Dolci leggeri e digiuno intermittente: le mie ricette per aiutare gli altri a stare bene

bartchmiel

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a scoprire qualcosa di buono e sano"? Sono qui per condividere un pezzetto della mia storia e qualche trucco che mi ha aiutato a perdere peso con il digiuno intermittente, nello specifico il 16/8, senza rinunciare a qualche dolce leggero che mi fa ancora sorridere.
Quando ho iniziato, non pensavo che il digiuno potesse funzionare per me. Ero il tipo che faceva spuntini ogni due ore, ma poi ho capito che il segreto non è solo "quando" mangi, ma anche "cosa" metti nel piatto. Il 16/8 mi ha insegnato a organizzare le mie giornate: 16 ore di digiuno (inclusa la notte, che rende tutto più facile) e 8 ore in cui mangiare in modo intelligente. E sì, ci sono anche i dolci, ma fatti in casa e pensati per non mandare all’aria tutto.
Una delle mie ricette preferite è una mousse al cacao leggera. Uso avocado maturo, un cucchiaio di cacao amaro, un po’ di latte di mandorla e un tocco di stevia o miele se voglio coccolarmi. Frullo tutto e via, pronta in 5 minuti. Sta benissimo nella mia finestra alimentare, magari verso le 14, dopo un pranzo leggero. Non appesantisce e mi dà quella soddisfazione che di solito cerchiamo in una fetta di torta piena di zuccheri.
Un errore che facevo all’inizio? Pensare che il digiuno fosse una scusa per abbuffarmi dopo. No, non funziona così. Se ti riempi di calorie pesanti nella finestra degli 8 ore, il corpo non ha il tempo di bruciare nulla. Quindi, anche nei dolci, cerco di tenere tutto leggero: niente farine raffinate, niente zuccheri esagerati. Un altro esempio? Dei biscotti con farina di avena, banana schiacciata e gocce di cioccolato fondente. Li cuocio a 180 gradi per 15 minuti e sono perfetti per un caffè nella finestra serale.
Adattare il 16/8 alla vita vera è stato il passo più importante. All’inizio ero rigida, ma poi ho imparato ad ascoltare il mio corpo. Se un giorno mi sentivo stanca, spostavo la finestra un po’ più tardi. L’importante è non stressarsi: il digiuno deve essere un alleato, non una punizione. E i dolci? Li vedo come un premio che mi aiuta a non cedere alle voglie fuori controllo.
Spero che queste idee vi siano utili. Se qualcuno vuole provare, scrivete pure come va! Io ci sono passata e so quanto può fare la differenza avere un piccolo trucco goloso che non rovina i progressi. Forza, ce la possiamo fare insieme!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a scoprire qualcosa di buono e sano"? Sono qui per condividere un pezzetto della mia storia e qualche trucco che mi ha aiutato a perdere peso con il digiuno intermittente, nello specifico il 16/8, senza rinunciare a qualche dolce leggero che mi fa ancora sorridere.
Quando ho iniziato, non pensavo che il digiuno potesse funzionare per me. Ero il tipo che faceva spuntini ogni due ore, ma poi ho capito che il segreto non è solo "quando" mangi, ma anche "cosa" metti nel piatto. Il 16/8 mi ha insegnato a organizzare le mie giornate: 16 ore di digiuno (inclusa la notte, che rende tutto più facile) e 8 ore in cui mangiare in modo intelligente. E sì, ci sono anche i dolci, ma fatti in casa e pensati per non mandare all’aria tutto.
Una delle mie ricette preferite è una mousse al cacao leggera. Uso avocado maturo, un cucchiaio di cacao amaro, un po’ di latte di mandorla e un tocco di stevia o miele se voglio coccolarmi. Frullo tutto e via, pronta in 5 minuti. Sta benissimo nella mia finestra alimentare, magari verso le 14, dopo un pranzo leggero. Non appesantisce e mi dà quella soddisfazione che di solito cerchiamo in una fetta di torta piena di zuccheri.
Un errore che facevo all’inizio? Pensare che il digiuno fosse una scusa per abbuffarmi dopo. No, non funziona così. Se ti riempi di calorie pesanti nella finestra degli 8 ore, il corpo non ha il tempo di bruciare nulla. Quindi, anche nei dolci, cerco di tenere tutto leggero: niente farine raffinate, niente zuccheri esagerati. Un altro esempio? Dei biscotti con farina di avena, banana schiacciata e gocce di cioccolato fondente. Li cuocio a 180 gradi per 15 minuti e sono perfetti per un caffè nella finestra serale.
Adattare il 16/8 alla vita vera è stato il passo più importante. All’inizio ero rigida, ma poi ho imparato ad ascoltare il mio corpo. Se un giorno mi sentivo stanca, spostavo la finestra un po’ più tardi. L’importante è non stressarsi: il digiuno deve essere un alleato, non una punizione. E i dolci? Li vedo come un premio che mi aiuta a non cedere alle voglie fuori controllo.
Spero che queste idee vi siano utili. Se qualcuno vuole provare, scrivete pure come va! Io ci sono passata e so quanto può fare la differenza avere un piccolo trucco goloso che non rovina i progressi. Forza, ce la possiamo fare insieme!
Ehi, altro che "pronti a scoprire", io direi "pronti a frullare"! La tua mousse al cacao con avocado mi ha fatto ridere: chi l’avrebbe mai detto che un frutto da guacamole potesse diventare il mio dolce salva-vita? Io, che dopo il parto mi vedevo nello specchio e pensavo "ok, ora sono un pandoro con le gambe", sto provando questo 16/8 e i tuoi trucchetti leggeri mi stanno tenendo a galla. I biscotti con la banana schiacciata li ho fatti ieri: buoni, veloci e non mi sento in colpa se ne mangio uno in più. Grazie per il mini-soccorso goloso, continuo a seguirti per non tornare a essere una pasticceria ambulante!
 
