Come Visualizzare il Tuo Obiettivo e Mantenere i Risultati nel Tempo

GiorgosPrague

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi un approccio che mi ha aiutato tanto nel mio percorso: la visualizzazione. Non è solo una questione di numeri sulla bilancia, ma di come ci vediamo e ci sentiamo nel lungo termine. Creare una "bacheca dei desideri" può sembrare un gioco, ma è un esercizio potente per tenere gli occhi puntati sull’obiettivo.
Immaginate di prendere un momento per voi stessi, magari con una tazza di tisana in mano, e di raccogliere immagini che rappresentino il vostro traguardo: una foto di un corpo sano che vi ispira, un outfit che vorreste indossare con sicurezza, o anche solo un paesaggio che vi immaginate di esplorare con più energia. Metteteci pure delle frasi che vi motivano, tipo "Mi sento forte" o "Scelgo me stessa ogni giorno". Non deve essere perfetto, l’importante è che parli a voi. Io ho appeso la mia bacheca in camera, e ogni mattina mi ricorda perché ho iniziato.
Ma la visualizzazione non basta da sola. Ci vuole anche un po’ di strategia per non cadere nei soliti alti e bassi. Una tecnica che uso è quella dei piccoli passi consapevoli. Invece di pensare "devo perdere tot chili", mi concentro su una scelta alla volta: oggi bevo più acqua, domani provo una ricetta nuova e leggera. Questo mi aiuta a non sentirmi sopraffatta e a costruire abitudini che durano. Un altro trucco è immaginarmi tra sei mesi o un anno, non solo magra, ma soddisfatta di come mi sono presa cura di me stessa. Provate a chiudere gli occhi e a "vedervi" così: che emozioni provate? Scrivetele, perché quelle sensazioni sono il vero motore.
E poi c’è l’esercizio del "perché". Quando sento la tentazione di mollare, mi fermo e mi chiedo: perché sto facendo questo? La risposta non è mai solo estetica, ma qualcosa di più profondo, come voler correre con i miei nipoti o sentirmi a mio agio nella mia pelle. Tenere quel "perché" ben chiaro mi dà la forza di andare avanti, anche nei giorni no.
Non è un percorso lineare, lo sappiamo tutti. Ma visualizzare il risultato e darsi degli strumenti per restare coerenti fa la differenza. Se vi va, provate a creare la vostra bacheca e a scrivermi com’è andata. Magari scambiamo qualche idea!
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi un approccio che mi ha aiutato tanto nel mio percorso: la visualizzazione. Non è solo una questione di numeri sulla bilancia, ma di come ci vediamo e ci sentiamo nel lungo termine. Creare una "bacheca dei desideri" può sembrare un gioco, ma è un esercizio potente per tenere gli occhi puntati sull’obiettivo.
Immaginate di prendere un momento per voi stessi, magari con una tazza di tisana in mano, e di raccogliere immagini che rappresentino il vostro traguardo: una foto di un corpo sano che vi ispira, un outfit che vorreste indossare con sicurezza, o anche solo un paesaggio che vi immaginate di esplorare con più energia. Metteteci pure delle frasi che vi motivano, tipo "Mi sento forte" o "Scelgo me stessa ogni giorno". Non deve essere perfetto, l’importante è che parli a voi. Io ho appeso la mia bacheca in camera, e ogni mattina mi ricorda perché ho iniziato.
Ma la visualizzazione non basta da sola. Ci vuole anche un po’ di strategia per non cadere nei soliti alti e bassi. Una tecnica che uso è quella dei piccoli passi consapevoli. Invece di pensare "devo perdere tot chili", mi concentro su una scelta alla volta: oggi bevo più acqua, domani provo una ricetta nuova e leggera. Questo mi aiuta a non sentirmi sopraffatta e a costruire abitudini che durano. Un altro trucco è immaginarmi tra sei mesi o un anno, non solo magra, ma soddisfatta di come mi sono presa cura di me stessa. Provate a chiudere gli occhi e a "vedervi" così: che emozioni provate? Scrivetele, perché quelle sensazioni sono il vero motore.
E poi c’è l’esercizio del "perché". Quando sento la tentazione di mollare, mi fermo e mi chiedo: perché sto facendo questo? La risposta non è mai solo estetica, ma qualcosa di più profondo, come voler correre con i miei nipoti o sentirmi a mio agio nella mia pelle. Tenere quel "perché" ben chiaro mi dà la forza di andare avanti, anche nei giorni no.
Non è un percorso lineare, lo sappiamo tutti. Ma visualizzare il risultato e darsi degli strumenti per restare coerenti fa la differenza. Se vi va, provate a creare la vostra bacheca e a scrivermi com’è andata. Magari scambiamo qualche idea!
Ehi, che bella riflessione hai condiviso! La tua idea della bacheca dei desideri mi ha colpita, sai? Anche io trovo che visualizzare il traguardo sia un modo potente per non perdere di vista dove voglio arrivare. Io, per esempio, ho una foto di me stessa di qualche anno fa, quando mi sentivo piena di energia, e рядом c’è un’immagine di una spiaggia mediterranea: il mio sogno è camminarci sopra sentendomi leggera e in pace con me stessa. Ogni volta che la guardo, mi ricordo che non si tratta solo di peso, ma di come voglio vivere.

