Contare le calorie: trucchi e tabelle per tenere tutto sotto controllo

kyklydse

Membro
6 Marzo 2025
49
8
8
Ciao a tutti, oggi voglio condividere un paio di trucchetti che mi stanno aiutando a tenere d’occhio le calorie senza impazzire. Prima cosa: ho scaricato una tabella semplice con i valori calorici dei cibi che mangio più spesso – pasta, riso, pollo, verdure – così non devo cercare ogni volta. La tengo sul telefono, sempre a portata di mano. Per esempio, 100 g di pasta integrale sono circa 130 kcal, mentre un cucchiaio d’olio extravergine arriva a 90 kcal. Sembra poco, ma sommandoli si fa presto a sballare!
Un altro consiglio che mi ha salvato è pesare le porzioni crude, soprattutto per cereali e legumi. Cotti cambiano peso e volume, e si rischia di sottovalutare. Tipo, 80 g di riso crudo sono perfetti per una cena leggera, sui 300 kcal con un po’ di condimento. E poi, occhio agli “extra” come snack o assaggini: una manciata di mandorle (30 g) sono 180 kcal, meglio segnarle subito.
Se vi serve, posso passare una mini-tabella con i cibi base che uso io. Fatemi sapere come ve la cavate voi con i conteggi, magari avete qualche dritta da passare!
 
  • Mi piace
Reazioni: nietak
Ciao a tutti, oggi voglio condividere un paio di trucchetti che mi stanno aiutando a tenere d’occhio le calorie senza impazzire. Prima cosa: ho scaricato una tabella semplice con i valori calorici dei cibi che mangio più spesso – pasta, riso, pollo, verdure – così non devo cercare ogni volta. La tengo sul telefono, sempre a portata di mano. Per esempio, 100 g di pasta integrale sono circa 130 kcal, mentre un cucchiaio d’olio extravergine arriva a 90 kcal. Sembra poco, ma sommandoli si fa presto a sballare!
Un altro consiglio che mi ha salvato è pesare le porzioni crude, soprattutto per cereali e legumi. Cotti cambiano peso e volume, e si rischia di sottovalutare. Tipo, 80 g di riso crudo sono perfetti per una cena leggera, sui 300 kcal con un po’ di condimento. E poi, occhio agli “extra” come snack o assaggini: una manciata di mandorle (30 g) sono 180 kcal, meglio segnarle subito.
Se vi serve, posso passare una mini-tabella con i cibi base che uso io. Fatemi sapere come ve la cavate voi con i conteggi, magari avete qualche dritta da passare!
Ehi, ciao a tutti, mi infilò qui nel thread perché il tuo post mi ha colpito. Sai, anch’io sono stata una di quelle fissate col contare le calorie, tabelle sul telefono, bilancina in cucina e tutto il resto. Qualche anno fa ero riuscita a perdere un bel po’ di chili, tipo 15, e mi sentivo una regina. Pesavo il riso crudo come dici tu, tenevo d’occhio l’olio, evitavo gli assaggini... tutto perfetto. Poi, boh, la vita mi ha fregata. Tra lavoro, stress e qualche “tanto una volta non fa male”, ho ripreso tutto, pure con gli interessi. Ora sono qui, di nuovo al punto di partenza, e leggerti mi ha fatto ripensare a com’ero organizzata prima.

La tua tabella mi sembra una gran bella idea, semplice e pratica. Io all’epoca usavo un’app, ma forse avere qualcosa di veloce sul telefono come fai tu è più immediato. Magari te la chiedo, la tua mini-tabella, se ti va di condividerla! Pesare crudo è un trucco d’oro, hai ragione, perché cotto è un casino: una volta ho sottovalutato una porzione di ceci e mi sono ritrovata 200 kcal in più senza accorgermene.

Adesso sto cercando di rimettermi in carreggiata, ma ammetto che mi spaventa un po’. Non voglio tornare a ossessionarmi coi numeri, però lasciar perdere del tutto non funziona – l’ho provato e guarda com’è finita. Tu come fai a non “impazzire”, come dici? Io a volte mi perdo tra i conteggi e finisco per mollare. Tipo, gli snack: una manciata di mandorle è una botta di calorie, vero, ma se non le segno subito mi dimentico e ciao. Forse dovrei ripartire da cose basic, come facevo prima: pollo, verdure, poco condimento. Magari senza strafare coi calcoli, ma con un occhio attento.

Se qualcuno ha consigli per non ricaderci, li prendo volentieri. Io posso solo dirvi: state attenti a non abbassare la guardia, perché il peso torna più veloce di quanto se ne va. Grazie per i tuoi spunti, comunque, mi hai fatto venir voglia di riprovarci sul serio!
 
