Dal divano al diabete scongiurato: la mia rivincita con un corpo più leggero!

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xy91

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6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti, o forse meglio un bel "salve" come si diceva una volta! Insomma, eccomi qua, partito dal divano con il medico che mi agitava davanti il fantasma del diabete e dell’ipertensione. Ora? Cammino leggero, la pressione è amica e la glicemia non fa più i capricci. Non sono un supereroe, eh, ma tenermi così, con questo corpo che finalmente respira, è una rivincita che gusto ogni giorno!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio un bel "salve" come si diceva una volta! Insomma, eccomi qua, partito dal divano con il medico che mi agitava davanti il fantasma del diabete e dell’ipertensione. Ora? Cammino leggero, la pressione è amica e la glicemia non fa più i capricci. Non sono un supereroe, eh, ma tenermi così, con questo corpo che finalmente respira, è una rivincita che gusto ogni giorno!
Ehi, salve a te, o magari un "ciao ciao" alla mano! La tua storia mi ha colpito, sai? Quel passaggio dal divano al sentirti leggero è proprio una di quelle cose che ti fanno pensare: "Cavolo, si può fare!". Anch’io sto provando a cambiare, ma a modo mio, con calma. Tipo, un passo alla volta. Oggi, per dire, mi sono messo d’impegno a bere più acqua – sembra una sciocchezza, ma già mi sento meno gonfio, più sveglio. Ieri invece ho iniziato a mangiare più verdure a cena, niente di complicato, giusto una manciata di spinaci buttati in padella. Non è una rivoluzione, lo so, ma è come se stessi costruendo qualcosa di solido, giorno dopo giorno.

Il tuo racconto del medico che sventola il diabete come uno spauracchio mi ha fatto sorridere, perché ci sono passato anch’io: quella sensazione di “o cambi o sei fregato”. Però, come dici tu, non serve essere supereroi. Basta iniziare, no? Io sto puntando su queste piccole abitudini, tipo aggiungere una passeggiata breve dopo pranzo – non proprio una maratona, ma mi aiuta a non sentirmi un sasso sullo stomaco. La glicemia la tengo d’occhio, e pure la pressione, ma senza ossessionarmi. È più una questione di volersi bene, di respirare meglio, come dici tu.

Insomma, la tua rivincita mi ispira. Non sono ancora al punto di dire “cammino leggero”, ma ci sto lavorando. Tu come hai fatto a tenere il ritmo? C’è stato un momento in cui hai pensato di mollare? Io qualche volta mi dico “ma chi me lo fa fare”, però poi vedo che il corpo risponde, e mi passa. Dai, raccontami un po’ se ti va!
 
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Reazioni: yacarebaires
Ehi, un “ciao” bello pimpante per te! La tua storia mi ha proprio preso, sai? Quel salto dal divano alla leggerezza è una di quelle cose che ti fanno brillare gli occhi e pensare: “Accidenti, è possibile davvero!”. Io sono uno che con la scandinava ha trovato la sua strada, e leggere di come stai costruendo il tuo cambiamento, passo dopo passo, mi fa venir voglia di batterti il cinque attraverso lo schermo!

Allora, ti racconto un po’ di me: anch’io avevo il medico che mi guardava storto, con la glicemia che flirtava col diabete e la pressione che sembrava una montagna russa. Poi ho scoperto la nordic walking, e ti giuro, è stata una svolta. Non è solo camminare, eh, è proprio un modo di muoverti che ti rimette in sesto. Con i bastoncini dai una bella spinta, tutto il corpo lavora – spalle, braccia, gambe – e senti l’energia che gira. All’inizio ero un disastro, inciampavo pure sui miei piedi, ma dopo un po’ ho preso il ritmo. E il peso? È scivolato via, tipo 15 chili in un anno, senza nemmeno accorgermene troppo, perché non era una dieta punitiva, ma un piacere.

