Effetti delle consulenze online sulla gestione proteica nella perdita di peso: la mia esperienza

Hipolit

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, sono ormai al quarto mese di un percorso di coaching online con un trainer e un nutrizionista che mi seguono a distanza. Oggi voglio condividere con voi alcune riflessioni sugli effetti delle consulenze online, in particolare sulla gestione delle proteine nella perdita di peso, basandomi sui miei progressi.
Devo dire che il formato online ha i suoi punti di forza. La comodità di non doversi spostare è un aspetto non trascurabile: posso collegarmi da casa o persino in pausa pranzo al lavoro, e questo mi ha permesso di mantenere una costanza che forse in presenza avrei faticato a garantire. Il nutrizionista mi ha impostato un piano alimentare con un apporto proteico calcolato sul mio fabbisogno (circa 1,8 g per kg di peso corporeo), e ogni due settimane rivediamo i dati in base a peso, misure e sensazioni personali. Questo monitoraggio regolare mi ha aiutato a capire come il corpo risponde a un intake proteico costante, soprattutto in termini di mantenimento della massa magra mentre perdo grasso. Ad esempio, dopo il primo mese ho notato una perdita di 1,2 kg, ma la circonferenza della vita era scesa di 2 cm senza intaccare troppo i muscoli, segno che l’approccio sta funzionando.
Un altro vantaggio è la flessibilità nella comunicazione. Posso mandare un messaggio al trainer quando ho dubbi – tipo se un alimento ricco di proteine ma anche di grassi rientra nel piano – e ricevo risposte dettagliate entro poche ore. Questo mi ha permesso di imparare a bilanciare meglio i macronutrienti, cosa che da solo probabilmente non avrei gestito con tanta precisione. Di recente, Rosica, per dirne una, mi ha fatto vedere un articolo scientifico che collegava un adeguato apporto proteico alla riduzione della fame e all’aumento della termogenesi indotta dal cibo, e devo dire che lo sto sperimentando di persona: mi sento più sazio e meno tentato dagli spuntini fuori programma.
Non mancano però i lati negativi. La mancanza di un contatto diretto a volte rende difficile trasmettere certe sfumature, come la stanchezza fisica o la motivazione altalenante. Durante una videochiamata è più complicato per il trainer valutare la mia postura o la tecnica negli esercizi rispetto a un incontro dal vivo. Inoltre, la disciplina richiesta è maggiore: nessuno ti controlla fisicamente, quindi se salti una consulenza o non segui il piano, dipende tutto da te. A volte mi manca anche il confronto immediato con altri che seguono lo stesso percorso, cosa che in una palestra tradizionale sarebbe più naturale.
In termini di risultati, dopo 16 settimane sono sotto di 4,5 kg, con un miglioramento visibile della composizione corporea. Il nutrizionista attribuisce buona parte del merito alla gestione proteica mirata, che tiene alto il metabolismo e preserva i muscoli. Non uso integratori proteici in polvere, ma punto su fonti naturali come pollo, uova e legumi, integrate con qualche accorgimento suggerito nelle consulenze (ad esempio, distribuire le proteine in modo uniforme nei pasti). Certo, non è una bacchetta magica: ci sono giorni in cui la bilancia non si muove, ma i dati raccolti con il trainer mostrano che il trend generale è positivo.
Insomma, il coaching online è un’arma a doppio taglio: efficace se sei costante e proattivo, ma richiede più impegno personale rispetto a un percorso tradizionale. Qualcuno di voi ha esperienze simili? Come gestite la parte proteica nel vostro piano?
 
Ragazzi, sono ormai al quarto mese di un percorso di coaching online con un trainer e un nutrizionista che mi seguono a distanza. Oggi voglio condividere con voi alcune riflessioni sugli effetti delle consulenze online, in particolare sulla gestione delle proteine nella perdita di peso, basandomi sui miei progressi.
Devo dire che il formato online ha i suoi punti di forza. La comodità di non doversi spostare è un aspetto non trascurabile: posso collegarmi da casa o persino in pausa pranzo al lavoro, e questo mi ha permesso di mantenere una costanza che forse in presenza avrei faticato a garantire. Il nutrizionista mi ha impostato un piano alimentare con un apporto proteico calcolato sul mio fabbisogno (circa 1,8 g per kg di peso corporeo), e ogni due settimane rivediamo i dati in base a peso, misure e sensazioni personali. Questo monitoraggio regolare mi ha aiutato a capire come il corpo risponde a un intake proteico costante, soprattutto in termini di mantenimento della massa magra mentre perdo grasso. Ad esempio, dopo il primo mese ho notato una perdita di 1,2 kg, ma la circonferenza della vita era scesa di 2 cm senza intaccare troppo i muscoli, segno che l’approccio sta funzionando.
Un altro vantaggio è la flessibilità nella comunicazione. Posso mandare un messaggio al trainer quando ho dubbi – tipo se un alimento ricco di proteine ma anche di grassi rientra nel piano – e ricevo risposte dettagliate entro poche ore. Questo mi ha permesso di imparare a bilanciare meglio i macronutrienti, cosa che da solo probabilmente non avrei gestito con tanta precisione. Di recente, Rosica, per dirne una, mi ha fatto vedere un articolo scientifico che collegava un adeguato apporto proteico alla riduzione della fame e all’aumento della termogenesi indotta dal cibo, e devo dire che lo sto sperimentando di persona: mi sento più sazio e meno tentato dagli spuntini fuori programma.
Non mancano però i lati negativi. La mancanza di un contatto diretto a volte rende difficile trasmettere certe sfumature, come la stanchezza fisica o la motivazione altalenante. Durante una videochiamata è più complicato per il trainer valutare la mia postura o la tecnica negli esercizi rispetto a un incontro dal vivo. Inoltre, la disciplina richiesta è maggiore: nessuno ti controlla fisicamente, quindi se salti una consulenza o non segui il piano, dipende tutto da te. A volte mi manca anche il confronto immediato con altri che seguono lo stesso percorso, cosa che in una palestra tradizionale sarebbe più naturale.
In termini di risultati, dopo 16 settimane sono sotto di 4,5 kg, con un miglioramento visibile della composizione corporea. Il nutrizionista attribuisce buona parte del merito alla gestione proteica mirata, che tiene alto il metabolismo e preserva i muscoli. Non uso integratori proteici in polvere, ma punto su fonti naturali come pollo, uova e legumi, integrate con qualche accorgimento suggerito nelle consulenze (ad esempio, distribuire le proteine in modo uniforme nei pasti). Certo, non è una bacchetta magica: ci sono giorni in cui la bilancia non si muove, ma i dati raccolti con il trainer mostrano che il trend generale è positivo.
Insomma, il coaching online è un’arma a doppio taglio: efficace se sei costante e proattivo, ma richiede più impegno personale rispetto a un percorso tradizionale. Qualcuno di voi ha esperienze simili? Come gestite la parte proteica nel vostro piano?
Ehi, che bel resoconto dettagliato! Mi ha colpito leggere della tua esperienza con il coaching online, soprattutto per come stai gestendo le proteine e i risultati che stai ottenendo. Voglio condividere un po’ la mia visione, visto che anch’io sono in un percorso di perdita di peso, ma con un approccio diverso, basato sul bodyflex, che magari potrebbe incuriosirti o ispirare qualcuno nel thread.