Ehi, ciao! Mi butto anch’io nella mischia perché il tuo post mi ha fatto quasi cadere dalla sedia – ma tranquilli, non mi sono fatta male, sto ancora cercando di perdere quei chili post-divorzio! La tua tabella mi sembra una genialata, tipo un’ancora di salvezza per non affogare tra calorie e sensi di colpa. Io, dopo che il mio ex ha deciso di “alleggerire” la sua vita lasciandomi, ho pensato: “Ok, alleggerisco pure io, ma il girovita!”. All’inizio ero un disastro, contavo le calorie delle lacrime più che quelle del cibo, ma poi ho iniziato a darmi una mossa.

Pesare crudo? Trucco da maestro, concordo! Una volta ho cotto 100 g di lenticchie e giuro, sembrava un piatto per tre persone. Risultato? Ho mangiato tutto pensando fosse “leggero” e invece era una bomba calorica. Ora bilancina sempre in mano, anche se a volte mi sento un chimico pazzo che misura ogni grammo. La tua mini-tabella mi ispira un sacco, se ti va di passarla te ne sarei grata – magari la stampo e la appendo in cucina, così mi ricordo che 90 kcal di olio non sono uno scherzo, soprattutto se ci condisco mezzo chilo di zucchine pensando di essere virtuosa!

Io per non impazzire coi conteggi ho un trucchetto scemo: quando esco a camminare (che per me è tipo una terapia post-sfogo), mi porto dietro una bottiglietta d’acqua e un frutto, così evito di sbranare snack random. Tipo, una mela da 100 kcal contro una manciata di mandorle da 180? Vincono mela e portafoglio! Certo, ogni tanto cedo: l’altro giorno ho “assaggiato” un pezzo di focaccia mentre facevo la spesa, e via, 200 kcal evaporate senza neanche accorgermene. Segnare tutto subito è un salvavita, hai ragione, ma io sono un disastro e spesso me lo scordo. Forse dovrei tatuarmi “pesa, segna, mangia” sul braccio!

Ripartire dopo aver ripreso tutto è dura, lo so bene. Dopo il divorzio ero così giù che mi consolavo con pizza e gelato, e in un mese ho detto ciao a ogni progresso. Ora sto provando a non ossessionarmi, ma senza mollare del tutto. Tipo, mi peso una volta a settimana e cerco di muovermi di più – passeggiate, scale, ballare in salotto come una scema (bruci calorie e ridi di te stessa, due in uno!). Non voglio tornare a essere la maniaca dei numeri, ma nemmeno lasciarmi andare come prima. Tu come tieni il morale alto? Perché io a volte mi guardo allo specchio e penso: “Ok, sei un lavoro in corso, ma almeno ci stai provando”.

Grazie per i tuoi consigli, mi hai dato una bella spinta a rimettermi in gioco. Se hai altre dritte o quella tabella magica, fammi un fischio! E a chi legge: muovetevi, pesate, segnate... ma ogni tanto fate pace col vostro riflesso, che la vita è già abbastanza incasinata!
 
Ehi, ciao! Mi butto anch’io nella mischia perché il tuo post mi ha fatto quasi cadere dalla sedia – ma tranquilli, non mi sono fatta male, sto ancora cercando di perdere quei chili post-divorzio! La tua tabella mi sembra una genialata, tipo un’ancora di salvezza per non affogare tra calorie e sensi di colpa. Io, dopo che il mio ex ha deciso di “alleggerire” la sua vita lasciandomi, ho pensato: “Ok, alleggerisco pure io, ma il girovita!”. All’inizio ero un disastro, contavo le calorie delle lacrime più che quelle del cibo, ma poi ho iniziato a darmi una mossa.

Pesare crudo? Trucco da maestro, concordo! Una volta ho cotto 100 g di lenticchie e giuro, sembrava un piatto per tre persone. Risultato? Ho mangiato tutto pensando fosse “leggero” e invece era una bomba calorica. Ora bilancina sempre in mano, anche se a volte mi sento un chimico pazzo che misura ogni grammo. La tua mini-tabella mi ispira un sacco, se ti va di passarla te ne sarei grata – magari la stampo e la appendo in cucina, così mi ricordo che 90 kcal di olio non sono uno scherzo, soprattutto se ci condisco mezzo chilo di zucchine pensando di essere virtuosa!

