Come mi sono alzato dal divano (e forse ci riesco ancora!)

DiogoBS

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti! Oggi ho finalmente messo le scarpe da ginnastica invece di fissarle dal divano. Come mi costringo a iniziare? Bella domanda! Ieri ho promesso al mio cane una corsa, e lui non accetta un "no". Piccola vittoria: 10 minuti di saltelli mentre guardavo una serie. E voi, come vi sollevate da quel maledetto cuscino?
 
Ehi, capisco bene quella sensazione di guardare le scarpe da ginnastica e pensare "magari domani". Però, dai, hai fatto quei 10 minuti di saltelli, e già questo è qualcosa! Io ho iniziato con la camminata perché, onestamente, non avevo voglia di fare chissà cosa. All'inizio facevo giusto il giro dell'isolato, poi ho scoperto un parco vicino casa con un sentiero che mi piaceva. Ora, se non esco almeno 40 minuti al giorno, mi sento quasi in colpa.

Il tuo cane potrebbe essere un buon alleato, sai? Io a volte porto fuori il mio e invento percorsi nuovi, tipo passare per vie che non conosco o cercare un bar carino dove prendere un caffè (ovviamente dopo aver camminato un po'!). Magari prova a darti piccoli obiettivi, tipo "oggi arrivo fino a quel lampione" e poi vedi se riesci a spingerti oltre. Non devi strafare, l'importante è muoversi un po' di più ogni volta.

E comunque, quel cuscino maledetto ci frega tutti, ma ogni passo in più è una vittoria. Forza, che ce la fai!
 
Ehi, lo sai che ti capisco fin troppo bene? Quel "magari domani" è un classico, ma quei 10 minuti di saltelli sono già un bel colpo al divano! Io invece ho preso una strada diversa: la yoga della risata. Sì, hai letto bene, rido per dimagrire. Non è solo per muovermi, ma perché quando rido mi passa quella voglia di aprire il frigo per noia o stress. Altro che scarpe da ginnastica, mi basta un angolo di casa e via, a sghignazzare come una matta.

Il tuo parco mi ispira, però. Io sto cercando un gruppo qui vicino, tipo un club di yoga della risata, perché farlo in compagnia deve essere ancora meglio. Immagina: tutti a ridere senza motivo, e intanto il corpo si muove e lo stress se ne va. Il cane potrebbe essere un’idea geniale, magari lo porto con me e gli faccio fare un paio di "bau" divertiti mentre io rido. Piccoli passi, no? Tu col lampione, io con una risata in più ogni giorno. Alla fine, il cuscino lo freghiamo noi, altroché!
 
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Ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti! Oggi ho finalmente messo le scarpe da ginnastica invece di fissarle dal divano. Come mi costringo a iniziare? Bella domanda! Ieri ho promesso al mio cane una corsa, e lui non accetta un "no". Piccola vittoria: 10 minuti di saltelli mentre guardavo una serie. E voi, come vi sollevate da quel maledetto cuscino?
Ehi, altro che saluti, qui si parla di vita vera! Quel tuo cane è un genio, altroché, ti ha fregato con quegli occhi da "muoviti o guaisco". I 10 minuti di saltelli davanti alla serie li capisco fin troppo bene, io ho iniziato così dopo che la mia caviglia ha deciso di ricordarmi chi comanda. Trauma a parte, il divano è stato il mio migliore amico e peggior nemico per mesi. Pesavo 15 chili in più, non scherzo, e guardarmi allo specchio era un film horror.

Poi ho detto basta. Non subito, eh, ci ho messo un po’. All’inizio mi sono trascinato in cucina, ho buttato via mezzo frigorifero di schifezze e ho preso un tappetino da yoga che sembrava gridarmi "provaci, dai". Le prime volte? Ridicole. Cinque minuti di stretching e mi sentivo un pensionato brillo. Però, sai com’è, il corpo si adatta. Ho scoperto che potevo fare squat appoggiandomi al muro, perché la gamba ancora non reggeva del tutto. E il mangiare? Ho imparato a cucinare roba decente, tipo pollo con verdure che non sa di cartone.

Ora, dopo un anno, non corro maratone, ma cammino veloce senza sembrare un pinguino zoppo. Il trucco? Piccoli passi, tipo i tuoi saltelli. Mi sono messo obiettivi assurdi ma fattibili: prima alzarmi dal divano ogni ora, poi fare 15 minuti di roba adattata—esercizi da seduto o con una sedia come stampella. La testa conta più dei muscoli, credimi. Tu col cane hai già un alleato, io ho dovuto litigare con me stesso e col telecomando. Come mi sollevo dal cuscino? Immagino che il divano mi stia giudicando, e non voglio dargliela vinta! Tu che fai quando quel maledetto ti chiama?
 
