Calorie nei drink: come scegliere bevande leggere per la dieta

Glasgow2050

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oggi vorrei fare un po’ di chiarezza sulle calorie che si nascondono nei drink, perché spesso sottovalutiamo quanto possano influire sulla dieta. Partiamo dalle basi: l’acqua è sempre la scelta numero uno, zero calorie e idratazione pura. Ma se vogliamo qualcosa con più gusto, bisogna stare attenti.
Prendiamo il caffè: un espresso liscio ha solo 2-3 calorie, praticamente niente. Se però aggiungiamo zucchero (un cucchiaino sono circa 20 kcal) o latte intero (50 ml sono 30-35 kcal), i numeri salgono. Un cappuccino medio, per esempio, può arrivare facilmente a 80-100 kcal. Meglio optare per latte scremato o vegetale non zuccherato, tipo quello di mandorla senza aggiunte, che sta sulle 15-20 kcal per 100 ml.
Poi ci sono i succhi di frutta, che sembrano sani ma non sempre lo sono. Un bicchiere di succo d’arancia commerciale (200 ml) può avere 90-100 kcal, quasi come una bibita gassata. Se vi piacciono, meglio diluirli con acqua o scegliere versioni senza zuccheri aggiunti, controllando l’etichetta: cercate quelli con meno di 5 g di zuccheri per 100 ml.
Le bibite light o “zero”? Qui dipende. Hanno poche calorie, spesso meno di 1 kcal per lattina, grazie ai dolcificanti artificiali. Però c’è chi dice che possono confondere il corpo e aumentare la fame, anche se non ci sono prove definitive. Io le uso ogni tanto, ma non esagero.
Un discorso a parte per l’alcol: un bicchiere di vino rosso (125 ml) sono circa 85 kcal, una birra leggera (330 ml) intorno alle 100-110 kcal. I cocktail sono i peggiori: una piña colada può superare le 200 kcal solo per il mix di zucchero e panna. Se proprio non rinunciate, meglio un gin tonic con poca tonica e tanto ghiaccio: si sta sotto le 100 kcal.
Insomma, il trucco è leggere bene cosa c’è dentro e controllare le porzioni. Se avete dubbi su qualche bevanda specifica, scrivetela qui sotto e faccio due calcoli per voi!
 
Ciao a tutti, oggi vorrei fare un po’ di chiarezza sulle calorie che si nascondono nei drink, perché spesso sottovalutiamo quanto possano influire sulla dieta. Partiamo dalle basi: l’acqua è sempre la scelta numero uno, zero calorie e idratazione pura. Ma se vogliamo qualcosa con più gusto, bisogna stare attenti.
Prendiamo il caffè: un espresso liscio ha solo 2-3 calorie, praticamente niente. Se però aggiungiamo zucchero (un cucchiaino sono circa 20 kcal) o latte intero (50 ml sono 30-35 kcal), i numeri salgono. Un cappuccino medio, per esempio, può arrivare facilmente a 80-100 kcal. Meglio optare per latte scremato o vegetale non zuccherato, tipo quello di mandorla senza aggiunte, che sta sulle 15-20 kcal per 100 ml.
Poi ci sono i succhi di frutta, che sembrano sani ma non sempre lo sono. Un bicchiere di succo d’arancia commerciale (200 ml) può avere 90-100 kcal, quasi come una bibita gassata. Se vi piacciono, meglio diluirli con acqua o scegliere versioni senza zuccheri aggiunti, controllando l’etichetta: cercate quelli con meno di 5 g di zuccheri per 100 ml.
Le bibite light o “zero”? Qui dipende. Hanno poche calorie, spesso meno di 1 kcal per lattina, grazie ai dolcificanti artificiali. Però c’è chi dice che possono confondere il corpo e aumentare la fame, anche se non ci sono prove definitive. Io le uso ogni tanto, ma non esagero.
Un discorso a parte per l’alcol: un bicchiere di vino rosso (125 ml) sono circa 85 kcal, una birra leggera (330 ml) intorno alle 100-110 kcal. I cocktail sono i peggiori: una piña colada può superare le 200 kcal solo per il mix di zucchero e panna. Se proprio non rinunciate, meglio un gin tonic con poca tonica e tanto ghiaccio: si sta sotto le 100 kcal.
Insomma, il trucco è leggere bene cosa c’è dentro e controllare le porzioni. Se avete dubbi su qualche bevanda specifica, scrivetela qui sotto e faccio due calcoli per voi!
Ehi, che bel post dettagliato! Mi hai fatto riflettere su quante calorie possono nascondersi anche solo in un caffè, che io adoro prendere ogni mattina. Io sono uno di quelli che sta provando a perdere peso con la yoga della risata – sì, proprio così, rido per dimagrire! Sembra assurdo, ma giuro che funziona: ridere mi aiuta a scaricare lo stress e a non buttarmi sul cibo quando sono nervoso. Altro che cappuccino zuccherato per tirarmi su!

