Ciao a tutti, oppure no, forse oggi va bene un semplice "ehi, ci siete?". Sono qui, con la musica ancora nelle orecchie, a pensare a quanto i miei giorni siano cambiati da quando ho iniziato a ballare. Non è stata una scelta ragionata, sapete? È successo quasi per caso. Un’amica mi ha trascinato a una lezione di salsa, e io, che mi sentivo un blocco di cemento, ho pensato: "Tanto, cosa ho da perdere?".
All’inizio ero scoordinato, sudavo dopo due passi e mi guardavo allo specchio con un misto di imbarazzo e curiosità. Ma poi, piano piano, qualcosa è scattato. Non era solo il movimento, era il ritmo che mi entrava dentro, la sensazione di lasciarmi andare. La salsa mi ha insegnato a muovermi con leggerezza, l’hip-hop mi ha dato energia, quasi una ribellione contro la stanchezza che mi portavo dietro da anni. E il balletto? Quello è stato un regalo inaspettato: mi ha fatto scoprire una calma che non sapevo di avere, un equilibrio che va oltre i muscoli.
Non ho mai contato calorie, non ho mai pesato il cibo. Ballare ha cambiato il modo in cui il mio corpo si sente, come se si fosse risvegliato. Mi muovo di più anche fuori dalla pista: cammino, salgo le scale, sento che il mio corpo risponde diversamente. Non è solo questione di chili persi – che comunque sono arrivati, quasi senza accorgermene – ma di come mi sento dentro. Più vivo, più in pace.
Ogni stile mi ha dato qualcosa. La salsa è passione, un fuoco che ti scalda e ti spinge. L’hip-hop è adrenalina, ti fa sentire forte, anche quando sei stanco. Il balletto è silenzio, un modo per respirare più a fondo. E alla fine, non è nemmeno importante quale scegli, ma che ti muovi, che trovi il tuo ritmo. Io ho smesso di vedere l’allenamento come una punizione: ora è un momento per me, un piacere che mi tiene in piedi.
Se qualcuno mi chiedesse com’è successo, direi che non lo so di preciso. Forse è il modo in cui il corpo si adatta, si scalda, accelera senza che te ne accorgi. Forse è la testa che smette di pensare troppo e si lascia guidare dalla musica. Non è stata una dieta, non è stata una palestra con pesi e sudore forzato. È stato un passo dietro l’altro, una nota dopo l’altra. E oggi, guardandomi indietro, non vedo più quel blocco di cemento. Vedo qualcuno che ha trovato la pace ballando.
All’inizio ero scoordinato, sudavo dopo due passi e mi guardavo allo specchio con un misto di imbarazzo e curiosità. Ma poi, piano piano, qualcosa è scattato. Non era solo il movimento, era il ritmo che mi entrava dentro, la sensazione di lasciarmi andare. La salsa mi ha insegnato a muovermi con leggerezza, l’hip-hop mi ha dato energia, quasi una ribellione contro la stanchezza che mi portavo dietro da anni. E il balletto? Quello è stato un regalo inaspettato: mi ha fatto scoprire una calma che non sapevo di avere, un equilibrio che va oltre i muscoli.
Non ho mai contato calorie, non ho mai pesato il cibo. Ballare ha cambiato il modo in cui il mio corpo si sente, come se si fosse risvegliato. Mi muovo di più anche fuori dalla pista: cammino, salgo le scale, sento che il mio corpo risponde diversamente. Non è solo questione di chili persi – che comunque sono arrivati, quasi senza accorgermene – ma di come mi sento dentro. Più vivo, più in pace.
Ogni stile mi ha dato qualcosa. La salsa è passione, un fuoco che ti scalda e ti spinge. L’hip-hop è adrenalina, ti fa sentire forte, anche quando sei stanco. Il balletto è silenzio, un modo per respirare più a fondo. E alla fine, non è nemmeno importante quale scegli, ma che ti muovi, che trovi il tuo ritmo. Io ho smesso di vedere l’allenamento come una punizione: ora è un momento per me, un piacere che mi tiene in piedi.
Se qualcuno mi chiedesse com’è successo, direi che non lo so di preciso. Forse è il modo in cui il corpo si adatta, si scalda, accelera senza che te ne accorgi. Forse è la testa che smette di pensare troppo e si lascia guidare dalla musica. Non è stata una dieta, non è stata una palestra con pesi e sudore forzato. È stato un passo dietro l’altro, una nota dopo l’altra. E oggi, guardandomi indietro, non vedo più quel blocco di cemento. Vedo qualcuno che ha trovato la pace ballando.