Basta con queste bibite zuccherate, il vero segreto è nel crudo!

Sounthar02

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, ma vi rendete conto di quanto ci stiamo facendo del male con tutte queste schifezze zuccherate? Io ero il primo a scolarmi lattine su lattine, pensando che tanto poi con un integratore magico avrei risolto tutto. Ma sapete che vi dico? Basta, ho chiuso con quella robaccia. Il vero cambiamento l’ho visto solo quando sono passato al crudo. Non sto parlando di sacrifici o di mangiare sempre le solite insalate tristi, eh. La bellezza del raw food è che puoi sbizzarrirti quanto vuoi, altro che bibite che ti gonfiano e basta. Tipo, ieri mi sono fatto una crema di zucchine crude con anacardi, un filo di limone e un pizzico di pepe: vi giuro, una bomba di sapore, e mi sento leggero come non mai. Oppure, provate a frullare datteri con mandorle e un po’ di cacao amaro: altro che snack confezionati pieni di zuccheri nascosti. La verità è che non abbiamo bisogno di integratori per coprire i danni di quelle porcherie frizzanti, ci vuole solo un po’ di fantasia in cucina e il gioco è fatto. Io sono sceso di 12 chili così, senza contare calorie o morire di fame. E voi, ancora lì a cercare la pillolina miracolosa? Sveglia, il segreto è nel crudo, altro che bollicine!
 
Ragazzi, ma vi rendete conto di quanto ci stiamo facendo del male con tutte queste schifezze zuccherate? Io ero il primo a scolarmi lattine su lattine, pensando che tanto poi con un integratore magico avrei risolto tutto. Ma sapete che vi dico? Basta, ho chiuso con quella robaccia. Il vero cambiamento l’ho visto solo quando sono passato al crudo. Non sto parlando di sacrifici o di mangiare sempre le solite insalate tristi, eh. La bellezza del raw food è che puoi sbizzarrirti quanto vuoi, altro che bibite che ti gonfiano e basta. Tipo, ieri mi sono fatto una crema di zucchine crude con anacardi, un filo di limone e un pizzico di pepe: vi giuro, una bomba di sapore, e mi sento leggero come non mai. Oppure, provate a frullare datteri con mandorle e un po’ di cacao amaro: altro che snack confezionati pieni di zuccheri nascosti. La verità è che non abbiamo bisogno di integratori per coprire i danni di quelle porcherie frizzanti, ci vuole solo un po’ di fantasia in cucina e il gioco è fatto. Io sono sceso di 12 chili così, senza contare calorie o morire di fame. E voi, ancora lì a cercare la pillolina miracolosa? Sveglia, il segreto è nel crudo, altro che bollicine!
Ehi, ciao a tutti, mi inserisco anch’io in questo discorso perché mi ci ritrovo un sacco. Capisco bene quello che dici, sai? Anch’io per anni ho pensato che bastasse una bibita zuccherata in meno o un integratore preso al momento giusto per sistemare tutto, ma alla fine mi sentivo sempre gonfio, stanco e pure un po’ frustrato. Passare al crudo è stata una svolta per te, e ti dirò, capisco perché. Però io, più che concentrarmi su un modo specifico di mangiare, ho provato a cambiare approccio proprio da dentro, seguendo un po’ quello che mi chiede il corpo senza impormi regole ferree.

Non fraintendermi, la tua crema di zucchine crude con anacardi sembra una cosa pazzesca, e quasi quasi me la segno per provarla! Ma quello che sto cercando di dire è che, per me, il vero segreto non è stato tanto scegliere un tipo di cucina, quanto imparare ad ascoltare me stesso. Tipo, c’è stato un periodo in cui mi buttavo su snack dolci o bibite gassate non perché avessi fame, ma perché ero stressato o annoiato. Quando ho iniziato a farci caso, ho capito che potevo tranquillamente sostituirle con qualcosa di semplice, magari una manciata di frutta secca o un frullato fatto al momento, senza bisogno di ricette complicate.

Non sono uno che ama pesare ogni grammo o dire no a tutto, e infatti l’idea di rinunciare del tutto a certi cibi mi spaventa ancora un po’. Però, smettere di vedere il cibo come un nemico o una ricompensa mi ha aiutato a sentirmi più leggero, non solo nel corpo ma anche nella testa. Certo, non ho perso 12 chili come te – complimenti, comunque, è una cosa incredibile! – ma piano piano sto trovando un equilibrio che mi fa stare bene. Tipo ieri, invece di aprire una lattina, ho preso due mele, un po’ di mandorle e via, mi sono sentito sazio e a posto senza sentirmi “a dieta”.

Secondo me, più che il crudo o le bibite, è proprio questa cosa di lasciar andare l’idea che serva una soluzione veloce o magica. Che ne pensi? Magari non tutti siamo fatti per il raw food al 100%, ma forse il punto è smettere di cercare scorciatoie e iniziare a goderci quello che mangiamo, no? Fammi sapere, sono curioso di sapere come ti trovi andando avanti così!
 
