Ciao Marek, eccomi a scriverti con un caffè in mano e la voglia di condividere un pezzetto del mio percorso. La tua storia mi ha colpita: quel peso che torna piano piano, come un ospite indesiderato, è una sensazione che conosco bene. È come se il corpo giocasse a nascondino, ma con regole che non ci piacciono. La tua domanda su come rialzarsi mi ha fatto riflettere, e voglio raccontarti come sto provando a farlo io, passo dopo passo, senza corse folli o promesse impossibili.
Anch’io sono caduta, più di una volta. Pensavo che bastasse trovare il posto giusto, che fosse casa con i video di allenamenti su YouTube o la palestra con le sue luci al neon. Ma il vero problema non era il “dove”, era il “come”. Mi incaponivo a fare tutto e subito, come se dovessi dimostrare qualcosa. Risultato? Mi stancavo, mollavo, e il frigo diventava il mio migliore amico. Poi ho deciso di cambiare approccio: niente rivoluzioni, solo piccoli gesti, uno al giorno, che si accumulano come mattoncini.
Adesso sono nel mio viaggio di “piccoli passi”. Ogni giorno aggiungo una nuova abitudine sana, senza fretta. Per esempio, oggi mi sto concentrando sull’acqua: bevo un bicchiere in più rispetto a ieri, e mi sembra già una vittoria. Ieri ho provato a fare una passeggiata veloce di 15 minuti dopo cena, niente di epico, ma mi ha fatto sentire viva. Domani? Forse una sessione di stretching mentre guardo una serie. L’idea è costruire una routine che non mi sembri una punizione, ma un regalo che faccio a me stessa. Ultimamente sto anche provando a muovermi in modo vario, come se ogni giorno fosse un pezzo di un puzzle: un po’ di cardio, un po’ di pesi leggeri, un po’ di yoga. Non proprio una “circolare” da manuale, ma un mix che mi tiene curiosa e non mi annoia.
Leggendo di te e del tuo specchio, credo che il punto sia smettere di cercare il luogo perfetto o il piano perfetto. Casa o palestra, non importa: ciò che conta è trovare qualcosa che ti faccia venir voglia di ricominciare. Per me, i piccoli passi sono stati una svolta perché mi danno l’idea di avere il controllo, senza sentirmi schiacciata. Quando cado, e capita, mi dico: “Ok, domani aggiungo un’abitudine nuova, anche minuscola”. È come ricostruire una casa, un mattone alla volta.
Un consiglio pratico? Prova a scegliere una cosa piccolissima da fare domani, tipo 10 minuti di movimento che ti piacciono, magari ballando in salotto o seguendo un video di esercizi leggeri. E poi, il giorno dopo, aggiungi un altro pezzetto. Non serve strafare, serve solo non fermarsi. E se ti va, scrivici come va: magari troviamo insieme il prossimo passo. Tu che dici, ci provi? Io sono qui, a fare il tifo per te e per il tuo prossimo riflesso nello specchio.