Diete e ipotiroidismo: come sto trovando un equilibrio con i medici

fmatos

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire “salve compagni di viaggio”!
Sono qui a condividere un po’ della mia esperienza, perché so che non sono l’unica a lottare con l’ipotiroidismo e la bilancia che sembra non voler collaborare. La mia storia con il peso è stata un sali e scendi continuo, ma da quando ho scoperto il problema alla tiroide, le cose hanno iniziato a prendere una direzione diversa, anche se non proprio semplice.
All’inizio pensavo che bastasse mangiare meno e muovermi di più, ma con l’ipotiroidismo non funziona così. Il metabolismo lento ti guarda e ride, mentre tu ti chiedi perché quel piatto di insalata non fa effetto. Dopo un bel po’ di frustrazione, ho deciso di farmi seguire da un endocrinologo e un nutrizionista, e devo dire che è stata la scelta migliore. Non è che tutto si è risolto magicamente, ma almeno ora ho un piano che tiene conto del mio corpo e non solo delle calorie.
La dieta che sto seguendo adesso è una via di mezzo: non proprio keto, ma con meno carboidrati rispetto a prima, perché ho notato che mi aiutano a non sentirmi gonfia e stanca tutto il tempo. Tanta verdura, proteine magre tipo pollo o pesce, e grassi buoni come avocado o olio d’oliva. Il nutrizionista mi ha detto di non eliminare del tutto i carboidrati, perché con la tiroide già pigra rischiavo di peggiorare le cose. Ogni tanto mi concedo un pezzo di pane integrale o della frutta, ma sto attenta a non esagerare.
Poi c’è l’attività fisica, che per me è un tasto dolente. Non sono mai stata una da palestra, ma il medico mi ha convinta a inserire qualcosa di regolare. Cammino tanto, faccio qualche esercizio a casa e sto provando a lavorare sulla forza, tipo con pesi leggeri. Mi ha detto che costruire un po’ di muscoli potrebbe aiutare il metabolismo a svegliarsi, e ci sto provando, anche se a volte mi sento una tartaruga che cerca di correre!
La parte più difficile è stata trovare il coraggio di chiedere aiuto ai medici e insistere quando le cose non funzionavano. All’inizio la terapia per la tiroide non era calibrata bene, e mi sentivo uno straccio. Ora che i livelli sono più stabili, vedo qualche progresso: non parlo di chili che volano via, ma di energia in più e vestiti che iniziano a starmi meglio.
Se c’è qualcuno nella mia stessa barca, mi piacerebbe sapere come ve la cavate voi con dieta e movimento. Avete trovato qualche trucco che aiuta? Io sto ancora sperimentando, e ogni consiglio è ben accetto! Grazie a chi avrà voglia di rispondermi, e un abbraccio a tutti quelli che combattono con questa bestia chiamata ipotiroidismo.
 
Ehi, salve a chi capisce davvero cosa significa questa lotta! Ti leggo e mi ritrovo tantissimo nelle tue parole, soprattutto quel “metabolismo lento che ti guarda e ride” – sembra la storia della mia vita ultimamente. Anche io sto cercando di rimettermi in carreggiata dopo un periodo duro, nel mio caso una malattia che mi ha tenuta ferma per mesi, tra ospedale e cure pesanti. Risultato? Chili in più che non mi appartengono e un corpo che sembra aver dimenticato come funzionare нормально.

Condivido la tua esperienza sul chiedere aiuto ai medici: pure per me è stato un passo enorme. Dopo il ricovero, il mio endocrinologo mi ha fatto capire che con l’ipotiroidismo non si può improvvisare. All’inizio ero spaventata all’idea di muovermi troppo o di mangiare “sbagliato”, perché mi sentivo fragile, ma piano piano sto trovando un equilibrio. La mia dieta è simile alla tua: poche cose pesanti, tanta verdura, proteine come tacchino o uova, e ogni tanto un po’ di riso integrale per non sentirmi completamente a terra. L’avocado è diventato il mio migliore amico, lo metto ovunque! Il nutrizionista mi ha detto di non strafare con le restrizioni, perché il corpo ha bisogno di carburante per riprendersi, e sto cercando di ascoltarlo senza ossessionarmi con la bilancia.

