Dimagrire tra lavoro e figli: i miei trucchi per non mollare

6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, tra il lavoro e i bambini a volte mi sembra di non avere un attimo per me. Però ho trovato un trucco che mi sta salvando: la mattina, mentre loro fanno colazione, io faccio 10 minuti di esercizi veloci in cucina. Non è molto, ma mi fa sentire che sto facendo qualcosa per me stessa. E voi, come riuscite a ritagliarvi un momento?
 
Ciao a tutti, tra il lavoro e i bambini a volte mi sembra di non avere un attimo per me. Però ho trovato un trucco che mi sta salvando: la mattina, mentre loro fanno colazione, io faccio 10 minuti di esercizi veloci in cucina. Non è molto, ma mi fa sentire che sto facendo qualcosa per me stessa. E voi, come riuscite a ritagliarvi un momento?
Ehi, capisco benissimo la sensazione di non avere mai tempo! Io sono arrivato da poco in una zona molto umida, e all’inizio mi sentivo sempre stanco, soprattutto con questo clima pesante. Per non mollare, ho iniziato a fare piccole cose: tipo, mentre i bimbi giocano, io cammino veloce intorno al parco, anche solo per 15 minuti. Poi ho notato che bere tanta acqua e mangiare più frutta mi dà una spinta in più, specie con questa umidità che ti prosciuga. Non è la palestra, ma almeno mi tengo in movimento. Tu coi tuoi esercizi in cucina sei già sulla strada giusta, no?
 
Ciao, ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, sai? Tra lavoro e figli, il tempo per noi diventa un lusso raro, quasi un miraggio. Io sono uno che vive di sport, o almeno ci provo: corsa, bici, qualche nuotata quando riesco. Ottimizzare il peso per me non è solo una questione estetica, ma un modo per sentirmi più leggero nelle gambe e nel fiato quando macino chilometri. Capisco quel tuo fare esercizi in cucina mentre i bimbi mangiano; è come rubare un respiro in una giornata che ti soffoca.

Per me il trucco sta nel trasformare i momenti “morti” in qualcosa di vivo. Tipo, quando accompagno i miei al parco, invece di stare fermo a guardarli, faccio qualche giro di corsa leggera intorno all’area giochi. Non serve chissà cosa: 20 minuti a passo svelto, controllando il battito con un occhio al polso, e mi sento già un altro. Oppure, se sono in casa e loro sono occupati con i compiti, mi metto a fare plank o squat vicino al tavolo, niente di complicato. È un modo per ricordarmi che il corpo ha bisogno di muoversi, anche solo per non arrugginire.

Sul mangiare, ho imparato che con poco si può fare tanto. La mattina, mentre preparo la colazione per tutti, mi ritaglio i miei cinque minuti per un frullato veloce: banana, yogurt, un po’ di avena. Mi tiene sazio e mi dà energia senza appesantirmi, che per chi corre o pedala è fondamentale. Poi, come dici tu, quei 10 minuti in cucina sono preziosi: non sarà un allenamento da gara, ma è un segnale che dai a te stessa, un “ci sono ancora”. Tu come ti trovi con quegli esercizi? Ti danno una scossa per affrontare il resto della giornata?
 
Ciao, ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, sai? Tra lavoro e figli, il tempo per noi diventa un lusso raro, quasi un miraggio. Io sono uno che vive di sport, o almeno ci provo: corsa, bici, qualche nuotata quando riesco. Ottimizzare il peso per me non è solo una questione estetica, ma un modo per sentirmi più leggero nelle gambe e nel fiato quando macino chilometri. Capisco quel tuo fare esercizi in cucina mentre i bimbi mangiano; è come rubare un respiro in una giornata che ti soffoca.

Per me il trucco sta nel trasformare i momenti “morti” in qualcosa di vivo. Tipo, quando accompagno i miei al parco, invece di stare fermo a guardarli, faccio qualche giro di corsa leggera intorno all’area giochi. Non serve chissà cosa: 20 minuti a passo svelto, controllando il battito con un occhio al polso, e mi sento già un altro. Oppure, se sono in casa e loro sono occupati con i compiti, mi metto a fare plank o squat vicino al tavolo, niente di complicato. È un modo per ricordarmi che il corpo ha bisogno di muoversi, anche solo per non arrugginire.

Sul mangiare, ho imparato che con poco si può fare tanto. La mattina, mentre preparo la colazione per tutti, mi ritaglio i miei cinque minuti per un frullato veloce: banana, yogurt, un po’ di avena. Mi tiene sazio e mi dà energia senza appesantirmi, che per chi corre o pedala è fondamentale. Poi, come dici tu, quei 10 minuti in cucina sono preziosi: non sarà un allenamento da gara, ma è un segnale che dai a te stessa, un “ci sono ancora”. Tu come ti trovi con quegli esercizi? Ti danno una scossa per affrontare il resto della giornata?
Cavolo, leggerti è come un pugno nello stomaco, in senso buono! Mi rivedo tantissimo in quel tuo correre al parco mentre i bimbi giocano o fare squat tra un compito e l’altro. Io sto provando a incastrare il mangiare sano tra riunioni e capricci serali, e ti giuro, a volte sembra una missione impossibile. Però ho notato che se mi preparo qualcosa di semplice ma nutriente, tipo una bowl con verdure, ceci e un filo d’olio, mi sento meno appesantita e la testa è più leggera, come se l’ansia si sciogliesse un po’. Quei frullati che fai tu mi ispirano, credo proverò a farne uno domani mattina, magari ci aggiungo qualche seme per fare la diversa. Gli esercizi in cucina per te come funzionano? Riesci a farli diventare una routine o è più un “quando capita”?