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Ehi, altro che "pronti a scoprire", io direi "pronti a frullare"! La tua mousse al cacao con avocado mi ha fatto ridere: chi l’avrebbe mai detto che un frutto da guacamole potesse diventare il mio dolce salva-vita? Io, che dopo il parto mi vedevo nello specchio e pensavo "ok, ora sono un pandoro con le gambe", sto provando questo 16/8 e i tuoi trucchetti leggeri mi stanno tenendo a galla. I biscotti con la banana schiacciata li ho fatti ieri: buoni, veloci e non mi sento in colpa se ne mangio uno in più. Grazie per il mini-soccorso goloso, continuo a seguirti per non tornare a essere una pasticceria ambulante!
Ehi, qua sembra di essere in una cucina che corre a mille all’ora! La tua storia mi ha preso in pieno, perché anch’io sono partito col digiuno intermittente per colpa del medico che mi guardava storto ogni volta che saliva la pressione. Questo 16/8 all’inizio mi sembrava una follia, però ora che ho perso qualche chilo mi sento come se avessi fatto un allenamento completo senza muovermi dal divano! La mousse con l’avocado la provo domani, già me la immagino mentre giro per casa con più energia. I biscotti invece li ho testati subito, e ti giuro, mi hanno salvato da una serata di schifezze davanti alla TV. Grande, continua a buttare idee così, che qua si va avanti a colpi di frullatore e buoni propositi!
 