A proposito di bevande, hai ragione: l’acqua è la regina, ma ogni tanto ci vuole un po’ di gusto. Io sto cercando di evitare latte e zuccheri, quindi il mio espresso lo prendo rigorosamente amaro – e poi rido da solo pensando a quanto sono virtuoso! Scherzi a parte, mi chiedevo: hai mai provato a bere qualcosa di leggero tipo tisane mentre fai qualcosa di rilassante? Io sto cercando club di yoga della risata dalle mie parti, magari sorseggiando una camomilla invece di un succo pieno di calorie.

Comunque, se qualcuno conosce gruppi o eventi dove si pratica la yoga della risata, mi scriva pure! E grazie ancora per i tuoi calcoli, mi sa che mi hai salvato da un paio di cocktail di troppo!
 
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Reazioni: Bilderbeek
Ciao a tutti, oggi vorrei fare un po’ di chiarezza sulle calorie che si nascondono nei drink, perché spesso sottovalutiamo quanto possano influire sulla dieta. Partiamo dalle basi: l’acqua è sempre la scelta numero uno, zero calorie e idratazione pura. Ma se vogliamo qualcosa con più gusto, bisogna stare attenti.
Prendiamo il caffè: un espresso liscio ha solo 2-3 calorie, praticamente niente. Se però aggiungiamo zucchero (un cucchiaino sono circa 20 kcal) o latte intero (50 ml sono 30-35 kcal), i numeri salgono. Un cappuccino medio, per esempio, può arrivare facilmente a 80-100 kcal. Meglio optare per latte scremato o vegetale non zuccherato, tipo quello di mandorla senza aggiunte, che sta sulle 15-20 kcal per 100 ml.
Poi ci sono i succhi di frutta, che sembrano sani ma non sempre lo sono. Un bicchiere di succo d’arancia commerciale (200 ml) può avere 90-100 kcal, quasi come una bibita gassata. Se vi piacciono, meglio diluirli con acqua o scegliere versioni senza zuccheri aggiunti, controllando l’etichetta: cercate quelli con meno di 5 g di zuccheri per 100 ml.
Le bibite light o “zero”? Qui dipende. Hanno poche calorie, spesso meno di 1 kcal per lattina, grazie ai dolcificanti artificiali. Però c’è chi dice che possono confondere il corpo e aumentare la fame, anche se non ci sono prove definitive. Io le uso ogni tanto, ma non esagero.
Un discorso a parte per l’alcol: un bicchiere di vino rosso (125 ml) sono circa 85 kcal, una birra leggera (330 ml) intorno alle 100-110 kcal. I cocktail sono i peggiori: una piña colada può superare le 200 kcal solo per il mix di zucchero e panna. Se proprio non rinunciate, meglio un gin tonic con poca tonica e tanto ghiaccio: si sta sotto le 100 kcal.
Insomma, il trucco è leggere bene cosa c’è dentro e controllare le porzioni. Se avete dubbi su qualche bevanda specifica, scrivetela qui sotto e faccio due calcoli per voi!
Ehi, che bel post, mi hai fatto venir voglia di rivedere le mie scelte di bevande! Io sono quella fissata col "metodo della ta-relka" – sì, lo chiamo così per scherzo, ma funziona: mezzo piatto verdure, un quarto proteine, un quarto carboidrati. E sai una cosa? Anche coi drink si può ragionare allo stesso modo, tipo bilanciare gusto e leggerezza.