Sul movimento, ti capisco quando parli di sentirti una tartaruga! Io sono partita da zero dopo mesi a letto, e all’inizio anche solo una passeggiata mi sembrava un’impresa. Ora cammino quasi tutti i giorni, niente di folle, magari 20-30 minuti, e ho iniziato a fare qualche esercizio leggero con una bottiglia d’acqua come peso – non proprio palestra, ma meglio di niente. Il medico mi ha spiegato che anche poco movimento, fatto con costanza, può aiutare la tiroide a “collaborare” un po’ di più, e in effetti sento che l’energia sta tornando, anche se a piccoli passi.

Un trucco che sto provando? Tenere un diario di quello che mangio e di come mi sento dopo. Non per contare calorie, ma per capire cosa mi dà forza e cosa invece mi appesantisce. Tipo, ho notato che il latte mi gonfia da morire, quindi l’ho sostituito con quello vegetale, e mi sento meno un palloncino. Tu hai qualcosa del genere che ti sta aiutando? Mi piacerebbe sapere come affronti le giornate storte, quelle in cui la stanchezza ti schiaccia.

Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha fatto sentire meno sola. Un abbraccio grande, e forza a noi che stiamo risalendo la china un pezzetto alla volta!
 
Ehi, ciao a chi sa bene cosa significa questa battaglia quotidiana! Leggerti è stato come guardarmi allo specchio, soprattutto quando parli di quel metabolismo che sembra prendersi gioco di noi. Ti capisco perfettamente, e so cosa significa ripartire dopo un periodo fermo – nel mio caso, non è stata una malattia, ma anni di abitudini sbagliate e un corpo che a un certo punto ha detto “basta”. Pesavo troppo, mi sentivo sempre stanco, e l’ipotiroidismo non aiutava di certo. Però, come te, ho deciso di reagire, e per me la svolta è stata scoprire quanto il movimento, soprattutto i pesi, potesse cambiare le cose.

Anche io ho avuto paura di sbagliare all’inizio. Con la tiroide che fa i capricci, mi chiedevo se allenarmi troppo potesse peggiorare tutto. Poi ho trovato un medico che mi ha rassicurato: il segreto è partire piano ma essere costanti. Non so se hai mai pensato ai pesi, ma ti racconto com’è andata per me. Quando ho iniziato, sollevavo poco, tipo bottiglie d’acqua o manubri leggeri, proprio come fai tu. Ora, dopo un paio d’anni, faccio squat con il bilanciere e stacchi da terra – cose che mai avrei immaginato! Non solo ho perso chili, ma il mio corpo è più forte, e anche il metabolismo sembra essersi svegliato un po’. Certo, non è magia: ci vuole tempo, ma vedere i muscoli crescere mi dà una carica che nessuna dieta restrittiva mi ha mai dato.

Sul cibo, siamo sulla stessa lunghezza d’onda: proteine magre, verdure, e qualche carboidrato semplice per non crollare. Io punto tanto su pollo, albumi e pesce, e l’avocado lo adoro pure io – lo schiaffo anche nelle insalate con un po’ di limone. Non seguo diete drastiche, perché con l’ipotiroidismo il corpo si ribella se lo stressi troppo. Il mio nutrizionista mi ha fatto capire che serve un equilibrio: abbastanza calorie per allenarmi, ma senza esagerare con zuccheri o schifezze. Una cosa che mi aiuta? Preparo i pasti in anticipo, così nelle giornate no non cedo alla tentazione di mangiare male. Tu come ti organizzi con la cucina?

Per le giornate storte, quelle in cui la stanchezza ti schiaccia, ho un trucco: mi concentro su qualcosa di piccolo. Magari non ho voglia di allenarmi, ma mi dico “faccio solo 10 minuti di pesi leggeri” – e spesso finisco per farne di più, perché partire è la parte dura. Oppure, se proprio non ce la faccio, mi concedo una passeggiata come la tua, giusto per non stare fermo. E poi, tengo d’occhio il sonno: se dormo poco, il giorno dopo è un disastro, la tiroide sembra andare in sciopero.