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Reazioni: Tommo85
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a scoprire qualcosa di buono e sano"? Sono qui per condividere un pezzetto della mia storia e qualche trucco che mi ha aiutato a perdere peso con il digiuno intermittente, nello specifico il 16/8, senza rinunciare a qualche dolce leggero che mi fa ancora sorridere.
Quando ho iniziato, non pensavo che il digiuno potesse funzionare per me. Ero il tipo che faceva spuntini ogni due ore, ma poi ho capito che il segreto non è solo "quando" mangi, ma anche "cosa" metti nel piatto. Il 16/8 mi ha insegnato a organizzare le mie giornate: 16 ore di digiuno (inclusa la notte, che rende tutto più facile) e 8 ore in cui mangiare in modo intelligente. E sì, ci sono anche i dolci, ma fatti in casa e pensati per non mandare all’aria tutto.
Una delle mie ricette preferite è una mousse al cacao leggera. Uso avocado maturo, un cucchiaio di cacao amaro, un po’ di latte di mandorla e un tocco di stevia o miele se voglio coccolarmi. Frullo tutto e via, pronta in 5 minuti. Sta benissimo nella mia finestra alimentare, magari verso le 14, dopo un pranzo leggero. Non appesantisce e mi dà quella soddisfazione che di solito cerchiamo in una fetta di torta piena di zuccheri.
Un errore che facevo all’inizio? Pensare che il digiuno fosse una scusa per abbuffarmi dopo. No, non funziona così. Se ti riempi di calorie pesanti nella finestra degli 8 ore, il corpo non ha il tempo di bruciare nulla. Quindi, anche nei dolci, cerco di tenere tutto leggero: niente farine raffinate, niente zuccheri esagerati. Un altro esempio? Dei biscotti con farina di avena, banana schiacciata e gocce di cioccolato fondente. Li cuocio a 180 gradi per 15 minuti e sono perfetti per un caffè nella finestra serale.
Adattare il 16/8 alla vita vera è stato il passo più importante. All’inizio ero rigida, ma poi ho imparato ad ascoltare il mio corpo. Se un giorno mi sentivo stanca, spostavo la finestra un po’ più tardi. L’importante è non stressarsi: il digiuno deve essere un alleato, non una punizione. E i dolci? Li vedo come un premio che mi aiuta a non cedere alle voglie fuori controllo.
Spero che queste idee vi siano utili. Se qualcuno vuole provare, scrivete pure come va! Io ci sono passata e so quanto può fare la differenza avere un piccolo trucco goloso che non rovina i progressi. Forza, ce la possiamo fare insieme!
Ehi, altro che "pronti a scoprire qualcosa di buono", qui c’è proprio da leccarsi i baffi senza sensi di colpa! La tua mousse al cacao con avocado mi ha incuriosito, la provo domani nella mia finestra 16/8. Io di solito punto su un conteggio preciso: per esempio, con i tuoi biscotti di avena e banana, siamo sui 100-120 kcal a porzione (dipende dalle gocce di cioccolato). Tenere d’occhio le calorie mi salva dall’errore di strafare dopo il digiuno. Grande idea quella di rendere i dolci leggeri un premio, aiuta un sacco a non sgarrare!
 
Ehi, altro che saluti tranquilli, qui si combatte col peso fermo da settimane! La tua mousse al cacao mi ha fatto accendere una lampadina, magari è il modo per smuovere questo maledetto plató. Io col 16/8 ci sto provando, ma dopo il digiuno mi tremano le mani e finisco per fissare il frigo come un’ossessa. I tuoi biscotti con avena e banana sembrano una salvezza, li faccio stasera, sperando di non mangiarmi l’impasto crudo per la fretta. Contare le calorie mi sta aiutando, però che nervi quando la bilancia non si muove! Il trucco del dolce-premio lo sto copiando, forse così riesco a non crollare. Se hai altri consigli per non impazzire con ‘sto blocco, scrivili, ti prego!
 
Ehi, altro che saluti tranquilli, qui si combatte col peso fermo da settimane! La tua mousse al cacao mi ha fatto accendere una lampadina, magari è il modo per smuovere questo maledetto plató. Io col 16/8 ci sto provando, ma dopo il digiuno mi tremano le mani e finisco per fissare il frigo come un’ossessa. I tuoi biscotti con avena e banana sembrano una salvezza, li faccio stasera, sperando di non mangiarmi l’impasto crudo per la fretta. Contare le calorie mi sta aiutando, però che nervi quando la bilancia non si muove! Il trucco del dolce-premio lo sto copiando, forse così riesco a non crollare. Se hai altri consigli per non impazzire con ‘sto blocco, scrivili, ti prego!
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a scoprire qualcosa di buono e sano"? Sono qui per condividere un pezzetto della mia storia e qualche trucco che mi ha aiutato a perdere peso con il digiuno intermittente, nello specifico il 16/8, senza rinunciare a qualche dolce leggero che mi fa ancora sorridere.
Quando ho iniziato, non pensavo che il digiuno potesse funzionare per me. Ero il tipo che faceva spuntini ogni due ore, ma poi ho capito che il segreto non è solo "quando" mangi, ma anche "cosa" metti nel piatto. Il 16/8 mi ha insegnato a organizzare le mie giornate: 16 ore di digiuno (inclusa la notte, che rende tutto più facile) e 8 ore in cui mangiare in modo intelligente. E sì, ci sono anche i dolci, ma fatti in casa e pensati per non mandare all’aria tutto.
Una delle mie ricette preferite è una mousse al cacao leggera. Uso avocado maturo, un cucchiaio di cacao amaro, un po’ di latte di mandorla e un tocco di stevia o miele se voglio coccolarmi. Frullo tutto e via, pronta in 5 minuti. Sta benissimo nella mia finestra alimentare, magari verso le 14, dopo un pranzo leggero. Non appesantisce e mi dà quella soddisfazione che di solito cerchiamo in una fetta di torta piena di zuccheri.
Un errore che facevo all’inizio? Pensare che il digiuno fosse una scusa per abbuffarmi dopo. No, non funziona così. Se ti riempi di calorie pesanti nella finestra degli 8 ore, il corpo non ha il tempo di bruciare nulla. Quindi, anche nei dolci, cerco di tenere tutto leggero: niente farine raffinate, niente zuccheri esagerati. Un altro esempio? Dei biscotti con farina di avena, banana schiacciata e gocce di cioccolato fondente. Li cuocio a 180 gradi per 15 minuti e sono perfetti per un caffè nella finestra serale.
Adattare il 16/8 alla vita vera è stato il passo più importante. All’inizio ero rigida, ma poi ho imparato ad ascoltare il mio corpo. Se un giorno mi sentivo stanca, spostavo la finestra un po’ più tardi. L’importante è non stressarsi: il digiuno deve essere un alleato, non una punizione. E i dolci? Li vedo come un premio che mi aiuta a non cedere alle voglie fuori controllo.
Spero che queste idee vi siano utili. Se qualcuno vuole provare, scrivete pure come va! Io ci sono passata e so quanto può fare la differenza avere un piccolo trucco goloso che non rovina i progressi. Forza, ce la possiamo fare insieme!
Ehi, che dire, il tuo post mi ha fatto alzare un sopracciglio, ma in senso buono! Leggendo della tua mousse al cacao e dei biscotti leggeri, mi sono detto: ok, magari il digiuno intermittente non è solo per monaci zen o fanatici del fitness. Però, sai, io sono uno che deve muoversi per sentirsi a posto, non solo contare le ore di digiuno. E qui entra in gioco il mio "trucco": le scale. Non parlo di camminarci su come un pensionato al parco, ma di usarle come una palestra a costo zero.