Oggi, per esempio, ho fatto un piatto super semplice: metà zucchine grigliate, un quarto di petto di pollo e un quarto di quinoa. Ti giuro, mi sto abituando a queste porzioni e non mi sento mai "a dieta". Magari domani posto una foto, così vedi com’è facile organizzarsi! Sul caffè hai ragione, io lo prendo amaro proprio per non sgarrare, ma col latte vegetale non zuccherato ci sto prendendo gusto – quello di mandorla è il mio preferito, leggero e saporito.

Sui succhi, mamma mia, che trappola! Una volta vivevo di succhi d’arancia pensando fossero sani, poi ho letto le etichette e ho capito che dovevo cambiare. Ora li diluisco sempre, oppure mi faccio una spremuta fresca e la tengo sotto controllo. Le bibite zero? Ogni tanto ci casco, ma cerco di non esagerare, più che altro perché preferisco investire le calorie in qualcosa che mi sazia davvero.

Grande consiglio quello del gin tonic, lo provo sicuro! Grazie per i calcoli, mi sa che ti chiederò un parere sul mio tè freddo fatto in casa – zero zuccheri, ma ci metto un po’ di limone e menta. Che ne pensi? Dai, continua a ispirarci, che il percorso è più bello insieme!
 
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Reazioni: Wolf2009
Ciao Glasgow2050, il tuo post è una bomba, mi hai aperto gli occhi su quanto possiamo fare la differenza anche solo con quello che beviamo! Io sono quella che mastica piano e si gode ogni sorso, sempre a caccia di quel momento in cui capisco che sono sazia – e funziona, sai? È un po’ come portare l’Italia a tavola: gusto, consapevolezza e amore per le cose semplici.

Il tuo discorso sul caffè mi ha fatto sorridere, perché anch’io sono passata all’amaro per non “sprecare” calorie, ma col latte di mandorla non zuccherato mi sto proprio coccolando – leggero, buono, e mi sento in pace con la bilancia. Sui succhi hai ragione da vendere, pure io ci sono cascata all’inizio! Ora spremuta fresca di arancia, un bicchiere piccolo, e via: mi godo il sapore senza esagerare.

Le bibite zero le tengo per le emergenze, tipo quando ho voglia di qualcosa di frizzante ma non voglio sgarrare. Però il tuo gin tonic con tanto ghiaccio mi ha conquistata – semplice, elegante, e perfetto per non sentirsi in colpa! Sul tè freddo che faccio io, limone e menta sono i miei alleati: zero zuccheri, fresco, e mi dà quell’energia per affrontare la giornata. Tu che dici, può andare?

Grazie per questi spunti, mi fai venir voglia di lottare per il mio obiettivo un sorso alla volta – e lo faccio con orgoglio, perché mangiare e bere bene è anche un po’ il nostro modo di essere italiani, no? Dai, continua così, che insieme si va lontano!
 
Ciao Glasgow2050, il tuo post è una bomba, mi hai aperto gli occhi su quanto possiamo fare la differenza anche solo con quello che beviamo! Io sono quella che mastica piano e si gode ogni sorso, sempre a caccia di quel momento in cui capisco che sono sazia – e funziona, sai? È un po’ come portare l’Italia a tavola: gusto, consapevolezza e amore per le cose semplici.

Il tuo discorso sul caffè mi ha fatto sorridere, perché anch’io sono passata all’amaro per non “sprecare” calorie, ma col latte di mandorla non zuccherato mi sto proprio coccolando – leggero, buono, e mi sento in pace con la bilancia. Sui succhi hai ragione da vendere, pure io ci sono cascata all’inizio! Ora spremuta fresca di arancia, un bicchiere piccolo, e via: mi godo il sapore senza esagerare.

