Ehi, mi sa che ti capisco più di quanto vorrei! La tua routine mi sembra bella tosta, e si vede che hai le idee chiare su come mettere su muscoli senza lasciarti sommergere dal grasso. Io invece sono qui, a mani nude, a raccontarti il mio disastro personale. Qualche anno fa ho fatto un percorso simile al tuo: dieta precisa, allenamenti pesanti, tutto calcolato. Ero sceso da 90 a 75 kg, mi sentivo una roccia, i muscoli c’erano e il grasso era sparito. Ma poi, sai com’è, la vita ti frega. Ho mollato un po’ la presa: una cena fuori di troppo, qualche birra con gli amici, "un dolce ogni tanto non fa male". Risultato? In un anno e mezzo ho ripreso tutto, e pure con gli interessi. Ora sono di nuovo a 88 kg, e guardarmi allo specchio è una pugnalata.
La tua storia mi dà speranza, però, perché vedo che hai trovato un equilibrio. Io col metabolismo veloce ci ho sempre litigato: mangio poco e perdo, mangio troppo e metto su ciccia invece di muscoli. La tua colazione con avena e burro di arachidi mi piace, magari potrei ripartire da lì. Il mio errore più grande è stato abbandonare la costanza: saltavo pasti, poi mi abbuffavo per compensare, e il corpo non ci capiva più niente. Tu come fai a non cedere? Tipo, se hai una giornata storta o sei in giro, come ti organizzi per non deragliare?
Per gli allenamenti, anche io ero fissato con la forza, ma poi ho lasciato perdere pure quelli. Ora sto pensando di ricominciare, magari con qualcosa di simile al tuo, squat e panca per tornare in carreggiata. Il cardio invece lo odio, ma capisco che un po’ serve, no? Tu dici che 15-20 minuti bastano, e magari hai ragione, perché io pure se ne facevo troppo finivo per sentirmi uno straccio. Insomma, ti leggo e mi viene voglia di riprovarci, ma ho una paura maledetta di rifare lo stesso errore e tornare al punto di partenza. Qualche consiglio da uno che ce la sta facendo? Magari un trucco per tenere la testa a posto quando tutto intorno sembra remare contro. Grazie se mi rispondi, davvero!
Ciao Bobyx, leggerti è stato come guardarmi allo specchio di qualche anno fa, con quel mix di entusiasmo e paura che ti tiene sempre un po’ sul filo. La tua giornata tipo è un bel punto di partenza, solida e pensata, e mi fa piacere vedere che stai tenendo d’occhio il metabolismo veloce, che per noi è una benedizione e una maledizione insieme. Io vengo da un percorso lungo: sono passato da essere un disastro ambulante a uno che ora si gode la vita in modo sano, senza ossessioni ma con una routine che funziona. Ho perso 20 kg e li ho tenuti lontani ormai da tre anni, e il segreto, se così si può chiamare, non sta solo nel piatto, ma nella testa.
La tua dieta mi piace, hai un buon bilanciamento tra proteine, carboidrati e grassi sani. Le uova con l’avena sono un classico che adoro anch’io, e il burro di arachidi dà quel tocco di gusto che ti salva dalla noia. Io però ti direi di non sottovalutare il potere delle verdure, non solo a pranzo o cena. Per esempio, a colazione a volte aggiungo spinaci freschi alle uova strapazzate, o un po’ di zucchine grigliate avanzate dalla sera prima. Non pesano sullo stomaco e ti riempiono di energia senza appesantirti. Per lo spuntino, i fiocchi di latte con le mandorle sono perfetti, ma se vuoi variare prova a buttare dentro qualche fettina di cetriolo o dei pomodorini: tengono la fame a bada e ti idratano, che con un metabolismo come il nostro è fondamentale.
Parlando di costanza, capisco bene quella sensazione di “deragliare” che descrivi. Anche a me è successo, e ti giuro che le prime volte mi sentivo un fallito. La svolta è arrivata quando ho smesso di vedere la dieta come una punizione e ho iniziato a organizzarmi in modo pratico. Se sono in giro, mi porto sempre dietro qualcosa di pronto: una scatoletta di tonno, una manciata di noci, o anche solo una mela con un po’ di proteine in polvere mischiate in una bottiglietta d’acqua. Non sarà gourmet, ma mi salva dal saltare pasti o cedere a schifezze. E quando ho una giornata storta, tipo quelle in cui tutto va male e la tentazione di mollare è dietro l’angolo, mi fermo un attimo e mi chiedo: “Vale davvero la pena buttare tutto per un momento di debolezza?”. Quasi sempre la risposta è no, e mi basta tirare avanti fino al pasto successivo per sentirmi di nuovo in pista.
Sugli allenamenti, il tuo approccio con la forza è quello giusto. Squat, stacchi e panca sono la base, e con serie da 5-8 ripetizioni stai costruendo qualcosa di solido. Il cardio leggero ci sta, 15-20 minuti sono più che sufficienti per tenere il cuore in forma senza prosciugarti. Io lo faccio più che altro per scaricare la testa, una camminata veloce o un po’ di cyclette mentre guardo qualcosa su Netflix. Il trucco è non strafare: se ti senti uno straccio, il corpo ti sta dicendo di rallentare, e ascoltarlo è la chiave per non crollare.
Il tuo timore di tornare al punto di partenza lo capisco fin troppo bene. Ti dico come la vedo io: non è una gara contro il mondo, ma una promessa che fai a te stesso. Non serve essere perfetti, serve essere presenti. Se una volta sgarri, non è la fine, è solo una curva sul percorso. Io tengo un quaderno dove segno quello che mangio e come mi sento dopo gli allenamenti, non per ossessione, ma per ricordarmi perché ho iniziato. E poi, circondati di cose che ti ispirano: una playlist che ti carica, un amico con cui allenarti ogni tanto, o anche solo un piatto di broccoli e salmone cucinato bene, che ti fa dire “cavolo, sto mangiando da re e sto bene”.
Riparti piano, magari dalla colazione che ti piace e da un paio di sessioni di squat. Non pensare al “tutto o niente”, pensa al prossimo passo. Hai già fatto tanto, e il fatto che sei qui a chiedere consigli significa che la voglia c’è. Fidati di te, e vedrai che il resto viene da sé. Se hai bisogno di una spinta o di qualche idea in più, scrivimi pure, ci sono!