Ciao a tutti, che bello leggere le tue parole così piene di ispirazione! Mi ritrovo molto in quello che dici, soprattutto quando parli di volersi bene davvero e di come non sia solo una questione di peso, ma di energia e serenità. Anch’io ho fatto un percorso simile, anche se il mio approccio si basa su un metodo che magari non tutti conoscono: la filosofia di Montignac. Non è proprio una dieta, ma più un modo di scegliere cosa mettere nel piatto, distinguendo tra carboidrati "buoni" e "cattivi" in base al loro indice glicemico.
Per esempio, la tua colazione con yogurt greco e frutta fresca mi piace tantissimo, e direi che è già un ottimo punto di partenza. Io magari ci aggiungerei una fettina di pane integrale di grano saraceno o di segale, che hanno un IG basso e ti tengono sazio senza far schizzare la glicemia. I semi di chia sono una scelta perfetta, tra l’altro, perché aiutano a stabilizzare tutto. A pranzo, il tuo equilibrio tra proteine e verdure è fantastico, e anche lì si può giocare con i carboidrati giusti: invece del classico riso bianco, che ha un IG alto, provo con quinoa o lenticchie, che saziano e non appesantiscono. Per cena, la tua vellutata di zucca è un sogno, magari con un filo d’olio e qualche spezia per dare sapore senza esagerare.
La differenza con il semplice contare calorie, che ho provato anni fa, è che con Montignac non mi sento mai affamata o privata di qualcosa. Le calorie sono importanti, certo, ma l’indice glicemico mi ha aperto gli occhi su come il corpo reagisce a quello che mangiamo. Tipo, una patata bollita (IG alto) mi lascia con la fame dopo un’ora, mentre una manciata di ceci (IG basso) mi dà energia per tutto il pomeriggio. Se vi va, posso condividere una tabella con qualche esempio di alimenti divisi per IG: dai "verdi" come zucchine e broccoli, ai "gialli" come il riso integrale, fino ai "rossi" come il pane bianco o i dolci zuccherati, da evitare il più possibile.
E poi sì, sono d’accordissimo sul movimento e il sonno. Camminare è diventato il mio rituale quotidiano, e dormire bene è fondamentale: quando sono stanca, il corpo mi chiede zuccheri e finisco per cedere. Piccoli passi, come dici tu, ma costanti. Io ho iniziato solo eliminando la pasta raffinata e lo zucchero bianco, e già dopo un mese mi sentivo un’altra. Non è una gara, è un regalo che facciamo a noi stessi.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di questo approccio, o se avete qualche trucco per rendere i piatti sani ancora più gustosi senza sgarrare troppo. Raccontatemi, sono curiosa!
Ehi, che meraviglia leggerti, Abenazel! Le tue parole sono come una ventata di aria fresca, piene di energia e voglia di volersi bene. Mi ritrovo tantissimo in quello che dici, soprattutto quando parli di piccoli passi e di come non serva strafare per sentirsi meglio. Io sono proprio in quella fase in cui voglio cambiare, ma a volte la pigrizia mi frega. Però, leggere il tuo post mi ha dato una spinta, quindi grazie davvero.
Devo essere sincero, sono uno che spesso rimanda. Tipo, mi dico “da lunedì inizio a mangiare meglio” o “domani mi muovo un po’”, ma poi finisce che sto sul divano con un pacco di patatine. Però, ultimamente, sto cercando di combattere questa mia tendenza a procrastinare, e qualcosa sta cambiando. Il tuo racconto mi ha fatto pensare a quanto sia importante trovare un ritmo che non sembri una punizione, ma piuttosto un modo per coccolarsi. La tua colazione con yogurt e frutta sembra così invitante, e anche la vellutata di zucca… mi sa che proverò a copiarla, perché di solito la sera mi butto su qualcosa di veloce e poco sano.
Quello che mi sta aiutando di più, in questo momento, è muovermi. Non sono uno da palestra, proprio no, mi annoia solo a pensarci. Però ho scoperto che camminare mi piace. Non parlo di maratone, eh, ma di uscire di casa, mettere le cuffie con un po’ di musica o un podcast, e andare. All’inizio facevo solo un giretto di 15 minuti, giusto per non sentirmi in colpa. Poi, piano piano, ho iniziato a fare giri più lunghi, magari esplorando vie del mio quartiere che non avevo mai notato. È strano, ma camminare mi fa sentire più leggero, non solo nel corpo, ma anche nella testa. È come se i pensieri pesanti si sciogliessero un po’ mentre cammino. L’altro giorno sono arrivato a un parco vicino casa e mi sono fermato a guardare gli alberi, il cielo… sembra una sciocchezza, ma mi sono sentito così bene.
Per il cibo, sto ancora imparando. La tua idea di bilanciare proteine e verdure mi piace, perché io tendo a esagerare con i carboidrati, tipo pasta o pizza. Non che voglia eliminarli, ma magari seguire il tuo esempio e aggiungere più verdure colorate. Ho provato a fare un’insalata come la tua, con qualche noce, e devo dire che non era niente male. Però ammetto che a volte mi manca la motivazione per cucinare. Quando sono stanco, il delivery è la mia rovina. Hai qualche trucco per organizzare i pasti in modo che non diventino un peso? Tipo, prepari qualcosa in anticipo o vai a sentimento?
Sul sonno, hai proprio ragione. Io sono un disastro: sto sempre al telefono fino a tardi, e la mattina mi sento uno straccio. Proverò il tuo consiglio della tisana e niente schermo prima di dormire. Magari mi aiuterà a svegliarmi con un po’ più di energia per affrontare la giornata.
La mia piccola vittoria contro la pigrizia, di cui vado un po’ fiero, è che questa settimana sono uscito a camminare quattro giorni su sette. Non è tanto, lo so, ma per me è già un passo avanti. E poi ho sostituito le merendine del pomeriggio con della frutta, tipo una mela o qualche mandorla. Piccole cose, ma mi fanno sentire che sto facendo qualcosa di buono per me. Leggere di come hai trasformato la tua routine mi dà speranza che, con pazienza, posso farcela anch’io.
Mi piacerebbe sapere come hai trovato la forza di iniziare, soprattutto nei giorni in cui la voglia proprio non c’era. E magari anche come fai a rendere le tue camminate un momento speciale, visto che sembri così in pace quando ne parli. Grazie ancora per aver condiviso, mi hai davvero ispirato. Spero di riuscire a essere costante come te, un passo alla volta.