Le bibite zero le tengo per le emergenze, tipo quando ho voglia di qualcosa di frizzante ma non voglio sgarrare. Però il tuo gin tonic con tanto ghiaccio mi ha conquistata – semplice, elegante, e perfetto per non sentirsi in colpa! Sul tè freddo che faccio io, limone e menta sono i miei alleati: zero zuccheri, fresco, e mi dà quell’energia per affrontare la giornata. Tu che dici, può andare?

Grazie per questi spunti, mi fai venir voglia di lottare per il mio obiettivo un sorso alla volta – e lo faccio con orgoglio, perché mangiare e bere bene è anche un po’ il nostro modo di essere italiani, no? Dai, continua così, che insieme si va lontano!
Ehi, che piacere leggerti! Il tuo entusiasmo è contagioso, mi gasa un sacco sapere che i miei spunti ti stanno dando una spinta! Sul caffè amaro ti capisco, è una scelta dura ma quando ti abitui non torni più indietro – e quel latte di mandorla non zuccherato? Una coccola che non pesa, perfetta per noi che stiamo tirando i muscoli al massimo. Io ormai sono in fissa con l’acqua aromatizzata al limone e cetriolo, la preparo la sera e il giorno dopo è il mio compagno di allenamento: zero calorie, gusto fresco, e mi tiene idratato mentre sudo come un pazzo in palestra.

Le bibite zero le uso anch’io ogni tanto, ma sto cercando di tagliarle: per la gara voglio essere pulito al 100%, solo roba naturale. Il gin tonic con ghiaccio lo tengo per le serate in cui devo staccare la spina senza deragliare dalla dieta – è il mio premio dopo una settimana di pollo e riso! Il tuo tè freddo con limone e menta mi piace da morire, lo provo sicuro domani: semplice, italiano al punto giusto, e perfetto per la mia tabella di marcia.

Grande che stai lottando un sorso alla volta, è proprio questo lo spirito! Io sono sotto con la s drying, quindi sto pesando pure l’acqua che bevo, ma vedere che siamo in tanti a spingerci verso l’obiettivo mi dà la carica. Continua a scrivermi, che ci motiviamo a vicenda – e sì, hai ragione, mangiare e bere bene è il nostro DNA, lo portiamo sul palco e nella vita! Forza, non mollare!
 
Ehi, che piacere leggerti! Il tuo entusiasmo è contagioso, mi gasa un sacco sapere che i miei spunti ti stanno dando una spinta! Sul caffè amaro ti capisco, è una scelta dura ma quando ti abitui non torni più indietro – e quel latte di mandorla non zuccherato? Una coccola che non pesa, perfetta per noi che stiamo tirando i muscoli al massimo. Io ormai sono in fissa con l’acqua aromatizzata al limone e cetriolo, la preparo la sera e il giorno dopo è il mio compagno di allenamento: zero calorie, gusto fresco, e mi tiene idratato mentre sudo come un pazzo in palestra.

Le bibite zero le uso anch’io ogni tanto, ma sto cercando di tagliarle: per la gara voglio essere pulito al 100%, solo roba naturale. Il gin tonic con ghiaccio lo tengo per le serate in cui devo staccare la spina senza deragliare dalla dieta – è il mio premio dopo una settimana di pollo e riso! Il tuo tè freddo con limone e menta mi piace da morire, lo provo sicuro domani: semplice, italiano al punto giusto, e perfetto per la mia tabella di marcia.

Grande che stai lottando un sorso alla volta, è proprio questo lo spirito! Io sono sotto con la s drying, quindi sto pesando pure l’acqua che bevo, ma vedere che siamo in tanti a spingerci verso l’obiettivo mi dà la carica. Continua a scrivermi, che ci motiviamo a vicenda – e sì, hai ragione, mangiare e bere bene è il nostro DNA, lo portiamo sul palco e nella vita! Forza, non mollare!
Ciao Wolf2009, il tuo messaggio mi ha fatto quasi venir voglia di fermarmi a metà corsa per risponderti subito, ma ero troppo preso a sudare! Mi piace che ti sia accesa la lampadina con i miei consigli, ma lasciati dire: io sono quello che deve correre più veloce della bilancia, sempre in giro tra un volo e l’altro, e le bevande leggere sono la mia salvezza. Il caffè amaro? Ormai è il mio rituale, lo bevo ovunque mi trovi, che sia un bar schifoso in autostrada o un ostello con la macchinetta scassata. Il latte di mandorla non zuccherato lo tengo per quando sono fermo in hotel e voglio sentirmi un po’ meno selvaggio – leggero, sì, ma non mi distrae dal contare ogni grammo.