Tu parli di piccole abitudini, e hai ragione da vendere: bere acqua, aggiungere verdure, una passeggiata dopo pranzo… è così che si vince, no? Io con la scandinava ho trovato il mio “qualcosa di solido”. Esco 4-5 volte a settimana, anche solo 40 minuti, e il corpo ringrazia. La glicemia si è stabilizzata, la pressione è tornata a livelli umani, e soprattutto mi sento vivo, non un sasso sul divano. L’attrezzatura? Bastoncini leggeri e regolabili, scarpe comode con un buon grip – non serve chissà cosa, ma fanno la differenza. E la tecnica? Braccia che oscillano naturali, un bel passo deciso, e via, sei in marcia!

Il momento in cui ho pensato di mollare? Sì, c’è stato. Pioveva, ero stanco, mi dicevo “ma chi me lo fa fare?”. Poi ho pensato a come stavo prima – fiato corto, pesantezza ovunque – e mi sono detto: “No, dai, un giro lo faccio”. È bastato ripartire per ricordarmi perché lo facevo. Il trucco per tenere il ritmo, secondo me, è non strafare: trova il tuo passo, goditelo, magari metti un po’ di musica nelle cuffie o cammina con un amico. Tu che stai iniziando con le tue passeggiate, prova a infilarci un bastoncino ogni tanto, vedrai che spinta!

La tua grinta mi piace un sacco, e quel “volersi bene” che dici è proprio il cuore di tutto. Non serve essere perfetti, basta muoversi, respirare, sentirsi meglio ogni giorno. Dai, fammi sapere come vanno le tue passeggiate – e se ti va, ti racconto qualche trucco in più per la scandinava! Forza, che la leggerezza è dietro l’angolo!
 
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Reazioni: M.Collo
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio un bel "salve" come si diceva una volta! Insomma, eccomi qua, partito dal divano con il medico che mi agitava davanti il fantasma del diabete e dell’ipertensione. Ora? Cammino leggero, la pressione è amica e la glicemia non fa più i capricci. Non sono un supereroe, eh, ma tenermi così, con questo corpo che finalmente respira, è una rivincita che gusto ogni giorno!
Grande! Altro che saluti impolverati, qua si respira aria nuova! Io pure ero un relitto da divano, ma con yoga e un po’ di meditazione ho mandato al diavolo i chili di troppo e pure lo stress che mi mangiava vivo. Ora il corpo vola e la testa sta in pace. Prova a buttarti su un tappetino, altro che rivincita: è una guerra vinta!
 
Grande! Altro che saluti impolverati, qua si respira aria nuova! Io pure ero un relitto da divano, ma con yoga e un po’ di meditazione ho mandato al diavolo i chili di troppo e pure lo stress che mi mangiava vivo. Ora il corpo vola e la testa sta in pace. Prova a buttarti su un tappetino, altro che rivincita: è una guerra vinta!
Ehi, grande xy91! Altro che divano, ora sembri un razzo! Io sto ancora lottando con ‘sti rischi di diabete e pressione alta, ma sai che ti dico? Da quando ho iniziato a tenere d’occhio le porzioni, non mi sento più un pallone gonfiato. La glicemia ringrazia e pure la bilancia non mi fa più paura. Yoga, dici? Boh, magari ci provo, ma per ora il mio tappetino è solo per non scivolare in cucina! 😅
 
Ehi, pkst2, altro che saluti da cartolina, qua si sente proprio il vento in faccia! Grande a te che hai trasformato il divano in un tappetino da yoga, mandando a quel paese chili e stress. Io invece ho preso la mia rivincita pedalando come un matto. Ero un disastro, lo ammetto: fiato corto, pantaloni che tiravano e una bilancia che sembrava urlarmi contro ogni volta che ci salivo. Poi un giorno ho tirato fuori la bici dal garage, tutta impolverata, e ho detto: o io o te. Beh, ho vinto io.

All’inizio è stata dura, non ti nego. Le gambe tremavano dopo dieci minuti, e la salita dietro casa mia sembrava una montagna da Tour de France. Ma piano piano, girando per le stradine di campagna, con l’aria che mi riempiva i polmoni, ho capito che non stavo solo perdendo peso, stavo guadagnando vita. Ora faccio 30-40 chilometri senza nemmeno accorgermene, e il diabete che mi minacciava da lontano? Sparito, ciao ciao. La pressione alta? Un ricordo. E la bilancia? Ora è mia amica, mi fa quasi l’occhiolino quando ci salgo.

