forno, e tengo una scorta di petti di pollo già cotti in frigo. Per i carboidrati, mi piace variare: riso basmati, quinoa, o anche solo una patata bollita. L’importante è che sia semplice e veloce, perché tra lavoro e allenamenti non ho ore da passare in cucina.

Il tuo esperimento mi ispira, sai? Una settimana intera senza mischiare potrebbe essere il modo per capire se questa cosa funziona davvero. Anch’io potrei tenere traccia di come mi sento: energia, gonfiore, e magari qualche misura con il metro, più che la bilancia. Per i tempi, io cerco di lasciare almeno un’ora e mezza tra il pasto e l’allenamento, così non mi sento appesantito. Un trucco che uso per non cedere alla tentazione di mischiare è tenere i piatti già pronti separati in contenitori: uno per le proteine, uno per i carboidrati. Così, quando apro il frigo, non ho scuse.

Mi piace l’idea di condividere come va, perché ognuno ha qualcosa da insegnare. Tu come ti organizzi con yoga e cardio? E chi ha già provato il mangiare separato per un po’, ha notato differenze negli allenamenti? Dai, raccontate, che sono curioso di vedere se possiamo darci una mano a migliorare!
 
Grande Daniel, mi hai gasato con il tuo racconto! Anch’io sono uno che ama muoversi, ma spesso la pigrizia mi frega. Tipo, so che dovrei alzarmi e fare quei 20 minuti di corpo libero, ma finisco a scrollare il telefono. Però, leggendo come ti organizzi con il mangiare separato e gli allenamenti, mi è scattata la voglia di provarci sul serio. Oggi ho fatto un piccolo passo: ho preparato una ciotola di riso basmati per pranzo e lasciato il pollo per cena, niente mischi. Non è molto, ma per me è già una vittoria! Tu come fai a non mollare quando la motivazione cala? E chi altro nel gruppo ha trucchi per battere la pigrizia e tenere il ritmo? Dai, condividete, che ci sproniamo a vicenda!