Ehi ragazzi, come state oggi? Io, come al solito, sono in modalità "sperimentatrice seriale" e stavolta voglio raccontarvi come me la cavo quando mangio fuori casa, cercando di tenere d’occhio la linea senza rinunciare al gusto. Ultimamente ho provato un po’ di tutto: dal sushi al ristorante vegano dietro l’angolo, fino a una cena in trattoria che mi ha messo alla prova con quei profumi di pasta fresca che ti chiamano per nome!
Partiamo dal sushi: lo adoro perché è leggero e mi dà quell’idea di mangiare qualcosa di fresco e sano. Di solito punto su nigiri con salmone o tonno, evitando troppe salse super caloriche tipo maionese piccante. Però, ammetto, a volte cedo a un paio di uramaki fritti… il crunch è troppo invitante! Pro: ti senti sazio senza appesantirti. Contro: il conto può essere salato, e non sempre sono sicura delle porzioni di riso, che alla fine pesano.
Poi c’è stato il giorno del vegano. Non sono una habitué, ma volevo provare. Ho preso un bowl con quinoa, hummus e verdure grigliate. Buonissimo, colorato, mi sentivo quasi una food blogger! Il lato positivo è che è super nutriente e non ti lascia quel senso di gonfiore. Il neo? Senza un po’ di autocontrollo, rischi di esagerare con l’olio o le porzioni, perché "tanto è sano", no? E invece le calorie ci sono eccome.
Infine, la trattoria. Qui è stata dura. C’era questo piatto di tagliatelle al ragù che sembrava uscito da un sogno, ma ho optato per una grigliata di verdure con un pezzetto di pollo. Non proprio lo stesso brivido, ma almeno non ho avuto rimorsi. Il bello di posti così è che puoi chiedere cose semplici e genuine, il brutto è che devi resistere alle tentazioni tipo tiramisù finale (spoiler: non ci sono riuscita, ma ho condiviso!).
Insomma, mangiare fuori casa per me è un mix di strategia e improvvisazione. Cerco di leggere i menu in anticipo, chiedere qualche modifica se serve, e magari fare una passeggiata dopo per smaltire. Voi come fate a non cedere? Avete qualche trucco per godervi una serata fuori senza sabotare tutto? Dai
Partiamo dal sushi: lo adoro perché è leggero e mi dà quell’idea di mangiare qualcosa di fresco e sano. Di solito punto su nigiri con salmone o tonno, evitando troppe salse super caloriche tipo maionese piccante. Però, ammetto, a volte cedo a un paio di uramaki fritti… il crunch è troppo invitante! Pro: ti senti sazio senza appesantirti. Contro: il conto può essere salato, e non sempre sono sicura delle porzioni di riso, che alla fine pesano.
Poi c’è stato il giorno del vegano. Non sono una habitué, ma volevo provare. Ho preso un bowl con quinoa, hummus e verdure grigliate. Buonissimo, colorato, mi sentivo quasi una food blogger! Il lato positivo è che è super nutriente e non ti lascia quel senso di gonfiore. Il neo? Senza un po’ di autocontrollo, rischi di esagerare con l’olio o le porzioni, perché "tanto è sano", no? E invece le calorie ci sono eccome.
Infine, la trattoria. Qui è stata dura. C’era questo piatto di tagliatelle al ragù che sembrava uscito da un sogno, ma ho optato per una grigliata di verdure con un pezzetto di pollo. Non proprio lo stesso brivido, ma almeno non ho avuto rimorsi. Il bello di posti così è che puoi chiedere cose semplici e genuine, il brutto è che devi resistere alle tentazioni tipo tiramisù finale (spoiler: non ci sono riuscita, ma ho condiviso!).
Insomma, mangiare fuori casa per me è un mix di strategia e improvvisazione. Cerco di leggere i menu in anticipo, chiedere qualche modifica se serve, e magari fare una passeggiata dopo per smaltire. Voi come fate a non cedere? Avete qualche trucco per godervi una serata fuori senza sabotare tutto? Dai