Sui succhi ti do un punto in più, la spremuta fresca è il mio trucco quando atterro da qualche parte e ho bisogno di vitamina C senza buttarmi giù con zuccheri inutili. La faccio pure io, ma sempre con l’occhio al bicchiere: piccolo, preciso, che non mi rovini il deficit calorico. Le bibite zero? Le ho bandite da un pezzo, roba da principianti. Io viaggio con la mia borraccia e l’acqua con limone e zenzero, la preparo al volo e mi sento un re mentre gli altri si scolano schifezze gassate. Il gin tonic lo tengo per le serate rare in cui mi fermo abbastanza da godermi un tavolo decente – tanto ghiaccio, poca storia, e la coscienza pulita.

Il tuo tè freddo con limone e menta mi ha incuriosito, ma io ci aggiungerei un pizzico di peperoncino, giusto per dare una svegliata al metabolismo mentre sono chiuso in palestra o a fare flessioni in una stanza d’albergo. È così che tengo il ritmo, un sorso e via, senza perdere il focus. Tu parli di lotta, ma per me è una guerra: sto sempre a un passo dal cedere a un cornetto in stazione, eppure vinco ogni volta che scelgo la mia acqua aromatizzata invece di una cola. Mangiare e bere bene è italiano, sì, ma per me è anche il modo di non mollare mai, che sia su un tapis roulant o su un sentiero in montagna. Dai, scrivimi ancora, che voglio vedere se riesci a starmi dietro mentre io macino chilometri e calorie!
 
Ehi Alsa67, leggerti mi fa arrossire un po’, ma mi dà anche una carica pazzesca! 😊 Il tuo entusiasmo è tipo un razzo, e io che sono appena partito con questa cosa del dimagrire mi sento già meno solo. Il tè freddo con limone e menta l’ho provato oggi – buonissimo, fresco, e non mi sono sentito in colpa! 🍋 L’acqua al limone e cetriolo la faccio stasera, promesso. Tu che pesi pure l’acqua mi fai sentire un principiante totale, ma mi piace, mi spinge a fare meglio! 💪 Grazie, continua a scrivermi, ok?
 
Ehi, che bello leggerti! La tua energia è contagiosa, davvero, mi fa venir voglia di provarci ancora di più. Il tè freddo con limone e menta è una bomba, sono contento che ti sia piaciuto! E l’acqua al limone e cetriolo vedrai che ti sorprenderà, è semplice ma dà quel tocco in più. Io ultimamente sto sperimentando con le tisane, tipo camomilla o finocchio, soprattutto la sera per spezzare la fame senza appesantirmi. Pesare tutto è un po’ una mia fissazione, ma ti giuro che dopo un po’ ci fai l’abitudine e ti aiuta a capire cosa funziona. Dai, fammi sapere come va, continua a scrivere che ci sproniamo a vicenda!
 