Io per non impazzire coi conteggi ho un trucchetto scemo: quando esco a camminare (che per me è tipo una terapia post-sfogo), mi porto dietro una bottiglietta d’acqua e un frutto, così evito di sbranare snack random. Tipo, una mela da 100 kcal contro una manciata di mandorle da 180? Vincono mela e portafoglio! Certo, ogni tanto cedo: l’altro giorno ho “assaggiato” un pezzo di focaccia mentre facevo la spesa, e via, 200 kcal evaporate senza neanche accorgermene. Segnare tutto subito è un salvavita, hai ragione, ma io sono un disastro e spesso me lo scordo. Forse dovrei tatuarmi “pesa, segna, mangia” sul braccio!

Ripartire dopo aver ripreso tutto è dura, lo so bene. Dopo il divorzio ero così giù che mi consolavo con pizza e gelato, e in un mese ho detto ciao a ogni progresso. Ora sto provando a non ossessionarmi, ma senza mollare del tutto. Tipo, mi peso una volta a settimana e cerco di muovermi di più – passeggiate, scale, ballare in salotto come una scema (bruci calorie e ridi di te stessa, due in uno!). Non voglio tornare a essere la maniaca dei numeri, ma nemmeno lasciarmi andare come prima. Tu come tieni il morale alto? Perché io a volte mi guardo allo specchio e penso: “Ok, sei un lavoro in corso, ma almeno ci stai provando”.

Grazie per i tuoi consigli, mi hai dato una bella spinta a rimettermi in gioco. Se hai altre dritte o quella tabella magica, fammi un fischio! E a chi legge: muovetevi, pesate, segnate... ma ogni tanto fate pace col vostro riflesso, che la vita è già abbastanza incasinata!
Ehi, ciao! Ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio qualche anno fa, quando ero sommersa dai chili e dai pensieri neri. Capisco bene quel mix di sensi di colpa e voglia di cambiare, sai? Pesare crudo è stata una delle prime cose che ho imparato anch’io, perché, diciamocelo, cuocere qualcosa e scoprire che si è trasformato in una porzione da gigante è una fregatura che ti fa sentire pure scema. Tipo le tue lenticchie: ci casco ancora ogni tanto, giuro, con il riso che magicamente diventa un pasto per quattro!

La tua tabella mi incuriosisce da morire, sembra proprio quello che mi serviva quando ho iniziato. Io all’epoca ero un disastro coi numeri, ma poi ho trovato la mia strada con la yoga e la meditazione. Non sto dicendo che devi per forza buttarti sul tappetino, ma ti racconto com’è andata per me. Dopo anni a contare calorie come una forsennata, mi sono accorta che non era solo il cibo a pesarmi, ma tutto quello che mi girava in testa. Stress, ex, insicurezze: altro che olio a 90 kcal, quelli erano macigni da 900! Così ho provato a respirare, a fare qualche posizione semplice, tipo quella del cane a testa in giù, e piano piano mi sono sentita più leggera, dentro e fuori.

Il tuo trucco della mela e della bottiglietta è geniale, lo facevo anch’io! Camminare mi salvava dalla voglia di sbranare tutto, e ancora oggi, se sento che sto per cedere, mi metto le scarpe e via. Però, ascolta, non ti accusare troppo per quella focaccia: capita, è umana. Io una volta ho divorato mezzo pacchetto di biscotti mentre “meditavo” sul divano – ironia della sorte – e dopo mi sono detta: ok, è andata, ma domani si riparte. Segnare subito aiuta, sì, ma se ti scordi non è la fine del mondo. Magari prova a tenere un quadernino carino vicino alla cucina, qualcosa che ti faccia venir voglia di scriverci sopra.

Sul morale ti capisco eccome. Dopo che ho mollato la mia ossessione per la bilancia – pesarmi ogni giorno mi mandava in tilt – ho iniziato a guardarmi con occhi diversi. Facevo yoga davanti allo specchio, non per controllarmi, ma per muovermi e basta. Ballare in salotto? Fai benissimo! Io metto su della musica e faccio la scema per mezz’ora, sudo e rido, e alla fine mi sento una regina, altro che lavoro in corso. La chiave per me è stata smettere di punirmi: un pezzo di pizza non è un crimine, è solo cibo. Se poi il giorno dopo faccio una sequenza di yoga per sciogliere i muscoli e la testa, sono di nuovo in pista.

Non dico che sia facile, soprattutto dopo i momenti duri come il tuo divorzio – e credimi, so cosa significa consolarsi col gelato. Ma ripartire si può, un passo alla volta. La tua idea di muoverti di più è perfetta: scale, passeggiate, quello che ti va. E se quella tabella ce l’hai davvero, me la passi? La appenderei anch’io, magari vicino al mio angolo yoga, così mentre faccio il saluto al sole mi ricordo di pesare l’olio e non inondarci le zucchine! Grazie per esserti aperta così, mi hai fatto tornare in mente quanto sia importante non mollare, ma anche non prendersi troppo sul serio. Se ti va, prova cinque minuti di respirazione profonda stasera: ti siedi, chiudi gli occhi, inspiri contando fino a quattro ed espiri contando fino a sei. Non brucia calorie, ma ti rimette al centro. Fammi sapere! E comunque, continua a provarci, sei già sulla strada giusta.
 
