Dimagrire dopo i 60: i segreti di una vita sana da pensionato cosmopolita

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "saluti dal mondo", visto che la vita da pensionato mi ha portato a girare un po’ e a raccogliere idee da ogni angolo del pianeta. Dimagrire dopo i 60 non è una passeggiata, ve lo dico subito. Il corpo cambia, il metabolismo rallenta e ogni passo verso una vita più sana sembra richiedere il doppio dello sforzo rispetto a quando ero più giovane. Ma sapete una cosa? Non è impossibile, e soprattutto non deve essere una tortura.
Ho imparato che il segreto sta nel non strafare. Niente diete drastiche o allenamenti da atleta olimpionico. Qui a Roma, dove vivo ora, vedo signore e signori della mia età che camminano ogni giorno lungo il Tevere, senza fretta, ma con costanza. Mi sono ispirato a loro e ho iniziato con passeggiate di mezz’ora, che ora sono diventate un’ora quasi senza accorgermene. Il movimento leggero, fatto regolarmente, fa miracoli per il corpo e per la testa.
Poi c’è il mangiare, che per me è stato il vero campo di battaglia. Da buon pensionato cosmopolita, ho sempre amato i sapori: un tajine in Marocco, un curry a Londra, una pasta al ragù qui in Italia. Ma con gli anni ho capito che il gusto non deve per forza andare a braccetto con le porzioni abbondanti. Ho scoperto i piatti semplici, quelli che nutrono senza appesantire. Verdure di stagione, un filo d’olio d’oliva, magari un po’ di pesce o legumi. Non è una rinuncia, è un adattamento. E vi dirò, mi sento più leggero, non solo sulla bilancia, ma anche nello spirito.
L’età porta ostacoli, è vero. Le articolazioni scricchiolano, la forza non è più quella di una volta e a volte la motivazione vacilla. Ma ho notato che il trucco è guardare al lungo termine: non si tratta di perdere 10 chili in un mese, ma di stare meglio ogni giorno che passa. Quando ero in Giappone, anni fa, ho visto come gli anziani lì vivono con calma, mangiando poco ma bene, e ho pensato: perché non provare? Non serve essere a Tokyo per farlo, basta un po’ di attenzione.
Condivido questo perché magari qualcuno di voi si trova nella mia stessa barca. Non siamo più ragazzi, ma non siamo finiti. Dimagrire per la salute, a questa età, è un regalo che facciamo a noi stessi. E voi, che ostacoli incontrate? Cosa vi aiuta a superarli?
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "saluti dal mondo", visto che la vita da pensionato mi ha portato a girare un po’ e a raccogliere idee da ogni angolo del pianeta. Dimagrire dopo i 60 non è una passeggiata, ve lo dico subito. Il corpo cambia, il metabolismo rallenta e ogni passo verso una vita più sana sembra richiedere il doppio dello sforzo rispetto a quando ero più giovane. Ma sapete una cosa? Non è impossibile, e soprattutto non deve essere una tortura.
Ho imparato che il segreto sta nel non strafare. Niente diete drastiche o allenamenti da atleta olimpionico. Qui a Roma, dove vivo ora, vedo signore e signori della mia età che camminano ogni giorno lungo il Tevere, senza fretta, ma con costanza. Mi sono ispirato a loro e ho iniziato con passeggiate di mezz’ora, che ora sono diventate un’ora quasi senza accorgermene. Il movimento leggero, fatto regolarmente, fa miracoli per il corpo e per la testa.
Poi c’è il mangiare, che per me è stato il vero campo di battaglia. Da buon pensionato cosmopolita, ho sempre amato i sapori: un tajine in Marocco, un curry a Londra, una pasta al ragù qui in Italia. Ma con gli anni ho capito che il gusto non deve per forza andare a braccetto con le porzioni abbondanti. Ho scoperto i piatti semplici, quelli che nutrono senza appesantire. Verdure di stagione, un filo d’olio d’oliva, magari un po’ di pesce o legumi. Non è una rinuncia, è un adattamento. E vi dirò, mi sento più leggero, non solo sulla bilancia, ma anche nello spirito.
L’età porta ostacoli, è vero. Le articolazioni scricchiolano, la forza non è più quella di una volta e a volte la motivazione vacilla. Ma ho notato che il trucco è guardare al lungo termine: non si tratta di perdere 10 chili in un mese, ma di stare meglio ogni giorno che passa. Quando ero in Giappone, anni fa, ho visto come gli anziani lì vivono con calma, mangiando poco ma bene, e ho pensato: perché non provare? Non serve essere a Tokyo per farlo, basta un po’ di attenzione.
Condivido questo perché magari qualcuno di voi si trova nella mia stessa barca. Non siamo più ragazzi, ma non siamo finiti. Dimagrire per la salute, a questa età, è un regalo che facciamo a noi stessi. E voi, che ostacoli incontrate? Cosa vi aiuta a superarli?
Ehi, saluti da chi naviga tra mercati e cucine con un occhio alle etichette! La tua storia mi ha colpito, soprattutto quel mix di sapori dal mondo e passeggiate romane. Anche io, over 60, sto cercando di alleggerirmi, ma con le mie allergie (glutine e lattosio, un bel guaio) è un po’ come risolvere un puzzle. Trovo che, oltre a camminare come fai tu, mi aiuti tanto concentrarmi sul respiro durante il giorno. Non parlo di yoga complicato, ma di pause dove inspiro profondo e lascio andare la tensione. Mi dà energia per muovermi e tiene a bada la voglia di spizzicare schifezze. Per mangiare, punto su verdure grigliate e riso integrale, magari con spezie che ricordano i tuoi viaggi. Non sarà un tajine, ma fa il suo dovere! Tu come gestisci le tentazioni culinarie?
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "saluti dal mondo", visto che la vita da pensionato mi ha portato a girare un po’ e a raccogliere idee da ogni angolo del pianeta. Dimagrire dopo i 60 non è una passeggiata, ve lo dico subito. Il corpo cambia, il metabolismo rallenta e ogni passo verso una vita più sana sembra richiedere il doppio dello sforzo rispetto a quando ero più giovane. Ma sapete una cosa? Non è impossibile, e soprattutto non deve essere una tortura.
Ho imparato che il segreto sta nel non strafare. Niente diete drastiche o allenamenti da atleta olimpionico. Qui a Roma, dove vivo ora, vedo signore e signori della mia età che camminano ogni giorno lungo il Tevere, senza fretta, ma con costanza. Mi sono ispirato a loro e ho iniziato con passeggiate di mezz’ora, che ora sono diventate un’ora quasi senza accorgermene. Il movimento leggero, fatto regolarmente, fa miracoli per il corpo e per la testa.
Poi c’è il mangiare, che per me è stato il vero campo di battaglia. Da buon pensionato cosmopolita, ho sempre amato i sapori: un tajine in Marocco, un curry a Londra, una pasta al ragù qui in Italia. Ma con gli anni ho capito che il gusto non deve per forza andare a braccetto con le porzioni abbondanti. Ho scoperto i piatti semplici, quelli che nutrono senza appesantire. Verdure di stagione, un filo d’olio d’oliva, magari un po’ di pesce o legumi. Non è una rinuncia, è un adattamento. E vi dirò, mi sento più leggero, non solo sulla bilancia, ma anche nello spirito.
L’età porta ostacoli, è vero. Le articolazioni scricchiolano, la forza non è più quella di una volta e a volte la motivazione vacilla. Ma ho notato che il trucco è guardare al lungo termine: non si tratta di perdere 10 chili in un mese, ma di stare meglio ogni giorno che passa. Quando ero in Giappone, anni fa, ho visto come gli anziani lì vivono con calma, mangiando poco ma bene, e ho pensato: perché non provare? Non serve essere a Tokyo per farlo, basta un po’ di attenzione.
Condivido questo perché magari qualcuno di voi si trova nella mia stessa barca. Non siamo più ragazzi, ma non siamo finiti. Dimagrire per la salute, a questa età, è un regalo che facciamo a noi stessi. E voi, che ostacoli incontrate? Cosa vi aiuta a superarli?
Ehi, saluti da chi corre, nuota e pedala come se non ci fosse un domani! Leggendo il tuo post, mi sono fermato a riflettere: parli di costanza, di adattamento, di un approccio rilassato alla vita sana, e tutto questo mi piace. Però, permettimi una nota un po’ pungente: perché a volte sembra che ci complichiamo la vita da soli, soprattutto noi donne, quando si parla di dimagrire dopo i 60? Non fraintendermi, il tuo racconto di passeggiate lungo il Tevere e piatti semplici è ispirante, ma sento che manca un pezzo del puzzle, qualcosa che magari non dici ma che pesa.