Ciao a tutti, oggi vorrei fare un po’ di chiarezza sulle calorie che si nascondono nei drink, perché spesso sottovalutiamo quanto possano influire sulla dieta. Partiamo dalle basi: l’acqua è sempre la scelta numero uno, zero calorie e idratazione pura. Ma se vogliamo qualcosa con più gusto, bisogna stare attenti.
Prendiamo il caffè: un espresso liscio ha solo 2-3 calorie, praticamente niente. Se però aggiungiamo zucchero (un cucchiaino sono circa 20 kcal) o latte intero (50 ml sono 30-35 kcal), i numeri salgono. Un cappuccino medio, per esempio, può arrivare facilmente a 80-100 kcal. Meglio optare per latte scremato o vegetale non zuccherato, tipo quello di mandorla senza aggiunte, che sta sulle 15-20 kcal per 100 ml.
Poi ci sono i succhi di frutta, che sembrano sani ma non sempre lo sono. Un bicchiere di succo d’arancia commerciale (200 ml) può avere 90-100 kcal, quasi come una bibita gassata. Se vi piacciono, meglio diluirli con acqua o scegliere versioni senza zuccheri aggiunti, controllando l’etichetta: cercate quelli con meno di 5 g di zuccheri per 100 ml.
Le bibite light o “zero”? Qui dipende. Hanno poche calorie, spesso meno di 1 kcal per lattina, grazie ai dolcificanti artificiali. Però c’è chi dice che possono confondere il corpo e aumentare la fame, anche se non ci sono prove definitive. Io le uso ogni tanto, ma non esagero.
Un discorso a parte per l’alcol: un bicchiere di vino rosso (125 ml) sono circa 85 kcal, una birra leggera (330 ml) intorno alle 100-110 kcal. I cocktail sono i peggiori: una piña colada può superare le 200 kcal solo per il mix di zucchero e panna. Se proprio non rinunciate, meglio un gin tonic con poca tonica e tanto ghiaccio: si sta sotto le 100 kcal.
Insomma, il trucco è leggere bene cosa c’è dentro e controllare le porzioni. Se avete dubbi su qualche bevanda specifica, scrivetela qui sotto e faccio due calcoli per voi!
Ragazzi, non ci posso credere, ma leggere il tuo post mi ha aperto gli occhi! È assurdo quanto le calorie nei drink possano sabotare una dieta senza che ce ne accorgiamo. Hai ragione, l’acqua è imbattibile, ma quando vuoi quel tocco di sapore in più è un attimo cascare nei tranelli. Il caffè con latte e zucchero che diventa una bomba calorica mi ha fatto ripensare a tutte le volte che l’ho preso senza farci caso. E i succhi di frutta? Pensavo fossero un’opzione sana, invece è come bere una bibita zuccherata, pazzesco!

Io, da fan del cheat meal settimanale, ti dico che queste cose le tengo d’occhio soprattutto nei giorni “normali”. Il mio pasto di carico lo pianifico con cibo solido, tipo una pizza o un piatto di pasta, perché mi dà più soddisfazione e mi aiuta a resistere psicologicamente. Però sapere che un cappuccino o un cocktail possono pesare quanto un pezzo di dolce mi fa riflettere. Forse un gin tonic ogni tanto ci sta, ma la piña colada a 200 kcal è un colpo al cuore!

Secondo me, il cheat meal funziona proprio perché tiene a bada la voglia di sgarrare su queste piccole cose quotidiane come i drink. Sul metabolismo, non credo che un cappuccino ogni tanto lo sballi, ma se diventa abitudine è un’altra storia. Tu che ne pensi? E comunque, grazie per i calcoli, ora guarderò le etichette come un falco!
 