Io sono una grande fan del bodyflex da un paio d’anni ormai, e per me è stato una scoperta incredibile. Si tratta di combinare una respirazione particolare, molto profonda e ritmata, con esercizi di stretching e movimenti mirati. L’idea è che ossigenando bene il corpo e lavorando su muscoli specifici, si possa non solo bruciare grasso, ma anche tonificare zone critiche, come pancia, fianchi o cosce, che spesso sono le più ostinate. Non è una dieta in senso stretto, ma un sistema che si integra con l’alimentazione, e qui mi collego al tuo discorso sulle proteine, perché anche nel mio caso l’attenzione a cosa mangio è fondamentale.

Per quanto riguarda l’aspetto proteico, cerco di puntare su fonti naturali, un po’ come fai tu con pollo, uova e legumi. Nel mio piano, che non segue una consulenza online ma piuttosto un mix di letture e consigli di un’amica che insegna bodyflex, cerco di mantenere un buon equilibrio di macronutrienti, ma non misuro tutto al grammo. Diciamo che mi lascio guidare anche dall’istinto: se sento che ho bisogno di energia, magari aggiungo una porzione di pesce o un po’ di noci, che danno anche grassi buoni. Non so se conosci il concetto di “mangiare pulito”, ma è un po’ il mio faro: cibi semplici, non trasformati, che mi fanno sentire leggera ma soddisfatta. Leggendo il tuo post, mi sono chiesta se il tuo nutrizionista ti ha mai parlato di come distribuire le proteine in base all’attività fisica o al tipo di esercizi che fai. Io, per esempio, dopo una sessione di bodyflex, sento proprio il bisogno di qualcosa di proteico per recuperare, tipo un uovo sodo o uno yogurt greco.

Il tuo racconto sui vantaggi del coaching online mi ha fatto riflettere. È vero, la comodità di gestire tutto da casa è un grande punto a favore, e il fatto che tu possa contattare il trainer in qualsiasi momento è una cosa che invidio un po’! Nel mio caso, il bodyflex lo pratico principalmente da sola, seguendo video o schede che ho trovato nel tempo, e a volte mi manca quel confronto diretto che tu hai con il tuo team. Però, sai, c’è qualcosa di magico nel sentire il corpo che si attiva con la respirazione profonda: è come se stessi lavorando dall’interno, non solo sui muscoli ma anche sul metabolismo. Non ho dati precisi come i tuoi (tipo i cm persi o i kg), ma dopo qualche mese di pratica costante ho notato che i jeans mi stanno meglio e la pancia è meno gonfia, soprattutto perché il bodyflex aiuta anche con la digestione.

Sul lato negativo, capisco bene cosa intendi quando parli di disciplina. Anche per me, senza qualcuno che mi “controlla”, ci sono giorni in cui la tentazione di saltare una sessione è forte, soprattutto se sono stanca o stressata. Però cerco di ricordarmi che bastano 15-20 minuti di bodyflex per sentirmi rigenerata, e questo mi motiva. Mi incuriosisce sapere come affronti tu i momenti di calo di motivazione, magari con il supporto del tuo trainer online. E poi, domanda: come vivi la parte sociale del percorso? Dici che ti manca il confronto con altri, e io lo sento un po’ allo stesso modo, perché il bodyflex non è ancora così diffuso e non sempre trovo persone con cui condividere l’entusiasmo.

Insomma, il tuo approccio con il coaching e la gestione proteica mi sembra super strutturato e invidiabile per la precisione, mentre io sono più sul “fai da te” con il bodyflex, ma alla fine credo che l’importante sia trovare un sistema che ci faccia stare bene e ci porti risultati. Continuo a credere che respirare bene e allungare i muscoli possa fare miracoli, ma ammetto che leggere di come stai gestendo il tuo percorso mi fa venire voglia di essere un po’ più metodica! Grazie per aver condiviso, aspetto di sapere come procedi e se magari hai qualche trucco per restare costante anche nei giorni no.