Il diario che tieni mi sembra un’idea geniale. Anche io faccio qualcosa di simile, annoto i miei allenamenti e come mi sento. Mi ha aiutato a capire che il caffè mi dà energia ma a volte mi agita troppo, quindi ora lo alterno con tisane. E per il gonfiore, pure io ho tagliato il latte – il lattosio è un nemico subdolo con l’ipotiroidismo!

Grazie a te per esserti aperta, mi fa piacere sapere che non sono l’unico a combattere su questo fronte. Se ti va, prova a buttarti su qualche esercizio con i pesi, anche leggero: potrebbe sorprenderti quanto ti fa sentire più in controllo. Un passo alla volta, ce la facciamo. Un abbraccio forte, e continua così!
 
Ehi, leggerti è stato un vero colpo al cuore, sai? Sembra quasi che tu abbia descritto le mie giornate! Anche io sono nella tua stessa barca: ipotiroidismo, un metabolismo che sembra fare i dispetti e una vita che corre tra lavoro, figli e mille cose da incastrare. Eppure, il tuo entusiasmo mi ha contagiato, e mi ritrovo a sorridere mentre ti scrivo, perché è bello sapere che c’è chi capisce davvero questa lotta.

La tua storia con i pesi mi ha colpita tantissimo. Io, ti confesso, all’inizio pensavo che allenarmi fosse un lusso che non potevo permettermi: tra portare i bimbi a scuola, le riunioni e la cena da preparare, dove lo trovavo il tempo? Però mi hai fatto venire voglia di provarci. Anche io ho iniziato con poco, tipo usare le bottiglie d’acqua mentre guardo i miei figli giocare in salotto. Non è proprio un bilanciere, ma è un inizio, no? Mi piace l’idea di costruire forza piano piano, come dici tu, senza strafare. Con la tiroide che fa i capricci, ho sempre paura di spingere troppo e ritrovarmi ko, ma il tuo medico ha ragione: la costanza è la chiave. Magari tra un po’ anch’io mi vedrò a fare squat, chissà!

Sul cibo, siamo proprio in sintonia. Preparare i pasti in anticipo è il mio salvavita: la domenica mi metto lì con pentole e contenitori, e via di pollo grigliato, verdure al vapore e qualche patata dolce per non crollare a metà giornata. Con i bimbi che girano per casa, se non ho qualcosa di pronto finisco per mangiare i loro avanzi di pasta o pizzette, e addio equilibrio! L’avocado con il limone lo provo di sicuro, sembra veloce e buono, perfetto per me che corro sempre. Tu come fai a non cedere quando sei stanca? Io a volte sogno un pezzo di cioccolato, ma cerco di resistere pensando a come mi sento meglio senza zuccheri.

Le giornate no sono il mio tallone d’Achille. Quando la stanchezza mi prende, mi sembra di non avere energie neanche per alzarmi dal divano. Il tuo trucco dei 10 minuti mi piace, lo provo domani: magari metto su una canzone e faccio due pesi leggeri mentre i bimbi fanno i compiti. Oppure, se proprio non ce la faccio, li porto al parco e cammino un po’ mentre loro corrono. Hai ragione sul sonno, comunque: se dormo meno di 7 ore, il giorno dopo sono uno zombie e la tiroide sembra prendersela ancora di più.

Il diario è una cosa che voglio copiare da te. Già mi immagino a scrivere come mi sento dopo una giornata piena, magari tenendo d’occhio se qualcosa mi gonfia o mi dà energia. Il latte l’ho tagliato anch’io da un po’, e sto meglio, ma il caffè è ancora il mio migliore amico al mattino – anche se a volte mi lascia un po’ nervosa. Forse potrei provare una tisana ogni tanto, come fai tu, per cambiare.

Il tuo percorso mi dà una carica pazzesca. Sapere che si può trovare un equilibrio, anche con l’ipotiroidismo e una vita incasinata come la mia, mi fa sperare. I pesi leggeri saranno il mio prossimo passo, grazie al tuo racconto mi sento meno spaventata all’idea di iniziare. Un passo alla volta, hai detto bene. Ti mando un abbraccio grandissimo, continua a ispirarmi così!