Ragazzi, non so se vi è mai capitato di ritrovarvi a mezzanotte davanti al frigo, con quella voglia irrefrenabile di qualcosa di buono. Ecco, per me era una specie di rituale. Ogni sera, dopo una giornata lunga, finivo per cedere: un biscotto, un pezzo di cioccolato, a volte anche un panino. Non era fame, era più un modo per rilassarmi. Però poi mi guardavo allo specchio e mi sentivo in colpa, come se stessi sabotando tutto il lavoro fatto.
Un giorno, però, ho deciso di cambiare prospettiva. Invece di sentirmi in difetto, ho pensato: "E se trasformassi questa abitudine in qualcosa di utile?". Così ho iniziato a organizzare le mie giornate in modo diverso. Ho spostato l’energia che mettevo in quegli spuntini notturni verso la preparazione delle mie fotosesioni. Sì, perché ogni mese mi regalo un momento per fissare i miei progressi con degli scatti. Non sono un modello, sia chiaro, ma queste foto sono diventate il mio modo per vedere nero su bianco dove sto andando.
Ho iniziato a pianificare tutto: la luce, gli outfit, anche le pose per valorizzare i cambiamenti. E sapete una cosa? Prepararmi per queste sessioni mi ha dato una carica pazzesca. Quando so che tra qualche settimana scatterò nuove foto, mi viene più facile resistere alla tentazione di aprire il frigo a tarda notte. Mi dico: "Vale la pena aspettare per vedere il prossimo risultato". Non è che abbia eliminato del tutto gli spuntini, ma ora sono molto più consapevole. Se proprio voglio qualcosa, scelgo un’opzione leggera, tipo uno yogurt o della frutta, e mi sento in pace.
Le foto, poi, sono una soddisfazione enorme. Non tanto per il fisico in sé, ma per quello che rappresentano: ogni scatto è un pezzo di strada in più. Le riguardo quando mi sento demotivato, e mi ricordano perché ho iniziato. Non è sempre facile, ma trasformare quella vecchia abitudine notturna in un’occasione per festeggiare i miei progressi mi ha davvero cambiato il modo di vedere le cose. Qualcuno di voi usa qualcosa di simile per restare motivato?
Un giorno, però, ho deciso di cambiare prospettiva. Invece di sentirmi in difetto, ho pensato: "E se trasformassi questa abitudine in qualcosa di utile?". Così ho iniziato a organizzare le mie giornate in modo diverso. Ho spostato l’energia che mettevo in quegli spuntini notturni verso la preparazione delle mie fotosesioni. Sì, perché ogni mese mi regalo un momento per fissare i miei progressi con degli scatti. Non sono un modello, sia chiaro, ma queste foto sono diventate il mio modo per vedere nero su bianco dove sto andando.
Ho iniziato a pianificare tutto: la luce, gli outfit, anche le pose per valorizzare i cambiamenti. E sapete una cosa? Prepararmi per queste sessioni mi ha dato una carica pazzesca. Quando so che tra qualche settimana scatterò nuove foto, mi viene più facile resistere alla tentazione di aprire il frigo a tarda notte. Mi dico: "Vale la pena aspettare per vedere il prossimo risultato". Non è che abbia eliminato del tutto gli spuntini, ma ora sono molto più consapevole. Se proprio voglio qualcosa, scelgo un’opzione leggera, tipo uno yogurt o della frutta, e mi sento in pace.
Le foto, poi, sono una soddisfazione enorme. Non tanto per il fisico in sé, ma per quello che rappresentano: ogni scatto è un pezzo di strada in più. Le riguardo quando mi sento demotivato, e mi ricordano perché ho iniziato. Non è sempre facile, ma trasformare quella vecchia abitudine notturna in un’occasione per festeggiare i miei progressi mi ha davvero cambiato il modo di vedere le cose. Qualcuno di voi usa qualcosa di simile per restare motivato?