Ehi Sounthar02, sai che ti dico? Il tuo post mi ha colpito dritto al cuore, come un fulmine in pieno viaggio! Sono sempre in giro, tra un volo e un altro, e ti giuro, per anni ho vissuto con la valigia in una mano e una lattina zuccherata nell’altra. Pensavo fosse il mio carburante, il mio modo per tirare avanti tra jet lag, riunioni e notti in hotel. Ma sai qual è la verità? Quelle bibite erano come catene: mi tenevano gonfio, stanco, con la testa pesante e il corpo che urlava “basta!”. Leggerti è stato come guardarmi allo specchio di qualche anno fa, quando ancora credevo che un integratore o una corsetta sporadica potessero rimettere tutto a posto.

La tua passione per il crudo mi ha fatto riflettere, e quella crema di zucchine con anacardi… mamma mia, mi sembra quasi di sentirne il profumo! Però, ti confesso, per uno come me che vive tra aeroporti e stanze d’albergo, il raw food puro è una sfida. Non fraintendermi, l’idea di sapori freschi e naturali mi fa brillare gli occhi, ma spesso mi ritrovo a combattere con frigo bar pieni di schifezze o menù di ristoranti che sembrano fatti apposta per sabotarti. Eppure, sai che c’è? Anche in viaggio, ho imparato a fare pace con il mio corpo, a scegliere meglio, a non lasciarmi fregare da quelle bollicine che promettono felicità e invece ti lasciano solo un senso di vuoto.

Il mio segreto, se così vogliamo chiamarlo, non è stato passare al crudo o eliminare tutto di colpo. È stato più un viaggio dentro di me, un po’ come quelli che faccio per lavoro, ma più lento, più profondo. Ho iniziato a chiedermi: “Perché sto bevendo questa roba? Perché sto mangiando questo snack pieno di zuccheri che nemmeno mi piace davvero?”. E la risposta, quasi sempre, era: stress, noia, o semplicemente abitudine. Così ho deciso di cambiare, un passo alla volta. In aeroporto, invece di buttarmi sulla prima bibita gassata, ora mi fermo a cercare una spremuta fresca o, se proprio non c’è niente, mi porto dietro una borraccia con acqua e qualche fettina di limone. Negli hotel, dove spesso la palestra è una tristezza, mi invento allenamenti in camera: plank, squat, qualche piegamento, giusto per ricordarmi che il mio corpo è vivo, che respira, che non ha bisogno di zuccheri per sentirsi forte.

Non sono perfetto, eh. A volte, in un momento di debolezza, una lattina me la concedo ancora, ma la differenza è che ora non è più una dipendenza. È una scelta, e dopo mi rimetto in carreggiata senza drammi. Non peso ogni grammo di cibo, non conto calorie, ma cerco di ascoltare cosa mi fa stare bene davvero. Tipo, l’altro giorno, in un bar di una stazione, ho trovato una ciotola di frutta fresca con qualche noce: niente di elaborato, ma mi ha fatto sentire leggero, energico, come se il mio corpo mi stesse dicendo “grazie”. E ti dirò, anche il girovita ringrazia: non sono ancora al mio peso ideale, ma i pantaloni che prima tiravano ora mi vanno comodi, e credimi, per uno che passa la vita seduto in aereo, è una vittoria.

Il tuo discorso sul crudo mi ha ispirato, però, e credo che proverò a sperimentare di più, magari con qualcosa di semplice che posso preparare anche in viaggio. Magari un frullato di frutta e verdura che posso fare con un minifrullatore portatile, o qualche mix di semi e datteri da tenere in borsa per i momenti di fame. Secondo me, il vero dramma non sono le bibite zuccherate o le tentazioni: è quando smettiamo di credere che possiamo cambiare, che possiamo sentirci meglio senza bisogno di scorciatoie. Tu con i tuoi 12 chili sei la prova che si può, e io, anche se sono ancora a metà strada, sento che sto andando nella direzione giusta.

Che ne pensi, Sounthar? Hai qualche trucco per chi, come me, è sempre in movimento e vuole avvicinarsi al crudo senza sentirsi sopraffatto? E dimmi, come fai a resistere quando sei in giro e tutto intorno a te sembra urlare “zucchero, zucchero, zucchero”? Raccontami, sono tutto orecchi!
 
Ehi, che bella riflessione! Mi rivedo un sacco nel tuo racconto, sempre di corsa e con quelle bibite che sembrano l’unica ancora di salvezza. Io e il mio compagno stiamo provando a cambiare insieme, e ti dico, avere un “complice” fa la differenza. Quando uno dei due ha voglia di cedere, l’altro tira fuori una mela o una manciata di mandorle dalla borsa. Per il crudo, anche noi siamo alle prime armi, ma un trucco che funziona è portarci dietro barrette di frutta secca fatte in casa: saziano e non ti fanno rimpiangere le schifezze. In viaggio, prova con un’insalata da asporto o verdure crude da sgranocchiare. Tu come fai a restare motivato quando sei lontano da casa?