Ehi nietak, che bella energia che trasmetti, mi hai fatto sorridere mentre leggevo! La tua storia mi ha colpito, sai? Quel mix di ironia e determinazione è proprio quello che mi serve per non perdere di vista i miei obiettivi. Io e mio marito stiamo cercando di perdere peso insieme, e ti giuro, avere un compagno di viaggio cambia tutto. Leggerti mi ha fatto pensare a quanto sia importante avere qualcuno – o anche solo un forum come questo – per darsi una spinta nei momenti no.

Pesare crudo è stata una rivelazione anche per noi. All’inizio facevamo come te, cuocevamo la pasta e poi ci guardavamo tipo: “Ma davvero 80 grammi diventano questo?” Sembrava un complotto del cibo! Ora abbiamo una bilancina che è praticamente un membro della famiglia, e pesiamo tutto prima di buttarlo in pentola. La tua tabella mi sembra un’idea super, quasi un promemoria visivo per non sgarrare senza accorgersene. Se la condividi, la stampo e la attacco al frigo, così magari evito di condire l’insalata come se fosse una frittura!

Il tuo trucco della mela e della bottiglietta è una chicca, me lo segno. Noi, per non cedere agli snack, abbiamo iniziato a fare una cosa simile: ogni mese ci diamo un piccolo obiettivo, tipo “niente schifezze per due settimane” o “camminiamo 30 minuti al giorno”. Non è niente di estremo, ma ci aiuta a rimanere focalizzati. Tipo, questo mese stiamo provando a tagliare gli spuntini serali – il nostro punto debole è il divano con patatine e Netflix. Per ora reggiamo, anche se l’altro giorno mio marito ha guardato una ciotola di popcorn con occhi da cucciolo abbandonato! Avere lui accanto però è un salvavita: ci motiviamo a vicenda, e se uno dei due sta per cedere, l’altro lo trascina a fare una passeggiata o a bere un tè per distrarsi.

Sul morale, ti capisco quando dici che guardarsi allo specchio a volte è una lotta. Io ho avuto i miei momenti bui, soprattutto quando mi fissavo solo sui numeri. Poi, con mio marito, abbiamo iniziato a festeggiare i piccoli progressi: un mese fa abbiamo fatto una camminata lunga senza sentirci distrutti, e ci siamo dati il cinque come due scemi. Non era la bilancia a dirci “bravi”, ma il fatto di sentirci più forti. Ballare in salotto? Lo facciamo anche noi! Mettiamo su una playlist anni ’80 e via, bruciamo calorie e ridiamo come matti. È come ricordarci che sì, stiamo lavorando su noi stessi, ma non dobbiamo smettere di goderci la vita.

La tua focaccia “evaporata” mi ha fatto ridere, perché pure io ho i miei momenti di debolezza. La settimana scorsa ho assaggiato un pezzo di torta al bar, convinta che “un morso non conta”. Spoiler: non era un morso, era mezzo piatto. Però, come dici tu, segnare tutto aiuta a non deragliare del tutto. Noi usiamo un’app per tenere traccia, e anche se a volte è una scocciatura, mi dà la sensazione di avere il controllo. E poi, vedere che sto rispettando il mio obiettivo mensile – anche solo per qualche giorno di fila – mi dà una carica pazzesca.

Per il tuo percorso post-divorzio, chapeau! Ripartire dopo un momento così duro non è da tutti, e il fatto che tu stia provando a non ossessionarti ma senza mollare è una lezione. Io e mio marito ci diciamo sempre: “Un passo alla volta, ma sempre avanti”. Magari prova a darti un piccolo traguardo per il prossimo mese, tipo camminare un po’ di più o provare una ricetta leggera che ti piace. Per noi funziona anche cucinare insieme: l’altro giorno abbiamo fatto delle zucchine ripiene che sembravano un piatto da chef, ma erano super light. Ci siamo sentiti fieri e pieni senza sensi di colpa.

Se hai quella tabella, fammi un fischio, sarebbe un’aggiunta perfetta alla nostra routine. E grazie per il tuo racconto, mi ha ricordato quanto sia importante ridere di sé stessi e non prendersi troppo sul serio. Continua così, e se ti va condividi qualche altro trucco – o magari una canzone per ballare in salotto! Forza, un mese alla volta, e vedrai che il tuo riflesso nello specchio ti sorriderà sempre di più.