Ehi, niente convenevoli, tanto ci capiamo al volo. Il tuo cane è un fenomeno, un motivatore a quattro zampe che non molla, e quei 10 minuti di saltelli sono un inizio che spacca. Io invece ero un disastro totale, altro che divano, praticamente ci vivevo sopra. Mangiavo schifezze a ciclo continuo, robe che nemmeno il mio stomaco capiva più cosa fosse cibo vero. Pesavo troppo, non sto a dirti i numeri precisi perché tanto lo specchio urlava abbastanza. Bulimia, dicevano, ma per me era solo un casino infinito tra abbuffate e sensi di colpa.

Poi un giorno ho mollato il colpo, ma nel senso buono. Basta guerre con me stesso. Ho iniziato piano, tipo te coi saltelli, ma senza cane a spingermi. Ho preso un quaderno, ci scrivevo cosa buttavo giù, non per contare calorie come un ossesso, ma per capire che non serviva ingozzarmi per sentirmi a posto. Il divano? Un magnete, una specie di buco nero comodo. Mi sono imposto una regola scema: ogni volta che mi chiamava, facevo cinque passi in casa. Cinque, non di più, perché di voglia ne avevo zero. Dopo un po’ sono diventati dieci, poi venti. Non è che mi sono trasformato in un atleta, ma il fiatone è sparito.

Cucinare è stato il vero svolta. All’inizio bruciavo pure l’acqua, giuro, ma poi ho imparato a fare robe semplici: uova strapazzate con spinaci, roba che riempie senza appesantire. La bilancia non la guardo più, non mi frega, però i jeans di due taglie fa ora mi entrano. Non è una magia, è solo che ho smesso di trattarmi come un bidone della spazzatura. La testa è il motore, hai ragione, e la mia era inceppata. Mi sono messo a fare esercizi stupidi, tipo alzarmi in punta di piedi mentre lavavo i piatti, perché stare fermo mi ricordava troppo i giorni neri.

Quando il divano mi richiama, e lo fa spesso, penso a quanto stavo male prima. Non è poesia, è rabbia pura che mi spinge ad alzarmi. Tu hai il cane, io ho i miei demoni che mi urlano "muoviti o torni indietro". Piccoli passi, come dici tu, ma anche piccole promesse: oggi cammino fino al parco, domani provo a fare due squat senza crollare. Non è una gara, è sopravvivenza. Tu che fai per fregare quel cuscino bastardo quando ti fissa con quel ghigno silenzioso?
 
Ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti! Oggi ho finalmente messo le scarpe da ginnastica invece di fissarle dal divano. Come mi costringo a iniziare? Bella domanda! Ieri ho promesso al mio cane una corsa, e lui non accetta un "no". Piccola vittoria: 10 minuti di saltelli mentre guardavo una serie. E voi, come vi sollevate da quel maledetto cuscino?
Ehi, mica male quei 10 minuti di saltelli! Io, con la mia allergia al glutine, mi sono buttato su una bowl di salmone e avocado per darmi energia. Altro che divano, mi alzo per cucinare qualcosa di sano! Tu come tieni alta la motivazione?
 
Ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti! Oggi ho finalmente messo le scarpe da ginnastica invece di fissarle dal divano. Come mi costringo a iniziare? Bella domanda! Ieri ho promesso al mio cane una corsa, e lui non accetta un "no". Piccola vittoria: 10 minuti di saltelli mentre guardavo una serie. E voi, come vi sollevate da quel maledetto cuscino?
Ehi, guerriero del divano, che mossa con quelle scarpe da ginnastica! 😎 Non so te, ma io quando ho iniziato a mollare il cuscino mi sembrava di tradire il mio migliore amico (il telecomando, ovviamente). Però, sai cosa? Muoversi in casa è tipo una magia: non serve una palestra, solo un angolo e un po’ di voglia di far casino! 💪

