Ehi Jabeh, benvenuto in questo angolo di condivisione e crescita! Leggendo il tuo messaggio, mi sono rivisto in tanti momenti del mio percorso, quando il corpo sembrava un puzzle complicato da risolvere, con il diabete e i limiti fisici a ricordarmi che ogni passo conta. Ho perso 35 chili negli ultimi anni, e credimi, non è stata una corsa contro il tempo, ma una sorta di danza lenta con me stesso, imparando ad ascoltare il mio corpo e i suoi segnali.
Con il diabete di tipo 2, come te, ho dovuto trovare un equilibrio tra movimento, alimentazione e pazienza. Le ginocchia che protestano sono un bel rompicapo, vero? All’inizio, anch’io mi appoggiavo a una sedia per fare squat, e non c’è nulla di cui vergognarsi: è un punto di partenza, non un limite. Quello che mi ha aiutato tanto è stato pensare al movimento non come a una punizione per perdere peso, ma come a un regalo per sentirmi vivo. Camminare è stato il mio alleato principale: non proprio correre, perché le articolazioni non sempre collaboravano, ma un passo svelto, magari con un podcast o della musica che mi caricava. Ho iniziato con 15 minuti al giorno, poi 20, poi 30. Non era una gara, ma una promessa che facevo a me stesso.
Per il tuo caso, ti consiglio di provare esercizi a basso impatto che rinforzano senza stressare troppo le ginocchia. Oltre agli squat assistiti, il nuoto o la cyclette sono fantastici per il diabete: muovono il corpo, migliorano la sensibilità all’insulina e non pesano sulle articolazioni. La chiave è la costanza, anche quando la bilancia sembra non collaborare. Il peso è solo un numero, ma la forza che senti crescendo dentro di te, quella sì che racconta la vera storia.
Un altro pensiero: cerca un ritmo che ti appartenga. Io ho trovato ispirazione nel tracciare i miei progressi, non solo in chili, ma in energia, in come mi sentivo dopo una camminata o un allenamento leggero. Magari trova un amico, come dici tu, o un gruppo online per condividere i piccoli traguardi. Non sottovalutare il potere di una chiacchierata con qualcuno che capisce cosa significa gestire il diabete e il desiderio di cambiare.
Le difficoltà ci saranno, Jabeh. Le ginocchia brontoleranno, il diabete ti farà qualche scherzo, e ci saranno giorni in cui la motivazione sembrerà sparita. Ma ogni volta che scegli di muoverti, anche solo per pochi minuti, stai scrivendo un capitolo di una storia che è solo tua. Non è una corsa, è un viaggio. E se vuoi un compagno di strada, qui ci sono: dimmi come procedi, e magari ci motiviamo insieme.
Forza, un passo alla volta.