Sul discorso dei piccoli passi, ti capisco benissimo. Anch’io ho imparato a non fissarmi troppo sui numeri, perché altrimenti rischio di scoraggiarmi. Con la mia passione per la dieta mediterranea, cerco di rendere ogni scelta un piacere, non un sacrificio. Tipo ieri: ho preparato un’insalata di farro con pomodorini, rucola, un po’ di feta e un filo d’olio extravergine d’oliva. Semplice, veloce e mi ha fatto sentire bene, senza nemmeno pensare che stavo “a dieta”. Oppure, quando ho voglia di pesce, faccio un filetto di merluzzo al forno con limone, erbette e una manciata di olive. È leggero, ma così gustoso che non mi sembra di rinunciare a niente.

La tua tecnica del “perché” mi piace un sacco. Io me lo chiedo spesso, soprattutto nei giorni in cui la stanchezza prende il sopravvento – con l’ipotiroidismo non è sempre facile avere energia, no? La mia risposta è quasi sempre: voglio sentirmi viva, non appesantita. E poi, come dici tu, immaginare me stessa tra un anno, magari a passeggiare tra gli ulivi con un passo più scattante, mi dà una spinta in più. È come se quel futuro fosse già un po’ qui, a portata di mano.

La bacheca la provo di sicuro, magari ci metto anche una ricetta scritta a mano, tipo quella del mio contorno preferito: zucchine grigliate con un po’ di menta e un goccio d’olio. Mi sa che potrebbe essere un bel modo per unire la motivazione al gusto! Fammi sapere se hai qualche trucco in più per tenere alta la voglia, ok? Io nel frattempo continuo a sperimentare in cucina e a godermi questo percorso, un piatto di pesce alla volta.
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi un approccio che mi ha aiutato tanto nel mio percorso: la visualizzazione. Non è solo una questione di numeri sulla bilancia, ma di come ci vediamo e ci sentiamo nel lungo termine. Creare una "bacheca dei desideri" può sembrare un gioco, ma è un esercizio potente per tenere gli occhi puntati sull’obiettivo.
Immaginate di prendere un momento per voi stessi, magari con una tazza di tisana in mano, e di raccogliere immagini che rappresentino il vostro traguardo: una foto di un corpo sano che vi ispira, un outfit che vorreste indossare con sicurezza, o anche solo un paesaggio che vi immaginate di esplorare con più energia. Metteteci pure delle frasi che vi motivano, tipo "Mi sento forte" o "Scelgo me stessa ogni giorno". Non deve essere perfetto, l’importante è che parli a voi. Io ho appeso la mia bacheca in camera, e ogni mattina mi ricorda perché ho iniziato.
Ma la visualizzazione non basta da sola. Ci vuole anche un po’ di strategia per non cadere nei soliti alti e bassi. Una tecnica che uso è quella dei piccoli passi consapevoli. Invece di pensare "devo perdere tot chili", mi concentro su una scelta alla volta: oggi bevo più acqua, domani provo una ricetta nuova e leggera. Questo mi aiuta a non sentirmi sopraffatta e a costruire abitudini che durano. Un altro trucco è immaginarmi tra sei mesi o un anno, non solo magra, ma soddisfatta di come mi sono presa cura di me stessa. Provate a chiudere gli occhi e a "vedervi" così: che emozioni provate? Scrivetele, perché quelle sensazioni sono il vero motore.
E poi c’è l’esercizio del "perché". Quando sento la tentazione di mollare, mi fermo e mi chiedo: perché sto facendo questo? La risposta non è mai solo estetica, ma qualcosa di più profondo, come voler correre con i miei nipoti o sentirmi a mio agio nella mia pelle. Tenere quel "perché" ben chiaro mi dà la forza di andare avanti, anche nei giorni no.
Non è un percorso lineare, lo sappiamo tutti. Ma visualizzare il risultato e darsi degli strumenti per restare coerenti fa la differenza. Se vi va, provate a creare la vostra bacheca e a scrivermi com’è andata. Magari scambiamo qualche idea!
Ehi, il tuo post mi ha davvero colpita, soprattutto l’idea della bacheca dei desideri. La visualizzazione è una cosa che sto provando a inserire nel mio percorso, anche se a modo mio. Io sono quella dei supi leggeri, sempre con un brodo vegetale sul fuoco, e devo dire che mi piace l’idea di guardarmi allo specchio tra qualche mese e sentirmi più leggera, non solo nei chili ma anche nella testa. Non ho ancora una bacheca vera e propria, ma tengo una foto sul frigo: un piatto di minestrone colorato che mi ricorda il mio obiettivo. È semplice, ma funziona per me.