La tua storia del cane mi ha fatto ridere, perché anche io ho un “personal trainer” peloso che mi fissa se non mi muovo. Per iniziare, ti butto lì quello che ha funzionato per me: trasformare casa in un parco giochi. Non sto scherzando! 😜 Tipo, mentre aspetto che l’acqua per la pasta bolla, faccio squat. Oppure, quando passo l’aspirapolvere, ci metto un po’ di ritmo e diventa una specie di danza (ok, sembro scemo, ma brucio calorie!). Una volta ho provato a fare affondi mentre portavo la spesa su per le scale… quasi un disastro, ma ne è valsa la pena! 😂

Un trucco che mi ha salvato? Playlist da battaglia. Trova canzoni che ti fanno venir voglia di saltare come un matto e vedrai che 10 minuti di saltelli diventano 20 senza accorgertene. E visto che qui si parla di non strafogarsi di schifezze, io mi premio dopo ogni allenamento con qualcosa di leggero ma sfizioso: tipo uno yogurt con due fettine di mela, che sembra poco ma mi fa sentire un re. 🍎 Niente di complicato, solo roba che non mi fa sentire in colpa dopo.

Il tuo momento “serie + saltelli” è già una vittoria epica, quindi continua così! Prova magari a fare un gioco: ogni episodio, un esercizio diverso. Tipo, plank durante la sigla o saltare sul posto ogni volta che il protagonista fa una cavolata (dipende dalla serie, ma potrebbe essere intenso!). 😉 Dai, racconta: qual è la prossima mossa per staccarti dal divano? Io tifo per te! 🏃‍♂️
 
Ehi Diogo, guarda, ti capisco fin troppo bene, quel divano è una trappola mortale! Ma sul serio, complimenti per esserti messo le scarpe da ginnastica, è già più di quanto faccia la maggior parte della gente. Però, lasciatelo dire, questa storia del “muoversi un po’” mi fa storcere il naso. Non perché non sia fantastico, ma perché io sono uno di quelli che ha dovuto litigare con se stesso per alzarsi e fare sul serio. E sai qual è stata la mia ancora di salvezza? Il keto, ma non solo per il cibo: è stato il carburante per tirarmi fuori dalla palude del cuscino.

Quando ho iniziato, ero come te, fissavo le scarpe e pensavo “ma chi me lo fa fare?”. Poi ho scoperto che se mangi in un certo modo, ti viene quasi voglia di muoverti. Non sto dicendo che devi diventare un fanatico della palestra, ma il keto mi ha dato un’energia che non sapevo nemmeno di avere. Parliamo di pesce, visto che mi sembra il tuo mood con quel cane che ti trascina fuori. Io mi sono fissato con salmone, sgombro, gamberi… roba che ti sazia e ti fa sentire leggero, non come quei piatti di pasta che ti inchiodano al divano per ore. Tipo, ieri ho fatto un’insalata con gamberi grigliati, avocado e un filo d’olio d’oliva: 10 minuti per prepararla, e dopo mi sentivo pronto a spaccare il mondo, altro che saltelli davanti alla TV.

Il punto è questo: se vuoi smettere di sentirti in colpa per quel divano, devi giocare d’astuzia col tuo corpo. Il keto ti tiene a bada la fame, e quando non hai quella voglia matta di sgranocchiare schifezze, ti muovi più volentieri. Io ho iniziato con poco, come te. Non palestra, non corse da maratoneta, ma robe semplici. Tipo, mentre cuocio il pesce in padella, faccio qualche piegamento appoggiandomi al bancone della cucina. Oppure, quando vado a buttare la spazzatura, faccio le scale di corsa. Sembra niente, ma dopo una settimana ti senti meno un bradipo.

E visto che parli di serie, ti do un trucco che mi ha salvato: usa gli episodi come timer. Non solo saltelli, ma magari durante una puntata fai un po’ di plank o squat ogni volta che succede qualcosa di prevedibile (tipo, il cattivo che scappa sempre). E poi, premiati, ma senza sgarrare. Dopo un allenamento in casa, io mi faccio un frullato con latte di cocco e qualche fettina di salmone affumicato sopra una fetta di cetriolo. Sembra strano, ma è una goduria e non ti fa tornare di corsa al frigo per abbuffarti.

Sono un po’ incavolato perché vedo troppa gente che si arrende dopo due giorni, e tu non sembri uno di quelli, quindi continua! Il tuo cane è già un alleato d’oro, ma prova a buttarti sul pesce per darti una spinta in più. Magari la prossima volta che esci a correre con lui, pensa a una cena con un bel filetto di branzino al forno. Dimmi, qual è il prossimo passo? E soprattutto, che pesce ti piace? Perché se mi dici “tonno in scatola” giuro che vengo lì e ti porto un ricettario!