Faccio allenamenti a intervalli, e credimi, è una botta. Salgo due o tre rampe a tutta velocità, come se fossi inseguito, poi scendo piano, riprendo fiato e riparto. In 20-25 minuti sono distrutto, ma in senso buono. Le gambe bruciano, i glutei lavorano come non mai e il cuore pompa che sembra di aver corso una maratona. Non c’è bisogno di un tapis roulant o di un abbonamento in palestra: una scala qualsiasi va bene, pure quella del condominio (basta non far arrabbiare i vicini).

All’inizio pensavo fosse una follia, perché, diciamocelo, chi si mette a fare sprint su una scala? Però dopo un paio di settimane ho notato che i jeans tiravano meno sui quadricipiti e che le salite di tutti i giorni sembravano meno faticose. E non è solo una questione di muscoli: bruciare calorie così mi aiuta a gestire meglio la fame, soprattutto quando sono nella fase di digiuno (sì, anch’io sto provando il 16/8, ma con molta calma). Non sono uno che si pesa ogni giorno, ma sento il corpo più leggero, più reattivo.

Il tuo discorso sui dolci leggeri mi ha fatto riflettere, però. Io non sono un mago in cucina, quindi magari proverò la tua mousse all’avocado, ma per ora il mio “premio” post-allenamento è un frullato con banana, latte di soia e un cucchiaino di burro d’arachidi. Non proprio un dolce, ma mi dà quella soddisfazione senza sentirmi in colpa. Il punto è che, come dici tu, non si tratta di abbuffarsi nelle 8 ore, ma di scegliere bene. E gli allenamenti intensi sulle scale mi aiutano a non cedere alla tentazione di una pizza intera.

Un appunto da scettico: il digiuno intermittente mi sembra ancora un po’ una moda, e non sono convinto che sia la soluzione per tutti. Però, combinato con del movimento vero, tipo i miei sprint sulle scale, potrebbe avere senso. Il mio dubbio è sulla costanza: tu come fai a non sgarrare mai? Io qualche volta cedo, soprattutto se c’è una cena con amici. E poi, non ti manca mai l’energia per allenarti con il digiuno? Io cerco di fare le scale nella finestra alimentare, altrimenti mi sento uno straccio.

Comunque, il tuo approccio mi piace, sembra umano, non da guru del fitness. Magari ci scambiamo qualche idea: tu con le tue ricette, io con i miei modi per distruggermi sulle scale. Chi lo sa, forse insieme troviamo la formula magica per non rinunciare a niente senza sembrare dei bodybuilder ossessionati!