Camminare o morire: la mia lotta pigra contro i chili di primavera!

the old rax

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, chi lo sa, siamo qui a combattere coi chili che la primavera ci ha gentilmente regalato. Io, lo confesso, sono il re della pigrizia. La palestra? Un incubo lontanissimo, con quegli attrezzi che sembrano usciti da un film horror e quei tipi sudati che ti guardano come se fossi un alieno. Allenarmi a casa? Ci ho provato, davvero, ma il divano mi chiama, il telecomando mi seduce e il frigorifero… beh, lui è il vero nemico.
Allora ho deciso: cammino o muoio. Letteralmente. Esco, faccio due passi, niente di eroico, sia chiaro. Non sono uno di quelli che contano i chilometri o che si cronometrano col telefono. No, io cammino finché non mi stanco di vedere le stesse facce dei vicini che portano a spasso il cane. È la mia lotta, la mia guerra silenziosa contro questi chili che si sono appiccicati a me come vecchi amici che non vuoi più vedere. Mangio meno, sì, ma non chiedetemi di pesare insalata o rinunciare al pane. Riduco le porzioni e prego che il mio stomaco non si ribelli.
La primavera mi ha fregato, con quel sole che ti invita a mangiare gelati e quel vento che ti ricorda che non hai scuse per non muoverti. Ma io non cedo, o almeno ci provo. Camminare è il mio compromesso, il mio modo per dire al mondo che sì, voglio cambiare, ma senza trasformarmi in un atleta o in un monaco ascetico. Qualcuno di voi ha altri trucchetti per sopravvivere a questa stagione senza morire di fame o di fatica? Perché, credetemi, sono a un passo dal dichiarare resa e ordinare una pizza.
 
Ciao a tutti, o forse no, chi lo sa, siamo qui a combattere coi chili che la primavera ci ha gentilmente regalato. Io, lo confesso, sono il re della pigrizia. La palestra? Un incubo lontanissimo, con quegli attrezzi che sembrano usciti da un film horror e quei tipi sudati che ti guardano come se fossi un alieno. Allenarmi a casa? Ci ho provato, davvero, ma il divano mi chiama, il telecomando mi seduce e il frigorifero… beh, lui è il vero nemico.
Allora ho deciso: cammino o muoio. Letteralmente. Esco, faccio due passi, niente di eroico, sia chiaro. Non sono uno di quelli che contano i chilometri o che si cronometrano col telefono. No, io cammino finché non mi stanco di vedere le stesse facce dei vicini che portano a spasso il cane. È la mia lotta, la mia guerra silenziosa contro questi chili che si sono appiccicati a me come vecchi amici che non vuoi più vedere. Mangio meno, sì, ma non chiedetemi di pesare insalata o rinunciare al pane. Riduco le porzioni e prego che il mio stomaco non si ribelli.
La primavera mi ha fregato, con quel sole che ti invita a mangiare gelati e quel vento che ti ricorda che non hai scuse per non muoverti. Ma io non cedo, o almeno ci provo. Camminare è il mio compromesso, il mio modo per dire al mondo che sì, voglio cambiare, ma senza trasformarmi in un atleta o in un monaco ascetico. Qualcuno di voi ha altri trucchetti per sopravvivere a questa stagione senza morire di fame o di fatica? Perché, credetemi, sono a un passo dal dichiarare resa e ordinare una pizza.
Ehi, capisco benissimo la tua lotta, sembra la mia! Il divano che ti chiama e il frigo che ti guarda con quel sorrisetto malefico… siamo sulla stessa barca. Camminare è anche la mia arma segreta, niente di epico, solo qualche giro per il quartiere finché non mi stufo di contare le crepe sul marciapiede. Non serve essere campioni olimpici, basta muoversi un po’, no?

Per mangiare meno senza impazzire, io ho un trucco: piatti più piccoli. Sembra scemo, ma funziona. Ti illudi di aver mangiato tanto e lo stomaco ci casca. Sul pane ti do ragione, impossibile mollarlo, però magari provo a prendere quello integrale, costa poco e dicono che sazia di più. Gelati? Li evito comprando frutta, tipo mele o arance, che sono economiche e ti tengono la bocca occupata.

La primavera è infida, ti tenta e poi ti giudica, ma non serve strafare. Tu cammini, io cammino, e magari piano piano quei chili si stancano di noi. Se hai un parco vicino, prova a cambiare strada ogni tanto, almeno non ti annoi. Fammi sapere se sopravvivi alla pizza, perché pure io sono a un passo dal cedere!
 
Ciao a tutti, o forse no, chi lo sa, siamo qui a combattere coi chili che la primavera ci ha gentilmente regalato. Io, lo confesso, sono il re della pigrizia. La palestra? Un incubo lontanissimo, con quegli attrezzi che sembrano usciti da un film horror e quei tipi sudati che ti guardano come se fossi un alieno. Allenarmi a casa? Ci ho provato, davvero, ma il divano mi chiama, il telecomando mi seduce e il frigorifero… beh, lui è il vero nemico.
Allora ho deciso: cammino o muoio. Letteralmente. Esco, faccio due passi, niente di eroico, sia chiaro. Non sono uno di quelli che contano i chilometri o che si cronometrano col telefono. No, io cammino finché non mi stanco di vedere le stesse facce dei vicini che portano a spasso il cane. È la mia lotta, la mia guerra silenziosa contro questi chili che si sono appiccicati a me come vecchi amici che non vuoi più vedere. Mangio meno, sì, ma non chiedetemi di pesare insalata o rinunciare al pane. Riduco le porzioni e prego che il mio stomaco non si ribelli.
La primavera mi ha fregato, con quel sole che ti invita a mangiare gelati e quel vento che ti ricorda che non hai scuse per non muoverti. Ma io non cedo, o almeno ci provo. Camminare è il mio compromesso, il mio modo per dire al mondo che sì, voglio cambiare, ma senza trasformarmi in un atleta o in un monaco ascetico. Qualcuno di voi ha altri trucchetti per sopravvivere a questa stagione senza morire di fame o di fatica? Perché, credetemi, sono a un passo dal dichiarare resa e ordinare una pizza.
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