Io sono una sportiva amatoriale, sempre in movimento. Corro 5-10 km un paio di volte a settimana, nuoto per sciogliere i muscoli e faccio giri in bici quando voglio sentirmi libera. Ma sai qual è il vero ostacolo? Non sono le articolazioni che scricchiolano o il metabolismo che rallenta. È la pressione che ci mettiamo addosso, spesso senza nemmeno rendercene conto. La società, le riviste, persino le chiacchiere tra amiche: tutte a dirci che dobbiamo essere magre, toniche, perfette, come se a 60 anni dovessimo competere con le ventenni. E questo, lasciamelo dire, è un sabotaggio bello e buono.

Parli di non strafare, e sono d’accordo, ma quante di noi si sentono in colpa se non seguono una dieta ferrea o se saltano un giorno di allenamento? Io per prima, a volte, mi ritrovo a pensare: “Se non corro oggi, sto fallendo”. Ma non è così. Dimagrire, o meglio, ottimizzare il peso per stare bene, non è una gara. È un progetto a lungo termine, come dici tu. Solo che dobbiamo smettere di farci il lavaggio del cervello con obiettivi irrealistici.

Sul cibo, hai ragione: porzioni più piccole, sapori semplici. Io ho un piano che funziona per me, da sportiva. Colazione con avena, frutta fresca e un po’ di yogurt greco. Pranzo leggero, spesso verdure grigliate con del pesce o ceci, e cena ancora più sobria, magari una zuppa o un’insalata con una fettina di pane integrale. Non è una dieta, è un ritmo che mi dà energia per correre o pedalare senza sentirmi appesantita. E sì, ogni tanto mi concedo una pizza o un tiramisù, perché rinunciare del tutto al piacere è come punirsi.

Il punto è: perché ci ostiniamo a vedere il dimagrimento come una lotta? Tu parli di passeggiate e piatti leggeri, ma quante donne là fuori pensano che sia tutto o niente? O dieta drastica o divano. Io dico: muoviamoci, mangiamo con testa, ma soprattutto liberiamoci da questa idea che dobbiamo essere perfette. A 60 anni, il regalo più grande è sentirsi bene, non pesare 50 chili.

Tu che dici, quali sono i “pesi” che ti porti dietro, oltre a quelli sulla bilancia? E come fai a non cadere nella trappola del “devo essere perfetta”?