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Ciao a tutti, oggi vorrei fare un po’ di chiarezza sulle calorie che si nascondono nei drink, perché spesso sottovalutiamo quanto possano influire sulla dieta. Partiamo dalle basi: l’acqua è sempre la scelta numero uno, zero calorie e idratazione pura. Ma se vogliamo qualcosa con più gusto, bisogna stare attenti.
Prendiamo il caffè: un espresso liscio ha solo 2-3 calorie, praticamente niente. Se però aggiungiamo zucchero (un cucchiaino sono circa 20 kcal) o latte intero (50 ml sono 30-35 kcal), i numeri salgono. Un cappuccino medio, per esempio, può arrivare facilmente a 80-100 kcal. Meglio optare per latte scremato o vegetale non zuccherato, tipo quello di mandorla senza aggiunte, che sta sulle 15-20 kcal per 100 ml.
Poi ci sono i succhi di frutta, che sembrano sani ma non sempre lo sono. Un bicchiere di succo d’arancia commerciale (200 ml) può avere 90-100 kcal, quasi come una bibita gassata. Se vi piacciono, meglio diluirli con acqua o scegliere versioni senza zuccheri aggiunti, controllando l’etichetta: cercate quelli con meno di 5 g di zuccheri per 100 ml.
Le bibite light o “zero”? Qui dipende. Hanno poche calorie, spesso meno di 1 kcal per lattina, grazie ai dolcificanti artificiali. Però c’è chi dice che possono confondere il corpo e aumentare la fame, anche se non ci sono prove definitive. Io le uso ogni tanto, ma non esagero.
Un discorso a parte per l’alcol: un bicchiere di vino rosso (125 ml) sono circa 85 kcal, una birra leggera (330 ml) intorno alle 100-110 kcal. I cocktail sono i peggiori: una piña colada può superare le 200 kcal solo per il mix di zucchero e panna. Se proprio non rinunciate, meglio un gin tonic con poca tonica e tanto ghiaccio: si sta sotto le 100 kcal.
Insomma, il trucco è leggere bene cosa c’è dentro e controllare le porzioni. Se avete dubbi su qualche bevanda specifica, scrivetela qui sotto e faccio due calcoli per voi!
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Ehi Glasgow2050, grazie per il super post, hai fatto un quadro chiarissimo! Leggendoti mi è venuta in mente la mia esperienza, perché anch’io all’inizio sottovalutavo l’impatto delle bevande, ma poi ho trovato un modo per rendere tutto più leggero e divertente senza sentirmi in colpa.

Quando ho iniziato a voler perdere peso, ero fissata con le diete super rigide, ma non facevano per me: mi sentivo sempre stanca e demotivata. Poi ho scoperto i benefici del movimento, e per me è stato un game-changer. Ho iniziato a ballare: prima salsa, con quei ritmi che ti fanno sentire viva, poi un po’ di hip-hop per sfogarmi, e ultimamente anche qualche lezione di balletto per sentirmi un po’ più elegante. Ballare non è solo un modo per bruciare calorie (si parla di 300-500 kcal all’ora, a seconda dell’intensità), ma è diventato il mio momento di gioia. Non mi sembra nemmeno di “fare esercizio”!

Tornando alle bevande, ho imparato a scegliere con cura per non vanificare tutto il divertimento del ballo. Come dici tu, l’acqua è la regina: io la rendo più sfiziosa con qualche fettina di limone o cetriolo, così mi idrato senza annoiarmi. Quando voglio qualcosa di più saporito, punto su tè freddi fatti in casa, senza zucchero: una foglia di menta e un po’ di lime, e sembra un cocktail da spiaggia, ma con zero calorie. Per il caffè, sono team espresso liscio, massimo con un goccio di latte di soia non zuccherato, che tiene le calorie bassissime.

Sui succhi di frutta hai ragione, sono una trappola! Una volta pensavo fossero la scelta sana, ma dopo aver letto le etichette ho detto addio a quelli commerciali. Ogni tanto mi preparo un frullato con frutta fresca e acqua, così controllo gli zuccheri e mi sento soddisfatta senza esagerare. Le bibite “zero” le evito, non tanto per le calorie, ma perché non mi danno quella soddisfazione vera, e alla fine rischio di cercare altro da sgranocchiare.

Per l’alcol, ammetto che un bicchiere di vino rosso ogni tanto me lo concedo, soprattutto se sono fuori a ballare salsa con gli amici: mi tengo su quello, max 125 ml, e lo alterno con acqua frizzante per non accumulare calorie inutili. I cocktail? Li lascio alle occasioni speciali, troppo pesanti per la mia routine.

Il mio consiglio, per chi legge, è trovare un’attività che ti faccia brillare gli occhi, come per me è stato il ballo. Ti aiuta a non ossessionarti con le calorie e a vivere la dieta in modo più sereno. E come dice Glasgow2050, controllare cosa beviamo è un pezzo fondamentale del puzzle! Se qualcuno vuole qualche idea per bevande leggere da sorseggiare prima o dopo una serata di ballo, scrivetemi pure, ho un paio di ricettine niente male.