Ballare col cuore: come il cardio mi fa sentire giovane!

dolbyatmos

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6 Marzo 2025
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Ehilà, amici del ritmo! Oggi voglio proprio chiacchierare con voi di come ballare col cuore mi stia facendo tornare indietro nel tempo, o almeno così mi sento. Sapete, alla mia età non è che uno si aspetta di saltellare come un grillo, ma vi giuro che questi esercizi cardio mi stanno dando una bella svegliata. Non parlo solo del corpo, eh, che pure quello ringrazia, ma proprio della testa. È come se ogni passo di danza mi alleggerisse l’anima, oltre che il girovita.
Allora, vi racconto. Ho iniziato piano, mica volevo strafare. All’inizio mi dicevo: "Mario, non esagerare, che poi ti ritrovi con le ginocchia che fanno ciao ciao". Però, dopo un po’ di stretching e qualche video di zumba trovato online, ho preso il coraggio a due mani e via, a muovermi. Niente di complicato, per carità, solo qualche passo base, un po’ di musica allegra e tanto entusiasmo. E sapete una cosa? Mi sono accorto che non è solo questione di bruciare calorie, ma di sentirsi vivi. Quando sei lì che ondeggi col bacino e magari sbagli pure il tempo, ridi di te stesso e ti senti meno... beh, vecchio.
Il bello del cardio, per noi che non siamo più dei giovincelli, è che puoi adattarlo. Non serve correre come matti o saltare fino al soffitto. Io, per esempio, ho trovato il mio ritmo con la musica anni ’60, che mi ricorda i tempi in cui ballavo con mia moglie al circolo. Ora lei mi guarda dal divano e ogni tanto mi dice: "Mario, sembri un pavone!" Ma lo dice ridendo, e io mi sento un pavone in gran forma, altroché.
Certo, il corpo non è più quello di una volta. Le articolazioni scricchiolano, i muscoli si lamentano un po’ la mattina dopo, ma vi dico una cosa: la testa cambia. Ti senti più leggero, più sveglio. E poi, diciamocelo, perdere qualche chilo fa bene al cuore, in tutti i sensi. Non sto lì a pesarmi ogni giorno, ma i pantaloni di due anni fa hanno smesso di guardarmi storto quando provo a metterli.
Insomma, ballare è il mio cardio, il mio modo di prendermi cura di me senza sentirmi in punizione. E voi, che fate per tenere il passo? Raccontatemi, che sono curioso! Magari mi date qualche idea per variare un po’, ché a forza di twist e cha cha cha rischio di consumare il parquet!