Ciao a tutti, oggi vorrei fare un po’ di chiarezza sulle calorie che si nascondono nei drink, perché spesso sottovalutiamo quanto possano influire sulla dieta. Partiamo dalle basi: l’acqua è sempre la scelta numero uno, zero calorie e idratazione pura. Ma se vogliamo qualcosa con più gusto, bisogna stare attenti.
Prendiamo il caffè: un espresso liscio ha solo 2-3 calorie, praticamente niente. Se però aggiungiamo zucchero (un cucchiaino sono circa 20 kcal) o latte intero (50 ml sono 30-35 kcal), i numeri salgono. Un cappuccino medio, per esempio, può arrivare facilmente a 80-100 kcal. Meglio optare per latte scremato o vegetale non zuccherato, tipo quello di mandorla senza aggiunte, che sta sulle 15-20 kcal per 100 ml.
Poi ci sono i succhi di frutta, che sembrano sani ma non sempre lo sono. Un bicchiere di succo d’arancia commerciale (200 ml) può avere 90-100 kcal, quasi come una bibita gassata. Se vi piacciono, meglio diluirli con acqua o scegliere versioni senza zuccheri aggiunti, controllando l’etichetta: cercate quelli con meno di 5 g di zuccheri per 100 ml.
Le bibite light o “zero”? Qui dipende. Hanno poche calorie, spesso meno di 1 kcal per lattina, grazie ai dolcificanti artificiali. Però c’è chi dice che possono confondere il corpo e aumentare la fame, anche se non ci sono prove definitive. Io le uso ogni tanto, ma non esagero.
Un discorso a parte per l’alcol: un bicchiere di vino rosso (125 ml) sono circa 85 kcal, una birra leggera (330 ml) intorno alle 100-110 kcal. I cocktail sono i peggiori: una piña colada può superare le 200 kcal solo per il mix di zucchero e panna. Se proprio non rinunciate, meglio un gin tonic con poca tonica e tanto ghiaccio: si sta sotto le 100 kcal.
Insomma, il trucco è leggere bene cosa c’è dentro e controllare le porzioni. Se avete dubbi su qualche bevanda specifica, scrivetela qui sotto e faccio due calcoli per voi!
Prendiamo il caffè: un espresso liscio ha solo 2-3 calorie, praticamente niente. Se però aggiungiamo zucchero (un cucchiaino sono circa 20 kcal) o latte intero (50 ml sono 30-35 kcal), i numeri salgono. Un cappuccino medio, per esempio, può arrivare facilmente a 80-100 kcal. Meglio optare per latte scremato o vegetale non zuccherato, tipo quello di mandorla senza aggiunte, che sta sulle 15-20 kcal per 100 ml.
Poi ci sono i succhi di frutta, che sembrano sani ma non sempre lo sono. Un bicchiere di succo d’arancia commerciale (200 ml) può avere 90-100 kcal, quasi come una bibita gassata. Se vi piacciono, meglio diluirli con acqua o scegliere versioni senza zuccheri aggiunti, controllando l’etichetta: cercate quelli con meno di 5 g di zuccheri per 100 ml.
Le bibite light o “zero”? Qui dipende. Hanno poche calorie, spesso meno di 1 kcal per lattina, grazie ai dolcificanti artificiali. Però c’è chi dice che possono confondere il corpo e aumentare la fame, anche se non ci sono prove definitive. Io le uso ogni tanto, ma non esagero.
Un discorso a parte per l’alcol: un bicchiere di vino rosso (125 ml) sono circa 85 kcal, una birra leggera (330 ml) intorno alle 100-110 kcal. I cocktail sono i peggiori: una piña colada può superare le 200 kcal solo per il mix di zucchero e panna. Se proprio non rinunciate, meglio un gin tonic con poca tonica e tanto ghiaccio: si sta sotto le 100 kcal.
Insomma, il trucco è leggere bene cosa c’è dentro e controllare le porzioni. Se avete dubbi su qualche bevanda specifica, scrivetela qui sotto e faccio due calcoli per voi!