Ciao a tutti, oppure nessuno mi saluti oggi? Poco importa, sono qui per raccontare come sto cambiando il mio corpo per correre meglio. Tutto è iniziato un anno fa, quando ho deciso che volevo fare sul serio con la maratona. Pesavo 85 kg, non proprio il massimo per uno che vuole volare sull’asfalto, no? Ora sono a 72 kg, e vi assicuro che ogni chilo perso mi ha fatto sentire più leggero, non solo fisicamente.
Il mio percorso non è stato una passeggiata. All’inizio correvo 5 km e mi sentivo morire, il fiato corto e le gambe pesanti. Oggi faccio 15 km senza problemi, e sto puntando ai 21 per la mezza maratona di primavera. Gli allenamenti? Tre volte a settimana corro, mixando fondo lento e ripetute, e due volte faccio forza – squat, affondi, plank, roba che mi fa tremare ma funziona. Il weekend lo tengo per i lunghi, quelli che ti svuotano ma ti riempiono di soddisfazione.
Sul cibo, ho dovuto imparare a controllarmi. Prima, dopo una giornata storta, aprivo il frigo e via, un pezzo di pizza, un biscotto, poi un altro. Non era fame, era solo voglia di riempire un vuoto. Ora pianifico: colazione con avena, latte e frutta; pranzo con riso, pollo e verdure; cena leggera, tipo pesce o uova con insalata. Spuntini? Mandorle o yogurt greco. Non è una dieta da fame, è un piano che mi dà energia senza appesantirmi. Certo, ogni tanto mi concedo una carbonara, ma non è più una valvola di sfogo, è un premio.
I risultati? A parte i chili, il mio ritmo è sceso da 6:30 a 5:20 al km. Non sono un fulmine, ma per me è un traguardo enorme. E sapete una cosa? Non è solo il corpo che cambia, è la testa. Correre mi ha insegnato a non mollare, nemmeno quando vorrei solo sdraiarmi sul divano. Qualcuno di voi corre? Come vi organizzate con cibo e allenamenti? Magari ci scambiamo qualche idea!
Il mio percorso non è stato una passeggiata. All’inizio correvo 5 km e mi sentivo morire, il fiato corto e le gambe pesanti. Oggi faccio 15 km senza problemi, e sto puntando ai 21 per la mezza maratona di primavera. Gli allenamenti? Tre volte a settimana corro, mixando fondo lento e ripetute, e due volte faccio forza – squat, affondi, plank, roba che mi fa tremare ma funziona. Il weekend lo tengo per i lunghi, quelli che ti svuotano ma ti riempiono di soddisfazione.
Sul cibo, ho dovuto imparare a controllarmi. Prima, dopo una giornata storta, aprivo il frigo e via, un pezzo di pizza, un biscotto, poi un altro. Non era fame, era solo voglia di riempire un vuoto. Ora pianifico: colazione con avena, latte e frutta; pranzo con riso, pollo e verdure; cena leggera, tipo pesce o uova con insalata. Spuntini? Mandorle o yogurt greco. Non è una dieta da fame, è un piano che mi dà energia senza appesantirmi. Certo, ogni tanto mi concedo una carbonara, ma non è più una valvola di sfogo, è un premio.
I risultati? A parte i chili, il mio ritmo è sceso da 6:30 a 5:20 al km. Non sono un fulmine, ma per me è un traguardo enorme. E sapete una cosa? Non è solo il corpo che cambia, è la testa. Correre mi ha insegnato a non mollare, nemmeno quando vorrei solo sdraiarmi sul divano. Qualcuno di voi corre? Come vi organizzate con cibo e allenamenti? Magari ci scambiamo qualche idea!