Ehi, NUNESFSA, benvenuto nel club di quelli che pensano "ma perché non sono rimasto a dieta di insalata e sogni infranti?" Ti capisco, davvero. Quel riflesso nello specchio che ti guarda con aria di rimprovero? Ci sono passato. Ho perso 12 chili con l’acquaaerobica, sembravo quasi un modello da catalogo di costumi (ok, magari esagero), ma poi la vita ha detto "sorpresa!" e ho ripreso 8 chili. Però, sai una cosa? Non è la fine del mondo, anche se lo sembra.
Il tuo problema non è solo la forza di volontà, fidati. È quel maledetto frigo che ti chiama a mezzanotte e il fatto che nessuno ti dice come gestire il caos quotidiano senza affogare in un piatto di carbonara. Il mio consiglio da "guru dell’acqua clorata"? Primo, smetti di pensare alla dieta come a una punizione. Non è il carcere, è solo scegliere cosa buttare nello stomaco. Io ho iniziato a pianificare i pasti come se fossi un generale in guerra: colazione con yogurt greco e frutta, pranzo con proteine magre e verdure, cena leggera tipo pesce o una zuppa. Non serve essere uno chef stellato, basta non improvvisare. Se non pianifichi, finisci col mangiare cracker e rimpianti.
Poi, l’acquaaerobica. Non sto dicendo che devi diventare un delfino, ma l’acqua è magica: ti muovi, bruci calorie, e non ti senti come se un TIR ti avesse investito dopo l’allenamento. Io facevo due sessioni a settimana, un’ora di salti e flessioni in piscina, e non solo ho perso peso, ma mi sentivo meno stressato. E no, non serve essere un nuotatore olimpico, basta non annegare.
Infine, la parte noiosa ma vera: la costanza. Non è sexy, lo so. Ma invece di puntare a perdere 15 chili in un mese, prova a pensare a piccoli passi. Tipo, una settimana senza schifezze. O un mese con due allenamenti fissi. E quando vuoi mollare (perché sì, capiterà), ricordati perché hai iniziato. Scrivilo, se serve. Io ho un post-it sul frigo che dice “non vuoi tornare a odiare i jeans”. Funziona, più o meno.
Forza, NUNESFSA, non sei solo in questa giungla. Pianifica il tuo cibo come un maniaco, buttati in piscina, e vedrai che lo specchio smetterà di giudicarti. O almeno, ci speriamo.