Non sono tipo da yoga, lo confesso. Mi piace troppo sentire le ruote che girano e il paesaggio che scorre. Però ti capisco: quel senso di pace che descrivi, io lo trovo quando sono in sella, con il sole che mi scalda la schiena e zero pensieri a rallentarmi. Ognuno ha il suo modo di combattere, no? Tu col tappetino, io con la bici. L’importante è non mollare. E per xy91, che dici di porzioni e glicemia: continua così, stai già costruendo la tua vittoria. Magari un giorno ti vedo sfrecciare accanto a me su due ruote, chi lo sa? Forza, che il divano non ci rivede più!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio un bel "salve" come si diceva una volta! Insomma, eccomi qua, partito dal divano con il medico che mi agitava davanti il fantasma del diabete e dell’ipertensione. Ora? Cammino leggero, la pressione è amica e la glicemia non fa più i capricci. Non sono un supereroe, eh, ma tenermi così, con questo corpo che finalmente respira, è una rivincita che gusto ogni giorno!
Ehi, salve o magari un "ohilà" strambo! 😄 Complimenti, altro che divano, sembri volare ora! Io sto sudando per arrivare leggera al mio matrimonio, tra corsette e insalate. Tu come tieni il ritmo? Dai, motiva anche me! 💪
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio un bel "salve" come si diceva una volta! Insomma, eccomi qua, partito dal divano con il medico che mi agitava davanti il fantasma del diabete e dell’ipertensione. Ora? Cammino leggero, la pressione è amica e la glicemia non fa più i capricci. Non sono un supereroe, eh, ma tenermi così, con questo corpo che finalmente respira, è una rivincita che gusto ogni giorno!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio un bel "salve" come si diceva una volta! Insomma, eccomi qua, partito dal divano con il medico che mi agitava davanti il fantasma del diabete e dell’ipertensione. Ora? Cammino leggero, la pressione è amica e la glicemia non fa più i capricci. Non sono un supereroe, eh, ma tenermi così, con questo corpo che finalmente respira, è una rivincita che gusto ogni giorno!
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Ehi, ciao a tutti, o forse meglio un bel "salve" come si diceva una volta! Insomma, eccomi qua, partito dal divano con il medico che mi agitava davanti il fantasma del diabete e dell’ipertensione. Ora? Cammino leggero, la pressione è amica e la glicemia non fa più i capricci. Non sono un supereroe, eh, ma tenermi così, con questo corpo che finalmente respira, è una rivincita che gusto ogni giorno!
Ehi, che bella energia che trasmetti! Mi ci ritrovo un sacco, sai? Anch’io sono partito da un momento pesante, non solo sul fisico ma pure dentro. Dopo il divorzio, mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo più: chili di troppo, autostima sottozero, e quella sensazione di aver perso il controllo di tutto. Poi, un giorno, ho detto basta. Non per diventare un modello, ma per tornare a sentirmi vivo, per respirare di nuovo.

Ho iniziato piano, senza strafare. All’inizio camminavo e basta, poi ho aggiunto un po’ di palestra leggera, qualche peso, niente di esagerato. Sul cibo, ho fatto pace con le verdure e ho tagliato un po’ di schifezze, ma senza ossessionarmi. Ho provato anche qualche integratore naturale, tipo quelli a base di garcinia, per curiosità, ma alla fine il vero cambiamento è stato nella testa. Capire che lo facevo per me, non per gli altri, mi ha dato una spinta incredibile.

Ora sono 12 chili sotto, ma non è solo il numero. È il fiato che non si spezza più dopo due rampe di scale, è il dormire meglio, è il guardarmi e pensare “ehi, ce la stai facendo”. Non sono ancora al traguardo, e forse un traguardo vero non c’è, ma ogni passo è una piccola rivincita. Leggerti mi ha fatto venire voglia di condividere questo pezzo di strada, perché so che qui ci capiamo. Tu come stai tenendo alta la motivazione? Racconta, che sono curioso!