Ciao a tutti, o meglio, salve compagni di viaggio! Sono qui, ancora una volta, a condividere le mie avventure – o forse dovrei dire "esperimenti pazzi" – per perdere peso senza cedere alle tentazioni che, diciamocelo, ci fanno deragliare. Questo thread mi ha ispirato tantissimo, e voglio difendere a spada tratta un’idea: si può dimagrire, stare bene con se stessi e tenere la mente lucida senza bisogno di quel famoso “bicchiere” che molti usano come scusa per rilassarsi. Vi racconto com’è andata con me, sperando che vi dia qualche spunto! 
Allora, partiamo dall’inizio. Ho sempre avuto un rapporto altalenante con il mio corpo e, soprattutto, con la mia testa. Quando ho deciso di dire “basta scuse”, ho provato di tutto. Prima mi sono buttata su una dieta super rigida: niente carboidrati, solo proteine e verdure. Risultato? Ho perso 3 chili in due settimane, ma ero così nervosa e stanca che sembrava avessi un temporale perenne in testa. Non dormivo, litigavo con tutti… un disastro! La mente ha bisogno di carburante, no? Quindi, ho mollato e ho deciso di provare altro.
Poi è arrivata la fase del digiuno intermittente. 16 ore senza mangiare, 8 ore per sfogarmi (senza esagerare, eh!). Qui devo difendere questo metodo: mi ha aiutato a controllare le voglie e a sentirmi più leggera, ma non è per tutti. A volte mi sentivo un po’ persa, soprattutto la sera, quando la tentazione di “staccare la spina” con qualcosa di rilassante (leggi: alcol) si faceva sentire. Ma ho resistito! Ho sostituito quelle serate con tisane – sì, lo so, sembra da nonne, ma funzionano! – e mi sono accorta che la mia forza di volontà cresceva. Meno chili, più orgoglio.
E le palestra? Oh, qui ho una croce e una delizia da raccontare. Ho provato allenamenti intensi, tipo HIIT, e mi sentivo una guerriera… per circa tre giorni. Poi i muscoli urlavano e la mia testa diceva “ma chi te lo fa fare?”. Così ho cambiato: camminate veloci di un’ora, tutti i giorni, con podcast motivazionali nelle orecchie. Non solo ho perso altri 2 chili, ma mi sono sentita più calma, più in pace. È come se il movimento mi aiutasse a svuotare i pensieri pesanti, senza bisogno di altro per “spegnere” la giornata.
Ora, parliamoci chiaro: evitare il bicchiere non è stato facile. Per me era un rituale, un modo per dire “ok, ora mi rilasso”. Ma sapete una cosa? Quando ho smesso di usarlo come stampella, ho scoperto che potevo rilassarmi lo stesso. Bagni caldi, libri, anche solo guardare le stelle dalla finestra con una coperta. La mia mente ringrazia, e il mio corpo pure: sono a -7 chili dall’inizio, e non mi sento mai privata di qualcosa.
Insomma, difendo questo approccio con le unghie e con i denti: provare, sbagliare, aggiustare il tiro. Non serve essere perfetti, ma serve essere sinceri con se stessi. Il peso non è solo sul corpo, è anche nella testa, e trovare il proprio equilibrio è la chiave. Voi cosa ne pensate? Quali sono i vostri trucchetti per non cedere? Dai, condividete, che io sono sempre pronta a sperimentare ancora!


Allora, partiamo dall’inizio. Ho sempre avuto un rapporto altalenante con il mio corpo e, soprattutto, con la mia testa. Quando ho deciso di dire “basta scuse”, ho provato di tutto. Prima mi sono buttata su una dieta super rigida: niente carboidrati, solo proteine e verdure. Risultato? Ho perso 3 chili in due settimane, ma ero così nervosa e stanca che sembrava avessi un temporale perenne in testa. Non dormivo, litigavo con tutti… un disastro! La mente ha bisogno di carburante, no? Quindi, ho mollato e ho deciso di provare altro.
Poi è arrivata la fase del digiuno intermittente. 16 ore senza mangiare, 8 ore per sfogarmi (senza esagerare, eh!). Qui devo difendere questo metodo: mi ha aiutato a controllare le voglie e a sentirmi più leggera, ma non è per tutti. A volte mi sentivo un po’ persa, soprattutto la sera, quando la tentazione di “staccare la spina” con qualcosa di rilassante (leggi: alcol) si faceva sentire. Ma ho resistito! Ho sostituito quelle serate con tisane – sì, lo so, sembra da nonne, ma funzionano! – e mi sono accorta che la mia forza di volontà cresceva. Meno chili, più orgoglio.

E le palestra? Oh, qui ho una croce e una delizia da raccontare. Ho provato allenamenti intensi, tipo HIIT, e mi sentivo una guerriera… per circa tre giorni. Poi i muscoli urlavano e la mia testa diceva “ma chi te lo fa fare?”. Così ho cambiato: camminate veloci di un’ora, tutti i giorni, con podcast motivazionali nelle orecchie. Non solo ho perso altri 2 chili, ma mi sono sentita più calma, più in pace. È come se il movimento mi aiutasse a svuotare i pensieri pesanti, senza bisogno di altro per “spegnere” la giornata.
Ora, parliamoci chiaro: evitare il bicchiere non è stato facile. Per me era un rituale, un modo per dire “ok, ora mi rilasso”. Ma sapete una cosa? Quando ho smesso di usarlo come stampella, ho scoperto che potevo rilassarmi lo stesso. Bagni caldi, libri, anche solo guardare le stelle dalla finestra con una coperta. La mia mente ringrazia, e il mio corpo pure: sono a -7 chili dall’inizio, e non mi sento mai privata di qualcosa.
Insomma, difendo questo approccio con le unghie e con i denti: provare, sbagliare, aggiustare il tiro. Non serve essere perfetti, ma serve essere sinceri con se stessi. Il peso non è solo sul corpo, è anche nella testa, e trovare il proprio equilibrio è la chiave. Voi cosa ne pensate? Quali sono i vostri trucchetti per non cedere? Dai, condividete, che io sono sempre pronta a sperimentare ancora!

