Ciao a tutti, o meglio, salve a voi che ancora vi rotolate sul divano sognando un corpo da urlo! Io sono quello che ce l’ha fatta, e non con palestra, abbonamenti costosi o personal trainer che ti urlano in faccia. No, amici miei, tutto è successo tra le mura di casa mia, con un tappeto mezzo spelacchiato e una playlist che spacca. Dalla poltrona al podio, dice il titolo, e vi giuro che è andata proprio così!
Vi racconto com’è iniziata: ero un patatone da 90 chili, di quelli che ansimano pure a raccogliere una penna da terra. Un giorno, guardandomi allo specchio, ho detto: "Basta, o cambi o ti trasformi in un divano umano!" Ma la palestra? Non fa per me. Troppo lontana, troppo cara, e poi odio sudare davanti a sconosciuti. Così ho deciso: si fa a casa, si salta, si ride, e si perde peso!
Ho iniziato con i salti, sì, avete capito bene. Saltelli come un pazzo per 10 minuti al giorno. All’inizio sembrava che i vicini sotto volessero sfondarmi il pavimento a colpi di scopa, ma poi si sono abituati (o hanno desistito, chissà). Mettevo su “Sweet Child O’ Mine” e via, saltavo come se fossi Axl Rose in tournée. Poi ho aggiunto plank: 30 secondi all’inizio, tremando come una gelatina, ma dopo un mese ero lì a fare un minuto pieno con un ghigno da duro. Niente pesi, niente attrezzi, solo il mio corpo e la forza di volontà.
La svolta? Le scale di casa! Altro che stepper da 200 euro. Salivo e scendevo come un ossesso, a volte con una bottiglia d’acqua in mano per fare il figo. E sapete cosa? Funziona! I chili hanno iniziato a sciogliersi, tipo 1-2 al mese, senza diete assurde. Mangiavo normale, ma meno schifezze, perché sudando come un matto non avevo più voglia di ingozzarmi di patatine.
Ora sono a 72 chili, e vi dico: non è solo il peso, è il mood! Mi sento un leone, altro che poltrona. E il bello è che non serve nulla: un angolo di casa, un po’ di musica e la voglia di ridere di te stesso mentre sembri un canguro scoordinato. Provateci, saltate, fate plank sul tappeto della nonna, correte su e giù per le scale come se vi inseguisse un cane. Non è una gara, è una festa! E se ce l’ho fatta io, che inciampavo pure nei miei stessi piedi, potete farcela anche voi. Dai, alzatevi e ballate verso il podio, che la vita è troppo corta per stare fermi!
Vi racconto com’è iniziata: ero un patatone da 90 chili, di quelli che ansimano pure a raccogliere una penna da terra. Un giorno, guardandomi allo specchio, ho detto: "Basta, o cambi o ti trasformi in un divano umano!" Ma la palestra? Non fa per me. Troppo lontana, troppo cara, e poi odio sudare davanti a sconosciuti. Così ho deciso: si fa a casa, si salta, si ride, e si perde peso!
Ho iniziato con i salti, sì, avete capito bene. Saltelli come un pazzo per 10 minuti al giorno. All’inizio sembrava che i vicini sotto volessero sfondarmi il pavimento a colpi di scopa, ma poi si sono abituati (o hanno desistito, chissà). Mettevo su “Sweet Child O’ Mine” e via, saltavo come se fossi Axl Rose in tournée. Poi ho aggiunto plank: 30 secondi all’inizio, tremando come una gelatina, ma dopo un mese ero lì a fare un minuto pieno con un ghigno da duro. Niente pesi, niente attrezzi, solo il mio corpo e la forza di volontà.
La svolta? Le scale di casa! Altro che stepper da 200 euro. Salivo e scendevo come un ossesso, a volte con una bottiglia d’acqua in mano per fare il figo. E sapete cosa? Funziona! I chili hanno iniziato a sciogliersi, tipo 1-2 al mese, senza diete assurde. Mangiavo normale, ma meno schifezze, perché sudando come un matto non avevo più voglia di ingozzarmi di patatine.
Ora sono a 72 chili, e vi dico: non è solo il peso, è il mood! Mi sento un leone, altro che poltrona. E il bello è che non serve nulla: un angolo di casa, un po’ di musica e la voglia di ridere di te stesso mentre sembri un canguro scoordinato. Provateci, saltate, fate plank sul tappeto della nonna, correte su e giù per le scale come se vi inseguisse un cane. Non è una gara, è una festa! E se ce l’ho fatta io, che inciampavo pure nei miei stessi piedi, potete farcela anche voi. Dai, alzatevi e ballate verso il podio, che la vita è troppo corta per stare fermi!