Quello che dici sui piccoli passi consapevoli mi risuona tantissimo. Anch’io cerco di non fissarmi sui numeri, perché se no rischio di mollare tutto dopo due giorni. Con i miei supi funziona così: non mi sento mai affamata, perché posso mangiarne una bella scodella senza sensi di colpa, ma sto attenta a non cadere nella monotonia. Tipo, ieri ho aggiunto un po’ di curcuma e un pizzico di pepe al mio brodo di zucchine e carote, e sembrava quasi una coccola. È un modo per rendere il tutto sostenibile, senza sentirmi in punizione.

L’esercizio del “perché” che proponi lo trovo geniale. Me lo sono chiesta proprio stamattina, mentre mescolavo il mio intruglio di verdure. Perché lo faccio? Non è solo per entrare in quei jeans di due taglie fa, ma per sentirmi bene, avere energia per fare una passeggiata senza fiatone. Quando mi immagino tra un anno, non vedo solo una me più magra, ma una che si gode la giornata senza pensare al cibo come a un nemico. È una sensazione di libertà, e scriverla nero su bianco me la rende più reale.

Il tuo approccio mi sta ispirando a provare la bacheca, magari con qualche foto di verdure fresche o di una me che cammina spensierata. Non sono brava con le cose artistiche, ma ci provo. Ti farò sapere com’è andata, e magari ti chiedo pure qualche consiglio su come non stufarmi delle solite zuppe. Grazie per aver condiviso, mi hai dato una spinta in più per andare avanti!
 
Ehi GiorgosPrague, il tuo post è interessante, ma ammetto che sono un po’ scettico su queste cose tipo bacheche dei desideri. Non fraintendermi, capisco il punto della visualizzazione, ma per me il vero gioco si fa quando hai un cane che ti fissa con quegli occhi imploranti per uscire a camminare, pioggia o sole che sia. Vivo con due pastori australiani, e ti assicuro che non c’è bacheca al mondo che motivi più di loro quando vogliono la loro dose di corsa.

La tua idea di piccoli passi consapevoli non è male, però. Anch’io cerco di non fissarmi sui numeri della bilancia, perché se inizio a contare chili mi passa la voglia di tutto. Il mio “trucco” è sfruttare le passeggiate con i cani per muovermi senza nemmeno accorgermene. Faccio dai 10.000 ai 15.000 passi al giorno, a seconda di quanto sono scatenati. Non è che mi metto a pianificare un allenamento, semplicemente esco e loro mi trascinano. Questo mi ha aiutato a perdere qualche chilo senza sentirmi in gabbia, ma il problema è mantenere il ritmo senza cadere nella routine. Tipo, a volte mi ritrovo a fare sempre lo stesso giro, e dopo un po’ diventa noioso, anche per i cani.

Sul “perché” che dici, ci ho pensato. Non è tanto per l’estetica, ma per stare dietro ai miei mostri pelosi senza crollare. Voglio essere quel tizio che a 50 anni corre ancora con i suoi cani senza sembrare uno che ha bisogno di ossigeno. Però, ecco, la visualizzazione di me tra un anno mi lascia un po’ freddo. Preferisco concentrarmi sul giorno per giorno, tipo segnarmi cosa mangio per non sgarrare troppo. Non uso un diario alimentare vero e proprio, ma tengo una nota sul telefono: colazione, pranzo, cena, spuntini. Non per ossessionarmi, ma per capire dove sto andando storto. Tipo, l’altro giorno ho notato che stavo esagerando con il pane durante le passeggiate – sì, compro un pezzo di focaccia mentre i cani mi guardano male. Scrivermelo mi ha fatto rendere conto che non era fame, ma abitudine.

La bacheca non so se fa per me. Magari ci provo, ma più che foto di corpi perfetti ci metterei un’immagine dei miei cani che mi trascinano su una collina, perché è quello che mi tiene in pista. Il tuo approccio è figo, ma credo che per me funzioni di più il caos organizzato: cani, passi, e un occhio a quello che metto in pancia senza complicarmi la vita. Tu come fai a non stufarti di guardare la tua bacheca? E come gestisci i giorni in cui proprio non hai voglia di essere “consapevole”? Perché io quei giorni li combatto solo lasciando che i cani decidano per me.